il tempo per giocare

Scritto da:  | 14 Febbraio 2013 | 9 Commenti | Categoria: Racconti

 

Ci sono posti dove alcuni eventi, come il torneo di scacchi che si tiene ogni anno, assume carattere di straordinarietà. Le regole ci sono e non sono semplici, ma l’abilità, quella è tutta un’altra storia. Il gioco degli scacchi richiede tempo. E ci sono posti dove il tempo è necessariamente UOMO. Avete mai visto una donna giocare a scacchi per ore? Si magari qualcuna l’avrete vista, ma non qui. Ebbene le donne di questo piccolo e remoto paese erano stanche di non poter partecipare al torneo, nessuno aveva chiesto mai loro di partecipare ed era dato per scontato che trovassero senz’altro più interessante preparare dolci, rammendare vestiti, occuparsi della casa e dei bambini, oltre a gestire l’economia familiare e per molte di loro anche il lavoro all’esterno, nei campi così come in fabbrica o negli uffici della vicina città. Sarebbe stato inoltre pericoloso per il buon andamento della comunità che le donne si distraessero dai loro compiti per giocare: chi si sarebbe occupato di tutto ciò? Non certo gli uomini, nessuno di loro avrebbe mai voluto rinunciare alla partita a carte con gli amici al bar o alla “bevuta sociale”. Alle donne non bastava più il tempo delle feste per ballare e cantare, ora volevano anch’esse il tempo per giocare. Si erano organizzate bene. Una cugina di Assunta era venuta dalla città per insegnare loro le regole. I mesi passavano e nessuno degli uomini sospettava che le donne erano riuscite, senza far mancare loro niente, a trovare un tempo extra per allenarsi negli scacchi. Il tempo era quello delle faccende ordinarie, ma riuscivano a decuplicarlo ed utilizzarlo al massimo immaginando le partite e mosse relative, poi quando si incontravano le provavano per testarne l’efficacia. La sfida era stata lanciata, nella prossima edizione avrebbero partecipato anche loro a sorpresa. Ma le donne sono buone si sa, qualcuna più ingenua si era lasciata sfuggire qualche battuta in proposito e le voci della minaccia imminente si erano rincorse per il paese. -Il gioco degli scacchi è un gioco tattico: la donna non è tattica, è emotiva.- ripeteva Gino quasi a volersi convincere delle sue stesse parole. -Ma come faremo a tenerle fuori? Non possiamo impedire loro di iscriversi al torneo…- aggiungeva Mario arricciandosi la punta del baffo destro. -Basterà far coincidere il torneo con il mese della Madonna, saranno prese tra processioni, rosari e tutto il resto per avere il tempo per partecipare- esclamò perentorio Gino pregustando la vittoria con un ghigno di sarcasmo. Le donne non appena viste le pubblicazioni del calendario del torneo si infuriarono ancora di più, e decisero che questa volta gli uomini avevano superato ogni limite: convogliarono tutta la loro energia per modificare magicamente la realtà. Si presentarono la mattina d’inizio del torneo con un doppio orologio, uno rappresentava il tempo degli uomini e uno quello delle donne. “Da oggi noi seguiremo il nostro tempo” dissero. “Ora sarete voi ad adeguarvi”. Fu dura per gli uomini constatare che il tempo si era dilatato, ora toccava loro aspettare molto di più per mangiare o avere i vestiti puliti e stirati, nulla coincideva più. Gli abili, tattici e pragmatici uomini impiegarono solo due giorni a capitolare ed implorare le donne di ristabilire il tempo così come lo conoscevano. Si erano guadagnate la possibilità di giocare a scacchi e, purtroppo per gli uomini, da allora, anche quella di vincere ogni anno il torneo del paese come riportano i racconti degli anziani.

Un ringraziamento particolare agli amici di Anonima Scrittori

avatar Scritto da: Federica De Angelis (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a il tempo per giocare

  1. avatar
    Biker 14 Febbraio 2013 at 00:20

    Non andare mai “a capo” è una scelta stilistica?

  2. avatar
    Luca Monti 14 Febbraio 2013 at 10:14

    Finalmente un pezzo scritto da una autrice; credo sia il primo dell’anno. Se potessi sollevare un appunto alla direzione del sito sarebbe questo: concediamo maggior alle autrici come la Signora Federica De Angelis, perché sono meritevoli di attenzione come l’articolo dimostra. A parte Yelena Dembo, non ricordo altre firme
    femminili che abbiano collaborato con continuità a SoloScacchi e, a me dispiace un
    poco. Mi ha fatto anche molto piacere rivedere un fresco commento di Biker che non leggevo da tanto tempo. Dunque, bentornato a Biker e buona fortuna alla Signora Federica De Angelis.

  3. avatar
    brunov 14 Febbraio 2013 at 11:42

    Forse c’è qualcosa di più da imparare dal pezzo che non notare che non ci sono capoversi.

  4. avatar
    Mongo 14 Febbraio 2013 at 14:21

    … Eppoi mica possiamo mozzare anche la mano sinistra del nostro magico impaginatore!! 😉
    Pezzo simpaticissimo e molto istruttivo.
    Complimenti all’autrice. (Sabato sera sono libero…;) 😎

  5. avatar
    Tamerlano 14 Febbraio 2013 at 20:41

    Complimenti all’autrice: un breve racconto bello e istruttivo più per le donne che per gli uomini… che queste cose – come si sa – non le capiranno mai!

  6. avatar
    blade 14 Febbraio 2013 at 22:12

    Chi è quel buontempone che si è impossessato del mio nick?? Dai, non farmi più questo scherzo. Cortesemente chiedo alla redazione di verificare il primo commento che non è opera mia. Io scrivo sempre dallo stesso IP. Tra l’altro è un commento che avrei potuto benissimo scrivere io, non è questo il punto. Non vorrei dover accedere a questo sito solo per controllare che cosa avrei scritto…

    • avatar
      blade 14 Febbraio 2013 at 22:14

      Ah, manco avevo badato al cambio della firma. Cmq c’è il rischio di una certa confusione.

  7. avatar
    Yanez 15 Febbraio 2013 at 07:41

    Mistero svelato… ringraziando di passaggio l’amico Blade per leggerci sempre con simpatia…
    Il commento l’ha scritto proprio lui ma risale a circa tre anni addietro quando avevamo proposto per la prima volta questo bel racconto di Federica. Poi a Martin era parso che non fosse stato apprezzato come meritava e l’altro giorno ha pensato di rimetterlo in copertina, aggiornando semplicemente la data del commento originale di Blade, tutto qua… 😉

  8. avatar
    blade 15 Febbraio 2013 at 16:01

    Perfetto. In effetti mi sono stupito della perspicacia del mio “clone” essendo il commento perfettamente nel mio stile: quando non sono in modalità “informativa”, mi ritrovo in quella “acidina” 😈
    Ne approfitto per fare i più sinceri complimenti a questo sito che leggo giornalmente con grande diletto 😉

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