Alekhine e Bogoljubov

Scritto da:  | 7 Maggio 2021 | 3 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri

Dopo la conquista del titolo Alekhine, come i suoi predecessori, intese scegliere con la più grande circospezione i suoi possibili sfidanti al titolo.
All’epoca 4 giocatori potevano pretendere di affrontare il campione el mondo.
Per primo con ogni evidenza Capablanca. Le promesse fattegli dopo il match di Buenos Aires furono però ben presto dimenticate da Alekhine il quale non volle più nemmeno sentirne parlare per il noto astio che nutriva verso il cubano.
Diceva ironicamente che non era capace che di far patta con i forti giocatori e di vincere con i giocatori “piatti”.
Gli altri pretendenti da considerare erano: Nimzovitsch, Rubinstein e Bogolioubov.
I primi due però non erano riusciti a raggranellare il denaro richiesto loro dall’organizzazione.
Restava Bogolioubov il quale trovò finanziatori tedeschi che gli consentirono la sfida al campione mondiale.
Bogolioubov era stato campione dell’URSS negli anni 1924 e 1925 e vincitore nel 1928 del torneo di Bad Kissingen davanti a Capablanca, Euwe, Rubistein, Nimzowitsch, Reti, Yates e Tartakover.
Era dunque un giocatore di tutto rispetto e Alekhine dopo aver soppesato il pro e il contro, accettò la sfida.
Bogolioubov fu anche prigioniero in Germania durante la prima guerra mondiale per tre anni e …si diceva …che li avesse trascorsi interamente davanti a una scacchiera…
Dopo la fine della guerra, nel 1919 conseguì il suo primo, grande successo al torneo di Stoccolma.
Poco dopo lasciò l’URSS , riparando in Germania.
Durante la seconda guerra mondiale, Bougoliuobov lasciò la Germania nazista e si stabilì per qualche tempo a Marsiglia.
Iniziò a frequentare quotidianamente, al mattino, il Circolo scacchistico locale, che aveva sede in un cafè. E faceva il …grande onore di giocare con chicchessia una partita – s’intende con una posta in palio.
Il suo atteggiamento poi rasentava la maleducazione.
Leggeva il giornale quando l’avversario era intento a pensare la sua mossa e, quando la mossa toccava a lui, ripiegava leggermente il giornale dava un’occhiata alla scacchiera e …muoveva tornando poi a… leggere il giornale.
Non si ricorda che abbia mai perso una partita in sei mesi di soggiorno a Marsiglia.
In proposito egli così si era espresso, freddamente:
“io vinco col Bianco perché ho il vantaggio di muovere per primo e …vinco col Nero perché sono Bougoliuobov”


Il match per il titolo mondiale tra Alekine e Bougoliubov inizia il 6 settembre 1929 a Wiesbaden e termina con il seguente score: 5 vittorie per Bougoliubov contro 11 di Alekhine e 9 nulle. Torneo lungo, ma senza entusiasmo, secondo i commentatori dell’epoca.
I due tornano a incontrarsi su chiamata di Alekine 5 anni più tardi che lo scelse perché aveva bisogno di legittimarsi ancora campione del mondo e… schivare l’esecrato Capablanca.
Anche questo match finì con 8 vittorie di Alekhine 3 per Bougoliubov e ben 15 nulle…

Efim Bogolioubov è deceduto nel 1953 a 63 anni di età.

avatar Scritto da: Antonio Pipitone (Qui gli altri suoi articoli)


3 Commenti a Alekhine e Bogoljubov

  1. avatar
    Uomo delle valli 7 Maggio 2021 at 19:49

    proprio bello
    ancora una volta complimenti maestro

  2. avatar
    Fabio Lotti 7 Maggio 2021 at 22:00

    Grazie, Antonio!

  3. avatar
    Sergio Pandolfo 12 Maggio 2021 at 12:41

    Bellissimo articolo e bellissima partita ;)

    Mi piace 1

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