Scacco matto nel Bronx

Scritto da:  | 27 Agosto 2010 | 5 Commenti | Categoria: Scacchi e cinema

“Gli scacchi sono un gioco tremendamente violento. Sembra del tutto tranquillo, ma in realtà i giocatori sono frenetici a causa della tensione enorme cui sono sottoposti. Me ne sono reso conto studiando il comportamento dei giocatori di scacchi più che il gioco in sé: è stato interessante scoprire come gli scacchisti sono diversi tra loro, ognuno con le proprie manie.”


Così si espresse Christofer Lambert anni fa in occasione della conferenza stampa di presentazione della versione italiana del film “Scacco mortale“. Poi aggiunse: “Ho imparato anche un po’ a giocare per capire meglio la psicologia degli scacchi e degli scacchisti, ma è difficile, credo che occorra iniziare da giovanissimi.”


Trama del film: nella pellicola Christofer Lambert è l’interprete principale ed impersona Peter Sanderson, “grande maestro” e numero uno nella classifica mondiale, che mentre partecipa a un importante torneo, accompagnato dalla figlia Erica (Katharine Isobel) e dalla sua guida spirituale, l’anziano e cieco Jeremy (Ferdinand Mayne), viene coinvolto in una serie di misteriosi omicidi. Il Killer dice di voler giocare con lui la partita più pericolosa della sua carriera. Nella soluzione del mistero, il protagonista è aiutato dalla psicologa Kathy (Diane Lane, nella vita reale moglie di Lambert).

Era l’inizio del 1993,  il film ebbe molto successo e fece sì che si parlasse molto di scacchi, anche se “Scacco mortale”, titolo originale: Knight moves, non è un film “sugli scacchi” ma un film in cui gli scacchi sono il filo conduttore.

Numerose sono le pellicole nelle quali, a torto o a ragione, sono state inserite scene scacchistiche, di cui ho già avuto modo di rendere conto; ma i film dedicati interamente agli scacchi sono meno di un centinaio e pochissimi hanno avuto l’onore della versione italiana (per esempio “Mosse pericolose”, girato in Unione Sovietica) e ancor meno hanno avuto la possibilità di una distribuzione al di fuori dei cinema d’essai.

Tra tutti vorrei segnalare: “ Scacco matto nel Bronx”, che ho visto dopo un commento trovato qui su Soloscacchi.

“SCACCO MATTO NEL BRONX” : Film stupendo e ricercatissimo dagli appassionati scacchisti. Si ispira alla storia vera di David Mac Enulty, interpretato nella scena dall’attore Ted Danson (Salvate il soldato Ryan). Da consigliare a bambini, genitori ed istruttori di scacchi!

Trama del film: Richard Manson è un uomo di mezza età in piena crisi che decide di cominciare a lavorare come insegnante. Il suo obiettivo è quello di insegnare a un gruppo di ragazzini di una disastrata scuola del Bronx; inizialmente i giovani allievi non sembrano interessati, ma un giorno il piccolo Jimmy assiste a una gara di scacci di Richard e gli chiede di imparare. I ragazzi si appassioneranno al gioco, tanto da partecipare a un torneo.

La scheda del Film:

  • Casa di produzione: Tiara Blu Films
  • Titolo originale: Knights of the South Bronx
  • Anno di uscita: 2005
  • Durata:95’
  • Formato: Film Tv
  • Nazione:  USA
  • Lingua originale: Inglese
  • Regia: Allen Hughes
  • Soggetto: Jamal Joseph
  • Sceneggiatura: Jamal Joseph, Dianne Houston
  • Attori: Ted Danson, Philip Akin, Yucini Diaz, Brandon Bally, Alessandra Cannito, Kedar Browe, Brad Borbridge, Jeff Christensen, Geri Hall.

Scacco matto nel Bronx, in Italia, è stato trasmesso per la prima volta da SKY, senza passare dal grande schermo. Il film è ispirato alla storia vera di David Mac Enulty, un insegnante che ha usato il gioco degli scacchi come mezzo propedeutico per gli studi dei suoi allievi.

Il professor Richard Manson (nome nella pellicola) capisce che per insegnare qualcosa di utile, ad allievi svogliati e superficiali che provengono da situazioni complicate, è importante guadagnarsi il loro rispetto e la loro fiducia. Per questo motivo escogita un piano, insegnare il gioco degli scacchi, farli appassionare e infine renderli partecipi ai campionati studenteschi. Il film è l’emblema del sogno americano, la tematica del riscatto degli ultimi, l’esaltazione e la gloria della vittoria dopo enormi sacrifici e privazioni, un filo conduttore che ritroviamo in molti film USA. Ma è anche la sfida dell’insegnante al sistema scolastico burocratizzato del suo Paese e agli allievi e genitori refrattari e colpevoli a qualsiasi cambiamento didattico e programmatico nella scuola.

A distanza di molti anni come è andata a finire questa sfida realmente?

Quasi tutti i membri della sua squadra iniziale di scacchi ora frequentano il College grazie a delle borse di studio vinte nei tornei. Oggi nelle scuole pubbliche di New York vengono finanziati programmi scolastici che prevedono l’insegnamento della disciplina sportiva degli scacchi, a cui partecipano migliaia di bambini. Programmi analoghi sono stati inseriti nelle scuole di tutti gli USA.

Non è la prima volta è non sarà nemmeno l’ultima che il cinema ci racconta la vita e la storia di taluni personaggi che con le loro gesta hanno contribuito alla crescita della nostra società civile.

Per comprendere bene il tema e i contenuti penso occorre leggere il testo di alcune lettere che gli studenti hanno rilasciato a David Mac Enulty e che il regista, sapientemente ha fatto vedere al termine del film:

“Senza gli scacchi, non avrei visto il mondo al di fuori del Bronx.”

di Lisa Baccus 1^ Media; De Witt Clinton High School

“Senza gli scacchi, la mia mente sarebbe ancora una scatola vuota.”

di Kwadwo Acheampong Senior, Duke University

“Gli scacchi ci hanno dato la forza di credere che la mancanza di soldi non può fermarci per sempre. Possiamo combattere e vincere come chiunque altro.”

di Steadroy Lioyd Junior, St, Johns

“Gli scacchi mi hanno aperto tante porte e hanno determinato gran parte di quello che sono e di quello che ho realizzato.”

di Damian Joseph Senior, University of Virginia facoltà di Ingegneria e Scienze

“Gli scacchi hanno cambiato radicalmente la mia vita. Mi hanno fatto capire che la vita offre tante scelte e che, nella vita, si può essere quel che si vuole.”

di Medina Parilia, 4^ Elemetare Dewitt Clinton High School

Medina Parilla,15 nel 2006; oggi 19 – Darrian Robinson,11; oggi 15 – al campionato 2006 della gioventù, a Batumi, Republic Of Georgia

Medina Parrilla blitzes con il GM Maurice Ashley mentre Darrian Robinson (nel colore rosa) osserva sopra con altri spettatori. Foto da Jennifer Shahade.

Una scena del film

avatar Scritto da: Mandriano (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a Scacco matto nel Bronx

  1. avatar
    cristiano 27 Agosto 2010 at 08:35

    ho visto il film veramente coinvolgente e emozionante lo consiglio a tutti appassionati e non.

  2. avatar
    Mongo 27 Agosto 2010 at 09:28

    Davvero due bei films; soprattutto il secondo: semplice, coinvolgente e pieno di spunti per genitori ed insegnanti. Lo consiglio vivamente alla ministra Gelmini, magari gli verranno poi in mente cose nuove per la prossima riforma scolastica.
    Gli scacchi a scuola come materia di insegnamento obbligatoria, sin dalla prima elementare.
    (Mongo for president!!!)

    • avatar
      Jazztrain 27 Agosto 2010 at 09:52

      Sottoscrivo parola per parola quello che dice Mongo, ma credo che per motivi economici si giocherà su una scacchiera 4×4! L’8×8 costa troppo, pertanto si dovrà tagliare.

  3. avatar
    annarita 24 Ottobre 2010 at 12:36

    madoooooooooooooo maaaaaaaa perchèèèèèèèèè non da il film

  4. avatar
    Pasquale De Guglielmo 24 Luglio 2018 at 23:27

    Chi può indicarmi dove acquistare la versione in italiano del film?

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