“…credo che la sua mano sia sfuggita al controllo del cervello”
Tutti voi conoscerete il ridicolo caso del GM Lettone Igor Rausis, “pizzicato” con tanto di fotografia mentre consulta un cellulare seduto sulla tazza del cesso. Bene, dirò che la cosa non mi stupisce. Quasi 30 anni fa, durante un torneo in Spagna, l’ho avuto come avversario. Superata la quarantesima ho un finale di torri leggermente superiore. Per cui mi metto tranquillamente a pensare. Improvvisamente Rausis mi propone la patta. Non sono mai stato un gran combattente, e sto quasi per accettare. Ma poi, visto che ero in corsa per una norma di MI, decido che è meglio pensarci bene. Mi prendo dunque altri 10 minuti. Purtroppo però la proposta di patta mi aveva scombussolato le sinapsi: facevo fatica ad analizzare perché tutte le linee mi si confondevano. Allora decido che “per me” può bastare così: e dico a Rausis “Va bene”. Senonché Rausis, invece di tendermi la mano, indica l’orologio e mi dice che ho perso per il tempo. Arriva l’arbitro, il quale constata in effetti che le mosse sono 39. Semplicemente io credevo che fossero 40, perché per distrazione non avevo riempito l’ultima riga del formulario (quella, appunto, della quarantesima). Rausis non solo se ne era accorto, ma aveva anche capito dal mio atteggiamento rilassato che io credevo di avere superato felicemente il controllo. Purtroppo per lui io avevo però ancora circa 10 minuti sull’orologio, e dunque le possibilità che avrei perso per il tempo non erano molto alte. Esattamente per questo motivo, ossia per farmi pensare e aumentare dunque queste possibilità, Rausis mi ha fatto la sua proposta di patta. E lo ha fatto, si noti, non subito dopo aver mosso lui, come sarebbe corretto; ma un po’ di tempo dopo, quando si è accorto che ormai io stavo per muovere. Per combinazione, la mia bandierina è caduta solo un secondo prima che io accettassi la patta. Da lì è iniziato un mezzo pandemonio. Gli arbitri non sapevano che pesci pigliare. I giocatori più esperti e titolati (tra cui Urday, Garcia Palermo, Braga, Strikovic, ecc.) andavano e venivano dal mio tavolo per dire il loro parere. Inutile dire che io ero imbufalito. Si decide di riunire il comitato del giocatori (mi ricordo che ne faceva parte Garcia), che dopo lunga ponzata dichiara la patta. Fu una decisione “a senso”, diciamo così, generata dall’evidente scorrettezza del comportamento di Rausis; ma a termini di regolamento credo che avessi torto. Da quella volta in poi decisi di rilassarmi solo dopo aver fatto la quarantunesima. Ciò non mi impedì tuttavia, molti anni dopo, di perdere per il tempo una partita contro Bellini, dove anche qui avevo una posizione leggermente superiore: invece di saltare una riga sola ne avevo saltate due…
Porca vacca!
Penso che sia stata anche la tua esclamazione interiore.
Cadice 1991? Sarebbe bello riuscire a vedere la partita, io purtroppo non son stato in grado di trovarla da nessuna parte…
Bel ‘nanetto’ raccontato in prima persona.
E’ successo anche a me contro un MI svedese Ekstrom. Stavo riflettendo sulla mossa da mettere in busta e quando mi cadde la bandierina mi fece notare che avevo perso perché le mosse erano 39. Forse avevo saltato la riga 21 cambiando colonna.
Il finale era pari e mi disse che intendeva propormi la patta appena superato il controllo di tempo.
Di titolati responsabili di “scorrettezze” e comportamenti ai limiti del regolamento purtroppo ce ne sono a iosa. Io potrei portare l’esempio di un noto MI, straniero ma ancora attivo qui in Italia, che in un finale patto ha effettuato una clamorosa mossa irregolare, probabilmente solo per potermi far “tiltare”…