Ciò che leggerete qui di seguito è del tutto inedito e probabilmente sorprenderà molti.
Noi scacchisti ben conosciamo da decenni i due grandi ex campioni del mondo, Mikhail Tal e Tigran Petrosian, la loro biografia e le loro partite. Si tratta di due autentiche leggende che hanno fatto la storia del nostro gioco, e nessuno di loro ha bisogno di troppe presentazioni.
Però normalmente quando parliamo di loro siamo abituati a discutere dei loro tornei, dei loro risultati, dei loro stili di gioco tanto originali quanto dissimili: Tal, il più grande e fantasioso giocatore d’attacco della Storia, e Petrosian, il più roccioso ed imbattibile difensore.
In questo articolo invece parleremo di qualcosa di completamente nuovo e affascinante: il legame che collega i due grandi campioni, e che porta ad individuare addirittura due vere e proprie “vite parallele”, ovvero uno strano e misterioso destino che li ha legati indissolubilmente insieme, come nessuno degli altri campioni del mondo di scacchi.
I lettori scopriranno così una realtà e una dimensione che non conoscevano, ma che è stata studiata da grandi psicologi come Carl Gustav Jung, e da altri ricercatori – tra cui anche fisici autorevolissimi come il premio Nobel Wolfgang Pauli, uno dei più grandi studiosi della meccanica quantistica.
Il fenomeno delle “vite parallele” è strettamente connesso – nella psicologia di Jung – al concetto di sincronicità, che Jung studiò lungamente e che descrisse in modo esaustivo.
Si parla di sincronicità per indicare la coincidenza inspiegabile di due o più eventi legati da fattori non causali, cioè senza alcun rapporto di causa ed effetto.
Ad esempio, una persona sta pensando ad un vecchio amico che non vede da molti anni, e proprio in quel momento l’amico gli telefona!
Un caso abbastanza recente e sbalorditivo è avvenuto a Carpanedo, paese vicino a Venezia. Il giorno della morte dell’orologiaio del paese, Roberto Chiarato, una lancetta del grande orologio della chiesa si è staccata ed è caduta al suolo! Quasi come se anche quell’orologio volesse manifestare il suo lutto per la morte dell’orologiaio, stimato da tutti. (Qui la notizia).
Ma c’è un’altra coincidenza sorprendente, di cui è testimone proprio Martin. La mattina di sabato 1° febbraio stavo per inviare questo articolo su Tal e Petrosian alla redazione di SoloScacchi, ma aprendo la pagina del blog ho subito notato che Martin aveva appena inserito, solo qualche ora prima, proprio un articolo con la foto di Petrosian, e in cui si cita il famoso ex campione del mondo! Quindi ho dovuto modificare all’ultimo momento questo articolo, prima di inviarlo, per riferire anche questo insolito fatto.
Coincidenze? Telepatia?
Non c’è una spiegazione logica di questi eventi in base alle normali categorie della causa e dell’effetto.
Il legame tra fisica e psicologia, e tra le ricerche di Jung e quelle di Pauli nasce dal fatto che – nella meccanica quantistica – esiste un legame indissolubile (c.d “entanglement”) al di là del tempo e dello spazio, tra i corpi dell’Universo che hanno interagito tra loro, e probabilmente anche tra molte persone, in particolare quelle legate da rapporti di amicizia, familiarità, ecc. Sono molto frequenti tra i fratelli gemelli, che spesso provano – anche a distanza di migliaia di km. – le stesse sensazioni fisiche e psicologiche dell’altro gemello: stanno male quando l’altro sta male, o capiscono che l’altro ha bisogno di aiuto.
Un esempio famoso di “vite parallele”: Lincoln e Kennedy
Ma il più straordinario esempio di “vite parallele” è quello che legò, dopo oltre un secolo, i due presidenti americani Abraham Lincoln (1809-1865) e John Fitzgerald Kennedy (1917-1963). Tantissime e straordinarie furono le coincidenze “sincroniche”, che costellarono la vita e la morte di questi due presidenti. Troppe, per essere sbrigativamente attribuite al caso.
Ed anche se Wikipedia – un’istituzione burocratica che pubblica solo le informazioni più conformiste e gradite all’establishment– la definisce “leggenda popolare”, in realtà le analogie sono davvero troppe.
Innanzitutto, Lincoln venne eletto presidente nel 1860. Kennedy, divenne presidente esattamente 100 anni dopo, nel 1960. Lincoln fu ucciso di venerdì, alla presenza della moglie. Anche Kennedy venne assassinato mentre era al fianco di sua moglie, e di venerdì. Ad entrambi i presidenti spararono, e tutti e due furono colpiti da dietro e alla nuca. Subito dopo l’attentato, ricevettero i primi soccorsi dalla propria moglie. Lincoln e Kennedy morirono senza riprendere conoscenza.
Oltre ai particolari della morte in comune, ne esistono altri. La moglie del presidente Lincoln perse un figlio, mentre risiedeva alla Casa Bianca. La stessa cosa accadde alla moglie di Kennedy. Sia Lincoln che Kennedy avevano avuto 4 figli e, al momento della loro uccisione, solo 2 di questi erano vivi. Il vice di Lincoln si chiamava Johnson ed era nato nel 1808. Il vice di Kennedy si chiamava, pure, Johnson ed era nato nel 1908, a distanza di 100 anni esatti dall’altro.
Il presunto assassino di Lincoln (non ci fu mai un processo) si chiamava John Wilkes Booth ed era nato nel 1839. Il presunto assassino di Kennedy (anche per lui non vi fu alcun processo), Lee Harvey Oswald, era nato nel 1939, 100 anni dopo l’altro. E’, pure, perlomeno curioso osservare che la somma delle lettere che compongono nome e cognome dell’assassino di Lincoln dà 15 come totale e così è anche per l’assassino di Kennedy.
Ma le coincidenze straordinarie non finiscono qui. John Wilkes Booth e Lee Harvey Oswald erano entrambi sudisti. Tutti e due i presidenti avevano condotto aspre battaglie per i diritti civili delle minoranze di colore: Lincoln con il Proclama di Emancipazione e Kennedy con la legge sui Diritti Civili. Al momento dell’attentato Lincoln e Kennedy si trovavano assieme, oltre alle proprie mogli, ad una coppia di amici. Per quanto riguarda le coppie di amici, le donne rimasero illese, gli uomini furono feriti dagli attentatori (il maggiore Rathbone nel 1865 e il governatore Connally nel 1963).
Il segretario di Lincoln si chiamava Kennedy e cercò di dissuadere il presidente dall’andare a teatro quella sera. La segretaria di Kennedy si chiamava Lincoln e, anche lei, tentò di convincere il presidente a non andare a Dallas. Un altro fatto abbastanza singolare è che il marito della donna si chiamava Abraham, come Lincoln. Abraham fu anche il nome di Zapruder, lo spettatore che filmò da vicino le sequenze dell’attentato.
Quando avvenne l’attentato, Kennedy stava attraversando le vie di Dallas su una limousine – guarda caso – di marca Lincoln. Booth assassinò Lincoln in un teatro e si rifugiò in un magazzino. Oswald avrebbe sparato a Kennedy da un magazzino e si rifugiò in un teatro. Booth spirò 11 giorni dopo Abraham Lincoln, entrambi alle 7,20 del mattino. Oswald morì 48 ore dopo Kennedy, pure, alla stessa ora, le 13. A Lincoln successe Andrew Johnson e a Kennedy Lindon Johnson.
Ma ci sono altre sincronicità incredibili. Kennedy venne ucciso a Dallas nella Dealey Plaza, una originalissima e rara piazza a pianta palindroma, la parte sinistra è identica riflessa alla parte destra.
Il giorno della sua morte (22/11) è un’unione molto rara di due numeri palindromi, l’11 e il 22.
Kennedy amava le frasi palindrome: “Non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi, chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro Paese”…. “Dobbiamo abolire le armi nucleari, prima che le armi nucleari aboliscano noi”…” Se una società libera non può aiutare i molti che hanno poco, non può nemmeno aiutare i pochi che hanno molto”.
Ma anche l’altro fratello di Kennedy, Robert, venne ucciso nel 1968 a Los Angeles in una data palindroma, (6/6), da un assassino con un rarissimo nome/cognome palindromo: Sirhan Sirhan.
Insomma, è incredibile scoprire così tante coincidenze inspiegabili/sincronicità, come nella vita e morte di Kennedy, di suo fratello Robert, e di Lincoln.
Le straordinarie “vite parallele” di Tal e Petrosian
E veniamo finalmente all’argomento centrale di questo articolo, le vite parallele di Tal e Petrosian.
Qui di seguito elencheremo in breve le straordinarie analogie che unirono le loro esistenze:
1) Entrambi vissero 55 anni
2) Morirono a Mosca
3) Morirono in estate (29 giugno 1992 Tal, 13 agosto 1984 Petrosian)
4) Provenivano da due stati “satelliti” del vasto impero sovietico: la Lettonia all’estremo nord dell’URSS per Tal, l’Armenia all’estremo sud per Petrosian
5) Ebbero notevoli problemi di salute fin da giovani: sordità per Petrosian, nefropatia per Tal
6) Divennero campioni del mondo negli anni ’60: 1960 Tal, 1963 Petrosian
7) Divennero campioni del mondo uno dopo l’altro: Tal fu l’8° campione del mondo, Petrosian il 9°
8) Divennero campioni del mondo battendo al 1° tentativo lo stesso avversario (Botvinnik). Per contro Smyslov riuscì a battere Botvinnik solo al 2° tentativo, nel 1957.
9) Conseguirono straordinari record di imbattibilità: Tal rimase imbattuto per ben 86 partite, mentre Petrosian fu l’unico a restare imbattuto per 129 partite consecutive alle Olimpiadi. E Petrosian è – tra tutti i campioni del mondo – quello che vanta la minore percentuale di sconfitte: solo l’8,7% delle partite che giocò in tutta la sua carriera. Meno di Kasparov, Capablanca, Fischer, Karpov, Kramnik e tutti gli altri.
10) Erano fortissimi nel gioco lampo, e rapidissimi nelle analisi.
11) Ebbero uno score di carriera del tutto simile: Tal il 64,2% dei punti su tutte le partite giocate; Petrosian il 63,45%
12) Avevano la stessa statura (circa 1,70 metri) e corporatura ed erano molto scuri di capelli e di carnagione
13) Ebbero un unico figlio: Vartan (Petrosian) e Shanna (Tal) La moglie di Petrosian (Rona) aveva anche un altro figlio, ma nato dal precedente matrimonio.
14) Erano molto amici e si rispettavano con grande stima reciproca, nonostante la diversità degli stili.
15) Tal era capace di difendersi “alla Petrosian”, e Petrosian era capace di vincere “alla Tal”, con sacrifici spettacolari di qualità e di Donna. Sotto molti aspetti sapevano giocare in modo interscambiabile.
In definitiva, è come se il destino si fosse divertito ad abbinare due giocatori come Tal e Petrosian in modo indissolubile, quasi siano stati una sorta di “polo positivo” e “polo negativo” complementari di una stessa mente scacchistica, nella difesa e nell’attacco. Oppure potremmo ipotizzare una mente unica, di cui Petrosian abbia rappresentato l’emisfero sinistro, quello della logica e della razionalità, mentre Tal fosse l’emisfero cerebrale destro, quello dell’intuizione, della creatività, della fantasia. Le loro vite sono state senz’altro due vite parallele, legate da numerosissime analogie.
Se fosse stato possibile fare giocare Tal e Petrosian in consultazione, quasi certamente avremmo avuto il giocatore perfetto ed imbattibile, capace al tempo stesso di vincere in modo spettacolare, ma senza perdere mai, o quasi mai.
Io ebbi la strana sensazione che in realtà Tal e Petrosian fossero due menti complementari che però ne formavano una sola, proprio l’unica volta in cui li vidi giocare, in quel lontano 17 ottobre 1976 a Varese, quando si giocò il match triangolare e il play-off tra Tal, Petrosian e Portisch, che avevano ottenuto il medesimo punteggio (12) all’interzonale di Biel, vinto da Larsen con 12,5.
Si giocava a Villa Mirabello, una grande villa del 1700, all’interno dei giardini estensi, che oggi ospita il museo archeologico di Varese. La partita non fu certo entusiasmante, come non lo furono nemmeno le altre tre che i due sovietici giocarono tra loro a Varese: finirono tutte patte, e la più “lunga” fu proprio quella cui assistetti quella domenica: durò solo 20 mosse! La espongo solo a titolo di cronaca.
Era chiaro che i sovietici giocavano al risparmio, per eliminare Portisch, poiché dei tre giocatori si sarebbero qualificati ai candidati i primi due.
Ma fecero male i calcoli, perché fu proprio Tal a venire eliminato, mentre Portisch e Petrosian si qualificarono per la fase successiva.
In ogni caso, quella partita (una Francese) durò meno di due ore, con delusione dei non molti spettatori.
Ma ciò che invece fu spettacolare, e che ricordo molto bene, fu la successiva analisi post-mortem, che vidi accanto al tavolo di gioco, dove si erano radunati alcuni spettatori. Ebbi la strana sensazione che Tal e Petrosian fossero un “unicum”, perché quando muoveva uno di loro, l’altro replicava immediatamente, senza nemmeno pensarci, e lo stesso faceva l’altro giocatore. Mentre invece normalmente quando due GM analizzano la loro partita, di solito uno di loro suggerisce una determinata mossa, l’altro la commenta e dopo averci pensato un momento espone la sua variante, e analisi. E invece per Tal e Petrosian l’analisi scorreva “fluida”, rapidissima e senza esitazioni o intoppi. Sembrava davvero che si leggessero nel pensiero.
E non è neppure vero – come qualche detrattore insinuava – che i due fossero troppo amici, e non si impegnassero affatto, quando giocavano tra loro. In realtà lo score dei loro incontri in quasi 30 anni, dal 1954 al 1983 – secondo chessgames – fu di 6-4 a favore di Petrosian, con 35 patte. Quindi l’esito di una partita tra loro era abbastanza imprevedibile. Il più delle volte il risultato era una rapida patta, e tuttavia, appena un mese dopo il playoff di Varese, Tal sconfisse rapidamente Petrosian in appena 28 mosse, al campionato dell’URSS.
Quindi secondo me si rispettavano e giocavano impegnandosi e con buona concentrazione, pur senza spingere al massimo l’acceleratore.
Ma anche ripensando a tutte le partite che giocarono tra loro, considerando che nelle 2 partite che Tal perse a Curacao, al torneo dei candidati, in realtà stava male, e di lì a pochi giorni dovette essere ricoverato – e quindi quelle 2 partite non dovrebbero essere considerate – in definitiva il bilancio di tutti i loro incontri è di sostanziale parità.
In conclusione, Tal e Petrosian non furono solo due grandi campioni mondiali degli anni ’60, ma sono anche un mistero affascinante, e probabilmente unico nella storia degli scacchi.
grandioso ancora una volta
Davvero interessante. Tanti punti di contatto, percorsi paralleli che spesso si intrecciano.
Interessantissimo articolo. Davvero straordinarie le analogie che legano Lincoln e Kennedy, un po’ meno eclatanti, ma ugualmente singolari quelle tra Petrosian e Tal. Sono convinto anche io che Petrosian sia stato un genio della scacchiera: le sue manovre sottili, la sua comprensione del gioco, la tecnica dei finali e i suoi sacrifici di qualità (un vero marchio di fabbrica) ne fanno un campione di livello assoluto. Ho letto diverse volte le 115 partite di Allievi-Temi, un puro godimento dello spirito. Quanto a Tal, non ero a conoscenza della profonda amicizia che lo legava a Petrosian. Due temperamenti così diversi, erano amici e al tempo stesso rivali. Mi è piaciuto molto anche l’articoletto di Giorgio Porreca su Tal e il suo gioco scintillante. Nel suo bellissimo libro sul match del ’60 contro il campione Botvinnik, Tal descrive la genesi del sacrificio di cavallo (21…Cf4) nella sesta partita, giocato per ottenere l’iniziativa e porre problemi su problemi a un frastornato Botvinnik. In risposta alla critiche ricevute sulla correttezza del sacrificio, egli placidamente rispose: “Ritengo che le polemiche scatenate da questa mossa siano completamente infondate: essa è buona perchè tutte le altre continuazioni sono cattive”. E infatti vinse, dopo un’aspra battaglia alla 47^ mossa.
Grazie Ugo, Uomo delle valli e Paolo per l’apprezzamento!
Per quanto riguarda le “vite parallele”, c’è un’abbondante letteratura che elenca casistiche impressionanti. Uno studioso americano, Joseph Goodavage, aveva raccolto i casi più clamorosi. Ne espongo un paio:
“Un caso altrettanto evidente di parallelismo, narrato sempre da Goodavage, riguarda due donne nate nello stesso giorno e aventi lo stesso nome ma senza alcun rapporto di parentela: Edna Hanna e Edna Osborne. Nel 1939, nell’ospedale di Hackensack nel New Jersey, tutte e due partorirono, nello stesso istante, due bambine, a cui diedero lo stesso nome: Patricia Edna. Goodavage, interrogate le due donne, scoprì dell’altro.
I loro mariti svolgevano lo stesso lavoro ed erano proprietari di un’automobile della stessa marca e di identico colore. Entrambe le coppie si erano sposate esattamente tre anni e mezzo prima, nello stesso giorno. I due uomini erano nati nello stesso anno, mese e giorno; identica circostanza per le loro mogli. Le due donne avevano i capelli castani e gli occhi azzurri, la stessa altezza e lo stesso peso. Entrambe le coppie avevano comprato nello stesso giorno un cane a cui avevano dato il nome di Spot.
Esistono molti altri casi ancora in cui le vite di alcuni individui presentano somiglianze impressionanti. L’ 8 novembre del 1981 “Il Giornale d’Italia” riportò un fatto incredibile relativo alla morte contemporanea di due fratelli. Ada e Guido P. cessarono di vivere alla stessa ora, in circostanze analoghe e per cause identiche. I fratelli morirono l’uno distante dall’altro circa 300 chilometri. Il professore Guido P. docente alla “Normale” di Pisa con la sua “127” nei pressi di Pisa, causa un probabile malore, perde il controllo dell’auto e va a schiantarsi contro un albero. Soccorso, muore prima di arrivare in ospedale, sono le tredici. Alla stessa ora, a Milano, sua sorella Ida, pure insegnante, mentre guida la sua auto veniva colta da un malore e andava a sbattere violentemente contro un albero, morendo.” (da un articolo di Giuseppe Cosco, pubblicato dalla rivista: “Oltre la conoscenza”, n.21 del febbraio 1998.)
Sarebbe interessante sapere se qualcuno di voi è a conoscenza di altri casi notevoli…
Complimenti, bellissimo articolo.
Ecco una carrellata di casi con “strane coincidenze” di cui sono a conoscenza.
1) Questa riguarda altri due presidenti americani, Thomas Jefferson e John Adams. Durante la guerra d’indipendenza americana Jefferson mise nero su bianco le sue idee e firmò la Dichiarazione di Indipendenza, approvata e diffusa da Adams. Quest’ultimo divenne il secondo presidente e il suo collega il terzo. Morirono entrambi lo stesso anno, il 1826, lo stesso giorno, il 4 luglio, proprio quello in cui si festeggiava la famosa Dichiarazione che li aveva visti intensamente impegnati.
2) Da ragazzo, re Luigi XVI fu più volte avvertito da un astrologo che il 21 di ogni mese sarebbe stato sempre il suo giorno sfortunato. Per questo motivo, una volta salito al trono, Luigi rifiutò sempre di mettere in atto progetti o di partecipare a riunioni in quel giorno. Il 21 luglio 1791 il re e la regina furono arrestati a Varenne mentre cercavano di scappare dalla Francia ormai sconvolta dalla rivoluzione. Il 21 settembre la monarchia fu abolita e la Francia divenne una repubblica. Il 21 gennaio 1793 Luigi veniva decapitato.
3) Nel 1836, a Vienna, il famoso pittore Joseph Aigner aveva diciotto anni e aveva appena infilato la testa nel cappio quando un frate cappuccino entrò nella stanza e gli impedì di compiere l’insano gesto con parole gentili. Quattro anni dopo, a Budapest, Joseph era di nuovo caduto in depressione e di nuovo si preparava a lasciare questo mondo. Lo stesso frate lo salvò ancora una volta. Otto anni dopo il pittore fu condannato a morire sulla forca da una giuria per questioni politiche, ma l’intervento accorato del medesimo frate convinse la giuria a sospendere la pena. Nel 1886 Joseph aveva appena compiuto sessantotto anni e non sopportava più di vivere in uno stato di costante depressione. Prese una pistola e si sparò. Evidentemente aveva capito di dover lasciare da parte il nodo scorsoio e cambiare metodo. L’intuizione fu un successo per lui e una disgrazia per coloro che lo amavano. Indovinate chi fu a celebrare il funerale?
4) Le due ragazze Mary Ashford e Barbara Forrest sono unite intimamente da una morte violenta avvenuta per mano di uno squilibrato. Mary nacque nel 1797 e Barbara nel 1954. La prima fu brutalmente assassinata e, a centocinquant’anni di distanza, Barbara avrebbe fatto un’identica fine. I loro cadaveri furono ritrovati lo stesso giorno, il 27 maggio, nella stessa città. Il giorno prima era il lunedì di pentecoste, sia nel 1817 che nel 1974. Furono entrambe stuprate prima di venire uccise e il decesso avvenne alla stessa ora. Gli assassini portavano lo stesso cognome (Thorton) e cercarono di nascondere i cadaveri nel medesimo modo, cioè coprendoli con foglie e rami.
5) Nel 1893 Henry Zieglan commise il fatale errore di lasciare la sua fidanzata. Il fratello di quest’ultima pensò di vendicare l’onore della ragazza sparando a Henry. Il proiettile lo ferì solo di striscio e andò a conficcarsi nel tronco di un albero alle sue spalle. L’aggressore si pentì di ciò che aveva fatto e si fece saltare le cervella. Circa venti anni dopo Henry stava sistemando il giardino e quell’albero gli sembrava più un ingombro che un ornamento. Decise di liberarsene in modo drastico con la dinamite. Mentre il tronco andava in mille pezzi la pallottola fu proiettata all’esterno, volò verso Henry e lo colpì alla testa.
6) Nel 1898 uscì il romanzo Futility che parlava di una gigantesca nave, il Titan, che durante il viaggio inaugurale finiva per scontrarsi con un iceberg più o meno nello stesso punto in cui, nel 1912, il Titanic sarebbe affondato. Nel 1939 il capitano di un’altra grande nave si rese conto che l’imbarcazione si trovava dalle parti del famoso disastro e, scosso da una tetra premonizione, fece fermare i motori. Qualche istante dopo un iceberg comparve tra le nebbie e danneggiò lo scafo. Il danno sarebbe stato sicuramente maggiore se il vascello si fosse ritrovato a viaggiare spedito al momento dell’impatto. Il nome della nave? Il Titanian.
7) Tra la nobildonna Edith Sitwell e la regina Elisabetta I c’era una somiglianza straordinaria. Erano nate a distanza di 350 anni l’una dall’altra, esattamente lo stesso giorno, il 7 settembre, esattamente nello stesso arco di tempo, ovvero tra le tre e le quattro di pomeriggio. La loro nascita non fu benaccetta dai genitori che, in entrambi i casi, desideravano un maschio. Nessuna delle due si sposò mai e coltivò il medesimo profondo interesse per la poesia. Per tutta la vita soffrirono entrambe di frequenti crisi depressive.
8) Nel 1971, a Detroit, un bambino cadde dal quattordicesimo piano di un palazzo e finì addosso a Joseph Figlock. Bambino e ragazzo se la cavarono con qualche livido. Esattamente un anno dopo, lo stesso giorno, nello stesso punto, Joseph passò accanto al palazzo e il bambino cadde di nuovo tra le sue braccia.
9) Nel 1975, nelle Bermuda, due fratelli morirono a distanza di un anno l’uno dall’altro nel medesimo modo. Viaggiavano in moto lungo la stessa strada e furono investiti dallo stesso taxi guidato dallo stesso tassista e che aveva a bordo, incredibile ma vero, lo stesso passeggero.
10) Chiudo la carrellata con un caso scacchistico successo al giocatore per corrispondenza Remo Reale. Potete leggerlo qui https://unoscacchista.com/2018/02/23/i-nostri-scacchi-remo-reale/
Grazie mille Fabio!
Finalmente un cultore di questi argomenti. Direi che il più impressionante è davvero l’ultimo, di Remo Reale. Ma trova ancora gente che vuole giocare con lui? Mah!
Piuttosto, abbiamo dimenticato un’importante coincidenza/sincronicità che riguarda proprio Karpov, e che anche Roberto Messa cita a p. 316 e 317 del libro “I campioni del mondo di scacchi” di Al Horowitz.
Karpov ha perso un numero elevato di partite mondiali negli incontri che contengono la cifra 1.
Nel 1974, contro Korchnoi, perse l’11a e la 21a partita.
Nel 1978 – sempre contro Korchnoi – perse la 11a, la 21a e la 31a.
Contro Kasparov, nel 1985, perse la 1a e l’11a. Messa osserva che in effetti nella testa di Karpov c’è qualcosa che non va negli incontri con i numeri 1, anche perché in quell’11a partita Karpov aveva un pedone di vantaggio in finale, una posizione semplice e tempo a volontà.
Concludo con un fatto che mi riguarda personalmente e mi inquieta: ho perso più volte, nel corso degli anni, con giocatori il cui cognome comincia con le lettere BO: Bonù, Bonetti, Bonazzi, Bozzali. Coincidenza, sfiga, o che altro? Mah!
Ah, un momento…
Dimenticavo, io ho vinto anche con 2 altri giocatori il cui cognome inizia per BO: il CM altoatesino Georg Bonani, e il bergamasco Devis Bosio. Quindi in effetti la “maledizione” del cognome BO non è che sia così assoluta, in un paio di casi con me non ha funzionato.
Coincidenze impressionanti.
Troppo impressionanti e misteriose per non pensare che nella vita degli uomini non vi siano segrete connessioni, sinapsi in un fitto reticolo di destini di cui tutti noi facciamo parte.
Alcuni studiosi attribuiscono ai numeri particolari poteri.
Esistono infatti strabilianti casi di ciclicità storica.
Solitamente, si tende a pensare in modo lineare, statico e non dinamico.
Di fronte a un qualsiasi evento, la causa viene cercata per prima.
Successivamente si cerca l’effetto conseguente.
Questo modo di pensare produce confusione quando gli eventi, per qualsivoglia motivo, non seguono il percorso previsto.
Nascono così false credenze quando non si riconosce che il mondo è, nella sua realtà, molto più complesso.
Nulla dipende esclusivamente da una causa o un effetto.
C’è sempre un ordine nascosto dietro tutto.
Un ciclo.
Un ciclo molto più complesso di quanto si possa pensare.
Perché la nostra vita non è una retta via.
Piuttosto una strada piena di curve.
E dove tutto inizia, tutto finisce.
Infatti, il nostro universo funziona ciclicamente.
Dal battito cardiaco alle onde cerebrali.
Sembra un commento generato da ChatGPT
grazie Alberto per questo nuovo eccellente lavoro che sicuramente otterrà il successo che merita…
Hai mai pensato di proporci anche qualcosa relativamente ai secondi dei grandi campioni?
Mi vengono per esempio in mente Tolush e Spassky, Furman e Karpov, Nikitin e Kasparov tanto per limitarci ai giocatori sovietici del secolo scorso, ma sarebbe anche interessante esplorare il rapporto che ebbe Fischer con Evans, Lombardy e Kavalek giusto per passare alla sponda di qua.
Insomma, di materiale mi pare ce ne sia…
Nuovamente complimenti!
Grazie a te Martin, anche per il tuo eccellente lavoro di “editing” di ogni articolo, e per il materiale illustrato che inserisci. Per quanto riguarda i “secondi” dei grandi campioni, ti confesso che l’argomento mi coglie un po’ di sorpresa, anche perché in effetti non è che solitamente si parli molto dei secondi. Un altro abbastanza famoso fu Ragozin, che a quanto ne so fu a lungo secondo di Botvinnik. Mentre Tal ebbe due secondi famosi come Koblentz (anche lui lettone, all’inizio di carriera) e Nezmetdinov (durante il mondiale del 1960). Ci penserò, al momento non avrei molto materiale per scriverci qualcosa di interessante…
Mmmhhh… Wikipedia sarà anche un istituzione burocratica che pubblica solo cose gradite all’establishment (io non lo credo; Wikipedia funziona in modo differente, con le informazioni che arrivano dal basso, non dall’alto; certo è manipolabile, ma anche l’enciclopedia britannica lo è) però le pur molte coincidenze tra Lincoln e Kennedy sono in parte false:
– sia Lincoln che Kennedy furono colpiti di Venerdì, ma mentre Kennedy morì lo stesso giorno, Lincoln morì solo il giorno dopo, di Sabato;
– Kennedy aveva un (“un”, non “il” ) segretario di nome Lincoln, ma i segretari di Lincoln si chiamavano Nicolay e Hay;
– E’ vero che Oswald sparò da un magazzino e fu catturato in un teatro (theatre in inglese; in italiano però diremmo cinema); venne tuttavia ucciso in un commissariato di polizia; Booth sparò in un teatro (vero), ma fu catturato e ucciso in un fienile;
– Oswald era nato nel 1939, ma Booth non nacque nel 1839 ma nel 1838.
Il famoso matematico Martin Gardner mostrò in un suo libro come fosse relativamente facile trovare coincidenze nelle biografie di praticamente chiunque se si confrontava un numero sufficientemente alto di dati e numeri.
@ Massimiliano Enzo Maria Orsi
Mi spiace dirtelo, ma ti sbagli di grosso, sia sulle vite parallele di Kennedy e Lincoln che sull’inaffidabilità di wikipedia, e posso facilmente dimostrartelo. Se avessi riflettuto con la tua testa, anziché prendere per oro colato quelle baggianate su wikipedia, lo avresti capito da solo.
1) Kennedy – Lincoln
L’unico piccolo errore in effetti riguarda la data di nascita di Booth, che era il 1838 e non il 1839. Ma si può comunque dire che sia lui che Oswald erano nati quasi a 100 anni di distanza, un anno in più o in meno non è poi così rilevante. Per quanto riguarda la data dell’attentato, entrambi i presidenti vennero colpiti a morte di VENERDI’, ed è questo che conta, anche perché le gravissime ferite alla testa li privarono subito della coscienza. Quanto al cinema-teatro, nel 1865 non esistevano i cinema, ma sicuramente quello in cui venne arrestato Oswald era sia cinema che teatro. Infine, quanto al segretario di Lincoln, tutte le fonti danno un Kennedy come suo segretario. Che poi ne avesse avuti anche altri è possibile. Quindi mi spiace per te, forse c’è un solo errore, ma le altre informazioni sono tutte CORRETTE.
Ma veniamo al punto: io ho contato non meno di 20 analogie/corrispondenze tra la vita e morte di Kennedy e Lincoln. Anziché citarmi quel “matematico” della mutua, se tu conoscessi la matematica (ma non la conosci!), sapresti che la probabilità di trovare 20 corrispondenze “casuali” tra le biografie di 2 persone è di 1/2^20, ovvero 1 su 1.048.576.
Questo significa che la probabilità che quelle corrispondenze NON siano frutto della semplice casualità è di ben il 99,9999%!
Se tu conoscessi la statistica, sapresti che per potere attribuire un grado di certezza scientifica sufficiente ad un fenomeno, occorre che si sia verificato – in una serie ampia di osservazioni – con un livello di confidenza ed una percentuale superiore al 95%, ovvero con 2 deviazioni standard da quella che è la media del 50%. E’ la c.d. “regola 68 – 95 – 99,7”
E – guarda caso! – lo scrive anche wikipedia!
https://it.wikipedia.org/wiki/Regola_68-95-99,7
Quindi sicuramente le innumerevoli “coincidenze” tra le vite di Kennedy e Lincoln – ben superiori al 95%! – NON sono spiegabili, come fenomeno, in termini di mera “casualità”, come pensa il tuo caro matematico della mutua.
E d’altra parte, basterebbe prendere due personaggi storici famosi qualunque, anche contemporanei, e NON troveresti mai 20 analogie biografiche.
Prova a confrontare le biografie di Garibaldi e Mazzini, o di Cesare e Alessandro Magno, o di Hitler e Mussolini, o di Lenin e Stalin, di Obama e Carter, di Nasser e Sadat, ecc. ecc. Nessuno ha mai trovato tutte quelle analogie.
2) Inaffidabilità di wikipedia.
Sei molto disinformato su wikipedia. Nessun ricercatore serio approfondirebbe la propria materia su wikipedia, che fornisce sempre un’informazione “basic” sui vari argomenti, ma sempre approssimativa e non di rado erronea.
Tanto per valutare la “serietà” scientifica di wikipedia, la voce “Dante Alighieri” dell’edizione inglese è trattata in 21 pagine. Invece la voce “Freddy Mercury” occupa ben 44 pagine! Più del doppio! Ma anche la voce “Jodie Foster” occupa 25 pagine. Ora, se qualcuno viene a dirmi che è giusto che in un’enciclopedia Jodie Foster e Freddy Mercury abbiano anche il doppio dello spazio dedicato al più grande poeta e letterato della Storia gli dico senza mezzi termini che è un cretino!
Ma il punto è che wikipedia è anonima, le voci vengono scritte da non si sa chi. E questo viola il primo criterio scientifico di qualunque testo di ricerca: una ricerca DEVE identificare l’autore o gli autori, altrimenti non vale nulla. Se io trovo un errore o un’affermazione obsoleta, o falsa sulla Treccani, o sulla Britannica, posso contestarla scrivendo all’autore e alla direzione. Su wikipedia no.
Ma questo Massimiliano Enzo Maria Orsi non lo sa.
Wikipedia sostiene che quando ci sono errori, poi vengono corretti in poche ore. FALSO! Molti errori non vengono affatto corretti, anche su ripetute segnalazioni. La realtà è che wikipedia viene scritta da gruppi di “volontari” (in realtà pagati), ai quali viene imposto di pubblicare SOLO le opinioni “politically correct” e alla moda, e che spesso se ne fregano se qualcuno segnala errori.
Una mia amica – docente universitaria di medicina – aveva segnalato a wikipedia che la data di nascita della sorella (defunta), NON era il 1945, ma il 1946. Ma wikipedia non l’ha mai voluta correggere! E ciò nonostante sia sufficiente andare al cimitero, e leggere la data di nascita, che era il 1946.
Ma questo Massimiliano Enzo Maria Orsi non lo sa…
E non è il solo caso. Wikipedia pratica anche la CENSURA, per bloccare le opinioni non gradite all’establishment. Pochissimi anni fa wikipedia venne TRAVOLTA da messaggi indignati di tantissimi utenti (si possono ancora leggere su Trustpilot), perché avevano provato ad inserire la voce e la biografia del bravissimo medico dr. Giuseppe De Donno, ex primario di pneumologia a Mantova, che per primo inventò il plasma iperimmune, per la terapia del covid, ma la voce era stata respinta. Solo molto tempo dopo hanno pubblicato una voce assolutamente vergognosa, nella quale scrivono che il plasma iperimmune non era efficace. E invece lo era, il New England Journal of Medicine nel 2023 ha pubblicato una ricerca che ha dimostrato la riduzione di mortalità anche nei pazienti più gravi del covid.
Ancor peggio ciò che era successo per la storia del nazismo! Wikipedia per anni aveva glorificato la Wermacht nella seconda guerra mondiale, minimizzando i suoi crimini. Fino a che una studiosa, Ksenia Coffman, non si è messa a correggere da sola migliaia di voci sbagliate
https://www.ilpost.it/2021/09/15/ksenia-coffman-revisione-glorificazione-nazismo-wikipedia/
Ma il vero scandalo riguarda le falsità che wikipedia diffonde a proposito delle teorie del global warming. Per loro è la CO2 antropica a causare la crescita delle temperature, e su wikipedia gli scienziati dissenzienti vengono censurati, e ciò che scrivono è definito “pseudo-scienza”. Peccato che tra coloro che non credono affatto che sia la CO2 a causare la crescita delle temperature (ma esse dipendano dai cicli solari) vi siano almeno 3 premi Nobel della Fisica come Ivar Giaever, Carlo Rubbia e John Clauser, oltre a scienziati eminenti come Richard Lindzen del MIT e tantissimi altri.
E basterebbe una semplice riflessione: nel periodo neolitico, circa 4000 anni fa, le temperature europee erano MOLTO più elevate di oggi. Sono stati trovati pollini di tiglio, abete, ecc., alle pendici del monte Ruitor (o Rutor) in Val d’Aosta. Eppure 4000 anni fa la popolazione europea e mondiale era un millesimo di quella attuale, e non esisteva alcuna industria, solo agricoltura. Ma gli ideologi del GW se ne fregano, per loro quello della CO2 che innalza le temperature è un DOGMA di fede granitico e indiscutibile.
Ma d’altra parte nessuno scienziato serio e critico verso le teorie green di moda è mai stato ricevuto da capi di stato o di governo, per spiegare la fuffa green, che serve a propagandare quei catorci delle auto elettriche che nessuno vuole, o l’alimentazione a base di insetti, e altri abomini.
Qualche anno fa Draghi e la Casellati avevano invece ricevuto con tutti gli onori una SOMARA come Greta Thunberg, un’ignorantissima adolescente fanatica che nemmeno aveva finito il liceo, perché passava il tempo a manifestare coi fanatici di ultima generazione, i dementi criminali che bloccano il traffico o imbrattano i quadri nei musei.
Ma questo Massimiliano Enzo Maria Orsi non lo sa.
Potrei proseguire per ore, ma non ne ho il tempo, per documentare tutte le fesserie alla moda e politicamente corrette che compaiono su wikipedia.
Ti piace? Libero di leggerla e di continuare a disinformarti!
Dimenticavo…
Un fienile è comunque un magazzino di prodotti agricoli, così come il Texas School Book Depository di Dallas era una magazzino di libri.
E lascia perdere il luogo in cui Oswald era stato ucciso. La correlazione con Booth riguarda il luogo da cui aveva o avrebbe sparato, e il luogo in cui si era RIFUGIATO: magazzino-teatro per entrambi.
@ Massimiliano Enzo Maria Orsi
Devo darti un altro dispiacere…
Dalla biografia di Martin Gardner https://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Gardner
non si evince alcuna particolare competenza matematica. Si laureò in FILOSOFIA, e poi lavorò come giornalista, attività nella quale si improvvisò esperto scientifico e sedicente “debunker” di fenomeni paranormali.
Peccato che VERI matematici e fisici, quali ad esempio il premio Nobel della fisica Brian Josephson, il fisico Jack Sarfatti, e molti altri invece abbiano a lungo studiato i fenomeni paranormali, e li ritengano scientificamente fondati e dl tutto plausibili.
Io stesso alcuni anni fa pubblicai uno studio sul caso più noto e impressionante di “poltergeist”, avvenuto nell’ottobre 1967 a Rosenheim in Baviera, e documentato per molti giorni da strumentazioni scientifiche di prim’ordine del Max Planck Institute, della Siemens e della Deutsche Post. Alla fine anche il Max Planck Institute (il più autorevole istituto scientifico tedesco) emise una relazione, nella quale ammetteva che quei fenomeni NON erano spiegabili alla luce delle leggi fisiche conosciute.
https://www.academia.edu/45575372/The_Rosenheim_Poltergeist_of_1967_Popper_Kuhn_and_proposal_for_a_new_scientific_paradigm_categorizing_this_kind_of_paranormal_events
Come dicevo, mi sembrava strano che questo Mr. Gardner fosse un vero matematico…
Trovo le critiche a Wikipedia del tutto esagerate.
Wikipedia consente di informarsi rapidamente e comodamente su qualsiasi argomento.
Naturalmente ci sono anche errori, come in qualsiasi attività umana, ma sui dati di fatto è altamente affidabile.
Le fonti sono sempre indicate e quando mancano o sono insufficienti viene messo un avviso per il lettore.
Se si rileva un errore è possibile fare una comunicazione e, se la rettifica viene ritenuta valida, l’errore è corretto.
Per le questioni controverse normalmente sono esposte entrambe le tesi.
Naturalmente, come per tutte le fonti, l’informazione va valutata caso per caso.
Se vuoi negare l’evidenza fa pure. NON è vero che sia possibile fare una comunicazione, perché wikipedia non ha una persona di riferimento, una direzione, ecc. quindi se c’è un errore può rimanere senza correzioni, a loro discrezione. Per le questioni controverse invece wikipedia solitamente si limita a bollare i pareri che non gradisce come PSEUDO-SCIENZA. E se uno volesse fare pubblicare un articolo “alternativo” al loro, non viene permesso. E te lo ripeto ancora una volta: una pseudo “enciclopedia” che dedica 21 pagine a Dante Alighieri e 44 a Freddy Mercury per me non è un’enciclopedia, è una CIOFECA ridicola. wikipedia è solo lo specchio del politically correct e del conformismo, e nessun serio ricercatore si documenterebbe su quell’ammasso di frescate. Non scherziamo, per favore…
Per aggiungere contenuti e fare correzioni a Wikipedia esiste una precisa procedura.
Chiunque la può vedere all’indirizzo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Aiuta_Wikipedia
Infatti. Io l’ho fatto più volte
Perchè evidentemente tu dici le stesse cose SBAGLIATE che piacciono a loro! E’ come per i talk-show televisivi, ad esempio nel periodo del covid: aveva ragione Gianni Rivera, i VERI specialisti indipendenti di epidemiologia NON venivano invitati. Loro invitavano solo quelli a libro paga delle industrie farmaceutiche (n.b. La Pfizer è stata condannata negli USA ad una mega multa di 1 miliardo e mezzo di dollari, per pratiche corruttive nella promozione dei suoi farmaci), che dicevano tutto e il contrario di tutto. Nel gennaio 2020 i “grandi luminari” dicevano che il covid non sarebbe mai arrivato in Italia (Galli, Burioni, ecc.), e che si doveva “abbracciare un cinese” (Nardella). Poi quando è arrivato gli stessi che dicevano che non era nulla, anziché ammettere di non averci capito nulla erano diventati catastrofisti: bisognava chiudersi in casa, magari smettere di respirare. Non parliamo poi della indecente, schifosa e corrotta demonizzazione dei c.dd. “no-vax”. bastava esprimere qualche dubbio sull’efficacia di quei liquami (che infatti non servivano a niente, perché non prevenivano i contagi), che si veniva subito etichettati come “terrapiattisti, analfabeti di ritorno, ignoranti” ecc. Eppure perfino i maggiori specialisti di epidemiologia: il premio Nobel Luc Montagnier, il prof. Didier Raoult, il dr. Robert Malone (scienziato ed inventore delle tecnologie genetiche mRna) , e dozzine di altri, avevano messo in guardia sui rischi dei farmaci mRna. E infatti è pieno di gente che poi è morta improvvisamente o si è presa miocarditi, infarti, ictus, leucemie (Berlusconi), turbo-cancri, dopo essersi inoculati quei liquami.
Eppure bastava usare due neuroni: io ho sempre saputo che un VERO vaccino previene il contagio. Io da bambino avevo fatto l’antipolio, l’antivaiolosa, il vaccino contro la TBC, l’antitetanica, ecc. perché erano VERI VACCINI, ti vaccinavi e non prendevi la malattia. Invece quelli per il covid non prevenivano nè i contagi, nè la morte da covid. Quindi NON erano vaccini! Prima del 2021 (quando avevano iniziato a “vaccinare” ) in Italia erano stati registrati 76.000 morti da covid. Dopo il 2021, quando l’80% delle persone si era inoculato quei liquami, i morti erano saliti a 196.000! Quindi la mortalità era salita del 150%, anzichè diminuire dell’80%.
Questi sono i FATTI!
Quelli che l’informazione dei poteri forti di wikipedia – che a te piace tanto – non vi dice…
Tra l’altro non è vero che non è possibile capire chi ha scritto le voci; basta consultare la cronologia per ogni voce
Ah ah ah! “basta consultare la cronologia”
Ma davvero vogliamo prenderci in giro?

Siamo forse allo Zelig??
Eccolo un esempio di “cronologia” di un articolo su wikipedia, con i nomi degli “illustri revisori”
BlueboyLINY talk contribs 186,361 bytes −8 Reverting edit(s) by EBKWiki (talk) to rev. 1250842083 by Ybsone: No reliable source (UV 0.1.6) Tags: Ultraviolet Undo
17:04, 6 October 2024 UnkreativeFrog talk contribs
20:12, 14 January 2025 JeffSpaceman talk contribs
Ohhhh, ma guarda che luminari della scienza: JeffSpaceman e UnkreativeFrog
E sarebbero questi gli autori degli articoli???
Ma vediamo i “revisori” dell’articolo su Dante Alighieri:
13:55, 19 September 2024 IvanScrooge98
13:58, 15 August 2024 RodRabelo7
19:20, 30 set 2024 Erasmus 89
E ce ne sono centinaia così!!
Allora, qualsiasi serio studioso direbbe immediatamente che queste “fonti” non valgono assolutamente una mazza!!
Si tratta di ANONIMI che immancabilmente mettono solo dei nicknames inutili.
Su wikipedia possono anche esserci articoli che forniscono un’informazione abbastanza buona per quanto riguarda un film, una località geografica, un personaggio dello spettacolo, ecc.
Ma wikipedia è priva di qualunque validità scientifica per quanto concerne argomenti specialistici, su cui i VERI ricercatori sono abituati a scrivere articoli firmati, a confrontarsi con studiosi e specialisti, a documentarsi su testi seri.
Wikipedia è solo un anonimo simulacro culturale, di un’epoca triste in cui i “social” sono un anonimo simulacro di socializzazione (che una volta avveniva tramite contatti diretti con persone vere in carne ed ossa), in cui vi è un simulacro di democrazia ridotto al voto, ma in cui poi i poteri forti economici poi decidono chi andrà a governare, magari con un “governo tecnico” contrario alle indicazioni di voto, in cui anche le maggiori aziende hanno anonimizzato tutto, eliminando la possibilità di contattare amministratori e dirigenti, e limitando i contatti ad anonimi “call center”.
A voi piace? A me no!
A me fa schifo!
Wikipedia è una enciclopedia e la consulto essenzialmente per avere informazioni su dati di fatto.
Su fatti storici, date, località di battaglie, biografie di politici, militari, diplomatici, personaggi anche minori, spesso notizie che potrei trovare anche nei miei libri, ma con fatica e grande impiego di tempo.
Spesso sono notizie che si potrebbe conoscere solo con una ricerca su documenti e in archivi possibile solo per uno storico di professione.
Non è importante chi ha redatto la voce, ma i documenti che sono indicati in nota come fonte.
E su questo possiamo senz’altro essere d’accordo. Anch’io per conoscere la biografia di molti personaggi, la trama di un film, la storia di una località, ecc., consulto wikipedia. Ciò che invece rifiuto, è l’approccio alle tematiche scientifiche di wikipedia. Tutto ciò che è innovativo e magari viene approfondito da studi di alto livello, per loro spesso non esiste, o è “pseudo-scienza”, e non di rado arrivano perfino a denigrare pesantemente scienziati che vanno contro l’establishment e le lobby accademiche. E questo non è accettabile, perché la scienza è sempre in evoluzione, e ciò che si sapeva nel 1900 è inferiore a ciò che si sa nel 2025, che a sua volta diverrà in parte obsoleto nel 2100.