Scacchi Fantastici!

Scritto da:  | 11 Marzo 2011 | 4 Commenti | Categoria: Scacchi e letteratura

“Non sappiamo di andare quando andiamo
Noi scherziamo nel chiudere la porta
Dietro, il destino mette il catenaccio,
e non entriamo più”

(Emily Dickinson)

Il viaggio è sempre un’esperienza fantastica e racchiude in sé la magia di un momento irripetibile, sia che ci spostiamo in maniera concreta e fisica, sia che ci muoviamo con l’immaginazione, attraverso la  memoria e il mito. Il primo è il viaggio degli adulti, dettato dalla voglia di esplorare, da motivi culturali o solo dalla moda del momento, il secondo è senz’altro l’esperienza infantile del viaggio,  piena di risvolti onirici, di chimere e utopie che appaiono non meno reali e concreti a chi le vive.

Le brevi riflessioni che seguono vogliono spingervi ad osservare il nostro gioco da quest’ultima incredibile prospettiva non opponendovi alla sindrome di Peter Pan che “deve” colpire ogni amante del gioco. Tutto questo è possibile grazie dalla lettura del romanzo “Attraverso lo specchio” di Lewis Carroll (pseudonimo del reverendo Charles Dodgson) [“Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Attraverso lo specchio”Traduzione e note di Masolino d’Amico – Mondadori, 2006 (XIV ristampa) pp. 282, euro 7,80].

È un viaggio-sogno che Carroll ci ha proposto di affrontare dopo l’altrettanto meraviglioso “Alice nel paese delle meraviglie”. Se “Alice” è la tipica favola per piccoli, con diversi piani di lettura fino a diventare un racconto per adulti scritto con il linguaggio dei bambini, “Attraverso lo specchio”, sua naturale prosecuzione, è, se possibile, ancora più criptico e di difficile comprensione perché è puro sogno. E’ ancora Alice la protagonista che, questa volta, entra in un nuovo Mondo Fantastico da cui si accede oltrepassando uno specchio. Qui lo spazio è rappresentato da un’enorme scacchiera e si passa da una casella all’altra attraverso rami e ruscelli. Lei potrà giocare la sua partita per conquistare il ruolo di Regina. Naturalmente lungo il percorso conoscerà meravigliosi personaggi che vivono in un mondo al contrario, dove, per esempio, per restare fermi si deve correre. In questo nuovo gioco Alice dovrà adattarsi ad una sconosciuta materialità, abbandonare gli schemi mentali consueti ed adeguarsi alla nuova realtà fantastica dove nulla è come sembra e anche le regole non sono più le stesse. La difficoltà del testo è tale che lo stesso Carroll avrà bisogno, negli anni successivi alla pubblicazione di questo romanzo (1871), a seguito delle sollecitazioni dei lettori, di spiegare e chiarire ciò che non è spiegabile: il non senso. La scacchiera in cui si gioca questo viaggio è composta da pezzi bianchi e rossi.

Prima di mostrarvi il diagramma che mostra il percorso che Alice ha dovuto seguire su questa scacchiera fantastica, con le relative mosse (naturalmente impossibili e senza regole), riporto quanto lo stesso autore scrisse alla prefazione del libro nel 1896: “Atteso che il problema scacchistico che sto per mostrarvi ha sconcertato molti scacchisti e lettori, sarà senz’altro meglio precisare che si intende regolarmente risolto per quanto concerne l’esecuzione delle mosse. E’ possibile che l’alternanza delle mosse dei rossi e dei bianchi non venga seguita come si dovrebbe, e quando a proposito delle tre “regine” si usa il termine “arroccare”, questo non è altro che la maniera di che le stesse sono entrate nel palazzo. Ma chi si prenderà la briga di disporre i pezzi e giocare le mosse dovrà riconoscere che lo “scacco” al Re bianco della sesta mossa, la presa del cavallo rosso alla settima, e il “matto” finale  del Re rosso rispondono strettamente alle regole del gioco (…)” . Ecco finalmente il diagramma:

Il pedone bianco (Alice) gioca e vince in 11 mosse. 1. Alice incontra le Regina Rossa 1. Dh5, La Regina Rossa sin sposta in h5 2. Alice attraversa d3 (la ferrovia) si porta in d4 (dai gemelli Tweedledum e Tweedledee) 2. Dc4, la Regina Bianca (lanciata all’inseguimento del suo scialle) giunge a c4 3. Alice incontra la Regina bianca (con il suo scialle) 3. Dc5, la Regina bianca diventa pecora 4. Alice va in d5 (negozio, ruscello, negozio) 4. Df8 (la Regina bianca lascia l’uovo sulla mensola) 5. Alice gioca d6 (Humpty Dumphty) 5. Dc8 (la Regina bianca scappa davanti al Cavallo rosso) 6. Alice va in d7 (foresta) 6. Ce7+ , il Cavallo rosso va in e7 (scacco) 7. il Cavallo bianco prende il Cavallo rosso 7. Cf5 il Cavallo bianco gioca in f5 8. Alice si sposta in d8 (incoronazione) 8. De8 (esame) 9. Alice diventa regina 9. le regine “arroccano” 10. Alice “arrocca” (banchetto) 10. Da6 (minestra) 11. Alice prende la Regina Rossa e vince. Dxe8 matto.

Ma non posso lasciarvi senza sottolineare due cose: la prima è che ad ogni mossa corrisponde una vicenda o un personaggio, la seconda è che questo diagramma che sembra non avere nulla a che fare con gli scacchi  ricalca invece il problema c.d. “Excelsior”, composto, anni prima della pubblicazione del romanzo, dal più grande problemista di sempre, Sam Lloyd: il pedone si muove per tutta la lunghezza della scacchiera dando infine matto giungendo alla casa di promozione. Vi invito sul punto a leggere sul punto quanto riportato sul “Dizionario enciclopedico degli scacchi“, di Chicco e Porreca (Mursia, Milano, 1971, p. 214).

Carroll ancora una volta ci lascia il dubbio, è un incompetente di scacchi o ha nuovamente rovesciato le regole?

Mi raccomando non siate troppo “adulti” nel muovere i pezzi come indicato dall’autore. Immaginate… immaginate!

Buon divertimento e buona lettura.

avatar Scritto da: Zenone (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a Scacchi Fantastici!

  1. avatar
    Martin Eden 11 Marzo 2011 at 20:51

    E’ un vanto per Soloscacchi poter offrire ai nostri lettori pezzi di qualità come questi del nostro affezionato Zenone…

  2. avatar
    jazztrain 11 Marzo 2011 at 22:36

    La divertente filastrocca di Humpty Dumpty l’ovetto antropomorfo che stava seduto sul muretto e quando cadde dal muretto si ruppe in mille pezzi ha influenzato persino jazzisti come Ornette Coleman e Chick Corea. Qui sotto ascoltiamo una versione live del pianista in trio con l’Akoustic Band

    Ecco la filastrocca in inglese:”Humpty Dumpty sat on a wall.
    Humpty Dumpty had a great fall.
    All the king’s horses and all the king’s men
    Couldn’t put Humpty together again.”

    La traduzione in italiano: ” Humpty Dumpty sul muro sedeva.
    Humpty Dumpty dal muro cadeva.
    Tutti i cavalli e i soldati del Re,
    non riusciranno a rimetterlo in pié.”

    • avatar
      jazztrain 12 Marzo 2011 at 09:48

      Ricordo che il personaggio di Humpty Dumpty si trova nel romanzo di Lewis Carrol attraverso lo specchio. Segnalo questo interessante dialogo in inglese tra Alice e l’uomo uovo.

      http://sabian.org/looking_glass6.php

  3. avatar
    carla ramos 17 Marzo 2011 at 18:12

    😀

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