Nella era del computer

Scritto da:  | 9 Marzo 2013 | 2 Commenti | Categoria:

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2 Commenti a Nella era del computer

  1. avatar
    Franco 29 Marzo 2018 at 11:15

    Buongiorno,
    mi piacerebbe aprire una discussione sulle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale.

    Avrete sentito tutti recentemente (dicembre 2017) di un paper apparso da parte della società Deep Mind (gruppo Alphabet, l’alias di Google) in cui si annunciava che l’intera conoscenza umana degli scacchi sarebbe stata conseguita, raggiunta e superata attraverso un Learning con le reti neurali in circa solo 4 ore di lavoro macchina.

    La comunità scientifica, e anche quella che ruota attorno agli scacchi, si sta interrogando sugli sviluppi di questo progetto, ma a tutt’oggi il riserbo da parte di Deep Mind è totale, anche perché non credo che Google ami l’eccessiva esposizione mediatica riguardo un’evoluzione troppo spinta dell’intelligenza artificiale, per comprensibili motivi etici e dopo il caso Facebook che rischia di far ripiombare la nostra civilà in un’epoca buia di neoluddismo.

    Rispetto al gioco degli scacchi sul gioco del Go sono apparse molte più informazioni da parte di Google-Deep Mind, ed addirittura un film vero e proprio che è apparso su Netflix una di queste sere e che ho potuto visionare.

    E’ un film girato a documentazione del match del programma artificiale contro il campione del mondo di Go, della durata di circa 1h e mezza. E’ un film vero e proprio perche’ già ideato e progettato quando il team di Google e’ andato in trasferta a Seul, con vari interventi interessanti dello scienziato Albert Silver, di Demis Hassabis CEO di Deep Mind ed autentico enfante prodige degli scacchi, n. 2 al mondo come junior dietro alla Polgar

    Una recensione del film sarebbe lunga e richiederebbe del tempo, per cui mi limito ad alcuni punti da segnalare, con la promessa di ampliare la discussione non appena qualcuno avrà la possibilità di affittare il film su Netflix e visionarlo.

    1) conosco adesso il motivo per cui e’ piu’ difficile creare un programma di scacchi (mosse possibili 10^120) rispetto al go, che teoricamente e’ piu’ complesso (10^170).Anzi, i motivi spiegati sono ben 5 e non c’entrano nulla con l’ipotesi che negli scacchi esista una maggior specializzazione dell’intelletto umano data la sua piu’ lunga storia di apprendimento rispetto al go. Sono 5 motivi tecnici, di cui riporto uno ad esempio: la scacchiera del Go e’ simmetrica sui 4 lati, quella degli scacchi solo su 2. Un altro motivo sono le promozioni, per cui determinati pezzi possono rientrare sulla scacchiera mentre questo evento non e’ previsto nel Go. E’ previsto invece nello shogi, scacchi giapponesi, con ancor piu’ complicazioni rispetto agli scacchi.

    2) Lee Seedol, il campione del mondo sconfitto, dopo la sconfitta 4 a 1 per due mesi successivi non ha fatto altro che vincere, grazie alla knowledge acquisita giocando contro Alpha Go

    3) contributo decisivo al progetto e’ giunto dal campione europeo di Go, un cinese-francese che ha assistito Deep Mind. Tanto per dare un idea, questo e’ 2 dan, 7 dan sotto Lee Sedol

    Il film

    https://www.netflix.com/it/title/80190844

  2. avatar
    Franco 29 Marzo 2018 at 11:26

    Per quanto riguarda invece gli appassionati di scacchi, segnalo una novità interessantissima.

    Come dicevo, anche in risposta ad un intervento di qualche tempo fa di Giancarlo che cndivideva dei dubbi, posti da molti (anche Nakamura) circa la vittoria di AlphaZero Deep Mind contro Stockfish (10 a 0 e 90 patte in un match di 10 partite) Google ha imposto un silenzio tombale sull’argomento.

    La scienza è però, fortunatamente, un grande movimento collettivo di ingegni e di sforzi indviduali, per cui c’era da attendersi che le community della rete stessero cercando di replicare il paper. Non crediamo che non esistano programmatori geniali nelle open community…. ed altrettanto bravi rispetto a quelli di Google, pur non avendone i mezzi finanziari e le dotazioni tecnologiche.

    Uno di questi è un belga di chiare origini italiane, Giancarlo, che sta cercando di creare un programma di scacchi autoapprendente che parta da 0 esattamente come AlphaGo.

    Ovviamente senza i mezzi hardware di Deep Mind l’impresa e’ ardua, ma usando Python e Keras il programma ha già imparato abbastanza da arrivare da 0 a circa 1500 punti Elo.

    http://play.lczero.org/

    Programma artigianale open source costruito sul paper di Deep Mind, ovvero reti neurali convolutive + ricerca con alpha beta tradizionale.

    Curioso che delle prime due partite giocate con 2 secondi a mossa la prima l’ho vinta facilmente, mentre la seconda in cui ero un po’ distratto ero in evidente svantaggio di posizione e di materiale. Memore di come giochino i computer tradizionali, ho quindi cercato qualche mossa della disperazione per evitare agonie lunghe, qualcosa del tipo “il matto del barbiere” ed incredibilmente il computer non si e’ accorto della minaccia ed ho cosi’ vinto anche la seconda partita.

    Credo che comunque sia gia’ sopra i 1500 punti, valga almeno 1700-1800

    Fino all’altra settimana vincevo regolarmente in modalita’ slow, 10 secondi a mossa.

    Ogni giorno pero’ “impara” qualcosa e diventa sempre piu’ forte.

    Direi che adesso gioca strategicamente come una prima/seconda nazionale, ma con la forza tattica di una seconda categoria sociale.

    Provatelo!

    http://play.lczero.org/

    prima che impari troppo e diventi invincibile :)

    Cordialmente

    P.S. Meglio impostarlo in modalita’ slow, 10 secondi a mossa.

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