Rondò scacchistico

Scritto da:  | 20 Novembre 2010 | 3 Commenti | Categoria: Partite commentate, Personaggi, Stranieri

Ecco le note di un virtuoso… Mark Taimanov, sulle case bianche e nere della scacchiera e sui tasti, neri e bianchi, del pianoforte…

Mark Taimanov – Yuri Averbakh [E52], 1-0
Zurich ct Zurich ct (6), 1953

1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.Cc3 Ab4 4.e3 O-O 5.Ad3 d5 6.Cf3 b6 7.O-O Ab7 8.a3 Axc3

il nero poteva anche ritirare l’alfiere in d6; con il cambio in c3 intende aprire la diagonale all’alfiere b7 e mettere sotto controllo la casa e4

9.bxc3 dxc4 10.Axc4 c5 11.Ad3 Cbd7 12.Te1 Ce4

[non era buona 12…Ae4 13.Af1 e poi Cd2]

13.Ab2 Tc8 14.c4

giusto in tempo per aprire la grande diagonale

14…Cdf6

una imprecisione, dando subito al bianco la casa e5 per il cavallo, e piazzando il proprio in una casa dove potrà essere attaccato. Migliore era il piano Tc7, Da8, Tfc8, Cf8, difendendo h7 da dietro

15.Ce5 Tc7 16.a4!

Posizione dopo 16.a4!

prima di sferrare l’attacco decisivo sull’ala di re, il bianco apre la colonna a

16…Cd6 17.a5 Cd7 18.axb6 axb6 19.Dh5 g6

indebolisce gravemente le case nere, ma dopo il successivo cambio in e5 diventa difficile per il nero sfruttarle. Analizziamo strategicamente le principali alternative: [19…Ae4 20.Ted1 ed il nero ha grossi problemi nella colonna d] [19…h6 20.Cg4 con le idee d4-d5 e Cxh6+] [19…f5 priva il nero della possibilità f7-f6, indebolendo la casa e5] [19…Cf6 20.Dh3 ed il cavallo in f6 è esposto a lle minacce d4-d5 e Cg4]

20.Dh6 Cxe5 21.dxe5 Ce4

ora se il bianco ritira l’alfiere il nero gioca Dd2 e sta meglio

22.Axe4!

Posizione dopo 22.Axe4!

22…Axe4 23.Ted1 Td7 24.Td6!

Posizione dopo 24.Td6!

24…Ab7

[e non 24…Txd6 25.exd6 f6 26.Ta7]

25.Tad1?!

era più forte e3-e4 con idea Ta3

25…Txd6 26.exd6 f6 27.d7!?

una mossa coraggiosa, essendo il pedone d votato a morte, che impedisce la difesa Dd7, e minaccia 28.Dxf8+!, Rxf8 29.Axf6!

27…Ac6?

[27…Tf7 28.Dh3 f5 29.Dh6 Txd7 30.Dg7+!!] [il nero raggiungeva la patta con 27…e5! 28.h4 [28.f4 Tf7 29.fxe5 Txd7 30.Tf1 Td1 con gioco migliore per il nero] [28.Dh3 De7 e poi Td8 e Ac6] 28…Tf7 29.h5 Txd7 30.Txd7 Dxd7 31.hxg6 hxg6 32.Dxg6+ Dg7]

28.h4 Axd7 29.h5 gxh5?!

[resisteva la spinta 29…g5 30.Axf6 Txf6 31.Dxg5+ Rf7 32.h6 Re8 33.Dg8+ Tf8 34.Dxh7 De7]

30.e4!

Posizione dopo 30.e4!

giocata con l’idea di Td3-g3

30…e5 31.f4 exf4

[il nero doveva cercare di tenere chiusa la grande diagonale con 31…De7 32.fxe5 fxe5 33.Td5 Dh4 minacciando il perpetuo, ma dopo 34.Dd2 il monarca bianco è più al sicuro del suo antagonista]

32.Td6 De8 33.Axf6 Tf7

[33…Dg6 34.Dxg6+ hxg6 35.Ae7]

34.Td5 1-0
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avatar Scritto da: cserica (Qui gli altri suoi articoli)


3 Commenti a Rondò scacchistico

  1. avatar
    Michele Borghetti 20 Novembre 2010 at 08:03

    Bell’ articolo, corredato da un’ analisi chiara e pulita.

  2. avatar
    Jazztrain 20 Novembre 2010 at 09:46

    Tajmanov è stato un giocatore che ha avuto sfortuna: la prima fu quella di incontrare un Fischer stellare, la seconda che ha subito i diktat del patriarca Botvinnik che ha imposto dei secondi non all’altezza del compito (è noto a tutti che Tajmanov voleva avere con sé sia Tal che Nezh nella sua sfida contro il campione americano). Quest’articolo di cserica illustra ancora una volta le qualità di questo giocatore, nonché le doti artistiche. Bisognerebbe chiedersi un giorno che rapporto c’è tra gli scacchi e la musica.

    Approfitto dello spazio per salutare e per dare un sentito in bocca al lupo al nostro lettore e Campione Michele Borghetti.

    • avatar
      Gianni De Vita 20 Novembre 2010 at 11:58

      Giusta l’osservazione di Jazztrain che si chiede che rapporto ci sia tra gli scacchi e la musica.
      Personalmente ritengo che non si possa descrivere una tipologia di individui che svolgono con passione queste due attività, assegnando loro precise caratteristiche. Lo scacchista musicista, così come il musicista che gioca a scacchi può essere estroverso, creativo ed aggressivo, quanto chiuso, schematico e cauto. In genere chi apre D4 appartiene a quesi ultimi, chi invece preferisce E4 ai primi. Per chi invece pratica musica e scacchi tutto dipende da come si è dentro, dal proprio carattere. Anche al musicista che si esibisce suonando, ad un attento esame della sua esibizione si possono riconoscere tratti riconducibili ad un carattere tranquillo, nervoso, impulsivo, più o meno forte o più o meno debole. Il vantaggio negli scacchi è che se si riesce ad avere un’idea precisa del quadro psicologico dell’avversario,se ne può trarre notevole vantaggio.

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