I luoghi degli scacchi: Gagra

Scritto da:  | 24 Marzo 2011 | 28 Commenti | Categoria: Luoghi degli Scacchi, Partite commentate, Tornei

Gagra oggi, una città fantasma

Gagra? Forse la mano è scivolata sulla tastiera ed ha colpito i tasti sbagliati. Noi appassionati abbiamo sentito nominare migliaia di volte Hastings, Scheveningen, San Pietroburgo, probabilmente siamo ormai convinti di averci giocato un torneo, ma Gagra….forse sarà un paesino di montagna dei Pirenei, dove si è tenuto un importante torneo sociale?
Acqua. Si proprio acqua, infatti Gagra è (o forse è il caso di dire “era”;) una località balneare.
Situata in Abkhazia, una regione della Georgia, si affaccia sulle acque del Mar Nero.

sulle rive del Mar Nero

Con il suo clima quasi subtropicale, Gagra era un popolare luogo di cura durante il periodo imperiale ed il periodo sovietico, frequentato dalla elite della nazione.
Il suo clima ideale, la presenza di un palazzo reale e di numerosi edifici costruiti negli stili più disparati, il parco che la circondava, dove si potevano trovare alberi rari, pappagalli ed addirittura scimmie,la rendevano un luogo esotico e desiderato.
Nel dopoguerra la popolazione aumentò, e sorsero anche molti grattacieli, mentre il turismo non accennava a diminuire.
Nel 1992 Gagra aveva oltre 26.000 abitanti, quando la Abkhazia fece una sanguinosa guerra civile per ottenere l’indipendenza dalla Georgia (oggi l’Abkhazia è indipendente di fatto, anche se le Nazioni Unite non la riconoscono).
Quasi tutti gli abitanti di Gagra erano georgiani, e quindi subirono una tremenda “pulizia-etnica”, finendo uccisi o rispediti in patria, col risultato che Gagra divenne una città fantasma, distrutta e quasi priva di popolazione, come è ancora oggi.

Bene mi direte, grazie per la interessante lezione di storia e geografia, ma cosa centrano gli scacchi?
Tutto nacque dalla seguente meravigliosa partita, alla quale ho aggiunto brevi commenti, una dimostrazione della classe limpida di Smyslov:

Una breve indagine su dove si fosse tenuto quel torneo, mi portò a scoprire qualcosa di misterioso.
Si, i sovietici non solo avevano le basi segrete nelle quali provavano le armi più micidiali, ma avevano anche quelle nelle quali “provavano” gli scacchisti da mandare ai tornei!
Nel 1952 e nel 1953 si tennero a Gagra due fortissimi tornei di allenamento tra giocatori sovietici, che all’epoca non vennero pubblicizzati, con il risultato che le partite giocatevi si conoscono solamente da pochi anni.

Il primo dei due tornei, nel 1952, fu giocato in parte a Gagra e in parte a Voronovo, una località della Bielorussia molto lontana da Gagra.
Il torneo era stato concepito come allenamento per le Olimpiadi di Helsinki.
Grande sorpresa dovette destare la vittoria del “team B” per 16-15 (una partita Keres-Petrosian non venne giocata), considerando che Petrosian e Geller non erano ancora tra i primi al mondo.

Gagra 1952

Nel 1953 il torneo di Gagra si tenne in maggio, come training per l’importantissimo torneo interzonale di Zurigo, che iniziava in luglio. Tra i giocatori qualificati per Zurigo mancava il solo Bronstein, mentre vennero aggiunti altri tre GM.
La vittoria andò a Smyslov (che poi si ripetè a Zurigo), e nessun giocatore rimase imbattuto a testimonianza della estrema combattività.

Gagra 1953

Dopo questi due tornei, il nome di Gagra non tornò mai più nelle cronache scacchistiche, adesso la città è diventata uno spettro, edifici in rovina e viali ricoperti d’erba nei quali si aggirano antiche presenze dai nomi altisonanti, Botvinnik, Smyslov, Keres….

i mitici giardini di Gagra nel 1910

edifici di Gagra, fine '800

una villeggiante cent'anni fa

riva del mare ai tempi degli Zar

anni '30, aumentano le costruzioni sul mare

cartolina degli anni '50

la stazione ferroviaria, Botvinnik scende dal treno....!?

liberty e moderno convivono negli anni '50

sempre più visitatori, ecco i grattacieli

imponenti edifici

fermata del bus futurista

poi la guerra civile, ed ecco Gagra oggi

da lontano le rovine non si notano

da vicino si....

interno oggi

Gagra oggi

la funivia è fuori uso...

una vista sul mare

il treno non arriva più

avranno giocato qui?

o forse qui?

monumento lungomare, rappresenta la caduta dell'uomo?

avatar Scritto da: cserica (Qui gli altri suoi articoli)


28 Commenti a I luoghi degli scacchi: Gagra

  1. avatar
    Martin Eden 24 Marzo 2011 at 00:08

    definire STREPITOSO un pezzo come questo sarebbe miseramente riduttivo…

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    Mongo 24 Marzo 2011 at 00:45

    Geografia, storia, scacchi: grazie. Un capolavoro, mi associo ai complimenti di Mertin Eden. Grande!!

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    jazztrain 24 Marzo 2011 at 06:21

    Anch’io mi associo ai complimenti di Martin e di Mongo, però vorrei dire qualcosa su questa splendida partita che merita di essere studiata. Smyslova in quel periodo era veramente un giocatore fuori categoria ci sono manovre raffinate e profonde che meriterebbero di essere analizzate con molta attenzionee. Il sottoscritto, tra l’altro, ha un debole per il gioco raffinato di Smyslov pur avendo un profondo rispetto per il grande Keres.

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    jazztrain 24 Marzo 2011 at 07:05

    Smyslov, non Smyslova 😕

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    Marramaquìs 24 Marzo 2011 at 07:42

    Uno cserica da incorniciare ! Inevitabile e pazzesco il desiderio di oggi: ricostruire velocemente Gagra e organizzare il 1° Torneo “Soloscacchi Gagra 2012”.

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    Zenone 24 Marzo 2011 at 08:42

    Di grande interesse, come sempre, anche al di là e, se mi permettete, al di sopra degli scacchi…

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    Bilguer74 24 Marzo 2011 at 09:37

    Grande Cserica! Conoscevo Gagra e quello specifico torneo per una bellissima vittoria di Smyslov su Tajmanov, un piccolo gioiellino strategico. Che consiglio di vedere.

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    YG 24 Marzo 2011 at 09:48

    A livello di curiosità, una rara fotografia dei partecipanti al torneo di Gagra 1953, scattata nel corso di un’occasione conviviale in riva al mare, è pubblicata nell’edizione italiana de “Il torneo internazionale dei Grandi Maestri – Neuhausen/Zurigo 1953” di David Bronstein.

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    Ettore Rambaldi 24 Marzo 2011 at 10:31

    Ho scoperto il vostro sito solo da un paio di settimane. Complimenti davvero per il servizio su Gagra.

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    Davide Giovanelli 24 Marzo 2011 at 10:34

    Esagero se dico che sei il più grande di tutti noi?

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      Mandriano 25 Marzo 2011 at 11:45

      Non è che siamo qui a tirare a sorte chi ha la fascia di capitano…….il capitano mica per nulla!!! Avanti…. 😉

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        Mongo 25 Marzo 2011 at 12:34

        Capitano.. Oh mio Capitano!!!
        😉

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    cserica 24 Marzo 2011 at 10:57

    grazie a tutti voi per i complimenti, forse un poco…esagerati
    un benvenuto su Soloscacchi a Ettore, che sperò ci seguirà con passione in futuro.
    A Bilguer dico che ho visto molte partite di Gagra, quella che cita è splendida, ma anche il livello delle altre è stratosferico, paragonabile a quelle giocate poi a Zurigo.
    Grazie anche a YG per l’informazione, io purtroppo il libro di Zurigo lo comprai in inglese molti anni fa…

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      Mongo 24 Marzo 2011 at 11:57

      … E’ la volta buona, magari il buon YG ce ne invia una copia omaggio in redazione!!!
      Non per fare pubblicità, ma l’edizione italiana del libro di Zurigo è davvero notevole!!

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        YG 24 Marzo 2011 at 14:13

        Già fatto, se non ricordo male…

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          Mongo 24 Marzo 2011 at 17:16

          Ricordi bene…
          E’ troppo bello questo libro che speravo di averne una copia in più!!! Ciao YG

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    MARCO PIC 24 Marzo 2011 at 12:31

    Complimenti Claudio!!
    Questa volta hai veramente superato te stesso!!

    Ciao, Marco Pic

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    Giancarlo Cheli 24 Marzo 2011 at 13:33

    Bravissimo Claudio Sericano!.
    I miei complimenti per un ” reportage ” di grande interesse.
    Dove hai trovato le foto ?Tanti saluti da Giancarlo Cheli ( ti ricordi di me ? 9

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      cserica 24 Marzo 2011 at 14:54

      Certo che mi ricordo di te Giancarlo, e mi fa piacere sapere che ci leggi.
      Le foto di Gagra in rovina le ho trovate in siti internet specializzati in città abbandonate, che sono una delle mie passioni

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    Claudio E. 24 Marzo 2011 at 16:41

    il tuo ” i luoghi degli scacchi” dovrebbe vincere almeno un riconoscimento del tipo : premio Pulitzer, Oscar, Nobel etc…., lo spirito evocativo e le emozioni che suscitano questi piccoli capolavori è encomiabile.

  15. avatar
    Nessuno 24 Marzo 2011 at 17:15

    Gran bel pezzo veramente sotto tutti i punti di vista, compreso quello della riflessione sulla inguaribile stupidità degli esseri umani che riescono a distruggere in pochi giorni ciò che è stato costruito, in tutti i sensi, in anni o secoli di convivenza.

  16. avatar
    Luca Monti 24 Marzo 2011 at 17:23

    Che strano luogo,sembra magico. In una fotografia oltre alle palme, pare di scorgere una montagnia innevata. Complimenti ancora.

  17. avatar
    Zenone 25 Marzo 2011 at 09:04

    Scusate ancora, ma i ricordi…
    “(…) A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi o bianco-e-neri a seconda se segnano relazioni di parentela, scambio, autorità, rappresentanza. Quando i fili sono tanti che non ci si può più passare in mezzo, gli abitanti vanno via: le case vengono smontate; restano solo i fili e i sostegni dei fili.
    Dalla costa di un monte, accampati con le masserizie, i profughi di Ersilia guardano l’intrigo di fili stesi e pali che s’innalza nella pianura. È quello ancora la città di Ersilia, e loro sono niente.
    Riedificano Ersilia altrove. Tessono i fili con una figura simile che vorrebbero più complicata e insieme più regolare dell’altra. Poi l’abbandonano e trasportano ancora più lontano a sé e le case.
    Così viaggiando nel territorio di Ersilia incontri le rovine delle città abbandonate, senza le mura che no durano, senza le ossa dei morti che il vento fa rotolare: ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma. (…) [Italo Calvino, “Le Città Invisibili”]

    Non è forse questo il nostro Mondo,Gagra e mille altre città e la “nostra” stoltezza?
    Grazie cserica per le riflessioni che inducono i tuoi pezzi.

  18. avatar
    Adriana 25 Marzo 2011 at 09:36

    Strepitoso l’articolo, bellissime le foto..Grazie!

  19. avatar
    Fabio Lotti 25 Marzo 2011 at 10:09

    Miezzeca!

  20. avatar
    paolo melasecchi 25 Marzo 2011 at 11:17

    Tutto molto bello, come direbbe Pizzul, la partita, la storia, le cartoline. Da antologia!

  21. avatar
    Mongo 25 Marzo 2011 at 12:32

    Quanta ragione aveva il Che quando affermava:”Basta, qui ci vuole l’Uomo nuovo, un Uomo completamente diverso da quello che vive qui oggi. Un uomo più sensibile, più altruista, più onesto, meno ciarlatano, meno cattivo, meno barbaro. Scuola e sanità per tutti, cibo per tutti. Guerre per nessuno”.
    W il Che, W l’Uomo nuovo!!!

  22. avatar
    alfredo 25 Marzo 2011 at 16:54

    un pezzo quasi magico
    città surreale , si’ da calvino
    mi piacerebbe che si riscoprissero anche i luoghi degli scacchi initalia
    ad esempio mi ricordo il Cioco, castelvechio Pascoli , negli anni 70 sede di campionati a squadre , individuali e di un match Korcnoy – Petrossian .
    oppure la sede della scacchistica milanese anni 70 , meravigliosa , in via san Maurilio , a due passi dal duomo
    Ricordo nel 74 un torneo a squadre ( una sorta di Mitropa Cup) e un torneo di selezione per le olimpiadi.
    purtroppo di quei due eventi sembra che non sia rimasto nulla 🙁

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