Paul Keres, il vincitore di AVRO 1938, dopo 10 anni di attesa finalmente partecipa alle eliminatorie per il titolo di Campione del mondo.
Lo aspettano avversari del calibro di Reshevskj, Euwe, Botvinnik e Smislov.
Come c’era arrivato?
Questo giocatore dalla faccia d’angelo, divenuto campione estone a 10 anni, col suo aspetto rassicurava ogni avversario, salvo poi dimostrare sin dalla prime mosse una terribile aggressività e un’arte combinativa fuori dal comune.
Egli non esita a sacrificare uno o due pedoni in apertura per ottenere l’iniziativa.
L’eleganza e la cortesia di questo giocatore sono in antitesi al suo gioco violento, come di fatto succede anche con il mitico Capablanca nel torneo AVRO dianzi citato, che col Bianco perde con lui in 38 mosse.
Keres aveva 22 anni all’epoca.
L’annessione all’URSS subìta dall’ Estonia, sembra deprimerlo ma, per contro, funziona in lui anche da stimolo , quando incontra nel suo girone eliminatorio i due “ortodossi” Botvinnik e Smislov.
Quelle eliminatorie per il titolo, furono giocate per metà a Le Haye e per metà a Mosca.
Nel primo turno Keres sconfisse Smislov ma successivamente perse contro la sua bestia nera: Reshevsky.
Di seguito, Keres vinse ancora con Smislov e Euwe e fece patta con Reshevsky.
Restava a lui da giocare una partita di capitale importanza contro Botvinnik che ha il bianco.
Impaziente di entrare in una posizione “aperta” a lui confacente, Keres sottostima la possanza dei due alfieri dell’avversario.
Con calma e senza prendere alcun rischio, Botvinnik aumenta la pressione contro l’arrocco dell’avversario e alla 20ª mossa del nero perviene alla posizione seguente:
Il torneo termina con la vittoria di Botwinnik che realizza 14 punti su 20 possibili, terzo Keres a pari punti con Reshewsky.
Era l’8 maggio1948 e Mikhail Botvinnik, a 37 anni diventò così il sesto campione del mondo.
Dopo l’annessione dell’Estonia non aveva più il conto bancario, fu nazionalizzato, pessima prestazione nel campionato del 1941, e nel supercampionato voluto da Botvinnik, visto che anche lui andò male al campionato. Non pote` partecipare a Groningen nel 1946, al campionato del mondo del 1948 sicuramente non era nelle stesse condizioni degli altri, un vero peccato. Certo che è stato un grande giocatore, ringrazio il sig. Antonio Pipitone per le sue disamine….👍
Caro Antonio hai fatto bene a ricordare questo grande giocatore.
Grazie Antonio, ricordo che di Keres qualcuno disse che fu un campione sfortunato che apparteneva ad una nazione parimenti sfortunata. Si è da più parti ipotizzato che le sconfitte con Botvinnik, campione prediletto dell’ortodossia sovietica dell’epoca, nella scalata al titolomondiale gli furono in qualche modo imposte dall’alto per ragioni politiche…
Non credo che fu forzato a perdere per forza….però….penso anche ai tornei dei candidati del 1956 e del 1962….
Credo sia assodato che Botvinnik fosse il giocatore prescelto dal Cremlino per vincere il torneo per il titolo del 1948. Non penso neanch’io che a Keres sia stato ordinato di perdere contro Botvinnik, quanto piuttosto gli sia stato “suggerito” che se Botvinnik avesse fallito nel diventare campione, sarebbe stato meglio che non fosse stato per colpa di Keres.
😇👍