Oggi iniziamo una collaborazione con l’ arbitro FIDE di scacchi Claudio Tornaboni, che man mano cercherà di chiarire i nostri dubbi regolamentali, sia per la condotta di gioco che per le performance Elo, le promozioni, le norme e tanto altro.
Siete quindi tutti invitati a porre domande, a cui verrà data risposta negli articoli successivi.
Ecco ora una breve presentazione dell’ arbitro Tornaboni:
- Nel settore arbitrale dal 1992
- Ha arbitrato oltre a svariati tornei locali, Festival Internazionali: Imperia, Montecatini, Genova, Salsomaggiore, Roma, Alba Adriatica, Teramo, Olimpiadi di Torino, 6 volte il Festival di P.S. Giorgio, 2 Finali Nazionali dei GSS, ( 2000 e 2001 )
- Membro della commissione per il passaggio ad arbitro nazionale
- Arbitro Nazionale dal 2002 e FIDE dal 2007
Nel recente 1° Open Internazionale Leclerc di Santo Stefano Magra ( Sp ), durante una allegra serata di convivialità tra giocatori, arbitri, ( mica devono essere nemici! ) e organizzatori, mi è capitata una simpatica discussione riguardante lo squillo del cellulare e la conseguente perdita della partita.
Premesso che personalmente posso anche essere d’accordo nel non ritenere giusto, e tantomeno sportivo, l’assegnazione di una vittoria in tal guisa, soprattutto se l’avversario è alle strette e magari ha un pezzo in meno ( per non dire due! E’ capitato! ) come arbitro devo mio malgrado applicare il regolamento con conseguente perdita della partita per la parte colpevole. Entrambi i giocatori sostenevano che l’arbitro dovesse valutare le situazioni ad personam prima di dare partita persa, in quanto era necessario capire se le motivazioni per tenere acceso il cellulare fossero più o meno serie. Uno dei due, un giocatore molto forte, sosteneva che il cellulare poteva accendersi se tenuto nella tasca posteriore, con la semplice pressione delle terga ( ma lui ha detto diversamente! ) e quindi il giocatore era in buona fede e del tutto innocente sull’eventuale squillo.
Premesso che un arbitro durante un torneo ha molte cose da fare e non dovrebbe trasformarsi in una specie di Sherlock Holmes per indagare sulle ragioni che spingono un giocatore a tenere acceso il cellulare, lascio immaginare cosa potrebbe succedere se in un occasione si ritenesse valida la spiegazione fornita e non si assegnasse partita persa e in seguito si applicasse alla lettera il regolamento. Un putiferio! E su quale base l’arbitro dovrebbe giudicare? Vi immaginate se si astenesse dall’assegnare zero alla parte in torto nei turni seguenti cosa succederebbe? Squilli di cellulare da ogni parte, richieste di vittoria non esaudite e reclami a non finire al termine del torneo, e con le suonerie polifoniche di oggi la sala del torneo assumerebbe più l’aspetto di un auditorium di musica che quella di sede di un silenzioso ( ! ) torneo di scacchi.
Siccome dal 1° luglio 2009 la FIDE ha rimesso mano ai regolamenti che saranno validi fino al 2013, credo possa essere utile un scorsa a come la regola dello squillo del cellulare sia stata modificata:
L’art 12.3.b, dice testualmente:
“If any such device produces a sound, the player shall lose the game. The opponent shall win. However, if the opponent cannot win the game by any series of legal moves, his score shall be a draw.”,
ossia:
“Se una di queste apparecchiature produce un suono, il giocatore perderà la partita. L’avversario vincerà. Comunque, se l’avversario non può vincere la partita mediante una qualsiasi serie di mosse legali, il suo punteggio sarà la patta.”
Nel precedente regolamento era scritto: “If a player’s mobile phone rings“, ovvero: “Se il telefono cellulare suona….etc…”. Conseguentemente allo stato attuale tutto ciò che squilla addosso al giocatore comporta la sconfitta immediata ( orologi con sveglia, SMS, etc…. L’unica speranza come si è visto è che l’avversario non possieda materiale per vincere ( se proprio vi deve squillare il cellulare, fate in modo di avere Re e Torre contro Re, o giù di lì! )
Di questa regola è stato purtroppo vittima in passato anche un forte ( e simpatico! ) giocatore italiano che durante un grande festival internazionale si è visto assegnare partita persa a causa di uno bip non direttamente prodotto dal cellulare.
“produce un suono”,
quindi anche chi ha l’orologio che fa un singolo “bip” ad ogni ora è squalificabile, attenendosi al regolamento
come giustamente precisa l’arbitro Tornaboni l’applicazione ” discrezionale” del regolamento produrrebbe soltanto nefandezze.
Trovo giusto l’assegnazione del punto a favore dell’avversario come sanzione prevista ma, nel merito della vittoria così conseguita, c’è anche variazione dell’Elo? Questo potrebbe restare invariato ( anche se così il GM con 2500 che inopinatamente sta per perdere con un 1800 attiva il cellulare per farsi chiamare e salvare il rating! ).
secondo il regolamento il cellulare NON andrebbe neppure portato in sala di gioco, perciò lasciatelo in albergo o fate come un MI slavo
che per sicurezza toglie la batteria prima della partita,e vedrete che nessuna terga riuscirà ad accendere il cellulare
volevo porre un quesito ma non so come fare: torneo blitz il mio avversario ha pochi secondi e incomincia ad usare due mani per muovere e catturare i miei pezzi; nel farlo mi impedisce con le due braccia la visuale della scacchiera quasi completamente. può farlo?
Ogni mossa deve essere eseguita con una sola mano.
E’ vietato distrarre o infastidire l’avversario in qualsivoglia maniera.
La partita è persa per quel giocatore che persistentemente rifiuta di obbedire alle
Regole degli scacchi.
A proposito di cellulari provate a chiedere a Caprio: cosa gli è successo a Gabicce? 😎
Cosa?
Ho letto a tal proposito l’articolo sul torneo di Gabicce pubblicato su Messaggeroscacchi: “Il 18enne MI latinense Guido Caprio, secondo due mesi fa al campionato italiano, che è partito con 4 su 5, ma ha poi perso con Ruck e, due turni più tardi, con Bodiroga (per squillo del telefono).”
Grazie della risposta.
Ero a Gabicce, ed escludo che Caprio sia stato sanzionato dagli arbitri. Anzi, in tutto il torneo non sono mai stati rilevati dagli arbitri suoni provenienti dal telefono.
Ho segnalato ai redattori di Messaggero Scacchi di correggere.
Vado a memoria e non posso giurarlo, ma nella citata partita Caprio ha cappellato in apertura, per tale motivo ha abbandonato.
Messaggero Saccchi non deve correggere… Incuriosito sono andato in fondo alla faccenda.
Caprio stava giocando con Bodiroga e aveva il telefono spento nella tasca dei pantaloni. Forse per un movimento, forse perché i pantaloni erano stretti, il telefono si è acceso da solo e ha emesso un suono. Non ha sentito nessuno tranne i due giocatori, e Caprio ha immediatamente abbandonato, senza neanche avvertire gli arbitri dell’accaduto.
Che dire: complimenti alla correttezza, alla sportività e alla professionalità di Caprio!
Grazie della precisazione; anch’io mi associo ai complimenti alla correttezza, alla sportività e alla professionalità fatti a Caprio.