Ritratto di Mario Napolitano

Scritto da:  | 2 Marzo 2010 | 2 Commenti | Categoria: C'era una volta, Italiani, Nazionale, Personaggi, Profili

In una storia degli scacchi in Italia un posto di rilievo spetta di diritto al Dr. Mario Napolitano, il quale nasce ad Acquaviva delle Fonti (BA) il 10 febbraio del 1910. Egli inizia la sua attività agonistica verso la fine degli anni venti, con la partecipazione sia a tornei organizzati dall’allora Circolo Scacchistico Barese, sia a tornei di livello nazionale (Venezia 1928: 5° – Reggio Emilia 1929: 7°).  Nei primi anni trenta Napolitano si trasferisce a Brindisi, ricoprendo anche, in ambito scacchistico, incarichi organizzativi e di Direzione Tecnica presso il Dopolavoro Provinciale.

Nel 1935 a Firenze, con il 6° posto nel Campionato Italiano, conquista il titolo di Maestro, ed in seguito sfiorerà ripetutamente il titolo di Campione Italiano classificandosi quattro volte al secondo posto (Firenze 1943, Reggio Emilia 1957, San Benedetto del Tronto 1961, Rovigo 1966). Sempre negli anni trenta inizia a dedicarsi anche al gioco per corrispondenza, attività nella quale raggiungerà risultati d’assoluta eccellenza. Il Dr. Napolitano, infatti, è giustamente ricordato per essere stato il primo italiano a conquistare il titolo di Grande Maestro nel gioco per corrispondenza.

Vinti i primi due Campionati Italiani per corrispondenza (1941 e 1947) partecipa di diritto al 1° Campionato del Mondo (1947-1953). Dominata la semifinale (link al sito ASIGC) prende parte alla finale (link al sito ASIGC), dove, dopo essere stato a lungo al comando, giunge secondo a solo mezzo punto dal vincitore, l’australiano Purdy. A seguito di questo risultato l’ICCF gli conferirà il titolo di Grande Maestro, primo e per molti anni unico italiano a potersene fregiare.

Nella seconda finale del campionato del mondo (1956-1959), vinta dal Grande Maestro sovietico Viatcheslav Ragozin, Napolitano si classifica al settimo posto (link al sito ASIGC), mentre nella terza finale del campionato del mondo (1959-1962) (link al sito ASIGC), vinta dal Grande Maestro belga Alberic O’Kelly, sarà onorevolmente quarto ex-aequo ad un punto e mezzo dal vincitore.

Della sua attività nel gioco a tavolino, mai accantonata, voglio citare la sua partecipazione al XVI Torneo “Anna Zapler” del 1948, primo torneo Magistrale Nazionale organizzato a Bari, in memoria della madre, dall’allora Presidente del Circolo Scacchistico Barese, nonchè componente del Consiglio Direttivo F.S.I., Tullio Zapler. Dalla penna dello stesso Napolitano [tratto da “Gli Scacchi in Puglia”, M. Bozzo, Ed. Scacco, 1973, pagg. 17-21] alcuni passi:
“Come ha felicemente ricordato il Conte Dal Verme, Presidente della F.S.I., alla cerimonia di chiusura del torneo, il fatto che la manifestazione intitolata alla memoria di Anna Zapler sia giunta alla sedicesima edizione dimostra che sono circa venti anni che essa porta il suo valido contributo alla propaganda e alla diffusione degli scacchi in Puglia. Questa edizione, poi, ha assunto addirittura un’importanza direi quasi internazionale, per la partecipazione del Grande Maestro peruviano Esteban Canal, del cecoslovacco dr. Ornstein, di forti maestri italiani e per il riconoscimento della manifestazione da parte della Federazione Scacchistica Italiana….Come era da prevedersi il torneo si è chiuso con la netta vittoria del grande Maestro Canal. Egli ha ancora una volta mostrato il suo valore che, per diletto degli spettatori, ha avuto modo di estrinsecarsi in forma diversa: così egli ha proceduto ad un progressivo smantellamento della forte difesa del dr. Ornstein, ha disorientato il Maestro Gabinara con una insolita mossa in apertura, ha avuto ragione della tenacia del Maestro Del Pezzo, con una geniale manovra di Torre ha sapientemente sfruttato un impercettibile vantaggio nel finale di Re e Pedoni con il Maestro Nestler, ha stroncato con due magistrali salti di Cavallo il micidiale attacco lanciatogli dal sottoscritto….. Al secondo posto, senza sconfitte, si è piazzato il giovane Maestro Alberto Giustolisi [N.d.A.: in seguito Maestro Internazionale e diverse volte Campione Italiano, giocatore dallo stile tagliente alla Tal], il quale ha confermato le liete previsioni sulla carriera scacchistica che si annuncia interessante e promettente: egli ha messo in mostra uno stile brillante ed una tenacia inesauribile, conquistando anche mezzo punto col vincitore. Il sottoscritto, particolarmente legato al Circolo Barese e alle manifestazioni “Anna Zapler” da una lunga catena di ricordi….dopo aver banalmente sciupato le due partite iniziali (Marigliano e Giustolisi) in cui aveva raggiunto posizioni di chiara vittoria, ha dovuto impegnarsi in un duro e tenace inseguimento coronato alla fine della conquista del terzo premio….Nella giornata di chiusura…si è effettuata la premiazione alla presenza del Generale On. Umberto Nobile [N.d.A.: allora Presidente della Accademia Romana di Scacchi] , delle autorità locali, del presidente della F.S.I. con il vice presidente Sacconi ed il consigliere Carletti, del comm. De Biase e del dr. Vecchioni dell ENAL… Successivamente scacchisti e non scacchisti si sono ritrovati nel salone della Amministrazione Provinciale per ascoltare dall’On. Nobile una interessante relazione sui viaggi polari del “NORGE” e dell’“ITALIA”. Autorità, scacchisti ed organizzatori si sono poi riuniti per il rituale banchetto, al termine del quale il dr. Zapler, l’Avv. Russo Frattasi (per il Comune di Bari), il gen. Nobile, l’Avv. Angelini (per l’ENAL) ed il maestro Del Pezzo per i partecipanti hanno pronunciato applaudite parole. Si è svolta la seduta del Consiglio Direttivo della Federazione e poi scacchisti e dirigenti si sono ritrovati al veglionissimo organizzato in loro onore dall’Automobil Club di Bari….”.

Sempre nel gioco a tavolino vanno ricordate le partecipazioni con la nazionale italiana alle Olimpiadi di Varsavia 1935 e Stoccolma 1937, nonchè la partecipazione al torneo di Monaco 1942 nel quale ha la ventura d’incrociare le armi con mostri sacri del calibro di Alekhine, Keres, Bogoljubow (patta), Stoltz (vinta) e Barcza.

Insomma, un grande del gioco per corrispondenza, ma anche un eccellente giocatore a tavolino con uno stile di gioco che può, a mio parere, definirsi completo. Forte preparazione teorica che si accompagna ad un gioco strategicamente rigoroso ma, al tempo stesso, non scevro dalla ricerca dell’iniziativa e dei colpi tattici. Ma un quadro più preciso e personale potranno farsi i lettori studiando le venti partite giocate nel 1° Campionato del Mondo per corrispondenza commentate dallo stesso Napolitano.

Concludo questo breve ritratto di un personaggio storicamente così importante, dello scacchismo sia pugliese che italiano, ricordando che Napolitano continuò la pratica degli scacchi agonistici fino quasi alla sua scomparsa, avvenuta il 31 ottobre del 1995 a Firenze, città nella quale da molti anni risiedeva per ricoprire l’incarico di Segretario Generale del Comune.

Alekhine – Napolitano, Monaco 1942

avatar Scritto da: vincuc (Qui gli altri suoi articoli)


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2 Commenti a Ritratto di Mario Napolitano

  1. avatar
    Luca Monti 3 Aprile 2013 at 11:19

    Una generosa iniziativa quella di ricordare Mario Napolitano.Una personalità che
    per risultati e lunga dedizione agli scacchi,meriterebbe essere forse riscoperta.
    Complimenti all’autore.

  2. avatar
    alfredo 3 Aprile 2013 at 19:32

    Mi associo e mi ricordo assai forte a tavolino anche in età piuttosto avanzata.
    Mi sembra che il suo ultmo ci sia stato Recoaro ’72, vinto da Micheli.
    Ma anche ngli anni successivi rimase attivo giocando tornei e mietendo anche vittime illustri.
    Anche se il suo nome verrà sempre associato al Campionato del Mondo per corrispondenza a cui andò vicino
    e allora erano mondiali “genuini”.
    Adesso con le macchine non so…

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