Attacco contro la Caro-Kann

Scritto da:  | 22 Gennaio 2021 | 11 Commenti | Categoria: Partite commentate

La Difesa Caro-Kann prende il nome da due scacchisti: l’inglese Horatio Caro (XIX-XX secolo) e l’austriaco Markus Kann (XIX secolo).

Philadelphia, febbraio 1996. Il computer Deep Blue, realizzato dalla IBM appositamente per giocare a Scacchi, sfida Garry Kasparov in un match di sei partite. Kasparov perde la prima partita, vince la seconda, patta la terza e la quarta, vince la quinta e la sesta. Risultato finale: Kasparov batte Deep Blue 4 a 2.

New York, maggio 1997. Si svolge il match di rivincita, parimenti di sei partite. Deep Blue (che nel frattempo è stato migliorato) perde la prima partita, vince la seconda, patta la terza, la quarta e la quinta, vince la sesta. Risultato finale: Deep Blue batte Kasparov 3,5 a 2,5. Il computer ha sconfitto lo scacchista più forte del mondo!

Riporto l’ultima (decisiva) partita del secondo match, corredandola di un breve commento:

La Difesa Caro-Kann non faceva parte del repertorio abituale di Kasparov; nella quarta partita del match, con il Nero, egli aveva giocato 1.e4 c6 2.d4 d6, spingendo il Pedone in d5 solo alla 7° mossa, ed essa si era mantenuta equilibrata terminando patta. La semimossa del Nero 4…Cd7, nell’ambito della Variante principale della Difesa Caro-Kann, dà luogo alla Variante Smyslov (nota in precedenza come Variante Nimzowitsch); la continuazione del Bianco 5.Cg5 è definita dal Maestro Claudio Pantaleoni «una mossa paradossale che sembra non minacciare nulla» [Il Libro Completo delle APERTURE (apprendere bene e velocemente le mosse, i piani e le idee), Ed. Le Due Torri 2010 (p. 129)]. Eppure…

Posizione dopo 8.Cxe6

Kasparov ha optato per la semimossa 7…h6, generalmente considerata inferiore rispetto a 7…Ad6 (ad esempio) proprio a motivo del successivo sacrificio posizionale di Cavallo da parte del Bianco. Invece di catturare il Cavallo subito, Kasparov lo ha prima inchiodato sul Re. Dopodiché 11…b5 ha costituito una novità teorica; forse, 11…b6 o 11…Cd5 sarebbero state più adeguate. Con la semimossa del Bianco 17.Af5 la posizione del Nero risultava oramai compromessa; pare non vi fossero alternative migliori della risposta di Kasparov.

Posizione dopo 19.c4

La sequenza 19…bxc4 20.Dxc4 Cb4 21.Te1 Te8 22.Ad6 Axd6 23.Txe8+ Rb7 24.Txa8 Rxa8 25.De6 Ab8 26.d5 Aa4 27.b3, per esempio, avrebbe lasciato il Bianco in notevole vantaggio.

In seguito, Garry Kasparov ha dichiarato: «Mi sembrava di stare giocando una partita con un essere alieno»…

Ho giocato la partita seguente nella 2° Edizione del Festival Scacchistico Internazionale “Mare d’Inverno” a Gabicce Mare (comune delle Marche in provincia di Pésaro-Urbino, al confine con l’Emilia-Romagna), Open B, sesto e penultimo turno; io e il mio avversario eravamo entrambi di categoria Prima Nazionale (preferisco citare solo le iniziali del nome e cognome del mio avversario):

Posizione dopo 3.Cf3

Alla Variante principale della Difesa Caro-Kann preferisco questa Variante minore; nel libro sopra citato Claudio Pantaleoni reputa 3…Ag4 la risposta più incisiva da parte del Nero. Avevo studiato la sequenza verificatasi in partita, fino a 10.De2, proprio su quel libro (p. 122): dopo 9.Ac4 il Nero non poteva catturare la Donna Bianca a causa dello scacco matto in f7. Tuttavia la semimossa 10…De7, per esempio, pur lasciando il Bianco in vantaggio, non avrebbe condotto il Nero a una rapida sconfitta come, invece, la semimossa giocata in partita.

Posizione dopo 11.Cxf7

La posizione del Nero, a questo punto, risultava piuttosto compromessa.

Ho preso parte a quasi tutte le Edizioni del Festival “Mare d’Inverno” di Gabicce Mare, iniziando dalla 1° Edizione nel 2013: si è trattato di esperienze affascinanti…

avatar Scritto da: Giorgio Della Rocca (Qui gli altri suoi articoli)


11 Commenti a Attacco contro la Caro-Kann

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    The dark side of the moon 22 Gennaio 2021 at 10:07

    Molto interessante, la Caro-Kann è una difesa solita ma se non la si conosce bene si rischia di perdere dopo una quindicina di mosse senza aver avuto la possibilità di giocare.
    Dipende ovviamente dal livello dell’avversario.
    Chi gioca questa difesa deve avere molta pazienza nell’apertura; se si riesce però ad avere una posizione giocabile dopo, si può giocare il medio gioco anche con l’intento di arrivare a dei finali dove il Nero tendenzialmente sta sempre un po’ meglio.
    Mi disse una volta un CM a tavolino ma GM e grandissimo giocatore per corrispondenza (quando i computer non influivano in maniera determinante): “La Caro-Kann è una “difesa di reazione”, dipende dalle intenzioni del tuo avversario..”.

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    Uomo delle valli 22 Gennaio 2021 at 10:12

    interessantissimo come sempre ;)

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    luca monti 22 Gennaio 2021 at 13:21

    Mando un caro saluto al signor Della Rocca che,vedo, predilige le miniature,sue e di alti.Ogni bene a lei e cari.Luca Monti Vallio Terme BS.

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    Luigi Brusotti 22 Gennaio 2021 at 18:06

    Tutti dicono che sia una gran difesa, addirittura migliore della Francese contro e4 del Bianco perché non hai il problema dell’Alfiere c8 passivo, ma io l’ho sempre trovata lenta, faticosa e, se il Bianco non commette errori banali, veramente poco produttiva. Devi essere Karpov o Petrosian per saperla giocare, ma se sei Karpov o Petrosian puoi giocare qualunque apertura, non solo questa.

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    Sergio Pandolfo 23 Gennaio 2021 at 01:19

    È una difesa un po’ passiva, in effetti. In certe varianti è comunque molto resistente, e il Bianco deve sfoderare un gioco spumeggiante, per prevalere. Ecco perché è comunque molto giocata.

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    Giancarlo Castiglioni 23 Gennaio 2021 at 15:52

    Nella partita di Kasparov, dopo l’abbandono, se 19…bxc4 20.Dxc4 non 20…Cb4? ma 20…f4 intrappolando l’alfiere e andando in posizione vinta per il nero.
    Si doveva giocare 20.Dxf5 con posizione giocabile per il nero.
    11…b5 non è peggio di altre mosse, ma la partita era già compromessa.
    L’errore e già 7…h6 si doveva giocare 7…Ad6 o Ae7.

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      Uomo delle valli 23 Gennaio 2021 at 17:35

      giancarlo non ho capito scusa. kasparov poteva vincere e non ha visto la mossa corretta?

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        Giancarlo Castiglioni 23 Gennaio 2021 at 20:25

        Intendevo poteva vincere se l’avversario avesse giocato 20.Dxc4?
        Con la mossa giusta 20.Dxf5 avrebbe probabilmente perso, ma poteva ancora fare resistenza.
        Mi sembrava strano che Kasparov avesse abbandonato prematuramente.
        Tutto ciò perché la posizione che analizzavo era sbagliata, avevo giocato 14…Tc8 al posto di 15…Rc8.

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    Giorgio Della Rocca 23 Gennaio 2021 at 18:16

    Ringrazio The dark side of the moon, Uomo delle valli, Luca Monti, Luigi Brusotti, Sergio Pandolfo, Giancarlo Castiglioni per i commenti.

    Non sono d’accordo, però, su quanto sostenuto da Castiglioni.
    Dopo 19…bxc4 la semimossa migliore per il Bianco è 20.Dxc4 (non 20.Dxf5), e in caso di 20…f4 seguirebbe 21.Dxc6+ con rapida vittoria del Bianco!
    Le semimosse 11…b6 o 11…Cd5 continuano a sembrarmi più solide, per il Nero, di 11…b5.
    Anche a me la semimossa 7…Ad6 (ad esempio) pare migliore di 7…h6 ma, d’altra parte, non considero la continuazione scelta da Kasparov alla stregua di un errore decisivo.

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      Giancarlo Castiglioni 23 Gennaio 2021 at 20:58

      Analizzavo una posizione sbagliata dove l’alfiere in c6 era difeso dalla torre in c8.
      Sono d’accordo che 7…h6 non si può considerare un errore decisivo.
      Dopo il sacrificio ritengo l’attacco vincente, ma non è facile da condurre.
      Sul master database 365chess su 14 partite lo score è +8 =4 -5.
      I risultati sono migliori per 8…fxe6 rispetto a 8…De7.
      Quindi ci sono margini per difendersi.

  8. avatar
    Giorgio Della Rocca 30 Gennaio 2021 at 16:48

    Il computer Deep Blue era stato costruito dall’IBM su progetto, principalmente, dei due informatici Feng-Hsiung Hsu e Murray Campbell. Suoi precursori immediati erano stati i computer ChipTest e Deep Thought, progettati alla Carnegie Mellon University, il secondo dei quali perfezionato all’IBM.
    L’architettura di Deep Blue era caratterizzata dal parallelismo massivo, costituito dall’azione coordinata di centinaia di processori all’interno di un unico grande computer. Il programma che giocava a Scacchi era scritto nel linguaggio C e girava con il sistema operativo AIX (la versione del sistema UNIX sviluppata dall’IBM).
    Il modello migliorato poteva prendere in considerazione fino a circa duecento milioni di posizioni al secondo, e disponeva di un database contenente posizioni di apertura effettivamente verificatesi in partite di alto livello.
    «I programmi sarebbero considerevolmente più deboli senza l’aiuto della conoscenza umana delle aperture», ha scritto Garry Kasparov in un libro autobiografico uscito nel 2007. In un altro libro, pubblicato nel 2017, egli si è espresso in maniera critica nei confronti di Deep Blue, sostenendo che il computer non aveva dimostrato «creatività e intuito umani» ma «era intelligente allo stesso modo in cui può esserlo una radiosveglia»; in ogni caso, si era trattato di uno «straordinario traguardo» per l’Intelligenza Artificiale.

    [Per realizzare l’articolo ho consultato anche GLI SCACCHI NELLA STORIA E NELL’ARTE. I grandi Campioni e le celebri Partite di Adolivio Capece, De Vecchi Editore 2001 (nella fattispecie, pp. 164-166).
    Per scrivere il presente intervento ho consultato anche LA GRANDE STORIA DEGLI SCACCHI di Mario Leoncini, Editrice Le Due Torri 2020 (nella fattispecie, pp. 469-470).]

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