Vassily Smyslov, il perfezionista (I)

Scritto da:  | 7 Aprile 2010 | Categoria: Mediogioco, Partite commentate

foto tratta da chesshistory.com

Ha strani percorsi la storia degli scacchi. Campioni dimenticati, sottovalutati, incompresi vengono riabilitati soltanto decenni dopo. Il dinamismo di Botvinnik, l’intuizione tattica di Tal, la tecnica difensiva di Petrosian identificano all’istante uno stile di gioco. Ed in questa categoria, limitata dallo stereotipo del cliché, l’appassionato non tarda a riconoscersi, ad identificarsi. È sempre stato raro incontrare un fan di Smyslov. Il suo stile, definito “classico” con una certa superficialità, rientrava nell’archetipo capablanchiano, quasi schiacciato dall’immensa personalità dell’astro cubano. Ma per comprendere meglio il gioco di questo grande campione, bisogna conoscerne la propria filosofia di vita, il proprio ideale di partita, la sua formazione scacchistica. Il giovane Smyslov fu lettore accanito ed onnivoro, capace di divorare  La moderna partita di scacchi di Tarrasch, come Il Mio Sistema di Nimzowitsch, apprezzando Capablanca come Alekhine come Lasker. Uno stile universale ne sarà la diretta conseguenza, con una personale inclinazione per il senso estetico, per il gusto del bello e del vero, in una ricerca continua della perfezione, dell’armonia, mutuata dall’altra sua grande passione per l’arte della musica.

“Bellezza e armonia allo stato puro, spontaneità ed eleganza, l’intuizione impeccabile dell’artista, l’assoluta padronanza della tecnica e quindi la totale indipendenza da essa: questo è il mio ideale. Anche negli scacchi sono un grande sostenitore della chiarezza del pensiero classico: il contenuto di una partita deve essere una ricerca della Verità; la vittoria una dimostrazione della sua correttezza. Né la fantasia, per quanto fervida, né la tecnica, sia pure la più virtuosa, né la più profonda penetrazione della psicologia dell’avversario sono sufficienti a trasformare una partita di scacchi in un’opera d’arte, se queste doti non convergono sull’obiettivo primario: la ricerca della Verità.”

Parole di Smyslov, tratte dalla sua splendida autobiografia Alla ricerca dell’armonia.

Smyslov non dava grande peso alla psicologia: la sua filosofia di gioco era, come ebbe a dire in un’occasione, giocare quaranta mosse buone e se l’avversario fosse stato all’altezza, la partita sarebbe finita patta.

Il Maestro Pierluigi Beggi chiese un giorno al Maestro Giuseppe Primavera. che aveva incrociato i pezzi con Smyslov a Venezia nel 1950, quale fosse la caratteristica saliente del gioco del grande campione: “Quello fa mosse che pesano quintali”, rispose Primavera.

La partita che esaminiamo adesso è uno splendido esempio del come sfruttare la debolezza di un pedone arretrato, datata 1946, in occasione del match URSS-USA, prima prova di forza della macchina sovietica che avrebbe dominato lo scenario scacchistico per i successivi quarantacinque anni.

Smyslov,Vassily  – Denker,Arnold [Siciliana B24]

URSS-USA (1), 1946

[Riccardo Del Dotto]

1.e4 c5 2.Cc3 Cc6 3.g3 La variante Chiusa della Difesa Siciliana è stata portata alla ribalta soprattutto da Smyslov. Già Capablanca l’aveva sperimentata, ma con minor fortuna, forse anche a causa dell’inopinata sconfitta subita a Mosca nel 1925 per opera di Ilyn-Zhenevskij.  3…g6 4.Ag2 Ag7 5.d3 e6 6.Ae3 Cd4 7.Cce2!

Posizione dopo 7.Cce2!

Dentro questa mossa c’è tutta la classe di Smyslov. L’idea di scacciare il …Cd4, come vedremo, si basa sul pc5 indifeso. 7…d6 [La forza del tratto di Smyslov ruota intorno al seguito 7…Cxe2 8.Cxe2 Axb2?! 9.Tb1 Ag7 (perdente 9…Da5+ 10.Ad2 Dxa2 11.Txb2! Dxb2 12.Ac3 Db6 13.Axh8 f6 14.e5 f5 15.0–0 Rf7 16.h4 h6 17.Dd2 a5 18.c4 Db4 19.Dc2 a4 20.Tb1 Da5 21.Cc3 1–0 Kornasiewicz,S-Lorson,S/Germania 1998) 10.Axc5 Da5+ 11.Ab4 Dxa2 12.0–0 e lo straordinario vantaggio di sviluppo bianco compensa alla grande il pedone di meno, come ha dimostrato anche la seguente partita 12…Da4? 13.Cc3 Da6 14.De2! d6 15.e5 d5 16.Ad6 Ad7 17.Ta1 Dc6 18.Ca2! Af8 19.c4 Axd6 20.cxd5 Dc7 21.Tfc1 Db8 22.exd6 Dxd6 23.dxe6 Axe6 24.Db2! 1–0 Del Dotto,R-Rinaldi,F/Lucca 1996] 8.c3 Cc6 9.d4 cxd4 10.Cxd4 Cxd4 11.Axd4 e5?! Denker, abile tattico, va poco per il sottile e non immagina che la creazione di un pedone arretrato in d6 possa costargli la partita. 12.Ae3 Ce7 13.Ce2 0–0 14.0–0 Ae6 15.Dd2 Dc7 [Il Nero non è in grado di liberarsi con 15…d5? a causa di 16.Ac5±]

Posizione dopo 15...Dc7

16.Tfc1! Un tratto di Smyslov che non finisce mai di stupire: l’idea del Bianco consiste nella spinta c4, finalizzata all’ulteriore indebolimento di d6, spinta che non può essere realizzata col supporto della Ta1, impegnata a difendere il pa2. 16…f5 [Non funziona l’immediata mobilitazione della minoranza: 16…b5? 17.a4 a6 (17…bxa4 18.Txa4 a5 19.Tca1± con l’idea di realizzare prima o poi b4) 18.Td1 bxa4 (18…Tad8 19.axb5 axb5 20.Ta7+-; 18…Tfd8 19.axb5 axb5 20.Txa8 Txa8 21.Dxd6 Dxd6 22.Txd6±; 18…Ab3 19.Dxd6 Dxd6 20.Txd6 Axa4 21.Cc1 e l’Aa4 verrà prossimamente intrappolato con b3) 19.Dxd6 e la posizione del Nero presenta vari aspetti sgradevoli] 17.c4 fxe4 18.Cc3! Attivando il Cavallo, in marcia contro la debolezza d6. 18…Cf5 [18…Axc4 19.Cxe4 d5 20.Cc5 creava imbarazzi al Nero] 19.Cxe4 Cxe3 [Se 19…Cd4 20.c5! d5 21.Cg5 Af7 22.Cxf7 Dxf7 23.f4! aggredendo la base d’appoggio del Cd4] 20.Dxe3 Il Ce4 compensa il venir meno della coppia degli Alfieri. 20…h6 21.Td1 Prendendo di mira il pedone arretrato. 21…Tfd8 [Dopo 21…Axc4 22.Cxd6 (22.Tac1) 22…Aa6 23.Tac1 De7 24.Dc5 il Nero è schiavo delle proprie debolezze] 22.Tac1 Tac8 23.b3 b6 24.Cc3 De7 [In caso di 24…Rh7 25.Ae4! lascia il Nero in posizione critica: il Bianco può infatti proseguire con la verticalizzazione h2-h4-h5, oltre alla pressione su d6 mediante Dd3 e Cb5.]

Posizione dopo 24...De7

25.Ad5! Smyslov ha cura di non disporre in d5 il proprio Cavallo per evitare la semplificazione che porterebbe dritti ad un finale di Alfiere di colore contrario. Il procedimento da lui è adottato è diventato uno splendido esempio didattico: l’idea consiste nel cambiare l’unico pezzo avversario che potrebbe giocare un ruolo importante nel controllo della cosiddetta “casa di blocco”, ovvero d5. 25…Rh7 26.Axe6 Dxe6 27.Td3 Eliminati i controlli avversari sulla casa di blocco, ha inizio la seconda fase, ossia l’incremento della pressione sul pd6 arretrato. La casa d5 non viene subito occupata dalla Torre per non essere scambiata dopo …Tc5. 27…Tc7 28.Tcd1 Tf7 29.Ce4 Af8 30.Td5! Ora che la Torre nera si è trasferita in f7, l’occupazione della casa di blocco comporta ulteriori benefici. 30…Dg4 31.T1d3 Con il tratto del testo Smyslov impedisce incursioni in f3 e si accinge a creare il cosiddetto “cannone di Alekhine”, che prevede la disposizione della Donna dietro le Torri raddoppiate. [31.Cxd6 Axd6 32.Txd6 Dxd1+ ! 33.Txd1 Txd1+ era la continuazione in cui confidava Denker] 31…Ae7!? Il Nero sacrifica il pd6, convinto di rifarsi sul pf2, sottovalutando però la conseguente debolezza della propria ottava traversa. [La difesa passiva 31…De6 32.Dd2 Tfd7 veniva sopraffatta da 33.c5! bxc5 34.Cxc5+-] 32.Cxd6 Axd6 33.Txd6 Tdf8 34.Dxe5! Smyslov cede il pf2 perché ha già considerato il grave indebolimento dell’ottava traversa del Nero. 34…Txf2 35.Td7+ T8f7 36.Txf7+ Txf7 37.Td8 Tg7 38.De8! [38.Db8 sarebbe stata meno precisa, poiché permetteva …Te7] 38…g5 39.Dh8+ Rg6 40.Td6+ Rf7 41.Dxh6 I pedoni di vantaggio del Bianco adesso sono due, ma la presenza in campo dei pezzi pesanti deve richiedere ancora la massima concentrazione per evitare brutte sorprese. 41…Df5 42.Td1! In massima sicurezza. 42…Dc5+ 43.Rg2 De7 44.Tf1+ Rg8 45.Df6 De8 46.Df5 g4 47.Tf2 De7 48.Dd3 Tg5 [Su 48…Db7+ c’è il controscacco 49.Dd5+] 49.Te2 Df8 50.De4 Le forze del Bianco sono adesso coordinate al meglio. Denker è ridotto all’impotenza, poiché lo svantaggio materiale lo costringe ad evitare qualsiasi ipotesi di cambio. 50…Tg7 51.Dd5+ Df7 52.Te6! Un tratto pazzesco! La prima scelta anche per i computer. Il Nero finisce in un paralizzante zugzwang che non gli lascia alcuna mossa decente.[52.Te6 a5 (52…Db7 53.Dxb7 Txb7 54.Tg6+ lascia al Nero l’imbarazzo della scelta tra un finale di pedoni perso o un finale di Torri con tre pedoni in meno; 52…Rh8 53.Th6+ Rg8 54.Dd8+ Df8 55.Th8+! guadagnando la Donna; 52…Rh7 53.De4+ Tg6 54.Te7+-) 53.Da8+ Rh7 54.De4+ Rh8 55.Th6+ Th7 56.Txh7+ Dxh7 57.Dxh7+ Rxh7 ed il Bianco vince facilmente il finale di pedoni] (1/0)

Scarica qui il file, in formato pgn, della partita con tutti i commenti.

avatar Scritto da: Riccardo Del Dotto (Qui gli altri suoi articoli)


2 Commenti a Vassily Smyslov, il perfezionista (I)

  1. avatar
    luca 6 Aprile 2010 at 20:17

    Smyslov è sempre stato un giocatore che io, da dilettante, ho sempre ammirato. Tal affermava che questo solidissimo giocatore posizionale troppo spesso non si fidava della sua capacità di calcolo, ma io ricordo una splendida partita giocata nel Match contro Botvinnik nel 1954 in cui Smyslov sacrificava una Donna per portare ad un finale vinto per il Bianco.

  2. avatar
    Pezzo in presa 7 Aprile 2010 at 17:46

    Non mi riconosco nello stile di gioco di Smyslov, non lasciava mai i pezzi in presa. Tuttavia la partita è decisamente interessante.

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