La notte dei desideri

Scritto da:  | 12 Marzo 2011 | 8 Commenti | Categoria: Partite commentate, Zibaldone

Nonna, che giorno è domani?mi chiese la piccola Alice appena tornata dal suo primo giorno di scuola.
Martedì
risposi, ma perché me lo chiedi?
Ma no, nonna. Non hai capito. Non volevo sapere il giorno della settimana. Volevo sapere il giorno del mese!
E’ il 2, cara
risposi. Il 2 dicembre.
Ma allora
continuò la bimba, è il compleanno del nonno! Lui è nato proprio il 2 dicembre.
Si, tesoro
risposi contenta, non pensavo proprio che te lo saresti ricordato. Hai proprio ragione, piccola. E domani faremo una bella festa tutti insieme!

Sai nonna, vorrei tanto fargli un regalo grande come il bene che gli vogliodisse Alice, un regalo grande come una montagna! Cosa potrei comprargli, nonna?

Sai cara, io il nonno lo conosco proprio molto bene – rispose con voce pacata la nonna. Sono ormai quasi 50 anni che siamo sposati, e sono sicura di sapere qual è la cosa che più di tutte lo renderebbe felice.
Purtroppo è una cosa che non si può comprare e né io e ne tu siamo in grado di dargli.

Mamma, puoi aiutarmi tu?chiese Alice, cosa potrei regalare domani al nonno per il suo compleanno?
Non saprei proprio, tesoro –
rispose la Valentina. Fai un bel disegno. Lui è tanto contento quando fai i disegni!

No mamma, per il nonno domani ci vorrebbe un regalo davvero speciale.
So io come fare –
continuò Alice – Stasera quando verrà, chiederò consiglio al mio Angelo Custode!
A chi? –
chiese la Valentina cercando di celare un naturale stupore.
Al mio Angelo Custode, mamma
, – rispose Alice. Tutte le sere, quando sono nella mia cameretta, prima di addormentarmi guardo il soffitto e vedo un Angelo. Lui è molto dolce con me e mi parla. Mi dice di non aver paura, che ci penserà lui a proteggermi. Ed ogni sera, prima di addormentarmi, mi chiede di esprimere un desiderio che, se sarò buona, il giorno dopo si avvererà.


Mi sembra proprio una buona idea – disse la nonna. Lui senz’altro saprà consigliarti bene!

Di solito ceniamo presto, intorno alle 7 di sera. Ma, visto che è il mio compleanno, stasera siamo un po’ in ritardo. Stiamo aspettando, infatti, alcuni amici scacchisti che si trovano qui vicino a casa mia, al Circolo degli Scacchi, e che stanno giocando il loro ottavo turno del Campionato Provinciale. A dir la verità le partite si giocano al sabato pomeriggio, ma per un impegno familiare uno dei due ha chiesto se fosse stato possibile recuperarla oggi. L’arbitro del torneo non ha avuto nulla in contrario ed ha concesso il posticipo.

Com’è andata? – chiesi ad uno dei due offrendo loro un aperitivo.
E’ il solito Arsenio Lupin! –
rispose il mio interlocutore. Pensa, Massimo, che avevo una qualità ed un pedone di più, ed ero proprio sicuro di vincere! Se avessi visto lo scacco di scoperta, col fischio che mi avrebbe dato il perpetuo!
Veramente sei tu che sei stato fortunato! –
disse l’altro. Con un po’ più di fortuna ti avrei dato matto, altro che perpetuo!

Non era la prima volta che sentivo quelle frasi, e neanche la seconda. Sarà stata la centomillesima. Giocano contro da una vita, forse due. La prima volta che li ho sentiti “litigare” era esattamente 54 anni fa, nell’estate del 1972 mentre al circolo alcuni giocatori più grandi e bravi di noi analizzavano la partita giocata il giorno prima da Fischer contro Spassky.

Dai ragazzi – dissi. Una patta è sempre una patta ed è sempre un buon risultato! Tutti contenti e nessuno dispiaciuto!

Senti Massimo – disse uno dei due. Vorrei chiederti una cosa.
Dimmi –
risposi, sono tutto orecchi!
Cosa ne pensi di questi ragazzini che stanno giocando il Campionato Provinciale? –
continuò. Frequentano il circolo soltanto da alcuni anni, e dopo aver partecipato a quel corso di perfezionamento che abbiamo organizzato alcuni mesi fa, sono migliorati tantissimo!
Sono proprio d’accordo –
risposi. Credo che abbiate fatto davvero un ottimo lavoro. Ti sei per caso dimenticato che alcune settimane fa ho proprio perso con due di loro al Campionato Provinciale?Alla loro età – continuai, non ero davvero bravo come loro, e sono sicuro che quando andranno a scuola alle Superiori non riusciremo più a batterli!

I tortellini sono pronti! – disse mia moglie, tutti a tavola!

La serata trascorse serenamente e, verso le 23, dopo un ultimo brindisi, gli amici andarono a casa.
Io mi sentivo stanco. Mi girava la testa. Negli ultimi tempi mi capitava sempre più spesso, quasi tutti i giorni.
Come facevo tutte le sere, prima di coricarmi, presi una rivista di problemi ed aprii una pagina a caso.
Lessi un articolo di Giuseppe Brogi su una variante dei problemi eterodossi chiamata “Gli scacchi di Alice”.
Lo trovai molto interessante anche se lo avevo già letto perlomeno 20 volte.
Pensai che, forse, quella sera sarebbe stato meglio andare a letto un po’ prima del solito. Il mal di testa forte non andava proprio d’accordo con “Gli scacchi di Alice”!


Dopo pochi minuti, riposi la rivista nella libreria e mi coricai a letto e spensi la lampada sul comodino.
L’articolo
– pensai, lo finirò domani.

Ma non restai a letto a lungo. Dopo alcune ore, infatti, nel cuore della notte mi alzai ed andai ad accendere il computer. Il mal di testa forte era sparito!
Strano
– pensai, era la prima volta che mi alzavo senza quel fastidioso dolore alla testa.
Passarono solo alcuni secondi e subito mi resi conto che stava succedendo qualcosa di strano, inspiegabile, quasi irreale.
Ero davanti al computer e sembrava quasi che sapesse già quello che volevo fare.
Il mouse si spostava da solo.


Ho provato per la prima volta una sensazione strana e nuova per me. Ero confuso, non riuscivo a capire quello che mi stava capitando, ma nello stesso tempo non ero preoccupato, anzi ero tremendamente sereno.
In pochi secondi il computer si collegò al mio programma di scacchi preferito, ICC – Internet Chess Club – e dopo poco ma, ad essere sincero, non saprei davvero dirvi se fossero passati secondi o millenni, venni sfidato da un GM in una partita blitz a 5 minuti.

Sto sognando – pensai. Queste cose succedono solo nei sogni!
Ero presente e cosciente, ma non potevo muovermi. Potevo solo osservare il mouse che decideva per me e che, contro la mia volontà, decise di accettare la sfida!
Non avrei voluto giocare contro un GM. Era già successo in passato ed era sempre stata una sofferenza.
Alcune sensazioni mi passarono tutte insieme per la testa: la paura di perdere, il desiderio di vincere perlomeno una volta contro un GM che, devo ammetterlo, mi ha accompagnato per tutta la vita, la sofferenza patita alla resa quando mi rendevo conto, un’altra volta, che non ce l’avrei mai potuta fare.
Volevo andare via, tornarmene a letto, ma non riuscivo a muovermi. Le mie gambe e le mie braccia non rispondevano ai comandi che la mia mente imponeva.
Potevo solo fissare lo schermo e vedevo i nomi dei due giocatori: Barlov (GM) – IronButterfly.
E’ la mia partita!
– pensai, sono io che sto giocando.
Ma non capivo chi fosse ad effettuare le mosse. Era tutto così irreale che rinunciai a capire cosa stesse succedendo. Mi lasciai andare ed attesi che il bianco cominciasse la partita.
Spinse di due passi il pedone di Re 1.e4 alla quale risposi con la mia difesa preferita: la Siciliana!

1… c5 2. f4 d5 3. Cc3 d4 4. Cce2 d3

Posizione dopo 4...d3

Che mossa strana! – pensai, io non l’avrei davvero giocata! Chi sa a cosa serve?

5. cxd3 Cc6 6. a3 Cf6 7. Cg3 e5 8. Cf3 exf4 9. Ce2 g5

Posizione dopo 9...g5

10. Cxg5 Ce5

Posizione dopo 10...Ce5

Posizione dopo 10...Ce5

11. Cxf4 Ah6 12. h4 Ag4 13. Dc2

Posizione dopo 13.Dc2

Alberto, presto! Dammi un Alfiere che gli do matto in g3! – urlai.

Mi tornavano in mente tutte le partite di quadriglia giocate da ragazzo al circolo degli scacchi negli assolati pomeriggi d’estate.


Presto!
– urlai nuovamente, che se muove non posso più dargli matto!
Ma Alberto non c’era, e dopo alcuni secondi vidi il mouse spostarsi verso la mia regina e giocare

13…Dd6 14. b4 Tc8 15. bxc5 Txc5 16. Db2

Posizione dopo 16.Db2

16…O-O 17. d4

Posizione dopo 17.d4

17…Axg5 18. dxc5

Posizione dopo 18.dxc5

18…Axf4

Posizione dopo 18...Axf4

Incredibile! Non è possibile! Un sacrificio spettacolare di Regina! E se il bianco la cattura, prende matto in g3! L’incubo di giocare contro un GM si era trasformato in un sogno! Un bellissimo sogno! E questo sogno, adesso, lo volevo vivere fino in fondo.

19. d4 Ag3+ 20. Rd2 Cf3+ 21. gxf3 Df4+ 22. Rc2 Dxf3 23. Tg1 Cxe4 24. Ad3 Df2+ 25. Rb3 Ae6+ 26. Rb4 Dxg1 27. Ah6 Ae1+ 28. Ra4 Td8 29. Txe1 Txd4+ 30. Ra5 Dxe1+ 0-1

Nonna, presto vieni! – disse la piccola Alice.
Guarda
! – continuò, ho chiamato il nonno, ma lui non mi risponde!
Come mai, nonna? –
chiese. E perché ha quell’espressione così…strana? Sembra che sia felice, che stia sorridendo.

Vieni con me dalla mamma, cara – rispose la nonna, che te lo spiego. Il nonno sta giocando una partita infinita!
Ieri sera l’hai visto l’Angelo? –
chiese ad Alice.
Si –
rispose la piccola, ma è stato cattivo! Mi ha fatto piangere!
Perché? –
chiese la nonna, cosa ti ha detto di tanto cattivo?
Non lo so, nonna. Non ho capito bene cosa volesse dire.
Gli ho chiesto di far vincere una coppa al nonno al torneo di scacchi che sta giocando, ma mi ha risposto che, purtroppo, stasera non avrebbe potuto accontentarmi poiché non c’era più tempo per il mio desiderio, e che ce n’era proprio poco ma, a sufficienza, per il tuo!

avatar Scritto da: IronButterfly (Qui gli altri suoi articoli)


8 Commenti a La notte dei desideri

  1. avatar
    Matteo Pasquini 12 Marzo 2011 at 08:35

    Una partita degna di Anderssen, la fantasia come nel tuo racconto ha vinto sulla solida realta’, apparentemente solida, ma tutto sommato altrettanto fragile. Maestro …chapeau. Matteo Pasquini

  2. avatar
    fritzcarraldo 12 Marzo 2011 at 08:53

    e bravo IronButterfly che dopo Pavasovic si batte anche Barlov …ma ancor più bravo come scrittore!

  3. avatar
    jazztrain 12 Marzo 2011 at 09:12

    Una caccia al Re paragonabile a quelle del periodo romantico: sono rimasto colpito da come hai sfruttato magistralmente la debolezza delle case nere e dal modo in cui hai saputo dare maassima potenza alla coppia d’alfieri. Nulla da dire sullo splendido racconto.

  4. avatar
    Mongo 12 Marzo 2011 at 09:19

    Che bella storia e… Che bella partita. Complimenti!!!

  5. avatar
    Luca Monti 12 Marzo 2011 at 11:46

    Dopo il precedente, un altro bel racconto di IronButterfy. Bravo!

  6. avatar
    IronButterfly 12 Marzo 2011 at 15:58

    Per comprendere meglio il racconto fantastico del protagonista, è bene sapere che questa partita non è ancora stata giocata. I due giocatori la giocheranno, infatti, il 2 dicembre 2026.

    Purtroppo, per un refuso, l’indicazione della data vicino alla partita “ChessFlash”………..si è persa per strada.

    • avatar
      fritzcarraldo 12 Marzo 2011 at 20:01

      Iron,
      bravo e modesto,
      comunque ti auguro di vivere un pò di più…

  7. avatar
    ragno74 28 Marzo 2011 at 12:34

    Bella partita!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Ultimi commenti

Problema di oggi