In memoria di Vasily Smyslov

Scritto da:  | 28 Marzo 2010 | 7 Commenti | Categoria: Cronaca, Le Interviste, Personaggi, Stranieri

Nel doveroso ricordo della figura di Vasily Smyslov pubblichiamo alcuni estratti da un’intervista raccolta da Sergey Shipov per Crestbook nel dicembre 2006: l’intervista riporta il significativo titolo di “Scacchi e spiritualità”.

Vasily Smyslov (Foto: Fred Grinberg/RIA Novosti)

Sono cresciuto ai tempi dell’Unione Sovietica, frequentavo il Palazzo dei Pionieri. Krylenko negli anni Trenta proclamava: “Scacchi e Dama alle masse!”. La Dama ci ha presto lasciato il campo libero; gli scacchi sono poco dispendiosi, non hanno bisogno di strutture costose, il “kit per lo scacchista” è alla portata di tutti. Per questo nell’Unione Sovietica sono presto diventati un fenomeno di massa. Era il “Paradiso degli Scacchi”: perfino negli anni più difficili, durante la Seconda Guerra Mondiale, si continuavano ad organizzare tornei di scacchi. Attualmente in Russia hanno perso questo ruolo. Ancora nei primi anni Novanta in Occidente si discuteva come meglio tutelare i giocatori locali dai giocatori dell’ex-Unione Sovietica che facevano incetta di primi premi; ora forti giocatori di formazione occidentale vengono da noi a vincere e la Russia non riesce ad imporsi nelle competizioni a squadre.

Ora gli scacchi sono diventati mero sport: precedentemente combinavano arte, scienza e sport. Le prime due componenti sono svanite. Si gioca ‘rapid’ e ‘blitz’ perfino al Campionato del Mondo! Tutto ora corre veloce, ma gli scacchi hanno bisogno di profondità. Alekhine e Tartakower vedevano negli scacchi e in particolare nella ‘combinazione’ la “vittoria dello spirito sulla materia”. Io chiamo questo “uscire dal caos, alla ricerca dell’armonia”.

Il Match Mondiale Botvinnik-Smysov

E poi ci sono i computer… C’è qualcosa di satanico in quei computer! Gli scacchi si avvicinano all’essenza dell’umanità, riflettono le caratteristiche dell’essere umano, con le sue debolezze e i suoi punti di forza. L’uomo crea e inventa, inventa anche gemme scacchistiche; l’uomo, anche nella pratica scacchistica, prova gioia e soffre. Il computer è qualcosa di freddo e insensibile. Certo, l’uomo è fallibile, l’uomo commette errori. E Satana ride di lui!

L’età dell’oro degli scacchi è trascorsa, quegli scacchi che giocavamo un tempo non si vedono più. Tal si impegnava allo stremo, utilizzava tutto il suo talento e infine coglieva quella splendida combinazione che un qualsiasi computer ora scova in un secondo!

Quest’anno ho compiuto 85 anni e mi sento ancora pieno di creatività: ho composto diversi nuovi studi scacchistici. Per me è un modo per elevarmi spiritualmente. In ogni caso, dobbiamo prima di tutto preservare la creatività negli scacchi: essi non sono solo una professione, costituiscono una condizione spirituale.

Intervista integrale (in russo)


avatar Scritto da: Biker (Qui gli altri suoi articoli)


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7 Commenti a In memoria di Vasily Smyslov

  1. avatar
    Biker 28 Marzo 2010 at 09:10

    L’intervista originale è molto più estesa, consiglio a chi ne ha la possibilità di leggerla nella versione integrale.

  2. avatar
    Jazztrain 28 Marzo 2010 at 10:08

    Però, bello lo slogan: ““Scacchi e Dama (russa, non internazionale) alle masse!”.
    🙂

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    Biker 28 Marzo 2010 at 19:58

    Non so se è un termine già usato in precedenza per Smylov, ma io lo definirei un “mistico”.
    Nella seguente intervista http://www.gmsquare.com/interviews/smyslov.html (ad opera di Alexander Baburin) Vasily approfondisce i concetti della natura divina e satanica degli scacchi. Sintetizzando: il “divino” coincide con la creatività, Satana con la negazione della creatività, in maniera molto esplicita con il computer. “Ritengo che il giocatore di scacchi dovrebbe comportarsi come un saggio Indiano curvo sulla scacchiera in un maestoso silenzio. E non certo come qualcuno che gioca con 5 minuti a disposizione: quello è mero sport!” “La Creatività include l’Armonia e la Bellezza, gli elementi che più avvicinano l’Umano al Divino.” “Gli Scacchi hanno qualcosa di demoniaco, non so dire cosa, ma certo l’Ecclesiaste aveva ragione quando considerava gli scacchi un gioco demoniaco… Nella mia esperienza posso dire che Satana e Dio si combattono negli scacchi come nella vita e che il campo di battaglia non sia la scacchiera ma l’animo umano.”

  4. avatar
    Biker 28 Marzo 2010 at 22:12

    Probabilmente la miglior pagina commemorativa scritta in questi giorni su Vasily Smyslov:

    http://www.chess.co.uk/twic/chessnews/obituaries/vasily-smyslov-1921-2010

  5. avatar
    Biker 9 Aprile 2010 at 16:51

    Nell’intervista Smyslov cita Krylenko, fedelissimo amico di Lenin, poi “giustiziato” da Stalin, cmq tristemente famoso per aver elaborato negli anni Trenta l’articolo 58 del codice penale, quello che permetteva il “terrore” nei confronti di intellettuali dissidenti.

    Mai avrei immaginato di poter leggere un articolo così esauriente sulle implicazioni di Krylenko con gli scacchi, sul magnifico blog di Kevin Spraggett:

    http://kevinspraggett.blogspot.com/2010_04_01_archive.html#6230157543369025102

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    Martin Eden 9 Aprile 2010 at 17:05

    Korchnoi (e chi altri, senno’?!?) nella sua Autobiografia in Bianco e Nero ha parole abbastanza dure nei confronti di Smyslov, accusandolo, neppure troppo velatamente, di aver beneficiato in diverse occasioni di favoritismi di non meglio identificata origine…

  7. avatar
    Biker 9 Aprile 2010 at 19:51

    Non so, tra Korchnoi e Smyslov preferisco quest’ultimo…

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