Racconti da paesi lontani: Gabriela Vargas

Gabriela Vargas

Oggi desidero proporvi un’intervista alla campionessa del Paraguay, la maestra FIDE Gabriela Vargas Talavera, che ci parlerà degli scacchi in Sudamerica e del suo punto di vista sugli scacchi femminili. Conoscere il pensiero di una giovane giocatrice che vive a diecimila chilometri da noi, può risultare interessante, come ad esempio rendendosi conto che esistono nazioni dove non vi è un solo circolo con una attività regolare, che nonostante questo riescono a produrre MI e GM.

– Quando sei nata e dove?
Gabriela: 12 novembre 1988. Fernando de la Mora, Paraguay

– Cosa fai nella vita a parte gli scacchi?
Gabriela: Studio alla Universidad Autónoma de Asunción, Analisi dei Sistemi Informatici

– Chi ti ha insegnato gli scacchi? – In famiglia gioca qualcuno?
Gabriela: Mio padre è arbitro nazionale di scacchi. Imparai gli scacchi perchè un maestro cubano insegnò gli scacchi a mio fratello minore, per fargli migliorare il comportamento a scuola. Quando mio fratello mi battè, mi impegnai a fondo per poter vincere io.

– Cosa ti attrae degli scacchi? Cosa diresti ad un giovane che li vede con indifferenza?
Gabriela: Direi che è l’unica attività che unisce il lato sportivo a quello scientifico e a quello artistico, anche se non sono sicura. Direi che sono un gioco che aiuta per tutta la vita.

– Giochi per un club?
Gabriela: Quest’anno gioco per la prima volta nella squadra del Pindamonhangaba in Brasile. Negli ultimi tre anni ho giocato per il Mogi das Cruzes , sempre in Brasile.

– Quali sono stati i tornei più importanti che hai giocato?
Gabriela: Considero il torneo più importante della mia carrera le olimpiadi di Dresda 2008. E’ stata la prima volta che il Paraguay ha mandato una squadra femminile alle olimpiadi, de io sono rimasta imbattuta in prima scacchiera.

le ragazzine della nazionale olimpica paraguayana, Gabriela al centro

– Una partita indimenticabile (vinta o persa)?
Gabriela: L’ultima partita delle olimpiadi. Gonzalez, Y – Vargas, G.

– Le tue aperture preferite?
Gabriela: Apro di Donna col bianco e col nero la difesa francese.

– Preferisci giocare con i bianchi o con i neri?
Gabriela: Con i bianchi.

– Sei nervosa quando devi affrontare un giocatore più forte?
Gabriela: No, al contrario sono motivata!

– Il giorno della partita è un giorno speciale o come un altro?
Gabriela: E’ un giorno speciale, l’ambiente del torneo lo rende tale.

– Scacchista preferito?
Gabriela: Vasily Ivanchuk.

– Com’è il tuo stile?
Gabriela: Mi piace il gioco posizionale, ma a volte le circostanze portano al gioco combinativo.

– Ti piace il gioco rapido?
Gabriela: Si, mi diverte.

-C’è la fortuna negli scacchi?
Gabriela: No, non credo.

– Sei intuitiva o calcolatrice e razionale?
Gabriela: Sono più intuitiva.

– Durante le partite ti alzi o stai seduta?
Gabriela: Non sempre sto seduta, spesso mi alzo e seguo le altre partite.

– Analizzi su internet o preferisci i libri?
Gabriela: Per la preparazione ai tornei internet è fondamentale, ma preferisco leggere i libri.

– Ti piace la storia degli scacchi e quali personaggi in particolare?
Gabriela: Mi affascinano Bobby Fischer e Garry Kasparov.

– Quanto studi e con che metodo?
Gabriela: Attualmente con l’Università è complicato. Ma quando posso studio aperture e tattica e seguo i grandi tornei.

– Hai un trainer?
Gabriela: No.

– Ti prepari col computer?
Gabriela: Si.

– Quale fase della partita preferisci?
Gabriela: Il finale.

– Hai una buona memoria, ricordi le partite che studi?
Gabriela: Ho una buona memoria nelle aperture.

– Giochi alla cieca e in simultanea?
Gabriela: Qualche volta gioco alla cieca con amici. A volte in Paraguay tengo simultanee.

– Segui l’attività delle migliori giocatrici, come Humpy Koneru, Yifan Hou, Antoaneta Stefanova, Alexandra Kosteniuk, Anna Muzychuk, Tatiana Kosintseva o Marie Sebag?
Gabriela: Seguo costantemente le partite delle migliori giocatrici, e se le devo incontrare so che è difficile ma sono molto motivata.

– Perchè nell’emisfero nord vi sono più giocatori con oltre 2500 di Elo?
Gabriela: Gli scacchi vengono organizzati in maniera più professionale, con tornei forti, scuole e trainer.

– Sono sviluppati gli scacchi in Paraguay?
Gabriela: In Paraguay non esistono circoli attivi di scacchi, a volte si gioca ad Asuncion e a Ciudad del Este. A volte gli scacchi sono insegnati nelle scuole, ma poi non vi è supporto per chi vuole proseguire.

– C’è una scacchista sudamericana che ti impressiona?
Gabriela: Deysi Cori Tello del Perù (che ha giocato contro Caruana in Spagna).

– Cosa pensi del caso Polgar?
Gabriela: Si, è proprio un caso, penso ci vorrà molto tempo prima di ritrovare tre sorelle a quei livelli.

Gabriela con Judit Polgar

– Fa bene Judit ha giocare solo con gli uomini?
Gabriela: Si, gli uomini sono più forti e lei riesce a competere con i migliori di loro.

– Perchè giocano più ragazzi di ragazze?
Gabriela: Credo che sia perchè nell’immaginario collettivo gli scacchi siano visti come uno sport per uomini, mentre le donne devono fare altre attività.

– Quali sono i fattori favorevoli agli uomini negli scacchi?
Gabriela: Di sicuro la resistenza fisica, , ma penso anche che gli uomini siano più forti psicologicamente.

– Cosa proponi per la crescita degli scacchi femminili?
Gabriela: viviamo in un mondo dove le donne hanno minori possibilità in diversi settori. Io penso che gli scacchi andrebbero pubblicizzati maggiormente nelle scuole e andrebbe spiegato anche alle ragazze che loro dal gioco otterrebbero gli stessi benefici dei ragazzi.

Grazie Gabriela!