il gatto selvatico che sconvolse il mondo

Scritto da:  | 17 Luglio 2021 | 4 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri

Durante il breve interregno di Smyslov ai vertici mondiali arrivò nel consesso internazionale degli scacchi un giovane sconosciuto ai più.
Il suo stile di gioco irruente aveva l’effetto devastante di un ciclone.
Maestri o grandi maestri, occidentali o sovietici tutti soccombevano al suo gioco d’attacco stupefacente.
Un’orgia di sacrifici – corretti o non corretti – portarono a rivoluzionare le gerarchie mondiali stabilitesi in precedenza.
Il giovane si chiamava Mikhail Tal.
Nato nel Novembre 1936 a Riga, apprese i primi rudimenti del gioco all’età di 7 anni, da suo padre, medico.
Il ragazzo continuò a giocare a scacchi nell’ambito scolastico primeggiando e fu subito adocchiato da uno scopritore di talenti, ossia da Alexander Koblenz che diventa il suo mentore.
L’influenza di quest’ultimo sulla qualità di gioco del giovane Tal si dimostra determinante. Egli insegna al giovane i principi strategici, la maniera di condurre posizionalmente una partita mantenendo il merito di non frenare l’indole d’attacco che il giovane rivelava come congenita.
Ciò che colpiva di più Koblenz era non solo la sveltezza con la quale giocava Tal ma anche la precisione del suo gioco e la rapidità del gioco stesso.
Quando Koblenz decide di lanciare nell’arena dei tornei mondiali il suo “gatto selvatico” provoca stupore negli amanti del gioco e timore nei giocatori ai vertici delle classifiche mondiali .
La prima grossa prova ai vertici mondiali Tal la fornisce nel 1957 vincendo il titolo di campione russo davanti a un certo Botvinnik ma anche a Keres, Petrosian, Bronstein.
Da campione sovietico in carica acquisisce il diritto di giocare il famoso torneo interzonale di Portorose dal quale usciranno i pretendenti alla sfida al campione mondiale in carica. E non solo, ma a quel torneo è annunciata anche la partecipazione di Svetozar Gligoric, stella dello scacchismo jugoslavo, a quel tempo molto in auge.
Intanto, non mancano le malelingue che affermano che le combinazioni e i sacrifici di gioco di Tal sono… scorretti.
A sentire queste affermazioni Tal sembra divertirsi e …di proposito talvolta apre il gioco in maniera del tutto originale e imprevedibile, disorientando l’avversario in un primo momento e …sacrificando – – dopo aver creato la posizione adatta.
Oppure come in questo episodio, nel corso del torneo dei candidati giocato a Zagabria, Tal ebbe ad incontrare l’ungherese Benko che arrivando a cospetto della scacchiera inforca …occhiali da sole con ciò evidenziando che non vuole incrociare lo sguardo con quello di Tal, suo avversario.
A quella vista Tal esce dalla sala di gioco per ricomparire un quarto d’ora dopo …inforcando a sua volta occhialoni da sole di tale foggia che si vedono solo inforcate da anziane turiste americane nei film rosa…
Benko risentito protesta con l’arbitro ma non ottiene che una risata generale di tutti gli astanti…

avatar Scritto da: Antonio Pipitone (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a il gatto selvatico che sconvolse il mondo

  1. avatar
    Fabio Lotti 18 Luglio 2021 at 08:46

    Il solito grazie ad Antonio per la sua competenza e la scrittura precisa e lineare.

    Mi piace 1
  2. avatar
    Uomo delle valli 19 Luglio 2021 at 08:28

    tal il campione piu’ grande

    Mi piace 1
  3. avatar
    The dark side of the moon 21 Luglio 2021 at 22:28

    Il mago di Riga per me è stato sempre qualcosa di soprannaturale, incomprensibile, fantascientifico.
    Diventato campione del mondo nel ’60 a soli 24 anni, dovette combattere per tutta la vita contro l’avversario più temibile di tutti: una malattia che non gli diede tregua fino alla fine dei sui giorni e che gli impedì certamente altri numerosi trionfi in tornei molti dei quali fu costretto al ritiro quando era in testa.
    Nel ’92 però riuscì a vincere a sorpresa il suo ultimo torneo di gioco veloce dimostrando ancora una volta il suo straordinario e irripetibile talento.

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    • avatar
      Uno scacchista da Casale 23 Luglio 2021 at 10:15

      Noto con piacere che finalmente stai provando a dire qualcosa di scacchi senza tirare in mezzo Stalin e i tuoi amichetti comunisti.

      Mi piace 3

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