Come scrisse tempo fa in questa stessa sede Riccardo Del Dotto, la generazione degli scacchisti italiani nati negli anni ’70 è stata avara di titolati. Solo due Maestri Internazionali: il salernitano Duilio Collutiis e il bolognese Costantino Aldrovandi.
Quest’ultimo (classe 1977) ha attualmente 2222 punti Elo ed è praticamente uscito di scena.
Le parole di Riccardo: “nel 2004 un crack – qualcosa si è rotto”.
Un vero peccato se consideriamo che nel periodo tra l’ottobre 2001 e l’ottobre 2003 vantava un Elo superiore ai 2400 punti ed era considerato da molti come destinato ad una fulgida carriera professionistica.
Nel 1991, a Bussolengo conseguì il titolo nazionale under 14 e nel 1993 quello under 16.
Nel fortissimo torneo di Reggio Emilia del 1998 si piazzò al quarto posto e nel Magistrale di Nereto del 2002 1°-2° ex aequo.
Nel 2003, a Taormina e con i pezzi neri, ebbe la meglio nei confronti dell’allora tredicenne Magnus Carlsen.
Di lui presentiamo, commentata da Giorgio Gozzi, una partita in cui patta con il Grande Maestro di origini georgiane Igor Efimov.
ottima iniziativa
mi piace molto
bravissimo
Avanti così!
Mi pare di aver letto da qualche parte che ambisse a diventare un giocatore di scacchi professionista, ma non si sentisse sufficientemente tutelato e seguito, da lì la sua “crisi” scacchistica ed umana che probabilmente lo spinsero a buttare tutto in “vacca” già durante il Campionato italiano del 2003 ad Arvier, dove lo vediamo giocare col Nero contro Cacco 1.d4 a5 e aprire col Bianco contro Cocozza 1.f3 e5 2.Rf2.
Per non parlare della partita dello stesso Campionato giocata con il Nero contro Carlo Rossi: 1.Cf3 Cf6 2.g3 Cg8 3.Ag2 abbandona.
Emblematico il fatto che le tre partite siano relative agli ultimi turni.
Facendo riferimento alla parte finale del mio articolo Strane Aperture…,
nella partita 1.Cf3 Cf6 2.g3 Cg8 3.Ag2 1–0 il giocatore con il Nero,
non contento di avere il Nero, ha deciso di avere il Nerissimo…!