Qualcosa fece un gran rumore vicino alla mia testa ed io cominciai a dimenarmi, imbronciato, quasi spaventato, annaspando con le braccia fuori dalla coperta. Consapevole di trovarmi nel mio letto, ed anche della presenza al mio fianco della mia compagna, che era più sveglia di me, ma non osava aprir bocca e restava in attesa al buio.
Dove mi sbagliavo era sull’origine di quel rumore insistente, aggressivo, fastidioso. Era sempre d’inverno, quando faceva molto freddo, che commettevo quest’errore. Credevo che a suonare fosse la sveglia, anche se da quando mi sono sposato non ne avevo più avute sul comodino. Era qualcosa di più antico persino dell’adolescenza, qualcosa che risaliva all’infanzia a quando da lupetto fungevo da chierichetto alla messa della domenica delle 11 nella parrocchia di Santa Lucia. Eppure avevo servito quella messa solo in primavera e in estate. Perché allora il ricordo che mi ritornava in mente distinto era un ricordo di buio, di gelo, di dita intorpidite – di scarpe che facevano scricchiolare la strada ghiacciata.
Rovesciai il bicchiere, come spesso mi accadeva, e proprio mentre la mia mano raggiungeva il telefono la mia signora accese la lampada sul comodino.
– Mongo… Si…
Erano le quattro e dieci ed il freddo fuori era quello tipico delle notti di inverno più fredde.
– Ciao Mongo, sono Martin. E’ da troppo tempo che non scrivi più un pezzo per SoloScacchi ed il tuo contratto prevede minimo 5 pezzi l’anno… Per cui datti ‘na mossa, lo aspetto per questa sera.
Varsavia (Polonia) pochi giorni fa, è in pieno svolgimento il mondiale rapid indetto dalla FIDE. Per la precisione mancano solo 4 turni alla fine del torneo e la lotta al vertice vede protagonisti Carlsen (sempre lui), Nepomniachtchi, Abdusattorov e Grischuk.
Il calendario dei turni è molto dispettoso e per il quartultimo turno prevede la doppia sfida al vertice: Abdusattorov – Carlsen e Nepomniachtchi – Grischuk.
Anziché giocare 51…Dxh5; 52. Dxh5, Cg3+ e finire in un finale praticamente patto, qui Carlsen con 51…f5 prende la decisione sbagliata, la decisione che gli costerà il mondiale; la decisione di complicare la posizione e spingere il giovane avversario all’errore. Errore che non ci fu e anzi a commettere un’imprecisione toccò proprio al norvegese. Imprecisione che gli costò la partita.
Nei restanti turni Magnus, con due vittorie ed un pareggio, recuperò il terreno perso concludendo il torneo al primo posto a pari punti con lo stesso Abdusattorov e Nepomniachtchi, ma con il bucholz peggiore, cosa che lo escluse dal match di spareggio vinto da Abdusattorov.
Simpatico. Grazie a Mongo e grazie a Martin…
Ciao grande Mongo!Bentornato.