Ermitage e dintorni

Scritto da:  | 2 Aprile 2020 | 4 Commenti | Categoria: Cultura e dintorni, Zibaldone

Il principale museo della città di San Pietroburgo, l’Ermitage, si è recentemente rivolto alla popolazione russa in questo momento difficile. L’appello è stato quello di rimanere in casa e cercare di creare copie di dipinti famosi da materiali improvvisati. Ecco un esempio molto interessante di una ragazza che ci ha provato.

L’idea che ci è venuta a noi di SoloScacchi è di far qualcosa di simile: ciascuno a casa avrà una scacchiera e magari qualche bel libro da cui prender una foto che gli piaccia. Fatevi ritrarre come nella foto, mandatecele entrambe e le pubblicheremo qui sul sito.

Per il momento godiamoci questa stupenda visita guidata dei nostri amici russi in questo che è uno dei musei più preziosi e belli del pianeta!

avatar Scritto da: Ramón (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a Ermitage e dintorni

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    Ramon 2 Aprile 2020 at 15:30

    Va benissimo anche una foto pescata da internet! Importante è che nella copia ci sia qualcosa di vostro… ;)

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    Roberto Messa 6 Aprile 2020 at 08:38

    In alternativa al selfie artistico (i selfie non sono il mio forte) rilancio un invito che ho postato alcune settimane fa: quando tutto questo sarà finito, offrirò volentieri un caffè in Piazza della Loggia a tutti gli scacchisti che verranno a visitare la mia Brescia e il Museo di Santa Giulia, il monastero in cui nell’anno 771 finì i suoi giorni in clausura Ermengarda, figlia del Re longobardo Desiderio e moglie ripudiata di Carlo Magno. Gli storici in verità non sono così sicuri di tutta la vicenda, ripresa nell’Adelchi. Forse non si chiamava nemmeno Ermengarda, ma Desiderata. Comunque i versi del Manzoni sono immortali:

    Sparsa le trecce morbide
    Sull’affannoso petto,
    Lenta le palme, e rorida…

    Magnifiche immagini ed agili spiegazioni sulla croce di Re Desiderio in questo breve filmato:

    Non frequento molto i poeti e quando sono andato a ripescare i versi di cui sopra (le “trecce morbide” eccetera) mi sono quasi sentito catapultato all’indietro di quasi mezzo secolo, sui banchi del liceo scientifico, a quei cinque anni abbastanza infelici della mia esistenza. Però, arrivato alla parola “rorida”, ho provate un’emozione… Non sembra anche a voi che l’italiano sia una lingua meravigliosa?

    E qui la chiudo con il Manzoni e i longobardi, riportando solo questi altri versi (dal coro dell’atto terzo dell’Adelchi) che fanno al caso nostro:

    Un volgo disperso repente si desta;
    Intende l’orecchio, solleva la testa
    Percosso da novo crescente romor.
    Dai guardi dubbiosi, dai pavidi volti,
    Qual raggio di sole da nuvoli folti,
    Traluce de’ padri la fiera virtù…

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    Yuliya Agranat 15 Aprile 2020 at 15:47

    Eccovi accontentati! :)
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      Uomo delle valli 15 Aprile 2020 at 15:52

      Bellissimo!!! ;)

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