L’eterno fascino della Ruy Lopez

La Ruy Lopez o Partita Spagnola è una delle partite più intriganti della storia del nobil giuoco degli scacchi. Prima dell’avvento della Difesa Siciliana e in parte della Difesa Francese e Caro-Kann, la Partita Spagnola è stata l’apertura che, dalla fine del XIX secolo sino agli inizi degli anni 70 del XX secolo, è stata la più giocata nei tornei internazionali (ovviamente mi riferisco a quelle aperture la cui mossa iniziale è 1 e4).

Il motivo del grande successo della partita spagnola deriva dal fatto che, a differenza delle partite italiane o di gioco piano etc.., la collocazione dell’Alfiere campochiaro in b5 cambia radicalmente l’assetto strategico-tattico della partita. Provo a spiegarmi meglio: nelle classiche partite di Re, l’Alfiere campochiaro del Bianco si piazza nella casa c4, in questo modo l’Alfiere campochiaro controlla la diagonale a2-g8 puntando direttamente sul punto f7 che sarebbe il punto debole dello schieramento del Nero. Nel XIX secolo, durante il periodo ” Romantico” si giocava “all’arma bianca”: si adottavano gambetti, controgambetti, partite dei 2 cavalli, partite italiane etc.

Con l’avvento del geniale  Paul Morphy, che ebbe un ruolo fondamentale per lo sviluppo della Ruy Lopez (fu lui a giocare per la prima volta al terzo tratto la mossa 3…a6!?) si cominciò a comprendere che se il Nero gioca attentamente e non perde tempo con mosse  inutili  sviluppando velocemente i pezzi  non ha nulla da temere da eventuali attacchi o fulminei sacrifici che il Nero potrebbe confutare sulla scacchiera grazie ad un’ attenta difesa. Steinitz comprese che il gioco “Romantico” era destinato a tramontare e cominciò a teorizzare i principi del cosiddetto gioco posizionale. A quel punto la spagnola comincia a prender piede sostituendo i gloriosi gambetti e le partite italiane.

Uno dei motivi del successo lo si deve alla straordinaria intuizione che ebbe lo stesso Ruy Lopez nel XVI secolo quando fu suggerita  a 3 Ab5 la mossa 3…Cge7 che verrà chiamata variante Cozio e che venne considerata la migliore risposta del Nero. successivamente ci si accorse che cambiando l’Alfiere campochiaro con il Cavallo in c6 non era possibile prendere il pedone in e5 perché il Nero gioca la forte mossa 5…Dd4 con doppio attacco al pedone e al Cavallo.

Quindi catturare il Cavallo che difende il pedone e5 non è una buona idea, anzi sembra che il Nero possa addirittura passare in vantaggio! Ma, come spesso accade nel nobil giuoco si trovano sempre nuove idee che danno linfa alle varianti e al nobil giuoco. Si arriva a comprendere che Ab5 a differenza di Ac4 è una mossa più sottile: non minaccia direttamente di catturare il Cavallo in c6 per catturare il pedone Nero in e5, ma crea le premesse per una azione manovrata e sottile per cui il Nero dovrà stare attento non alle minacce evidenti ma a quelle nascoste. Tra l’altro si scopre che nella partita spagnola il Nero può giocare parecchie mosse e ciascuna determina un andamento strategico-tattico particolare.

ad esempio il Nero può rispondere in tanti modi alla terza mossa del bianco da 3…Cd4 la Bird, 3…Ac5 la classica o Cordel, 3… Cf6 che tra tutte le varianti senza 3…a6 è attualmente la più giocata, 3…f5 lo spettacolare gambetto Jaenisch, 3…Cge7 alla stessa variante Cozio rilanciata dall’eclettico Bent Larsen, sino alla solida ma un po’ passiva difesa Steinitz 3…d6 .

Per non parlare della mossa 3…a6, ma di questo ne parleremo successivamente. Oggi vi presento un’altra gemma di Nezh: ha il Bianco gioca contro Kotkov quest’ultimo gli gioca la variante 3…Cf6 e poi…..

Scritto da: Jazztrain (Qui gli altri suoi articoli)