Mestieranti Jugoslavi (II)

Scritto da:  | 6 Novembre 2022 | 16 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri

Ne avevo già scritto nel pezzo dedicato alla mia partita con Dane Basta, ma dato che è passato un po’ di tempo sarà meglio ripetermi, dopo tutto “repetita juvant”.
Negli anni ’70 e ’80 quando frequentavo i tornei magistrali imperversava un buon numero di maestri Jugoslavi che facevano strage di premi in Italia.
Non mi erano molto simpatici perché spesso avevano comportamenti poco sportivi per non dir peggio.
Aggiustare il risultato nel modo più conveniente quando si incontravano tra di loro negli ultimi turni era scontato, a volte suggerivano mosse ai giocatori amici e quando il torneo andava male si ritiravano o addirittura vendevano il punto.
Naturalmente non tutti erano così, nei tornei italiani intervenivano anche molti maestri Jugoslavi di correttezza esemplare; ripensandoci di solito erano quelli che giocavano prevalentemente nel resto d’Europa, dove certi atteggiamenti non sarebbero stati tollerati.
Naturalmente non gli andava sempre bene, ricordo qualche rara squalifica di maestri jugoslavi.
A questo si aggiungeva spesso un comportamento presuntuoso, poco rispettoso verso gli avversari più deboli.
I tre moschettieri di questa tipologia erano senza dubbio Vujovic, Ljubisajevic e Kovacevic; ebbene una delle maggiori soddisfazioni della mia carriera scacchistica è stata di essere riuscito a batterli tutti e tre e con uno score complessivo superiore al 50%.
Ho pubblicato diverse mie partite perse, quindi non posso essere accusato di narcisismo pubblicando queste partite vinte.
Per poterli battere la prima difficoltà era incontrali e non era facile perché loro usualmente erano in testa al torneo, mentre io nei magistrali più forti in cui giocavano loro ero usualmente nelle posizioni di centro-coda.
Anche se sarebbe l’ultimo incontrato in ordine cronologico, è doveroso cominciare da Vujovic (1933-2001 Maestro Internazionale) indubbiamente il principe dei mestieranti Jugoslavi.
Alle caratteristiche già elencate sopra, Vujovic aggiungeva il suo impegno saltuario nelle partite.
Giocava normalmente nei primi turni, ma se qualcosa andava male quando si rendeva conto di essere tagliato fuori dai premi si dedicava alla vendita dei libri e continuava a giocare senza impegno o addirittura si ritirava.
Mi raccontarono la sua reazione ad Omegna quando al momento dell’iscrizione gli dissero che non poteva iscriversi al magistrale, ma doveva giocare nel torneo B dei candidati maestri. Essendosi ritirato in alcuni tornei precedenti, il suo punteggio Elo era sceso al di sotto del minimo ammesso per il magistrale. Era perplesso, poi quando capì disse sorridendo che gli andava benissimo e vinse facilmente il torneo “B” incassando il relativo premio.
Lo incontrai la prima volta a La Spezia nel 1971 al primo turno del mio primo magistrale e persi. La seconda volta fu a Milano nel 1982 all’ultimo turno del peggior torneo che abbia giocato. Avevo due punti su 7 avevo pattato con il maestro Triller, il giocatore più forte incontrato e perso con quasi tutti gli altri.
Vujovic non aveva molti punti di più, il torneo gli era andato male e da diversi turni giocava senza nessun impegno, ammesso che oltre ai libri non avesse venduto anche qualche risultato; giocare in quelle condizioni non aveva molto senso, alla settima mossa gli proposi patta e lui mi strinse calorosamente la mano con un gran sorriso e si diresse verso il suo banchetto dei libri.
La terza e ultima volta lo incontrai al magistrale di Marina Romea nel 1985.
Eravamo al terzo turno, avevamo tutti e due un punto e mezzo, ma non escludo che Vujovic fosse a punteggio pieno e che mi avesse pescato nell’accoppiamento.

Giancarlo Castiglioni – Milorad Vujovic 1-0
Marina Romea 26 Agosto 1985
1.c4 e5 2.Cc3 Cc6 3.Cf3 Ab4 4.Cd5 Ac5 5.Cxe5?!
Questo pseudo sacrificio per risolvere la situazione al centro mi piaceva, ma non è una grande idea; era meglio giocare semplicemente 5.e3 e poi d4.
5…Cxe5 6.d4 c6 7.Cc3 Ad6 8.dxe5
Su un data base ho trovato la partita Uria – Arevalo 2001 che a questo punto continuò con 8.c5 che non è meglio della mossa da me giocata.
8…Axe5 9.Dd3 Ce7 10.e4 0-0 11.Ae2
Sembra che il bianco stia meglio, ma adesso arriva la sorpresa.
11…f5! 12.exf5 d5
Sacrificio di pedone per aprire il cento sul Re non arroccato.
Devo difendere il pedone con g4, io gioco il gambetto di Re accettato, la posizione mi piaceva.
13.g4 Dc7
Stockfish sostiene che con il sacrificio 13…Cxf5! il nero andava in vantaggio, sia nel caso che il sacrificio fosse accettato o no. Dopo lunghe analisi mi sono convinto che è vero, ma era una continuazione complicata e rischiosa, la mossa giocata non mi sembra criticabile.
14.Ad2?!
Era più forte 14.cxd5, ma mi sembrava più importante completare lo sviluppo.
14…dxc4?!
Anche qui il sacrificio 14…Cxf5! era meglio, ma dava solo la parità; adesso passo in lieve vantaggio.
15.Dxc4+ Rh8 16f4 b5 17.De4 Af6 18 0-0
Stockfish sostiene che era meglio 18.0-0-0 comunque in entrambi i casi con lieve vantaggio bianco; ma chi si sarebbe fidato di arroccare dietro i pedoni neri pronti ad avanzare?
18…Ab7 19.Af3 a5 20.Dc2 b4 21 Ce4 Ad4+ 22.Rh1 c5 23.Tae1
Qui erano possibili 23.Cg5 minacciando il doppio in e6 o 23.Tad1 con l’idea Axb4 e Txd5 eliminando il pezzo migliore nero. Alla successiva h6 impedisce appunto Cg5.
23…h6 24.Cg3 Cd5 25.Te6 Tae8 26.Ce2 Ae3 27.Ag2 c4
Adesso il nero sta chiaramente meglio e sarebbe stata ancora più forte 27…Dc8.
Dove ho sbagliato? Forse dovevo giocare Ac1 per portare la donna il g2 Ma forse era sbagliata la valutazione di stockfish che mi dava in vantaggio dopo la quattordicesima mossa. Il pedone sacrificato dava compenso più che sufficiente. Da considerare anche che la posizione del nero era meno difficile da giocare.
28.Dc1 Aa7 29.De1 Dd7 30.Cg3 c3
Il nero sacrifica un altro pedone per aprire completamente la posizione. Anche più forte sarebbe stata 30…Cc7.
31.bxc3 bxc3 32.Axc3 Cxc3?
Questo è l’errore che decide la partita 32…Ce3! sarebbe stata vincente; io ero quasi in zeitnot, Vujovic aveva forse un’ora di tempo.
33.Txe8 Txe8 34.Dxc3 Axg2?
Aggrava la situazione, con 34…Tc8 si può resistere perché i due pedoni in meno sono parzialmente compensati dalla coppia degli alfieri.
35.Rxg2 Dd5+ 36.Rh3 h5 37.g5 Dxa2 38.f6
Va benissimo, ma più forte era 38.Df3 minacciando Dxh5; ero in zeitnot, ma dal mio modulo partita le mosse sono scritte normalmente, non si vedono i trattini che si facevano per segnare il numero delle mosse per arrivare al controllo del tempo.
Sicuramente le mosse sono state scritte dopo, probabilmente non facevo neanche i trattini.
Intanto Vujovic, pur avendo tempo non scriveva più le sue mosse; forse si rendeva conto che si metteva male e anche lui giocava velocemente speculando sul mio tempo.
38…h4 39.fxg7 Rg8 40.Rxh4 Dxh2+ 41.Rg4 Da2 42.Tc1 Dd5
Sicuro di aver superato le 40 mosse, mi fermai a pensare se mi convenisse o no cambiare le donne e mi cadde la bandierina.
Vujovic indicò la bandierina gridando trionfalmente “Caduta caduta” sperando di convincermi di aver vinto per il tempo. Naturalmente chiamai l’arbitro Piccinin e ricostruimmo le mosse mancanti su un’altra scacchiera.
Forse Vujovic credeva veramente di aver vinto per il tempo, man mano che la ricostruzione avanzava di una mossa la sua espressione cambiava, diventava sempre più cupa, mi ricordava un bambino a cui avessero rotto un giocattolo.
Finita la ricostruzione Piccinin schiacciò il mio orologio e riprendemmo la partita perché mancava almeno mezz’ora alle 5 ore di gioco, superate le quali si metteva la mossa in busta.
Il seguito è facile, serve solo a confermare l’abitudine degli slavi di continuare in posizioni scandalosamente perse.
43.Dc4 Dxc4 44.Txc4 Ta8 45.Cf5 Ab6 46.Tc6 Tb8 47.Th6 Rf7 48.g6+ Rf6 49.Th8 abbandona.

Una buona partita molto combattuta ed estremamente complicata; analizzarla con Stockfish non chiarisce le idee, spesso in una posizione vi sono diverse mosse quasi equivalenti che danno origine a diverse varianti e spesso dando più tempo all’analisi il motore cambia la sua valutazione.
Questo è uno dei casi in cui le valutazioni di Stockfish sarebbero valide in una partita per corrispondenza, non in una partita a tavolino dove non si può mantenere un livello di gioco perfetto e non sempre la mossa tecnicamente migliore e anche quella praticamente migliore.

avatar Scritto da: Giancarlo Castiglioni (Qui gli altri suoi articoli)


16 Commenti a Mestieranti Jugoslavi (II)

  1. avatar
    Fabio Lotti 6 Novembre 2022 at 11:54

    Classica partita “incasinata” e dunque bella!

  2. avatar
    Paolo Landi 7 Novembre 2022 at 17:41

    Interessante e combattuta partita, anche io ricordo questi iugoslavi che giravano nei tornei .Uno di loro, non ricordo chi, era famoso per giocare a soldi partite lampo 1 minuto contro 5. Veramente dei personaggi stravaganti…

    • avatar
      Franco 8 Novembre 2022 at 13:25

      Era proprio Vujovic!

    • avatar
      Fabio Andrea Tomba 8 Novembre 2022 at 20:11

      Chi non ha giocato, in quel periodo, almeno una volta una lampo di quel tipo con Vujovic? I tre moschettieri erano forti giocatori, ma non tra i migliori del loro paese e venivano a giocare i più abbordabili tornei italiani esclusivamente per vincere i premi in denaro.

      • avatar
        Paolo Landi 9 Novembre 2022 at 09:58

        In verità, io non ho mai giocato “scommettendo” soldi, però ricordo che in un bar di un paesello, ospiti di lontani parenti, giocavo da ragazzino contro i “campioni” locali, ma solo per la gloria… 🙂

  3. avatar
    Nagni Marco 8 Novembre 2022 at 20:50

    Io ho visto giocare e vincere Vujovic vs Tatai a Porto San Giorgio, una vita fa…..

  4. avatar
    Antonio Pipitone 21 Novembre 2022 at 15:55

    Checchè se ne dica, a mio parere Vujovic sapeva – eccome! – giocare a scacchi: solo che le circostanze della vita lo costrinsero a badare al sodo – cioè ai soldi, non importa come – ma non perchè venale, ma perchè pressato anche da motivi famigliari:
    All’epoca a me fu detto – in parte da lui stesso – che di mestiere faceva a casa sua l’operaio stagionale in uno zuccherificio e a stagione finita, si dedicava agli scacchi nel modo descritto da Castiglioni.
    Lo vidi spesso nei tornei che ho frequentato: Ricordo, a Marina Romea, una sua memorabile patta contro Mariotti con sacrificio posizionale di un pezzo che suscitò stupore e ammirazione negli astanti.
    E qui voglio ricordare quando lo vidi per l’ultima volta: Aveva indosso un abito nuovo e gli feci i complimenti e lui di rimando mi rispose allegramente: Sai, mio figlio ha finito gli studi negli USA e adesso mi posso permettere….
    Appresi della sua dipartita per caso e mi dispiacque molto..altri direbbero magari che era una simpatica canaglia….

    Mi piace 5
  5. avatar
    Fabio Lotti 21 Novembre 2022 at 22:59

    L’ho conosciuto anche io e concordo con Antonio

    Mi piace 1
  6. avatar
    Sergio Pandolfo 22 Novembre 2022 at 17:04

    Non ho conosciuto Vujovic, ma qui in Sicilia mi è capitato di giocare con Ljubisavljevic Ziv e di acquistargli pure qualche libro… Non lo vedo da un po’, adesso, ma Ljuba, come lo chiamavamo noi, affettuosamente, era un ospite fisso negli open del mio Paese e me lo ricordo come una persona simpatica, gioviale e col sorriso sulle labbra… Era anche una buona forchetta a tavola. Qualche simpatico aneddoto o partita anche su di lui?

    • avatar
      Martin 22 Novembre 2022 at 21:16

      Ciao Sergio, porta solo un po’ di pazienza perché la prossima puntata della seguitissima serie di Giancarlo è proprio dedicata al Maestro che hai citato.

  7. avatar
    Fabio Lotti 23 Novembre 2022 at 09:54

    Dragojlovic mi ricorda il torneo di Marche Estate 2005 vinto da Gojko Laketic (6 punti) dove riuscii a pattare proprio con Andjelko e piazzarmi terzo con il suo stesso punteggio (5.5 su 7 turni). Ricordo anche la vittoria contro il Maestro Giuseppe Voltolini: 1.d4 Cf6 2.Cf3 g6 3.Cbd2 Ag7 4.e4 d6 5.Ac4 0-0 6.0-0 Cc6 7.c3 e5 8.dxe5 dxe5 9.De2 Ch5 10.g3 Ag4 11.Te1 h6 12.Cf1 Df6 13.Rg2 Ce7 14.Ce3 Ad7 15.b3 Ac6 16.Cd5 Axd5 17.exd5 e4 18.Dxe4 Dxc3 19.Aa3 Tfe8 20.Tac1 Da5 21.Axe7 Af6 22.d6 cxd6 23.Dxg6+ Abbandona.
    Una bella soddisfazione per un vecchietto quasi sessantenne come il sottoscritto!

  8. avatar
    Fabio Lotti 23 Novembre 2022 at 09:56

    Scusate ho fatto casino con un altro…
    Abbiate pietà…

  9. avatar
    Patrizia 4 Dicembre 2022 at 13:56

    Che silenzio!
    Abbiamo appeso le nostre arpe ai rami dei salici?

    • avatar
      Fabio Lotti 4 Dicembre 2022 at 15:26

      Il mio pezzo l’ho spedito ma Martin da solo non ce la fa.

    • avatar
      DURRENMATT 5 Dicembre 2022 at 15:13

      Tutte le arti, anche il silenzio, hanno una grammatica.

      • avatar
        Patrizia 5 Dicembre 2022 at 16:48

        Il silenzio non sarà mai abbastanza elogiato o deprecato, secondo i punti di vista,
        ma l’afflizione che non si esprime mormora al cuore sovraccarico e gli impone di scoppiare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Problema di oggi