il nostro piccolo Fischer (3)

Scritto da:  | 2 Aprile 2022 | 6 Commenti | Categoria: Italiani, Personaggi

L’anno dopo la nostra partita di Alassio lo incontrai di nuovo al torneo di La Spezia.
Roberto era ancora quello dell’anno prima, aveva lasciato la famiglia e gli studi, ma era sempre con i capelli corti, vestito in modo ordinato, gentile, educato.
Partimmo insieme da Milano con la mia macchina, Cosulich, Magrini ed io, e alloggiammo in una pensione a Lerici dove era già stato Magrini; si spendeva poco, si mangiava benissimo e naturalmente la presenza di Magrini era un divertimento continuo; tra le gag che si era inventato si era nominato allenatore di Cosulich e che per questo gli diceva continuamente che doveva fare il footing sugli scogli.
Iniziai il torneo con una sconfitta con Vujovic, poi mi risollevai con tre vittorie di fila, con Bini, Kalman e Valenti; a quel punto ero nella parte alta della classifica e riuscii a sfinire Zichichi con una accanita resistenza, tanto che al momento di riprendere dopo la sospensione mi propose patta, subito accettata. Il suo commento fu che ero stato bravo a bloccare tutti i suoi tentativi, ma che da un giovane ci si doveva aspettare che provasse anche a costruire qualcosa. Recentemente ho scoperto che se fossi stato un po’ meno concentrato a raggiungere la patta, sarei potuto andare in vantaggio nel finale.
Il giorno dopo incontrai proprio Cosulich; ero sicuro che questa volta mi avrebbe giocato la Siciliana e prevedendo che non me la sarei potuto cavare semplificando come nella partita precedente, decisi di affrontarlo con la siciliana chiusa, allora di moda perché la giocava spesso Spassky. Contro la siciliana giocavo anche 2.c3 che avrebbe indirizzato la partita su strade più tranquille, ma avevo deciso di affrontare l’avversario in campo aperto, anche se non mi facevo molte illusioni sul risultato.

Giancarlo Castiglioni vs. Roberto Cosulich 0-1
La Spezia 18 marzo 1971
1.e4 c5 2.Cc3 Cc6 3.g3 g6 4.Ag2 Ag7 5.d3 e6 6.f4
Il bianco non ha ottenuto molto dall’apertura, del resto questa variante è stata praticamente abbandonata ad alto livello.

6… Cge7 7.Cf3 d5 8.e5 Cf5 9.0-0 h5 10.Ce2
Su database ho trovato una partita del 2007 in cui si è raggiunta questa posizione, la Udeshi (2213) – Ganguly (2571) che continuò con 10…b6 e fu vinta dal nero, cosa non sorprendente dato il suo Elo molto più alto. Stockfish indica come migliore 10…h4 ma con la giocata 10…Ad7 le tre mosse sono equivalenti, tutte con lieve vantaggio del nero.

10…Ad7 11.d4 cxd4 12.Cexd4 Ccxd4 13.Cxd4 Db6 14.c3 f6
Cosulich gioca in classico stile posizionale, prima ha piazzato il cavallo nella casa ideale f5, poi ne ha resa sicura la posizione con h5 e adesso con f6 attacca la punta della catena bianca.

15.Rh1 fxe5 16.Cxf5 gxf5 17.fxe5 0-0-0
Non conveniva prendere in e5 perché dopo 18.Te1 il pe6 rimaneva inchiodato sul Re e non difendeva il pd5

18.Dd4 Rb8 19. Ae3 Tc8 20.h4
Secondo Stockfish era meglio 20.Dxb6 axb6 21.Axb6 Axe5 sbarazzandosi del pedone isolato d5, ma non è tutto cosi chiaro; il nero ha più spazio e in vista del finale non mi piaceva lasciare al nero i pedoni centrali tra cui il pd libero.

20…Da5 21.Tf4?
Qui cominciavo ad essere in difficoltà, ma la partita era ancora del tutto giocabile.
Si doveva continuare con 21.Af4 Ab5 22.Tfc1 Da6 oppure con 21.Tfd1 vedendo che su 21…Tc4? 22.Dxc4! dxc4 23.Txd7 Axe5 24.Txb7+ Rc8 25.Txa7 e vince.
Ora si perde rapidamente.

21…Ah6 22.Tf2 Tc4 23.Dd2 Axd3 24.Dxd3 Tg5 25.Tf4 Tg6 26.Af1?
Un errore ma le altre mosse non risolvevano i problemi. 26.Rh2 Thg8 27.Tf3 Ac6 e la minaccia della spinta d4 decide. Meglio abbandonare il pedone a per un po’ di contro gioco con 26.Tg1 Dxa2 27.Tb4 Thg8 28.Dd4 Da6 29.Af1 Dc6 30.Df2 e con un pedone in meno si riesce a resistere ancora per un po’.

26…Thg8 27.Tf3 Ac6 28.b4 d4 29 abbandona

Da li in poi il mio torneo fu in caduta libera.
Incontrai Teani, un giocatore poco conosciuto, ma in quel periodo molto forte, che vinse quel torneo.
Anche qui uscii bene dall’apertura che non conoscevo, poi cominciai a giocare male e conclusi facendomi dare un doppio di cavallo alla 21ª mossa in posizione già persa.
Il turno dopo con Georgewski andai addirittura in posizione vinta ma rovinai subito tutto e persi.
Georgewski mi ringraziò per il regalo e Cosulich mi disse che si era arrabbiato moltissimo a vedermi buttar via la partita in quel modo.
Conclusi con Berlaki perdendo un pezzo con un banale doppio in meno di 20 mosse.
Solo molto dopo capii che potevo a giocare qualche turno al di sopra dei miei mezzi, ma lo sforzo era tale che dopo metà torneo non riuscivo più a connettere.
Il torneo fu vinto da Ljubisavljecic e Teani con 7 su 9, Cosulich fu terzo a pari con Georgiewski a 6 punti.

avatar Scritto da: Giancarlo Castiglioni (Qui gli altri suoi articoli)


6 Commenti a il nostro piccolo Fischer (3)

  1. avatar
    Fabio Lotti 3 Aprile 2022 at 10:07

    Bei ricordi!

  2. avatar
    Giorgio Della Rocca 3 Aprile 2022 at 14:10

    SoloScacchi è un blog straordinario: riesce persino a trasformare Fischer in un Fisher…

    • avatar
      Martin 3 Aprile 2022 at 16:23

      L’errore è solo mio, non certo di Giancarlo, domando scusa a tutti.
      Provvedo immediatamente a correggere il refuso.

      • avatar
        Giorgio Della Rocca 3 Aprile 2022 at 20:00

        Hai fatto bene a correggere il refuso, Martin (i Fisher noti sono più di uno).
        Oltretutto, dal momento che il termine ‘fisher’ in inglese significa ‘pescatore’,
        e il mare in qualche modo fa da sfondo all’articolo, pubblicato il 2 aprile,
        si sarebbe anche potuto pensare a un pesce d’aprile in ritardo

  3. avatar
    Paolo Landi 5 Aprile 2022 at 09:33

    Un torneo proprio sfortunato! Quando ho iniziato a giocare più seriamente, iscrivendomi all’Accademia Scacchistica Napoletana, ricordo che Cosulich era tra i più forti giocatori italiani e le sue partite erano spesso pubblicate sulle principali riviste dell’epoca,ma soltanto da poco ho appreso gli aspetti umani del giocatore ed i misteri che hanno circondato la sua esistenza. Belle anche le immagini storiche di La Spezia!

  4. avatar
    Enrico 6 Aprile 2022 at 13:02

    Come ho già scritto in precedenza, vidi giocare Roberto Cosulich all’Internazionale di Caorle del luglio 1973 : aspetto stropicciato,barba e capelli lunghi,borsa con le frange.Facevo il tifo per lui perchè ero anch’io un po’ freak , a sedici anni.
    Se non ricordo male si piazzò a metà classifica : nelle prime posizioni c’erano tutti giocatori jugoslavi,mentre il vincitore fu Bela Toth . Sul numero della rivista ( credo “Scacco !” ) che dedicò alcune pagine al torneo fui immortalato di fianco a Toth,mentre osservavo la partita finale.
    Mi piacerebbe che dopo il terremoto di Lima Roberto Cosulich si fosse rialzato , si fosse scrollato i detriti di dosso , avesse gettato il passaporto fra le macerie e si fosse allontanato per sempre dalla società .

    Mi piace 5

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