Boris Spasskij

Scritto da:  | 7 Marzo 2023 | 9 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri

Gli intenditori del nobil gioco non sanno come pronunciarsi sul conto dell’ultimo dei qualificati al titolo mondiale in successione a Botvinnik: ossia Boris Spasskij.
Nato nel 1936 Spasskij era senza alcun dubbio il più dotato e il più precoce del lotto di giocatori ammessi alla finale per il titolo mondiale 1965.
Campione del mondo junior a 18 anni, Grande Maestro a 20 anni, al primo tentativo si qualifica per giocare il Torneo dei Candidati del 1956.
Sembrava avere tutte le carte in regola per succedere – d’amblè -, al campione in carica: ossia Botvinnik – prevalendo sugli altri aspiranti.
Poi, bruscamente, l’oblio. Due le spiegazioni date a questo fenomeno:
La prima è rappresentata da Mikhail Tal con la sua folgorante apparizione, culminante con la sua vittoria contro Botvinnik nel 1960.
(A quell’epoca Tal monopolizzava l’attenzione dei giovani scacchisti – i più talentuosi- )
La seconda – più grave – attiene al morale di Spasskij, caduto in evidente prostrazione. –
Nel 1958 il campionato URSS tenne luogo del torneo zonale dell’epoca. I primi quattro classificati si classificarono per il seguito. Tra questi, Spasskij e Tal.
L’ultimo turno si rivelò drammatico per Spasskij.
La sua partita contro Tal assunse una duplice importanza perché Tal era costretto a vincere per confermarsi Campione dell’URSS , mentre Spasskij si doveva imporre per qualificarsi per l’Interzonale.
Dopo 40 mosse e 5 ore di gioco la partita fu aggiornata.
Il seguito della vicenda lo racconta Spasskij stesso in una intervista riportata dal giornalista Leonard Barden nel libro: “Le cento migliori partite di Spasskij”.


“La partita venne aggiornata e io avevo una buona prospettiva di gioco a seguire ma ero molto, molto stanco per l’analisi e l’approfondimento necessari… Sono anche abituato prima di coricarmi di rasarmi di fresco, prendere un bagno e cambiarmi vestiario ma in quell’occasione la stanchezza prevalse… e non feci ciò che ero abituato a fare negli incontri più importanti della mia carriera…
Mi sedetti avanti la scacchiera con l’aria molto affaticata: mi venne in mente che Tal , nel corso della partita mi aveva offerto la patta che io però rifiutai… sentivo di perdere le mie forze… e il filo della partita….e questa volta fui io a proporre la patta che Tal però rifiutò…
Quando abbandonai scoppiò un fragoroso applauso da parte del pubblico ma a stento comprendevo ciò che succedeva attorno a me… ero inebetito… pareva che il mondo mi fosse crollato addosso… Uscito in strada, piansi come un fanciullo.”

Tre anni più tardi , durante il nuovo ciclo del campionato del mondo, i nervi di Spasskij cedettero ancora.
Successe in un mach giocato contro Stein nel Campionato sovietico: all’ultimo turno, se avesse pattato avrebbe conseguito la quarta posizione e quindi il diritto di giocare uno spareggio in detta manifestazione contro lo stesso Stein.
La partita tra i due fu aggiornata in una posizione superiore per questi che aveva un pedone in più e la conclusione del match rinviata all’indomani.
In piena notte, nella sua camera, Stein era quindi assorto nell’analisi della posizione raggiunta quando sentì bussare alla sua porta.
Era Spasskij che, sulla soglia della camera, gli comunicava il suo abbandono…


Per curiosità, in seguito, Stein analizzò ulteriormente quella partita ma non fu mai in grado di andare oltre la patta.
Spasskij toccò il fondo della sua crisi nervosa alla fine dell’anno 1961: poi, è seguita una lenta risalita nei due anni seguenti con rare uscite dal suo Paese.

avatar Scritto da: Antonio Pipitone (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a Boris Spasskij

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    Fabio Lotti 7 Marzo 2023 at 18:10

    Un caro saluto ad Antonio. Spasskij mi ha dato spesso l’impressione, magari sbagliando,di un “buono”

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    Paolo Landi 7 Marzo 2023 at 19:37

    Grazie ad Antonio per questo bel ricordo di un grande campione. L’episodio della partita contro Tal è raccontato anche da quest’ultimo in un suo libro; egli conferma che Spassky era moralmente distrutto nel finale della partita quando vide sfumare le speranze di vittoria e che propose a sua volta la patta con un filo di voce tremolante, patta che naturalmente il mago di Riga (che aveva ben altra tempra psicologica) prontamente rifiutò. Comunque ho trovato bellissima la prima foto di Spassky giovanissimo, come sempre curato ed elegante, da vero gentleman della scacchiera.

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    Nagni Marco 8 Marzo 2023 at 08:09

    Grazie per le sue pillole, sempre gradevoli. Dai suoi risultati emerge un solo avversario “sgradevole”, Karpov, con cui vinse una sola volta, la prima dei candidati del 1974, poi un disastro….Boris però è vero da l’impressione di essere un “buono”. Una sua partita, leggermente modificata, sul film di James bond…..che bravissimo giocatore comunque lo si guardi…..

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    Giancarlo Castiglioni 8 Marzo 2023 at 17:35

    Ha avuto ragione Spassky ad abbandonare contro Stein.
    Dopo 42.hxg4 hxg4 43.a5 si vince facilmente.
    Il nero non può catturare il pa5 cambiando gli alfieri perché perderebbe il finale di pedoni; quindi il Re nero deve stare sul lato di donna e sul lato di Re i pedoni neri su casa bianca sono indifendibili.

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    Luca Monti 11 Marzo 2023 at 18:06

    Vorrei domandare se qualcuno fosse al corrente se Spassky (compatibilmente con età e quant’altro) giocasse ancora magari nei tornei seniores. Buonasera a tutti. Luca Monti

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    Paolo Landi 12 Marzo 2023 at 17:13

    Da una breve ricerca su google ho rilevato che Spassky ha giocato l’ultimo evento ufficiale nel 2008, un match contro Portish. D’altro canto, le sue condizioni di salute (2 volte infartuato) e l’età avanzata non gli consentivano di svolgere attività agonistica negli ultimi anni. Non mi risultano sue partecipazioni ai mondiali senior (ma non ho dati completi) e comunque oggi è un nonnetto di 86 anni…Spero di esserti stato utile.

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    Luca Monti 13 Marzo 2023 at 10:01

    Grazie, non sapevo dei problemi cardiaci. Riguardo la veneranda età segnalo che l’autore del pezzo continua a giocare e credo anche benino.

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    Giorgio Gozzi 26 Marzo 2023 at 23:46

    Quando vedo una foto di una partita realmente giocata non resisto al tentativo di individuare di che partita si tratta basandomi sui pezzi inquadrati e cercando di capire in che casa si trovano.
    Per la prima foto non trovo riscontri, sembra fatta semplicemente per fare un ritratto del giovane Spassky alla scacchiera perchè risulta che il nero ha fatto 2 mosse in meno del bianco.
    La seconda foto invece sembrerebbe appartenere al confronto Beliavsky-Spassky Mosca 1973 (dopo la 16a mossa del bianco)
    La terza foto risulterebbe essere il confronto Karpov-Spassky Memorial Alechine 1971 24a o 25a del bianco
    La quarta è a inizio gioco e qui abbandono.
    Un saluto al grande Pipitone e complimenti per gli articoli sempre interessanti

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      Martin 27 Marzo 2023 at 09:34

      Grazie Giorgio! Anch’io mi lascio sempre conquistare dallo stesso impulso di ricerca che hai qui descritto così bene, ma tu, nei risultati e probabilmente anche nel metodo, sei mille volte più bravo!

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