Libri senza Scacchiera (II)

Scritto da:  | 8 Marzo 2010 | 2 Commenti | Categoria: Libri, Recensioni

Un altro pressante suggerimento degli austeri Maestri rivolto a noi spingilegno è quello di lasciar perdere le aperture e dedicarsi invece al proficuo studio dei finali, della tattica, della strategia.

Anche questo, un suggerimento estremamente valido. Il suo reale significato però temo che venga spesso travisato. Quello che i Maestri vogliono dirci è di non imparare a memoria caterve di varianti di apertura senza capirne il significato, senza avere la minima idea di come giocare le posizioni che ne derivano, e rimanendo senza bussola quando l’avversario è così scortese da non seguire la sequenza di mosse che avevamo accuratamente preparato.

D’altra parte invece studiare le idee ed i piani delle varie aperture, gli elementi tattici e strategici che vi sono disseminati, sapere che cosa si vuole fare e che cosa cercare di evitare che l’avversario faccia, tutto questo è uno studio più che proficuo e ben investito.

Ma, e qui arriva la nota dolente, sono davvero pochi i libri di apertura strutturati come detto, inoltre concepiti per giocatori non di categoria magistrale, ispirati al back to basics, e inoltre, ricordate? che siano dei Libri senza Scacchiera. Pochi, ma ce ne sono.

Cominciamo con un libro elementare: i principi base delle aperture. Un libro assolutamente da non guardare dall’alto in basso, sicuri che le nostre conoscenze di giocatori di categoria nazionale ne sono al di sopra! Io non mi vergogno a dire che è leggendo questo libro che ho finalmente capito davvero ad esempio perché il centro di pedoni è essenziale in apertura.

Emms poi (altro autore estremamente prolifico della Everyman, spesso di opere dal notevole valore didattico) ci fa capire come le varie aperture di gioco aperto siano sorte come tentativo di risolvere, con approcci diversi, il problema della costruzione del “centro classico”, ossia della coppia di pedoni appaiata d4-e4. Elementare ma tuttavia illuminante anche quanto ci racconta ad esempio il capitolo “Pawn Play” sul ruolo dei pedoni nelle aperture di gioco chiuso, sulle rotture pedonali, sui pregi e difetti dei pedoni doppiati.

Conclude il libro un breve excursus sulle varie aperture che si incontrano nella pratica.

Non vi preoccupate, passiamo adesso a livello più alto, e per l’esattezza al livello di giocatore di torneo, sicuramente fino a Candidato Maestro. E questo con due libri che, sebbene dedicati a due particolari aperture (entrambi dalla parte del Nero), sono ricchissimi di insegnamenti per chiunque. Li consiglio anche a chi non gioca quelle specifiche aperture. Da questi libri si apprendono infatti molti concetti strategici la cui conoscenza può essere applicata in qualsiasi apertura.

Il Gambetto di Donna rifiutato con le sue varianti: Lasker, Ortodossa, Tartakower, Variante di Cambio, varianti minori.

Utilizza il paradigma di “domanda e risposta” e ben 112 partite complete per illustrare molto bene idee quali il vantaggio di spazio, la contrapposizione tra gioco per il centro e gioco per lo sviluppo, l’attacco di minoranza, il pedone di Donna isolato, la strategia per l’attacco contro l’arrocco corto ecc.

Un bagaglio di conoscenze essenziali per la maturazione di qualunque giocatore!

E’ così che dovrebbe essere scritto un libro di aperture! Jovanka Houska, (MI inglese che ha anche scritto un libro sulla Scandinava ma purtroppo non allo stesso livello) ci spiega le principali idee tattiche e strategiche della Caro-Kann, per entrambi i colori, in merito a centro, linee aperte, attività dei pezzi, struttura pedonale, case deboli e forti, sicurezza del Re.

Il libro fornisce un repertorio completo contro 1.e4 ed utilizza l’approccio classico di illustrare la teoria con le varianti; frammenti e partite complete compaiono nelle note nel corso della esposizione. La quale è scorrevole ed appassionante.

Io personalmente contro e4 gioco e5, ma dopo aver letto questo libro, oltre ad aver imparato una serie di cose interessanti, mi è venuta voglia di giocare la Caro-Kann!

Articolo precedente:

Libri senza Scacchiera (I)

avatar Scritto da: Giorgio Chinnici (Qui gli altri suoi articoli)

Ho fatto costruire la Torre per salire a scoprire e comprendere i misteri dell'Universo. L'ho fatta costruire per creare la ricchezza della molteplicità di lingue e culture. E naturalmente, ho fatto costruire la Torre per giocare a Scacchi. --- Il Principe Nimrod ---


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2 Commenti a Libri senza Scacchiera (II)

  1. avatar
    Biker 7 Marzo 2010 at 16:07

    Prezioso Nimrod! I “Libri senza scacchiera” costituiscono il sogno di tanti scacchisti, finalmente scopriamo che esistono veramente! Qualcuno, anche se in lingua inglese, senz’altro me lo procurerò. Spero anche che qualcuna delle nostre valide case editrici italiane abbia intenzione di pubblicare qualcuno di questi testi nella nostra lingua.

  2. avatar
    Nessuno 13 Marzo 2010 at 00:11

    Anche qua, come per il primo articolo, ho dato un’occhiata su internet e il secondo (gambetto di donna) è scaricabile in pdf, e per quel poco che ho visto mi sembra molto ben fatto, se anche gli altri sono così mi pare che li compro, questi sono facilmente reperibili, se poi qualche casa editrice italiana (Caissa per esempio che traduce libri everyman)li traducesse non sarebbe male.
    Mi sembrano libri adatti anche a coloro che stanno iniziando o che come me arrancano per capire i concetti.

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