Acquarello napoletano

Scritto da:  | 21 Dicembre 2009 | 5 Commenti | Categoria: Italiani, Zibaldone

Il Capitano “vero”, come sottintende anche Mandriano nel suo azzeccatissimo spaccato di colore, nel cuore dei tifosi è da sempre, da prima ancora forse che sia nato il calcio, il giocatore della tua città che gioca nella squadra della tua città: Totti “romano de Roma” piuttosto che Baresi lombardo di Travagliato, oppure Facchetti prima, bandiera storica della grande Inter e Beppe Bergomi in anni più recenti… il Capitano per antonomasia non può nascere fuori porta, semplicemente impossibile, non sarebbe un vero Capitano, punto e basta.
Domenico Arnuzzo, genovese capitano e baluardo della Samp, e Giacomino Bulgarelli, cervello del grande Bologna, sono stati “veri capitani”… tradizione illustre quella dei felsinei: chi può infatti dimenticare il mitico Cesarino Cervellati nato ad un tiro di schioppo dalla fontana del Nettuno?!? Altri celebri “grandi capitani”, per un periodo addirittura compagni di squadra, li ha avuti il Napoli.

Juliano Capitano azzurro e bandiera per eccellenza del Napoli è stato Antonio Juliano in arte “Totonno”. Giocatore dalla classe cristallina partecipò, con la maglia della Nazionale, a ben tre Campionati del Mondo (Inghilterra ’66, Messico ’70 e Germania ’74) in epoche in cui a centrocampo c’era la concorrenza dei vari Bulgarelli, Mazzola, Rivera e Capello solo per citare i nomi più celebri…
Avrebbe sicuramente meritato di più Juliano sia in Nazionale, ove pagò forse una certa discriminazione della sua squadra, che appunto nel suo club con cui vinse “solo” una Coppa Italia sfiorando lo scudetto nella stagione 1974-’75 nel Napoli di Burgnich e del “gringo” Clerici, guidato da quel Luis Vinicio antesignano in Italia del gioco all’olandese, quando gli azzurri vennero beffati alla penultima di Campionato da un “gollasso” di “Core ‘ngrato” José Altafini. Mazzola Facchetti Juliano
Bruscolotti Altro “capitano storico” del Napoli (dopo la parentesi Ruud Krol: e scudetto di nuovo mancato per un soffio pochi anni più tardi) fu Giuseppe Bruscolotti detto “Palo ‘e fierro” per il suo fisico roccioso e la solidità dimostrata in campo tale da intimorire qualunque attaccante avversario. A poco più di vent’anni Bruscolotti fu acquistato dal Sorrento di Don Achille Lauro, che aveva conquistato una storica promozione in Serie B, e rimase per ben sedici anni una delle bandiere storiche del Napoli fino agli anni del primo scudetto con un tal Diego Armando Maradona.

“E gli scacchi?!?” dirà qualcuno…

Già, cosa c’entra tutto questo con gli scacchi? Si è discusso a lungo in contesti forse più accreditati di questo circa l’esistenza di una presunta o meno moderna scuola scacchistica italiana, be’, il capolugo partenopeo ha avuto, non solo una celeberrima “scuola bridgistica napoletana” (come infatti non ricordare Eugenio Chiaradia, per tutti il “Professore”, ed il suo “fiori forte napoletano” attorno al cui utilizzo si formarono campionissimi come Forquet, Garozzo, D’Alelio e Siniscalco), ma anche una non meno celebre “scuola scacchistica napoletana” che, prendendo le mosse da figure storiche dello scacchismo napoletano quali De Biase e Marotti, si sviluppò in seguito con Guarini, Nardacchione, Treichler, Del Vecchio fino a Porreca e Trezza per arrivare a sfornare, in epoca più recente, giocatori del calibro di Iannaccone, Martorelli, Cocozza, Giacomo e Giovanni Vallifuoco e, in età per così dire contemporanea, Collutiis, Lettieri e Saccone.
Proprio di Giacomo Vallifuoco, uno dei didatti più apprezzati a livello nazionale, insegnante tra gli altri, di Maria De Rosa, talentuosa promessa degli scacchi femminili in Italia, desideriamo presentare una celebre partita, giocata alle Olimpiadi di Dubai del 1986, occasione in cui il validissimo Maestro italiano mise alle corde un Campione rinomato del calibro di Rafael Vaganian, per ben due volte “Candidato” al titolo di Campione del Mondo.


Da segnalare, da parte di Giacomo Vallifuoco, anche l’attività di autore del recente e già apprezzato trattato sul mediogioco “Il centro dinamico negli scacchi”, scritto a quattro mani col Maestro torinese Pietro Ponzetto, ed edito dalla casa editrice Ediscere.

Vallifuoco

Ovviamente di qualcuno ci dovevam purtroppo dimenticare… ma per  fortuna che in redazione c’è Bilguer74, grande esperto anche di calcio, che ci ricorda del mitico Capitano Giampiero Ceccarelli. Scrive Wikipedia su di lui: “Gioca tutta la carriera nel Cesena, da quel 15 gennaio 1967, data dell’esordio contro la Carrarese, fino al 1985. Per questo entra di diritto non solo nella storia della squadra, ma anche nella storia del calcio italiano, in quanto le 520 presenze con la stessa squadra (146 in A, 344 in B e 31 in C) hanno rappresentato per anni un record per un calciatore italiano.”

Ceccarelli

avatar Scritto da: Martin (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a Acquarello napoletano

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    Mandriano 21 Dicembre 2009 at 18:42

    Gooool!!! Golasso!!!… da qui a poco qualcuno comincerà a parlare dei gemelli del gol!!! …e chi siamo Vialli e Mancini!!

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    Rasko 21 Dicembre 2009 at 18:45

    Da segnalare anche che l’Italia stava per dare una storica mazzata ai leoni russi con Kasparov e Karpov che vinsero una posizione patta a Mariotti e Tatai(vado a memoria quindi forse non sono proprio loro).

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    cserica 21 Dicembre 2009 at 19:13

    Tatai perse contro Kasparov con il nero (nei prossimi mesi presenterò la partita commentata), in 2a Braga perse col bianco contro Karpov, in 3a pari Jusupov-Mariotti, ma tutte e 4 partite con molto equilibrio

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    Bilguer74 22 Dicembre 2009 at 00:01

    Niente di più bello: conciliare calcio e scacchi! Tra i tanti capitani citati, aggiungerei la bandiera Giampiero Ceccarelli, cesenate doc, bandiera storica del club romagnolo.

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    Bilguer74 22 Dicembre 2009 at 23:20

    Grande foto d’annata: l’81-82 è il ritorno in A del Cesena (6-1 a Torino con la Juve, se non ricordo male!, ma nonostante tutto la squadra romagnola si salvò grazie ai gol di Walter Schachner ed Oliviero Garlini! Comunque gran bell’acquarello ed ottima occasione per citare l’eccellente scuola scacchistica napoletana!

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