La Storia serve solo se non si dimentica

Scritto da:  | 5 Marzo 2022 | 23 Commenti | Categoria: Attualità, Cronaca, Internazionale

Non son riuscito a scriver nulla in questi giorni, sino ad oggi. Non sento lo “spirito” giusto. Il popolo ucraino soffre ed io, come tutti noi, mi sento a loro vicino. Una guerra nel XXI secolo, fra popoli europei, con una lunga storia alle spalle e dopo l’orrore e l’enorme tributo di sangue versato nel XX secolo, ci pare una cosa inaudita.
Una certa responsabilità, credo anche notevole, penso sia da ascrivere a noi occidentali perché non abbiamo vigilato né saputo o forse voluto coltivare la pace. Non lo abbiamo fatto ora per l’Ucraina e nemmeno per le altre guerre recenti che coinvolgono e hanno coinvolto tutti i continenti. Ora che della guerra sentiamo il rumore così forte e la sua eco così vicina e angosciante, comprendiamo quanto la Pace non sia mai scontata, quanto sia fragile e come occorra sempre coltivarla con cura attenzione e somma vigilanza.
Mi si consenta di esprimere solidarietà anche al popolo russo, a tutti coloro che non si riconoscono nella follia di un autocrate egopatico. Penso che la maggioranza di quel popolo così fiero soffra questa situazione. Un popolo anche europeo, poiché l’Europa è un continente che ha i propri confini orientali negli Urali e che, ricordo, ha dato un contributo fondamentale alla storia e alla cultura europea. Noi italiani più di altri dovremmo comprendere la tragedia che sta vivendo il popolo russo, trascinato in una guerra da un uomo il cui ego smisurato lo ha reso un dittatore sanguinario, al di là di qualunque ragione politica. Noi in questo, con Mussolini, siamo stati dei tragici precursori e ancora oggi, in un certo senso, ne paghiamo le conseguenze. La Storia serve solo se non si dimentica.

Grigory Sedov (1836-1884)
Lo Zar Ivan il Terribile ammira Vasilisa Melent’eva – Olio su tela – 1875 – Museo di Stato russo, Pietroburgo.

L’arte russa possiede una interminabile quantità di capolavori che spesso noi occidentali non conosciamo abbastanza.
Grigory Sedov fu un pittore che frequentò l’accademia d’arte moscovita negli anni a metà dell’Ottocento. Si formò poi a Parigi, come moltissimi artisti russi dell’epoca. Iniziò ad esporre nel 1862 e divenne accademico nel 1870.
L’opera esposta, in stile storico-accademico, illustra la scena in cui lo Zar Ivan il Terribile osserva la sua bellissima giovane sesta moglie mentre dorme. La sventurata era sospettata dallo Zar di avere una relazione extra coniugale con il principe Devjatlov. Pertanto, nel 1577 fu costretta a farsi monaca, entrare in convento e, considerando con chi aveva a che fare, direi che le andò molto bene.
La scena allude al fatto che in un’opera letteraria che narrava la vicenda (Vasilisa Melent’eva di A.N. Ostrovskij), lo Zar sarebbe venuto a conoscenza della tresca ascoltando la moglie mentre sospirava nel sonno la sua relazione.
Il quadro rappresenta appunto la scena del vecchio Zar che ascolta i sussurri della bellissima donna. Una luce calda avvolge la stanza nella quale sommessamente entra, illuminando il sovrano e lasciando in una morbida penombra la giovane moglie.
La natura morta del tavolo con i preziosi hanno una pregevole qualità pittorica che evoca la pittura olandese del Seicento.

avatar Scritto da: Roberto Cafarotti (Qui gli altri suoi articoli)

Roberto Cafarotti nasce a Bologna nel 1961, ha vissuto la propria infanzia a Godo, in provincia di Ravenna. Nel 1975 si trasferisce ad Imola, città dove attualmente vive e lavora. E’ laureato in Storia dell’Arte e Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Bologna. Comincia ad avvicinarsi alla pittura nel 1995, spinto dall’improvvisa emozione suscitata dalla visita alla mostra antologica del pittore macchiaiolo, Silvestro Lega, svoltasi a Modigliana nel giugno dello stesso anno. Gli inizi sono caratterizzati da un tratto preciso ed efficace e da un uso dei colori incredibilmente emozionante: da “realismo magico”. I suoi lavori sono coinvolgenti e spaziano dalla più classica espressione figurativa (i colori, che percepisce vivi e tenaci), attraverso la sontuosità delle nature morte (i profumi, fragranze evocative), ad una vibrante caratterizzazione della persona (i suoni, intime intrusioni tra sogni ed emozioni) affidando alla sensibilità del visitatore la percezione e l’interpretazione degli intenti dell’autore. Continua nella propria ricerca pittorica dedicandosi in particolar modo all’esecuzione di ritratti, nei quali evidenzia una grande capacità tecnica e coloristica confermata anche dai successi e riconoscimenti ottenuti in diversi concorsi di pittura, a livello nazionale ed internazionale.


23 Commenti a La Storia serve solo se non si dimentica

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    Nagni Marco 5 Marzo 2022 at 11:30

    Ivan il terribile è figlio di Ivan II il grande e Zoe, lei erede di quello che rimaneva dell’impero bizantino, essendo figlia di Tommaso e nipote di Costantino XI che morì il 29 maggio 1453 a seguito dell’assedio di Costantinopoli….

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    Paolo Landi 5 Marzo 2022 at 12:09

    Ti ringrazio molto per questo attimo di raccoglimento che ci hai offerto in ricordo delle tragiche sofferenze che stanno vivendo i due popoli coinvolti in questa orribile guerra. Anche io da qualche settimana ad ogni notizia che arriva da quelle città martoriate provo angoscia e disperazione. Noi possiamo fare ben poco in tempo di guerra, quando la parola è affidata ai cannoni. Ma, hai detto bene, la pace non è scontata ed occorre sempre coltivarla: con il dialogo continuo, l’ascolto reciproco prima di assumere decisioni importanti, magari con l’istituzione di un vero e proprio organo internazionale di mediazione ben prima che scoppi il conflitto e l’irrogazione di sanzioni serie se non vengono rispettate le decisioni assunte in tale sede. Altro adesso non mi viene in mente. Appellarsi alla ragionevolezza di certi autocrati è puramente illusorio. Gens una sumus: questo motto dovrebbe essere la bandiera dell’umanità tutta e non solo di noi scacchisti.

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    Giorgio Della Rocca 5 Marzo 2022 at 18:12

    Apprezzo l’articolo, invitando tuttavia a prestare attenzione anche a quanto segue.

    Alle elezioni presidenziali russe svoltesi il 18 marzo 2018 (nel quarto anniversario dell’annessione della Crimea alla Russia, primo risultato del conflitto con l’Ucraina iniziato nel 2014) Putin ha ottenuto quasi il 77% dei voti.
    In un’intervista effettuata da Enrico Camanzi e pubblicata ieri sul quotidiano Il Giorno, Dmitry Spirin, membro della band moscovita “Tarakany!” (“Scarafaggi!”…) la quale non ha mai nascosto il proprio dissenso verso la politica putiniana, alla domanda: «Qual è la reazione dell’opinione pubblica e della cittadinanza russa riguardo a quest’aggressione?» ha risposto: «Questa faccenda, dopo la guerra e tutto il dolore che porta con sé, è il secondo grosso guaio in questa situazione. La reazione della gente comune in Russia è ancora più stupefacente dell’attacco all’Ucraina. La maggior parte di loro è d’accordo con l’invasione. È dura per me spiegare come possa accadere. Ma negli ultimi 20 anni del regime di Putin la propaganda ha fatto il lavaggio del cervello alla popolazione. È stato addirittura peggio di quello che accadde con Goebbels ai tempi della Germania nazista. Sembra di essere finiti dentro 1984 di Orwell. Chiamano la guerra operazione di pace, un Paese indipendente uno Stato nazista, la democrazia ucraina un governo frutto di un colpo di stato illegale. Le persone in Russia hanno paura. Non sono libere».

    Saluto Roberto Cafarotti.

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      Luigi O. 5 Marzo 2022 at 18:42

      Ho molto apprezzato e l’articolo di Cafarotti e il commento di Della Rocca.
      Purtroppo le dittature funzionano come avete detto: prima l’acquisizione dei mezzi di informazione, poi un’adeguata lobotomia totale alle masse e infine l’espansione prima economica e poi militare. Mussolini e seguaci docent. :(

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      Giancarlo Castiglioni 7 Marzo 2022 at 00:13

      Non mi meraviglia minimamente che la maggior parte della popolazione russa sia a favore dell’invasione.
      Ricordo molto bene che in Italia in occasione della prima guerra contro l’Iraq a cui partecipammo, la grande maggioranza era favorevole.
      E anche adesso la gran maggioranza è favorevole all’invio di armi all’Ucraina, che in sostanza è una partecipazione alla guerra.

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      Giancarlo Castiglioni 7 Marzo 2022 at 08:58

      Prima di criticare i media russi sarebbe meglio fare qualche ragionamento sui nostri principali giornali e televisioni.
      Un esempio tra tanti.
      Per venti anni ci hanno raccontato che era giusto andare in Afghanistan con le armi e rimanerci. Il ritiro USA di questa estate e il crollo istantaneo del governo sostenuto dagli USA ha dimostrato quanto fosse tutto sbagliato moralmente e politicamente.
      Nessuno sui nostri giornali ha avuto il minimo gesto di scusa, di ammissione di colpa.
      Se non è propaganda questa…

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    Giorgio Della Rocca 6 Marzo 2022 at 21:12

    «La guerra è una pazzia. Fermatevi, per favore. Guardate questa crudeltà»!
    (Papa Francesco sull’attuale guerra in Ucraina, Angelus del 6 marzo 2022)

    Speriamo che, prima o poi, prevalga il buonsenso!
    Più prima, che poi.

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      Heinrich 20 Marzo 2022 at 04:42

      Sottoscrivo dicendo : MIR a dei russi che ho incontrato , “pace” !

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    Nagni Marco 7 Marzo 2022 at 10:37

    Però sig. Castiglioni quanti giornalisti oppositori, occidentali, sono morti uccisi in circostanze non chiare?

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      Giancarlo Castiglioni 7 Marzo 2022 at 12:23

      Classica risposta in stile benaltrismo.
      Io chiedo di riflettere sulla nostra informazione, non su quella di altri.
      la nostra informazione è faziosa non per ordini del governo, ma per ignoranza, stupidità, conformismo.
      Altro esempio: tutti a chiedere sanzioni durissime per danneggiare Putin.
      Un minimo di ragionamento basterebbe per capire che danneggeranno noi e la popolazione russa.
      La storia serve solo se non si dimentica?
      D’accordo, ma non se si ricorda solo quel che fa comodo.
      Le sanzioni contro l’Italia nel 1936 rafforzarono Mussolini nell’opinione pubblica italiana.
      Quelle di oggi rafforzeranno Putin nell’opinione pubblica russa.

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    Nagni Marco 7 Marzo 2022 at 12:39

    Le sanzioni contro l’Italia durarono poco, ricorderà che Mattioli allora Presidente Comit e antifascista consigliò Mussolini a non mettere in essere contro sanzioni. Io non ho eluso il suo ragionamento ho solo segnalato che chi si oppone a Putin muore, Blair perse le elezioni per la storia delle armi inesistenti,e lei può dire quello che pensa liberamente senza rischiare di essere avvelenato o altro…

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    Sergio Pandolfo 7 Marzo 2022 at 14:51

    Le sanzioni economiche sono spesso aggirabili… Anche questo insegna la storia. Non credo che danneggeranno troppo la Russia. Mi chiedo invece quanto durerà la guerra. Se l’Occidente si muove davvero, si rischia la terza guerra mondiale. Se non si muove, e l’Ucraina resiste, mi sa che sarà una lenta agonia, e un disastro umanitario. Già lo è…

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    Fabio Lotti 8 Marzo 2022 at 13:16

    Da non confondere il popolo russo con Putin…

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      DURRENMATT 8 Marzo 2022 at 15:22

      …ti sbagli! Il popolo russo e non Putin ha deciso che Mosca non è più la Terza Roma ma la Prima Mosca. L’operazione speciale in Ucraina ha un significato metafisico.

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        Fabio Lotti 8 Marzo 2022 at 18:25

        A me pare che sia l’oligarchia russa con a capo Putin a decidere la guerra. Il popolo lo lascerei da parte ma posso sbagliarmi.

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    The dark side of the moon 9 Marzo 2022 at 21:02

    Per la prima volta sono d’accordo con Giancarlo.
    Noi occidentali siamo degli ipocriti: santifichiamo o demonizziamo gli altri a seconda dei nostri interessi e anche questa volta abbiamo sbagliato..
    Le guerre precedenti non ci hanno insegnato nulla.
    Il prezzo che pagherà il ceto popolare, soprattutto in Italia sarà enorme.
    Questa guerra è stata decisa a tavolino già da parecchio tempo e non si è fatto nulla per evitarla.
    Vogliamo parlare del ruolo che ha avuto la Nato negli ultimi trenta anni?
    Vogliamo parlare del golpe che gli occidentali hanno appoggiato per far fuori l’ex presidente filo russo diversi anni fa?
    Purtroppo però se si avanzano certi discorsi puntualmente si viene accusati di essere filo russi ma non importa: i mass media hanno deciso questa linea ed è inutile discutere di questo.
    L’importante ora non è fare la solita lista di buoni e cattivi (anche il presidente ucraino ha delle colpe enormi tra l’altro) ma adoperarsi per far in modo che si giunga alla pace.
    La Cina potrebbe giocare un ruolo fondamentale ma noi europei siamo talmente sciocchi da non prendere in considerazione questa ipotesi.
    Fino a quando saremo destinati a far da maggiordomi agli interessi degli americani?
    Dov’è l’Europa?

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      Giancarlo Castiglioni 13 Marzo 2022 at 21:27

      Leggo solo oggi, d’accordo, ma modificherei un punto: non “santifichiamo o demonizziamo gli altri a seconda dei nostri interessi” ma “secondo gli interessi degli Stati Uniti”.

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        The dark side of the moon 17 Marzo 2022 at 11:32

        Si, ovvio (anche se non per tutti), purtroppo.
        Però ora bisogna fermare SUBITO questa maledetta guerra, quindi smettiamola ad armare gli ucraini e facciamo in modo di coinvolgere anche la Cina nei tavoli dei negoziati.
        Ogni giorno che passa ci avviciniamo sempre più al baratro.

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    Giorgio Della Rocca 10 Marzo 2022 at 16:30

    Anche in un blog, quando si fanno dichiarazioni significative da un punto di vista umano
    – a prescindere dalla loro fondatezza o meno –
    si dovrebbe trovare almeno il coraggio di metterci il nome e il cognome,
    se proprio non si ha quello di metterci la faccia.

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    The dark side of the moon 10 Marzo 2022 at 18:33

    Questa è STORIA.
    Rinfrescati la memoria nel caso l’avessi dimenticata
    https://ilmanifesto.it/kiev-2014-chi-sparo-davvero-a-maidan/
    Se è un problema comunque non scrivo più, il giochino che fanno i media esclude da sempre chi è contrario al pensiero unico e io ci sono abituato, tranquillo.

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      Giorgio Della Rocca 10 Marzo 2022 at 19:30

      Per me, puoi continuare a scrivere quello che desideri.
      La questione sollevata nel mio intervento precedente è un’altra.

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        The dark side of the moon 10 Marzo 2022 at 21:30

        Pensavo ti riferissi a me in particolare; ho dato comunque le mie generalità (come tutti penso) tempo fa alla redazione.
        Se su certi argomenti sarebbe il caso di firmarsi o meno si può discutere ma siccome molti di noi non si conoscono di persona, non penso sia utile e poi basta lasciare la propria identità alla redazione nel caso ci fossero scritti che potrebbero essere oggetto di discriminazioni e/o gravi offese.
        Mi pare che il più delle volte si sia discusso senza andare oltre un certo limite. A volte è successo (parlo anche a nome del sottoscritto) e ci si è sempre chiariti. Tra persone corrette e mature dovrebbe funzionare così.

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        DURRENMATT 11 Marzo 2022 at 15:18

        …quindi è vietato “russare”?

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