Una ventata d’aria fresca

Scritto da:  | 16 Novembre 2024 | 46 Commenti | Categoria: Campionati, Internazionale

ovvero: Scacco matto ai vecchi Re …l’ascesa dei giovani talenti negli scacchi

Il mondo degli scacchi è in fermento, è giunta l’ora dei giovani? In attesa della imminente sfida mondiale tra il detentore Ding Liren e il giovanissimo sfidante, l’indiano Gukesh, (che potrebbe diventare, ricordiamolo, il più giovane campione del mondo della storia, all’età di appena 18 anni) è in atto un vero e proprio ricambio generazionale sulla scacchiera.

Dopo che Magnus Carlsen, pur restando l’incontrastato N° 1 degli scacchi, ha deciso di non difendere il titolo mondiale, la corona è passata nell’aprile 2023 sul capo del cinese Ding Liren all’esito di un drammatico match con il russo Ian Nepomniachtchi, risolto da uno spareggio rapid dopo un risultato di parità nelle sfide a cadenza classica.
Dopo la sofferta e per certi versi inattesa vittoria, Ding è sprofondato in una profonda crisi esistenziale, come egli stesso ha più volte dichiarato. Il campione cinese, dopo una lunga assenza dal gioco, ha ottenuto risultati molto deludenti nei pochi tornei ai quali ha partecipato quest’anno, il suo punteggio ELO è crollato a 2728, e non si sa in quali condizioni psicofisiche affronterà il giovanissimo giocatore indiano a fine novembre. Riuscirà a ritrovare la forma in tempo per la sfida contro un avversario talentuoso e in costante ascesa?
Nel frattempo, abbiamo assistito al lento declino dei grandi campioni che hanno dominato il mondo degli scacchi negli ultimi 20 anni. Si è già detto di Carlsen, il quale pur restando ancora il N° 1 (il suo punteggio ELO nelle varie cadenze di gioco lo dimostra) ha diradato molto le presenze nei tornei classici a tempo lungo preferendo concentrare la sua attenzione sui tornei blitz e rapid, specialità in cui è ancora imbattibile.

Anche l’americano Hikaru Nakamura all’età di 37 anni, pur restando ancora uno dei più forti scacchisti al mondo, preferisce giocare a tempo rapido su chess.com e sembra intenzionato da un po’ di tempo a dedicarsi ai suoi redditizi canali online.
Fabiano Caruana, l’italo americano attualmente numero 2 assoluto a tempo lungo, dopo aver mancato anni fa la chance mondiale (la sua sfortuna è di aver incontrato sulla sua strada uno dei più forti campioni della storia, sì proprio lui, il norvegese Magnus Carlsen) è un giocatore di altissimo livello, ma difficilmente, all’età di 32 anni, sembra in grado di inserirsi nuovamente nella lotta per il massimo titolo scacchistico contro avversari più giovani e agguerriti.
Valgono le medesime considerazioni anche per il russo Nepomniachtchi (34 anni) e per altri grandi campioni del passato ormai in declino, come Levon Aronian (42 anni), Shakhriyar Mamedyarov (37 anni), Maxime Vachier-Lagrave (34 anni), l’americano Wesley So (31 anni) per non parlare dell’ex campione del mondo, l’intramontabile Viswanathan Anand (ancora temibile a 55 anni suonati).
La scuola scacchistica indiana in questi ultimi vent’anni (dopo il trionfo di Anand al campionato del mondo FIDE del 2000 e poi ancora nel 2007) ha sfornato una serie innumerevoli scacchisti di altissimo livello. Gukesh è soltanto la punta di diamante di un gruppo di giovani campioni che occupano da qualche anno i primi posti delle classifiche mondiali, come testimonia la netta vittoria della squadra indiana alle ultime olimpiadi di Budapest.
Ma chi è Dommaraju Gukesh e chi sono gli altri astri nascenti dello scacchismo mondiale?

Gukesh è un predestinato, un campione appena diciottenne la cui ascesa ai vertici è stata inarrestabile. Nato il 29 maggio 2006, è divenuto Grande Maestro nel 2019 a soli 12 anni e attualmente ha un punteggio Elo di 2778. Ha vinto il Campionato del Mondo Giovanile nel 2019 e ha partecipato a numerosi tornei internazionali, ottenendo risultati di rilievo. Nel 2023, ha vinto il FIDE World Cup, battendo avversari di alto livello e lo stesso Magnus Carlsen.
Quest’anno Gukesh, pur non essendo considerato tra i favoriti, ha vinto il Torneo dei Candidati tenutosi a Toronto nell’ aprile 2024.  A soli 17 anni, è diventato il più giovane sfidante della storia al titolo mondiale, superando il record di Garry Kasparov.
Dovrà affrontare un match molto difficile contro l’attuale campione del mondo, il cinese Ding Liren. Secondo l’autorevole opinione del GM italiano Danyyil Dvirnyy, Ding si distingue come giocatore “a tutto campo” con un ottimo senso dei tempi e del controgioco. In altre parole, ha una visione globale della scacchiera e sa ribaltare a suo favore posizioni in cui apparentemente si trova in veste di difensore.  È calmo, paziente e molto solido. Grande specialista nel trattamento delle strutture “classiche” come ad esempio l’apertura spagnola.
Naturalmente ci riferiamo al miglior Ding, che abbiamo ammirato negli anni 2019-2023, a mio avviso uno dei più forti giocatori posizionali degli ultimi anni.
E Gukesh? Secondo Dvirnyy, il campione indiano è un degno sfidante. Egli in grado di valutare con grande obiettività la posizione; sa compiere, ove necessario, scelte che denotano praticità ed esperienza (nonostante la giovanissima età). Molto abile nel calcolo delle varianti, Gukesh è un giocatore dotato di grande resistenza e solidità nervosa, qualità fondamentali per raggiungere altissimi livelli che potrebbero incidere notevolmente sul prossimo match mondiale se Ding Liren dovesse manifestare ancora quella fragilità emotiva che ha caratterizzato il suo gioco nell’ultimo anno.

Un posto di rilievo tra i giovani scacchisti in ascesa merita anche il campione uzbeko Nodirbek Abdusattorov. Grande Maestro dal 2018, appena ventenne, è già 6º nel ranking mondiale con un punteggio di 2783.
Vincitore del Campionato del Mondo di Scacchi Rapid nel 2021 (il più giovane campione nella storia di questi mondiali a tempo veloce) ha ottenuto la medaglia d’oro assieme alla squadra dell’Uzbekistan che ha condotto alla vittoria alle Olimpiadi di Chennai nel 2022. Un successo davvero memorabile per una nazione che non aveva mai ottenuto un risultato così rilevante nei tornei a squadre. Freddo e veloce come un cobra davanti alla scacchiera, ha un record impressionante contro avversari di alto calibro, inclusa una vittoria contro Magnus Carlsen.
Altra stella nel panorama scacchistico indiano è il giovanissimo Arjun Erigaisi, nato il 3 gennaio 2003. Grande Maestro dal 2018, è attualmente N° 4 al mondo per punteggio ELO. Ha vinto numerosi tornei giovanili e internazionali e ha rappresentato l’India alle ultime olimpiadi con successo.
E poi c’è Alireza Firouzja, considerato da molti il campione del mondo dei prossimi anni. Ha mancato la grande occasione di arrivare alla sfida per il titolo quest’anno, ma all’età di 21 anni ha ancora molte possibilità di riuscire nell’impresa. Carlsen lo considera il suo erede naturale, al punto da definirlo l’unico avversario che avrebbe potuto dargli gli stimoli giusti per difendere il suo titolo mondiale (così affermò il norvegese prima del suo ritiro ufficiale dalla difesa del titolo). Nato in Iran il 18 giugno 2003, oggi Firouzja rappresenta la Francia, paese in cui vive da diversi anni. Ha ottenuto il titolo di Grande Maestro nel 2019. Attualmente è tra i primi 10 nel ranking mondiale dopo aver raggiunto non molto tempo fa uno strabiliante punteggio Elo di 2804.
Firouzja è considerato uno dei talenti più promettenti della sua generazione ed è noto per il suo stile di gioco aggressivo e creativo. La sua ascesa ai vertici assoluti è stata fulminante e sbalorditiva per la qualità del gioco espresso. Ha conquistato la vittoria in tornei prestigiosi come il Grand Slam Chess Tour ed è famoso per le sue prestazioni blitz e rapid, dove ha sfidato e battuto i migliori giocatori del mondo.

Meriterebbero una menzione anche altri giovani campioni, come gli indiani Vidit e  Praggnanandhaa, (quest’ultimo diciannovenne talento in costante ascesa, da considerare molto più di una giovane promessa) e poi l’iraniano Parham Maghsoodloo dallo stile irruento e combattivo o il forte tedesco Vincent Keymer (appena ventenne). Forse non sono ancora al livello dei top players, ma tra non molto chissà…
Discorso a parte merita il ventenne americano Hans Niemann il quale ha sbandierato ai quattro venti l’intenzione di diventare il futuro re degli scacchi, ma i cui risultati sembrano troppo altalenanti per riuscire a confermare il suo proposito. Inoltre Niemann, inviso a Carlsen e Nakamura per le note vicende legate al c.d. “cheating”, non perde occasione per mostrare appena può il suo carattere spigoloso e polemico. Attualmente, è molto spesso escluso dal circuito dei tornei che contano per poter scalare la classifica mondiale.
Qual è lo stile di gioco che contraddistingue questi giovanissimi campioni? È una domanda legittima se si pensa che in passato ogni forte GM si distingueva per il suo stile personale e inconfondibile. Michail Tal era il mago dell’attacco e dei sacrifici, Karpov, Petrosian e Smyslov erano famosi per le loro manovre strategiche dirette ad accumulare piccoli vantaggi posizionali, Larsen e Bronstein mostravano in ogni partita grande creatività e sperimentavano nuove idee, Keres, Fischer e Kasparov sono stati famosi per il loro gioco battagliero e senza compromessi, diretto a ottenere l’iniziativa ad ogni costo, e così via.
Oggi raramente riusciamo a distinguere lo stile di un giocatore da quello di un altro. I GM analizzano le aperture al computer, studiano a fondo le mosse suggerite dai motori scacchistici e preferiscono spesso entrare in posizioni equilibrate per poi far valere la loro superiorità nel centro di partita oppure nelle fasi concitate dello zeitnot. A volte (l’esempio più eclatante è quello di Magnus Carlsen) giocano le loro chance di vittoria nel finale di partita dove conta soprattutto la tecnica sopraffina nella realizzazione del vantaggio. In passato, alcuni grandi campioni erano autorità riconosciute nel campo delle aperture.  Fischer giocava quasi sempre con il nero la difesa siciliana variante Najdorf, anzi la specifica sottovariante del “pedone avvelenato”, Korcnoi era il massimo esperto della difesa francese e della Ruy Lopez, Karpov della Caro Kann, Kasparov della siciliana Scheveningen, e così via. Oggi non pochi GM (primo tra tutti il numero uno Magnus Carlsen) hanno un repertorio vastissimo sia con il bianco che con il nero, e preferiscono adottare spesso linee poco esplorate, in modo da non consentire all’avversario di turno una preparazione “casalinga” e mirata.
Alcuni GM (Firuzjia ad esempio) utilizzano aperture più aggressive e dinamiche, mentre altri ancora (Abdusattorov ed Erigaisi in particolare) prediligono un gioco più manovrato e posizionale, ma tutti mostrano una notevole versatilità nel passare da aperture più tranquille a quelle più aggressive adattando il mediogioco alle esigenze della partita.
Personalmente, mi ha molto impressionato lo stile di gioco dell’uzbeko Nodirbek Abdusattorov. Serio e composto innanzi alla scacchiera, mostra, nonostante la giovanissima età, grande tenuta nervosa nei momenti cruciali. Anche nelle partite blitz, con pochi secondi sull’orologio, è in grado di mantenere la calma nonostante la tremenda pressione, qualità indispensabile per scalare le più alte vette scacchistiche. Il suo stile di gioco è un mix equilibrato di strategia e tattica. È capace di costruire posizioni solide e sfruttare piccole imprecisioni ed eventuali debolezze nell’assetto dell’avversario, non disdegnando attacchi diretti quando si presenta l’opportunità. Ricorda forse il giovanissimo Magnus Carlsen, ma gli manca ancora l’esperienza e la tecnica del campione norvegese per poter diventare il numero uno al mondo.
Nel Campionato del Mondo Rapid 2021, da lui meritatamente vinto, ha sconfitto avversari fortissimi giocando per ore sotto pressione e commettendo pochissimi errori. Ecco la partita rapid contro Carlsen che ha consacrato l’uzbeko. Noterete come, dopo aver respinto con sicurezza l’attacco sul re sferrato dal norvegese, conduce con precisione il finale fino all’errore decisivo del campione del mondo.

Lo stile di Alireza Firouzja è invece caratterizzato da un forte approccio tattico; Firouzja cerca attivamente opportunità per sferrare attacchi diretti sul Re nemico. Tuttavia, possiede anche una solida comprensione posizionale che gli consente di manovrare efficacemente in posizioni chiuse. Firouzja ha dimostrato una notevole capacità di affrontare situazioni ad alta tensione, soprattutto nei tornei blitz e rapid, dove ha spesso prevalso contro avversari più esperti ed è famoso per la sua abilità nel trovare soluzioni sorprendenti anche in posizioni difficili, mostrando grande acume e creatività.
Ecco un esempio:

In questa partita affronta e sconfigge l’attuale sfidante al titolo mondiale, l’indiano Gukesh, in una drammatica sfida in cui quest’ultimo si trova a dover giocare in grave zeitnot.
Nel prossimo futuro, ne sono certo, non ci annoieremo. Forse non vedremo più sulla scena mondiale un nuovo strabiliante Michail Tal o un rullo compressore alla Bobby Fischer, perché il livello di gioco tra i più forti al mondo si è notevolmente livellato e lo spazio per nuove idee o brillanti attacchi nelle partite a tempo lungo è diminuito, ma di sicuro sta per iniziare una nuova era. Il declino dei più grandi è inesorabile e per i nuovi talenti c’è ancora spazio di crescita. Certo, come accade in ogni sport, conteranno anche le qualità caratteriali di ognuno di loro: la ferrea volontà di primeggiare, la tenuta nervosa, lo spirito di sacrificio, la capacità di recupero dopo una sconfitta.
Il prossimo campionato del mondo sarà il primo banco di prova dei giovani talenti scacchistici e se alla fine prevarrà il diciottenne Gukesh contro uno stanco (ma pur sempre solidissimo) Ding Liren, sono sicuro che assisteremo ad altre serrate battaglie per conquistare il trono scacchistico mondiale.
E se alla fine Carlsen decidesse di ritornare per dimostrare chi è il vero re degli scacchi? Non è detto che di fronte ad una nuova grande sfida (e ad una borsa molto ricca) Magnus Carlsen non decida di tornare sulla scena del campionato del mondo a tempo lungo. E per noi scacchisti sarebbe il più bel regalo che potrebbe riservarci il prossimo anno 2025.


Ovviamente seguiremo la manifestazione con aggiornamenti quanto più giornalieri possibile.
Questo intanto il sito ufficiale.

avatar Scritto da: Paolo Landi (Qui gli altri suoi articoli)


46 Commenti a Una ventata d’aria fresca

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    Uomo delle valli 16 Novembre 2024 at 14:00

    sempre meglio
    egregio come sempre

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    Nagni Marco 16 Novembre 2024 at 18:47

    Mi sono spettinato……..sarà stata l’aria fresca…..😄
    Sempre belli i suoi interventi….

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      Paolo Landi 16 Novembre 2024 at 20:04

      Ti ringrazio. Gukesh parte favorito, ma non riterrei troppo presto Ding già spodestato. Difendere un titolo mondiale può dargli nuove energie. Mi sono sempre chiesto come mai la sua crisi personale sia coincisa con la conquista del titolo mondiale. Forse sarà stata l’ombra di Carlsen, il vero Re, che incombeva alle sue spalle? Chi sa cosa avrebbe scritto al riguardo Reuben Fine, il grande campione psicoanalista…

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        The dark side of the moon 28 Novembre 2024 at 17:07

        Paolo, grazie per il tuo prezioso contributo. A proposito della domanda che ti poni sopra; Fine, secondo il mio modestissimo parere, ha scritto una marea di cretinate. Lessi la sua “Psicologia del giocatore di scacchi” e rimasi inorridito. L’aspetto più sorprendente e che tanto più mi ha rattristato, consiste nel fatto che anche Fine fu uno scacchista anche di notevole livello.

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          Paolo Landi 29 Novembre 2024 at 18:44

          Non sono un esperto in materia, ma devo ammettere che le osservazioni di Fine appaiono datate e, a distanza di tanti anni, sanno finanche di luogo comune. Nel mio articoletto sul suo libro ho rilevato che la parte più interessante era la seconda, incentrata sul profilo psicologico di Bobby Fischer, tenuto conto che quando fu scritto il libro, Fischer era ancora giovanissimo, fresco di titolo mondiale e non era facile immaginare ciò che poi è realmente accaduto.

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    Nagni Marco 16 Novembre 2024 at 23:19

    Fine avrebbe scritto che era colpa del padre…….😇

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      Paolo Landi 17 Novembre 2024 at 12:54

      ;) :) Mi sai che hai proprio ragione … con Magnus nella veste di severo papà… :D

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        Nagni Marco 17 Novembre 2024 at 21:37

        😄😁

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    Luca monti 17 Novembre 2024 at 19:32

    Un caro saluto all’autore del pezzo ed a tutti quanti. Luca Monti 5

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    Giancarlo Castiglioni 25 Novembre 2024 at 20:12

    Iniziato il mondiale come nessuno se lo aspettava, vittoria di Ding nella prima partita. Una francese Steinitz (Ding nero) con in apertura una strana manovra 7…a5 8…a4 prima di completare lo sviluppo. Poi il pedone viene spinto fino in a3 l’idea strategica di attaccare la base della catena bianca b2-e5.
    Gukesh sembra non trovare contromisure valide, la posizione e pari ma l’ala di donna bianca è mal messa, mi piace più il nero.
    Dopo 21.f5 cercando un controgioco sull’ala di Re Gukesh sta peggio e alla 28 si trova con 2 pedoni in meno, in posizione completamente persa.
    Abbandono alla mossa 42.

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    Giancarlo Castiglioni 26 Novembre 2024 at 13:08

    Seconda partita gioco piano, patta per ripetizione di mosse alla 23a in posizione tutta da giocare in cui i motori danno un minimo vantaggio bianco (Ding).

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    Paolo Landi 26 Novembre 2024 at 17:24

    In questo inizio di match ho avuto l’impressione che Ding abbia superato i problemi psicologici che lo hanno afflitto dopo la conquista del titolo. Se le prossime partite lo confermeranno, non sarà facile per Gukesh avere la meglio sul cinese. La grande esperienza di Ding e la sua superiorità strategica possono fare la differenza. Dalla sua l’indiano può vantare la solidità e la freschezza giovanile che potrebbero incidere nel prosieguo del match. Certo, per ora Ding è partito con il piede giusto: una vittoria magistrale nella prima (dove ha mostrato una superiore comprensione della posizione) e una patta “riposante” nella seconda. Vedremo nel prosieguo dell’incontro se Gukesh sarà in grado di impegnarlo a fondo e prevalere alla distanza e soprattutto vedremo la reazione psicologica del cinese di fronte alla prima sconfitta (se e quando verrà).

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    Paolo Landi 27 Novembre 2024 at 18:59

    Oggi importante vittoria di Gukesh che riequilibra il risultato. In una posizione leggermente favorevole, Ding, con il Nero, compie un errore di calcolo (non saprei come altrimenti definirlo) alla mossa 18 e il suo alfiere in c2 resta intrappolato. Bastano un altro paio di imprecisioni e la frittata è fatta. Ciò non toglie che Gukesh abbia giocato con estrema precisione il resto della partita, segno che ha reagito alla sconfitta iniziale con prontezza confermando di essere un giocatore molto solido e determinato. Per Ding adesso c’è un provvidenziale giorno di riposo. Dovrebbe essere in grado di recuperare e dare battaglia con il B. Si preannuncia un match davvero interessante.

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    Giancarlo Castiglioni 28 Novembre 2024 at 00:04

    Aggiungo che Ding ha perso per il tempo alla mossa 37 in posizione comunque persa.
    L’incremento di 30″ a mossa inizia solo dopo la 40, mentre nella maggioranza dei casi inizia dalla prima mossa. Nei due casi la gestione del tempo è diversa, è facile dimenticare che l’incremento manca e trovarsi a corto di tempo.

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    Giancarlo Castiglioni 29 Novembre 2024 at 23:04

    Quarta partita senza grandi emozioni, pari in un finale di torre con 3 pedoni per parte.

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    Uomo delle valli 30 Novembre 2024 at 10:42

    proprio bello
    mi collego qui tutti i giorni aspettando i vostri commenti e le vostre analisi
    grazie di cuore ragazzi

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    Paolo Landi 30 Novembre 2024 at 11:14

    In questa quinta partita sembra proprio che Gukesh (con il B.) non voglia sbilanciarsi. Variante di cambio della difesa francesa, notoriamente piatta e pattaiola…

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    Paolo Landi 30 Novembre 2024 at 13:19

    E infatti è patta alla mossa 40. Secondo stockfish con la più logica 27 …Tc8 il N. avrebbe conservato qualche chance in più di vittoria. Perdendo il pedone d3 e con gli alfieri di colore contrario la patta era inevitabile.

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      Uomo delle valli 30 Novembre 2024 at 13:41

      grazie Paolo
      sai se esiste qualche sito dove trasmettono le mosse in diretta ?
      grazie

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        Paolo Landi 30 Novembre 2024 at 17:17

        su lichess.org
        Questo il link.

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          Uomo delle valli 1 Dicembre 2024 at 11:47

          grazie
          come sta andando la sesta ?

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            Taras 1 Dicembre 2024 at 16:32

            Un’altra patta.

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    Luca monti 2 Dicembre 2024 at 14:34

    Signor Landi buongiorno. Un tempo conobbi un suo omonimo appassionato di scacchi durante un torneo a Courmayeur. Circa quaranta anni fa. Era forse lei ? Con i migliori saluti. Luca Monti

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    Paolo Landi 2 Dicembre 2024 at 17:42

    Devo deluderla, io ho smesso di giocare nei tornei oltre 40 anni fa, alla fine degli anni ’70 e comunque non ho mai giocato al Courmayeur. Sarei curioso di conoscere l’omonimo scacchista che mi ha “rimpiazzato” :) , di sicuro con maggiore successo…

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      luca monti 5 Dicembre 2024 at 16:50

      Grazie e mi duole averle fatto perdere tempo. Sappia non era nelle mie intenzioni.Cordialmente. Luca Monti.

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        Paolo Landi 6 Dicembre 2024 at 17:48

        Assolutamente! E’ sempre un piacere conversare con altri scacchististi su questo sito frequentato da persone garbate.

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    Giancarlo Castiglioni 3 Dicembre 2024 at 16:32

    Oggi altra patta con Gukesh in vantaggio per gran parte della partita.
    Questo match comincia ad assomigliare al precedente.
    Una partita dopo l’altra ci si aspetta che il favorito vinca, va anche in vantaggio ma non concretizza e alla fine il titolo va all’altro.
    Sta anche aumentando il rischio che a decidere siano le partite rapid.

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    Paolo Landi 3 Dicembre 2024 at 17:25

    Una partita strana quella di oggi. Gukesh ha avuto per almeno un paio di volte l’opportunità di chiuderla e portarsi in vantaggio, ma ha sbagliato commettendo errori abbastanza gravi a questi livelli. In particolare, in un complesso finale ha scelto di giocare l’incomprensibile 44 Re1 invece delle più naturali Axe4, oppure h4 o anche Re2 (centralizzando il re) proposte da Stockfish che avrebbero mantenuto un netto vantaggio per il B. Il tempo di riflettere non gli mancava, ma qui viene fuori quella inesperienza che a mio avviso si evidenzia soprattutto in queste occasioni in cui occorre freddezza e tecnica. Ding ha giocato una partitaccia, (per catturare con la Donna un innocuo pedone in a2 ancora una voltasi è ficcato in una brutta posizione) ma è riuscito a portare a casa il mezzo punto giocando il finale, dalla mossa 47 in poi, con grande precisione. E questo risultato strappato per i capelli potrebbe forse giovargli nel prosieguo del match se riuscisse a trovare la giusta concentrazione in ogni fase di gioco.

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    Paolo Landi 4 Dicembre 2024 at 16:46

    Oggi una patta molto combattuta, partita emozionante dall’andamento incerto fino alla fine. Ancora una volta è Ding che, con 15 minuti a disposizione, alla mossa 25 commette il primo errore e perde un pedone probabilmente sbagliando a calcolare. Gukesh non ne approfitta e dopo qualche mossa è il cinese a passare in vantaggio. A questo punto entrambi hanno poco tempo a disposizione e, dopo altre imprecisioni da parte di Ding (rilevate da Stockfish) la partita si avvia verso un giusto pareggio. Non sono mancate le emozioni questa volta e il risultato è stato a lungo incerto. Vedremo se nelle prossime partite uno dei due contendenti prenderà il sopravvento. Si ha la sensazione che chi metterà a segno il prossimo punto potrà considerarsi il favorito per la vittoria finale, ma non è da escludere che tutto si risolverà, come spesso è accaduto nelle ultime sfide mondiali, nelle partite a cadenza rapida, una sorta di tie-break scacchistico.

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    Paolo Landi 5 Dicembre 2024 at 15:45

    Tranquilla la partita di oggi con poche emozioni, ma dopo due dure battaglie, ci sta. Gukesh e Ding continuano a gestire il tempo in modo diverso: l’indiano inizia a pensare a lungo intorno alla ventesima mossa, mentre Ding consuma molto più tempo già verso la fase finale dell’apertura. Probabilmente Gukesh sta seguendo una precisa strategia in quanto teme di trovarsi a corto di tempo nelle fasi cruciali del mediogioco, mentre Ding, com’è noto, se la cava meglio a tempo rapid e blitz.
    Finora non ci sono state grandi sorprese in apertura, entrambi sono giocatori molto solidi che preferiscono uscire dalla prima fase di gioco in posizione equilibrata. Se, com’è avvenuto oggi, entrambi nel corso della partita decidono di rischiare poco o nulla, la patta è inevitabile a questi livelli, anche perchè, partita dopo partita, un punto in meno diventa sempre più difficile da recuperare. Vedremo cosa accadrà dopo la sosta.

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    Giancarlo Castiglioni 7 Dicembre 2024 at 12:58

    Anche oggi pareggio senza emozioni.
    Sempre più probabile che si finisca per giocarsi tutto nelle partite rapid.
    E che a entrambi i giocatori vada bene così.
    Non ci si aspettava molto da questo mondiale, ma per me siamo sotto le attese.

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      Paolo Landi 7 Dicembre 2024 at 13:21

      Ore 10: calma piatta (è anche il titolo di un film di molti anni fa). Perdere una partita adesso potrebbe comportare un danno irrimediabile perciò credo anche io che, a meno di sviste clamorose nelle prossime sfide, il mondiale si disputerà con gli spareggi rapid dove, si dice in giro, Ding dovrebbe essere il favorito. Quando la posta in palio è così alta, spesso il livello di gioco non è elevato, ma voglio sperare che prima della 16^ partita qualche sussulto ci sia ancora. Vedremo.

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    Paolo Landi 8 Dicembre 2024 at 10:29

    Oggi apertura molto interessante da parte di Gukesh che in genere dà luogo a un gioco vivace. Speriamo bene…

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    Giancarlo Castiglioni 8 Dicembre 2024 at 14:14

    Gukesh ha impostato una partita fuori dagli schemi al costo di uscire dall’apertura lievemente peggio. Avevo intuito subito che poteva essere la volta buona.
    Poi ha giocato meglio arrivando ad un minimo vantaggio.
    Alla ventottesima mossa con 7 minuti per arrivare al controllo, svista di Ding che costa un pezzo e immediato abbandono.
    Prevedo che nelle prossime partite Gukesh si metta a giocare in modo solido e per Ding mi sembra difficile rimontare.

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    Paolo Landi 8 Dicembre 2024 at 14:52

    Concordo con il Maestro Castiglioni. Tuttavia, senza la megacappella alla mossa 28 (la naturale … Cb4 suggerita da Stockfish non era difficile da trovare) la partita era ancora tutta da giocare. Purtroppo per Ding, un simile errore non vale solo un punto in meno in un momento decisivo del match, ma può rappresentare una tremenda mazzata psicologica. Magari domani Ding ci smentisce e tira fuori gli artigli, ma Gukesh (che finora ha dimostrato notevole solidità e tenuta nervosa) sembra in questo momento il grande favorito.

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    The dark side of the moon 8 Dicembre 2024 at 17:55

    Non faccio lo psicologo ma penso che da quando Ding è diventato campione mondiale, non veda l’ora di riconsegnare il titolo: oggi ha fatto un errore da 3N ad essere generosi.

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      Cosimo 8 Dicembre 2024 at 19:55
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    Paolo Landi 9 Dicembre 2024 at 13:28

    Sto seguendo la 12^ partita del match su lichess. Sorprendentemente Gukesh sembra aver smarrito la bussola in una complicata posizione con quasi tutti i pezzi sulla scacchiera. Siamo appena alla mossa 23 e Ding appare in chiaro vantaggio strategico derivante da una migliore disposizione dei pezzi sulla scacchiera. Vedremo come andrà a finire, certo le emozioni non mancano…

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    Paolo Landi 9 Dicembre 2024 at 14:40

    Vince Ding! Con poco tempo a disposizione Gukesh commette una serie di errori e il cinese, con una prestazione alla Karpov, si aggiudica il punto. Il match è nuovamente in parità ed aperto ad ogni risultato. Ding ha reagito benissimo alla sconfitta di ieri che, per come è avvenuta, poteva significare una mazzata irrimediabile soprattutto dal punto di vista psicologico. Ultime due partite al cardiopalmo con il titolo mondiale sempre più in bilico.

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    The dark side of the moon 10 Dicembre 2024 at 19:07

    Mi sono sbagliato e sono contento, pensavo che Ding crollasse ed invece ha tirato fuori una partita incredibile riportando la parità nel match a due partite dalla fine. Il cinese è diventato un tipo imprevedibile, puntualmente ribalta ogni previsione ed ora penso sia favorito per la vittoria finale ma nulla è scontato. Da quel poco che ho visto, sembra che Ding in generale abbia giocato un po’ meglio di Gukesh nelle 12 partite disputate fin qui. O è una mia impressione?

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    Paolo Landi 11 Dicembre 2024 at 09:35

    Ding ha perso due partite una per un errore di calcolo in una posizione equilibrata e l’altra a causa di una svista colossale. Per il resto, ritengo ancora adesso che il miglior Ding sia superiore a Gukesh per la sua grande esperienza ad alto livello e per una superiore visione strategica. Gukesh finora è stato molto più regolare,ha approfittato degli svarioni di Ding, ma non ho visto acuti. Per il prosieguo del match è difficile fare previsioni, molto dipenderà dal rendimento di Ding Liren. A questo punto non sono più consentite sviste, occorre la massima concentrazione, e non sono nemmeno più tanto sicuro che in caso di spareggi rapid ci sia un netto favorito.

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    Paolo Landi 11 Dicembre 2024 at 16:36

    Anche oggi una patta combattuta. Ding sceglie ancora una volta la difesa francese e la partita diventa subito tesa e complicata. Il cinese esce abbastanza bene dall’apertura, ma poi commette qualche imprecisione e si trova sotto pressione. Stockfisch alla mossa 30 individua un errore del N. che poteva essere sfruttato meglio da Gukesh con una manovra abbastanza difficile (a mio avviso) da trovare con soli 13 minuti sull’orologio. Forse Carlsen nelle sue giornate migliori ci sarebbe riuscito, chissà… Poi Ding imbrocca una serie di mosse precise e accurate e strappa il mezzo punto.
    Domani con il B. il cinese ha la grande opportunità di fare suo il match, anche se devo dire che al momento, a meno di clamorose sorprese, gli spareggi sembrano la soluzione più probabile. Gukesh ha mostrato finora grande solidità di gioco e buona saldezza nervosa, un vero prodigio vista la sua giovanissima età. Se Ding ha avuto una certa fortuna nella conquista del titolo mondiale (l’abbandono di Carlsen e la squalifica di Karjakin) occorre ricordare che Gukesh questa opportunità se l’è guadagnata tutta sul campo.

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      The dark side of the moon 11 Dicembre 2024 at 19:23

      Paolo, però Ding vinse meritatamente contro Nepo. Carlsen fece male a non difendere il titolo e la FIDE fece malissimo a squalificare Karjakin: fu una decisione vergognosa frutto di una scelta politica. Oggi in teoria Guresh poteva sfruttare meglio l’indecisione di Ding ma poi lo stesso Ding è stato bravo a trovare tutte le mosse migliori in zeitnot. Secondo me ora Ding è favorito, poi può succedere di tutto: sarà interessante vedere l’approccio col Bianco che adotterà il cinese domani. Rischierà cercando di vincere o si accontenterà di andare alle rapid? E inoltre, che tipo di apertura adotterà? Ho letto in un blog che se aprirà 1.e4, probabilmente giocherà per non rischiare; discorso inverso con 1.c4.

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    Paolo Landi 11 Dicembre 2024 at 22:35

    Può succedere di tutto domani. La tensione può giocare brutti scherzi. Fossi in Ding proverei di nuovo con l’inglese,anche se credo che Gukesh avrà studiato le contromisure. Finora è stata una sfida emozionante, vedremo.

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    Paolo Landi 12 Dicembre 2024 at 14:43

    Avevo scritto che nell’ultima partita poteva succedere di tutto,ma quello che è successo oggi era difficile da immaginare. In un finale strapatto Ding trova forse l’unico modo di perderlo rapidamente. Un crollo emotivo che la dice lunga sui problemi esistenziali irrisolti dell’ex campione del mondo. Una mazzata così lascerà sicuramente il segno sulla carriera del cinese. Avesse perso nelle sfide rapid sarebbe stato diverso,ma così è stato davvero deprimente,non saprei trovare altri aggettivi. Due sviste clamorose e almeno un altro paio di gravi errori tattici sono davvero troppo per sperare di confermare il titolo mondiale alla distanza di 14 partite contro un avversario solido e preparato come Gukesh. Non è la prima volta che un grande giocatore esce da un match ad alto livello con le ossa rotte e poi pian piano si riprende. Spero davvero dal punto di vista umano e sportivo che sia così anche per Ding Liren. E naturalmente auguri al nuovo giovanissimo campione del mondo, il più giovane della storia,che ha vinto meritatamente il match.

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    The dark side of the moon 12 Dicembre 2024 at 16:59

    Allora non mi ero sbagliato, l’inconscio di Ding gli ha tolto di mezzo il pesante scettro di campione del mondo. Con tempo sufficiente sull’orologio, un pedone in meno e alfieri di colore uguale, cosa scatta nella mente di un campione del mondo per decidere di cambiare le torri? Non mi sembra la classica svista di un giocatore mediocre ed in questo caso comunque costituisce un bruttissimo epilogo per un campionato mondiale a cadenza classica. L’unico aspetto positivo è che il nuovo campione sia un ragazzo tra i più giovani ad aver conquistato il titolo, per il resto penso che probabilmente da oggi gli scacchi vivranno un altro capitolo della loro millenaria storia: il gioco che tutti noi abbiamo amato sembra aver subito definitivamente un approccio totalmente diverso nella sua versione classica. Carlsen sembra che non sia più interessato a rientrare nel giro per riprendersi il titolo e molti top player giocano sempre meno partite classiche e sempre più rapid; insomma, nell’era della super tecnologia e della velocità di trasmissione intesa come efficienza, anche gli scacchi si stanno “adeguando”?
    Si potrebbe aprire al riguardo un capitolo analogo più generale riguardo il pensiero, la riflessione, l’analisi: cosa significano oggi questi termini e come vengono interpretati? La sistematica eliminazione delle marterie umanistiche negli istituti scolastici sta influendo in tutti gli aspetti della vita in maniera negativa secondo il mio punto di vista. Sembrerebbe una altra storia che con gli scacchi non c’entra nulla in apparenza ma non penso sia così: è diventato sempre più difficile catturare per più di qualche minuto l’attenzione di qualcuno, tutti siamo alla ricerca di emozioni da consumare in un click di qualche secondo.
    Gli scacchi classici costituiscono oggi l’antitesi della società attuale e come tali sono destinati a soccombere.
    Forse oggi abbiamo assistito alla loro fine.

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