Ecco infine lo scacchista, assiso sul trono, sul filo d’una ricerca del tutto destituita di scopo e solo intento a far defluire alla scacchiera una parte di ciò che ha appreso, come chi, cacando per pura necessità di cacare, è tuttavia consapevole di concimare un campo.
Bah, che razza di paragone! C’era di meglio.
Forse è la prima volta in assoluto che sento paragonare il nobile gioco degli scacchi alla defecazione… Comunque sia, volendoci ridere sopra, direi che l’articolo mi ha riportato alla mente un’esperienza che a tutti gli scacchisti sarà capitata almeno una volta nella vita… Quella di dover defecare proprio mentre si sta giocando una partita di torneo… Ecco, in quel caso occorre lasciare la sala da gioco e recarsi al gabinetto il più presto possibile, con buona pace delle analisi che si stavano conducendo sulla scacchiera… Quando è il deretano, a tradire il giocatore, è peggio che vedersi giocare un inaspettato gambetto Benko della malora…
A me è capitato diverso tempo fa: ero NC e stavo facendo il torneo “C” a Roseto degli Abruzzi (TE), me lo ricordo perché le vinsi tutte meno che quella partita che mi costò il primo posto al termine del torneo di 5 turni.
Eravamo nel finale, era Giugno e faceva già molto caldo per cui avevo bevuto più di un litro di acqua nel corso della partita e questo fu la scintilla che accese la miccia..
La posizione era pari, eravamo rimasti con 5 minuti circa sull’orologio quando mi rendo conto che dovevo urgentemente andare in bagno.
Se allora avessi avuto un po’ di esperienza avrei tentato di risolvere la situazione proponendo patta ma non lo feci, andai in bagno in tempo record e non impiegai più di due o tre minuti ma quando mi riaccomodai sulla scacchiera e mossi l’alfiere, mi resi conto, una frazione di secondo dopo che lasciai il pezzo, che mi sarebbe rimasto intrappolato un paio di mosse dopo..
Uscito dalla sala incazzato nero, mi ferma uno dei giocatori e mi chiede il risultato, mi giro e gli rispondo: “una sconfitta di merda ma ti risparmio i particolari”
Anche a me in un torneo è successo un episodio simile: un finale di alfieri di colore contrario, strapatto, oh ma invece non mi dimentico di tirar lo sciacquone?!! Così partita persa per il tempo
Dopo il norvegese vuoi vedere che il prossimo verrà dal Sol Levante?
Nakakata?
non ho capito l’articolo e in generale neanche il titolo dell’articolo
Ecco un uomo sincero! Approvo.
Credo che sia il titolo che quanto scritto siano un chiaro riferimento alla Ginzburg, come anche evidente mi pare la provocazione.
Saluti
Luigi O.
Il suo parlare correva sul filo d’una ricerca disinteressata, pura e del tutto destituita di scopo. Ma usava far defluire alla casa editrice una parte di ciò che aveva appreso, come chi, cacando per pura necessità di cacare, è tuttavia consapevole di concimare un campo.“ — Natalia Ginzburg, libro Lessico famigliare
Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/330315-natalia-ginzburg-il-suo-parlare-correva-sul-filo-duna-ricerca-disi/
In effetti è così, ho recuperato la citazione originale.