Un mondo di ferro

Scritto da:  | 31 Dicembre 2019 | 3 Commenti | Categoria: Libri, Recensioni

La guerra nell’Antichità…

Il regalo più bello di Natale è stato questo libro dell’amico Marco, professore di Storia greca all’Università di Siena (anche ottimo giocatore di scacchi), che mi ha riportato indietro nel tempo ai miei studi di Storia moderna con il prof. Giorgio Spini (lo cito sempre con ingenuo, fanciullesco entusiasmo). Un libro, lo dico subito, bello, raffinato, elegante. Di gradevole lettura su un argomento così complesso e fascinoso come la guerra nel mondo antico.
Intanto l’autore nella Introduzione chiarisce subito le sue scelte: niente storia evenemenziale disposta cronologicamente; niente storia antiquaria; niente storia decisa dalle strategie dei comandanti. Piuttosto storia vista dal basso, ovvero “l’analisi del fenomeno guerra all’interno delle società antiche.”
Poi ci inoltriamo, sotto la sua esperta guida, nel passato. In un passato lontano di guerre, di assedi, di lotte per mare e per terra. Di eserciti greci, romani, macedoni, persiani, cartaginesi ognuno con le proprie caratteristiche, con i propri punti di forza e debolezza. Di nomi fascinosi e roboanti che ci riportano ai nostri studi fanciulleschi: Epaminonda, Milziade, Ciro il Giovane, Filippo V, Scipione l’Africano, Tito Quinzio Flaminino, Claudio Marcello, Alessandro Magno, Annibale e via di seguito, tanto per citarne alcuni sparsi nel tempo in qua e là. Di nomi, ancor più fascinosi degli storici che hanno raccontato quei momenti drammaticamente terribili e stupendi: Plutarco, Senofonte, Polibio, Strabone, Erodoto, Tucidide, eccetera, eccetera.
Quanti nomi, quante storie! Con la guerra piantata saldamente al centro. La guerra di Troia, le guerre persiane e del Peloponneso, quelle di Alessandro Magno e quella, epica, di Annibale.

Vista nelle sue varie sfaccettature, come educazione, esaltazione, fine a se stessa e terrore. Intorno ad essa i generali, i soldati (opliti, psilòi, peltasti, mercenari), le armi, le tattiche, il rapporto con la religione (vedi il timore degli dei, i sacrifici, gli oracoli, gli indovini), con la società, la sua cultura, la sua arte (poesia, filosofia, teatro, storia) e le sue classi sociali (aristocratici, proprietari terrieri, poveri derelitti). Una guerra di uomini (ci sarebbero volute migliaia di Lisistrate per cercare di fermarla) necessaria e inevitabile, quasi fenomeno naturale collegato alla vita. Una guerra “etica”, individuale e di massa, a stretto contatto con la politica (le due sfere “in larga misura coincidono”), attraverso la quale si scopriva il valore del singolo, della persona, il valore del coraggio e dell’obbedienza, per risolvere certi problemi, certi inevitabili contrasti. Una vera manna di arricchimento per moltissime persone insieme ad una marea stupefacente di derelitti e di morti.
Lo studio è accurato, accuratissimo, ricco di fonti e citazioni (anche in chiave moderna) corredato, alla fine, da cartine, cronologia e incredibile bibliografia. Un racconto dotto e complesso senza mai cadere nel pesante, attraverso una esposizione leggera, limpida, veloce, incasellata dentro brevi capitoli. Ascoltiamo il nostro Marco Bettalli proiettati in un mondo lontano. In un mondo di ferro. Con un chiaro, semplice, passionale intento “Il mondo antico era quello che era, né più bello né più brutto del nostro. Era solo diverso, e mi piacerebbe che queste pagine mettessero in risalto un po’ di questa diversità e servissero, almeno in piccola parte, a comprendere l’universo mentale dei suoi abitanti. Non per renderli scioccamente più vicini: ma per lasciarli là dove si trovano, con grande rispetto e, perché no, anche un po’ d’amore.”
Leggendo il libro talvolta sembra davvero di essere lì, con i grandi del passato, ad assistere, meravigliati, alle loro storie, ai fatti che hanno vissuto, visto o studiato. A seguire, da lontano, le operazioni di un assedio, lo scontro di una battaglia navale o campale, le gesta eroiche di un grande condottiero. Oppure ad aspettare intrepidi e ansiosi, insieme agli altri soldati, sotto pesanti armature e il caldo asfissiante, l’arrivo del nemico, pronti a combattere e morire per qualcosa in cui crediamo o ci hanno fatto credere.
Dello stesso autore ricordo anche Mercenari- Il mestiere delle armi nel mondo greco antico, Carocci 2013.

avatar Scritto da: Fabio Lotti (Qui gli altri suoi articoli)


3 Commenti a Un mondo di ferro

  1. avatar
    patrizia debicke 31 Dicembre 2019 at 14:27

    Periodo storicostraordinario e leggendario da ogni punto di vista. Da quanto capisco un ricostruzione storica di alto livello. Bella recensione. Sull’etica di qualunque guerra tempo però di non essere d’accordo. E se tornassero in vita i testimoni di allora temo che la penserebbero come me.

    Mi piace 2
  2. avatar
    Fabio Lotti 31 Dicembre 2019 at 15:55

    Di Patrizia Debicke qui una recensione di un suo bel libro di storia http://theblogaroundthecorner.it/2019/08/letture-al-gabinetto-di-fabio-lotti-agosto-2019/

  3. avatar
    Fabio Lotti 1 Gennaio 2020 at 11:54

    Cari amici
    è uscito il mio pezzo anche con il contributo dei miei nipotini! http://theblogaroundthecorner.it/category/ospiti/letture-al-gabinetto/
    Buon Anno a tutti!

    Mi piace 1

Rispondi a patrizia debicke Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Ultimi commenti

Problema di oggi