Nel mio gironzolare per fiere antiquarie e bancarelle, tra stampe antiche e dorsi sfilacciati di vecchi volumi sgualciti, mi sono recentemente imbattuto in un interessante libello dal titolo curioso: “Come sono diventato 4ª Sociale”.
L’Autore, evidentemente emulo di Georges Courteline, risponde al nome, per me sconosciuto, di Omero Mezzemaniche, ma non domandatemi oltre che di più non so, anche se il sospetto si tratti di uno pseudonimo è davvero forte.
Ad eventuale beneficio del buonumore del Lettore vorrei riportare qualche stralcio di questa gustosa operetta. Ecco, avrei scelto il capitolo finale in cui l’arguto Omero narra il momento topico della conquista dell’ambito titolo.
Il 1979 fu la stagione in cui, dopo aver a più riprese sfiorato l’obiettivo, feci finalmente mia la conquista della 4a Categoria Sociale.
Ricordo che per l’occasione mi preparai davvero a puntino, non lasciando nulla, ma proprio nulla, al caso. Presi infatti due mesi due di ferie dall’ufficio e sprofondai in una full-immersion di training scacchistico davvero micidiale: la mattina sessioni di teoria delle aperture sul Padulli, paninozzo veloce con dentro cetrioli sovietici (rigorosamente gli stessi che ci mette dentro anche Suetin), e poi due ore sode sode sul Pasquinelli della Hoepli che mi ero appositamente fatto imprestare da una forte 2ª Sociale della zona previa tuttavia la terribile raccomandazione: “si chiama Pietro…” Quindi per par-condicio post guerra fredda merenda a base di popcorn rigorosamente originale e noccioline “doc” fattemi spedire appositamente da Jimmy Carter, mentre da bere solo Coca-Cola alla Bobby Fischer (anche se in effetti la Cola era superflua, forse sarebbe bastata una giusta dose di Coca), e per finire serata con approfondimento ad libitum del sacro testo: l’Opferman!
Dulcis in fundo un po’ di sano bel Ramini che per ogni evenienza tenevo sempre a portata di mano sul comodino…
Il Torneo fu organizzato a Cavazzo Carnico, uno sperduto paesino friulano sconosciuto ai più eppur notissimo a noi cultori degli Almanacchi Panini per aver dato i natali a Marino Palese, introvabile figurina dell’Udinese. Tra i miei avversari più temibili c’erano Don Santolo, Parroco di Ravascletto, esimio cultore della Ponziani, il Maresciallo Pasquale Buscemi, di stanza alla stazione dei Carabinieri di Paluzza, e Giobatta Piccilini di Verzegnis, plurivincitore dell’ambito “Trofeo delle 4 Osterie”, che in campo scacchistico mi avevan assicurato essere l’equivalente della “Cinque Mulini” di corsa campestre, ma forse avevan confuso i campi.
Premi rigorosamente in natura, frico e polenta per tutti, con una madrina d’eccezione: la cugina (racchia) di Dalila Di Lazzaro!
Partii subito come un fulmine: due vittorie al fulmicotone rispettivamente contro l’esordiente eppur temibile Giulio Piccottini di quattro anni e mezzo ma, vi assicuro, me la son vista brutta quando alla sesta mossa ha lasciato in presa il ciuccio, e la seconda contro il partecipante più anziano del torneo, tal Matusalemme Moretti, che in quanto a noiosità da pannolini non era affatto inferiore al Piccottini: un cambio ogni quaranta minuti!
Ma ormai la marcia era ingranata! Avanti tutta… be’ più o meno… patta al terzo turno contro la mina vagante del torneo: il Signor Mariano Vriz, esperto cultore di Asso Pigliatutto, per l’occasione provvisoriamente imprestato al mondo degli scacchi, ed infine la battuta d’arresto contro il Buscemi. Anche se, in effetti, a mia scusante debbo addurre che l’accento siciliano del mio baffuto avversario ebbe un effetto disorientante sulla mia aggressiva 1.e4
Secca risposta del Buscemi: 1…c5! condita da un sibilo in stretto dialetto trapanese: “Mizzega… ora ci faccio il giagone!”
Io lì per lì mi affannai a cercare il mio giaccone che credevo finito sotto il tavolino e sulle prime non afferrai la sottigliezza siciliana che avrebbe fatto perder il bandolo della matassa perfino a Polugavezzi e mi smarrii presto in un labirinto di sicule complicazioni, in un dedalo mamertino degno del miglior Montalbano… Uno a zero per lui e palla al centro!
Per fortuna nulla era davvero perduto, e mi rifeci prontamente nel turno seguente contro il Professor Cacitti, giovane insegnante di ginnasio a Gemona noto, non tanto per la passione del latino e del greco, quanto per quella della mon…. della mondanità, ecco, per usare un eufemismo.
Il Professore in effetti mi apparve alquanto più attento alle curve della cameriera, a cui ordinò forse qualche “tajut” di troppo, che non alle sciabolate ed ai fendenti dei miei Alfieri e Cavalli. “Buon pro” come avrebbe scritto il Collodi e riavanti tutta!
Arrivo al turno decisivo a giocarmi la promozione alla mia tanto agognata 4ª categoria Sociale dovendo affrontare il mitico Lessanutti di Osoppo in quello che aveva tutta l’aria di esser uno spareggio.
Il Lessanutti mi sopravanzava di mezzo punto in classifica così che dovevo vincere a tutti i costi. Tuttavia le cose si misero subito male per me: ignoravo che il Lessanutti fosse un reduce della campagna di Russia e di fronte alla sua arma più micidiale, il Gambetto del Volga, mi trovai subito a mal partito. Smarrito tra le raffiche di vento della steppa mi feci inavvertitamente travolgere dal suo attacco di Cavalli a mo’ di Troika sulle rive della Neva, tanto che per una lunga fase dell’incontro il mio povero Re si trovò più solo di Marcello Mastroianni sulla Piazza Rossa nel film “I Girasoli”. Per un attimo mi parve di essermi ripreso ma di nuovo quei Boiardi dei suoi Alfieri mi ricacciarono al di qua del Don. E lui sempre placido… sornione, aspettando calmo il disgelo, di glasnost e perestrocca non si parlava ancora all’epoca…
Il climax si raggiunse in questa posizione, io ero il Nero, il Lessanutti il Bianco, toccava a lui muovere, fui fortunato… vinsi io: a voi scoprire la sua mossa!
è 1 ora che ci penso, quando pubblichi la soluzione???
Devo andare a ripescare il volumetto del buon Omero Mezzemaniche, mi pare di ricordare che in fondo ci fosse un’appendice con tutte le soluzioni… In fondo se e’ diventato 4a Sociale qualche merito l’avra’ pur avuto, o no?
racconto degno di Checov. gustose le italianizzazioni e le manie tipiche dei giocatori dei bassifondi
ha abbandonato oppure ha messo il suo re in scacco
ma no questo è un noto diagramma in cui qualsiasi mossa del bianco da’ matto tranne che con… poi il bianco avrà trovato il modo di perdere tutti i pezzi
Preghiamo cortesemente i Lettori che trovano la soluzione al problema (esiste!) di non scriverla in chiaro nei loro commenti ma, eventualmente, di inviarla alla nostra Redazione (soloscacchi@gmail.com) onde non sciupare agli altri il gusto di cimentarsi… Pubblicheremo la lista di chi la trova (senza farsi aiutare dall’amico Fritz che, all’epoca di Mezzemaniche, cantava solo a teatro…
Grazie 🙂
ok scusate
io dico che non c’è,
a meno che per soluzione non intendi Ab9 oppure Ti8……
eppure Daniele Guccione del Circolo Scacchistico di Monopoli ha brillantemente risolto il problema! 😉
mah…qui c’è aria di combine……
…e se lo dice il capitano!!…combine sia!! Avanti…
Sarò degno di una 5° sociale, ma la soluzione mi pare anche semplice; basta che il B sposti… esclusa una casella e per il N il gioco è fatto
2 alfieri bianchi su c/bianco errore o promozione bizarra?
bizzarra, scusate
Tra i brillanti solutori del problema gli amici: Carlo Traversi di Bologna e Mario Bossoni di Salò.
Grazie a entrambi! 😉
Ne approfitto per salutare il mio amico Bossoni 😉
Ringraziamo e salutiamo anche il MF Marco Piccardo per averci spiegato anche lui come il Lessanutti riuscì a perdere il fatidico incontro 😉
l’unica possibilità mi sembra …, che permette …
Rileggendomi l’articolo, mi sono accorto che oltre a Palese (anche Cesena, Catanzaro, Como e Lecce in carriera, mi pare… ti è “scappata” pure un’altra citazione calcistica: il signor Mariano Vriz sarà per caso parente di Sergio Vriz, centrocampista di Veroma e Udinese?
Vriz , Palese, Palanca, Chimenti, Galdiolo, il povero Aldo Maldera (III, obiettivamente di una classe superiore , artefice della stella del Milan) e tanti altri.
come rimpiango le domeniche passate con la radiolina all’orecchio a sentire “tutto il calcio minuto per minuto” con Ciotti e Ameri (scusa Ciotti , scusa Ameri) che si facevano i dispetti e Mario Luzzi che da Bari interveniva mentre si svolgeva una occasione da gol nella partita clou della giornata per comunicare un 4 a 0 nella più inutile delle partite.
😆
Palese, sinceramente, per me è un Carneade. Gli altri li ricordo tutti: Palanca era formidabile sui tiri di punizione e mi pare battesse molto bene anche i calcio d’angolo.
Maldera III, se ricordo bene, era tra i 22 in Argentina, ma non giocò perché era ‘esploso’ un certo Cabrini.
povero Aldo
suo fratello (Maldera II) abita davanti ai miei( a Bollate) e ha un cane che litiga empre con il mio
( il mio è un peso mosca , l’altro un massimo)
lo vidi circa 3 di mesi prima della morte e mi sembrava stesse benissimo
un tumore rapidissimo se lo è portato via .
quello che dici su Palanca è esatto . Era noto per avere il 39 di piede . per quanto riguarda Palese aspetta…
eccolo qua
come vedi nato a Cavazzo Carnico
Non sarà stato un Rivera ma una discreta carriera tra A e B la ha fatta ❗
http://it.wikipedia.org/wiki/Marino_Palese
ooopss dimenticato link
😕
Palese era noto per i calci di punizione (o per i calci d’angolo)
ricordo male ?
Builguer74… tu sì che mi dai veramente soddisfazione! 😉
Sergio Vriz…. nativo di Raveo! …cercare su GoogleMaps per
capire la zona di cui stiamo parlando! 🙂
Dopo tre anni di studio, giorno e notte, sono arrivato a capire cosa giocò il Lessanutti: 1. Tg7??, Cf6#!!
Ciao Mongo,
ieri un prestigiosissimo collaboratore di SoloScacchi ha avuto non se se chiamarlo “onore” o “piacere” (magari avrà provato tutt’altro ) di vedere il mio “Che” tatuato sul deltoide sinistro da 25 anni , ovvero ben prima che se lo facesse Maradona.
Un autentico capolavoro con tanto di riproduzione di autografo del Che che mi fece un autentico artista e che mi costo’ ai tempi un botto.
Tra i giocatori ho visto che il GM Bruzon ne ha uno.
Un abbraccio
Fuser
Io ho conosciuto un’affascinante tatuatrice e sto cercando di convincere la mia signora a lasciarmela frequentare in modo che possa studiare per bene il soggetto su cui dovrà poi tatuare il Che.
Ora come ora porto un tatuaggio indelebile del Che nel cuore!!
se ho bisogno di un “ritocchino” al Che mi daresti l’indirizzo ?
sbagliato. Tg7 è matto (scoperta dell’Ah7).
‘azzo, hai ragione!!! 😕
E’ più complicato del previsto…. Il nero vince solo se il bianco abbandona o se fa una mossa irregolare e la partite una lampo.
sbagliato ancora. Tutte le mosse legali del bianco danno matto… tranne…
Mongo
conoscevo la posizione ( mi sembra trattata anche da Martin Gardner su Le scienze anni fa)
vai sul link che ho messo e magari ti viene l’insight!
tuo Fuser 🙂
PS : volevo infierire mettendo anche il link del del regolarissimo gol di Ramon Turone 😉
Martin Eden tu uccidi un uomo morto 🙄
Leggo il tuo articolo e mi imbatto in quella meraviglia della natura che era Dalila di Lazzaro,
non puoi fare queste cose; una volta Belen , una volta la Kaas , oggi la di Lazzaro. 😯
Conosco il paesino da cui sono passato più volte.
Comunque ti assicuro che Palese non era una figurina difficile da trovare, io ce l’avevo sempre doppia o tripla. ❗
E’ una famosa (?) posizione in cui tutte le mosse–legali!–del Bianco mattano tranne una. La conosco, credo, da quarant’anni. Non l’aveva già pubblicata Bagnoli in “Scacchi matti”?
Comunque, anche giocando quell’unica, il Bianco può riuscire a non vincere solo annegandosi nel Tocai.
e se uno è astemio come me ? 😆
Trattasi di un famosissimo problema dello studista tedesca Karl Fabel sul tema del cd ” matto evitato”
se volete divertirvi con problemi simili dello stesso autore collegatevi a questo link
http://www.softdecc.com/pdb/search.jsp?expression=A=%27Fabel%27%20and%20FIRSTNAME=%27Karl%27
😉
Sono costretto a confessare che la posizione NON è apparsa su “Scacchi Matti” e che non la conoscevo.
Il tatuaggio del Che sul braccio sinistro è fatto molto bene, Alfredo, e non vedo perchè ritoccarlo.
Un abbraccio a tutti
Trovata!! La torre bianca da scacco di scoperta avvisando telefonicamente il re nero: “Ci sei?”.
come direbbe l’immenso de Niro ” che dici a me’ ( Taxi driver )
servito l’aiutino
dovrei trovare la spiegazione di Gardner su le Scienze ma tieni conto che ho la collezione completa dal 75
comunque sia ti meriti un regalo 😛
non infierisco 😉
voglio solo rendere omaggio a Aldo Maldera, artefice con Bigon (e Baresi – Collovati, direi) della stella del Milan
Ottimo giocatore, leale e corretto. E persona per bene
come concludeva i suoi articoli Brera
“che la terra ti sia lieve”
lo ricordo l’ultima volta che lo vidi (suo fratello abita proprio davanti ai miei genitori)
ricordo il suo sorriso buono e sincero e il suo ” ciao” .