La patta

Scritto da:  | 15 Dicembre 2011 | Un commento | Categoria: Regolamento

L’art.9 del regolamento internazionale concerne la partita patta

Come abbiamo visto la volta scorsa uno dei possibili risultati della partita è appunto la patta; innanzitutto precisiamo che esistono numerosi modi di “fare patta” ovvero terminare in parità la partita:

  1. patta per stallo – lo abbiamo visto la volta scorsa – si verifica quando il giocatore che ha il tratto, pur non avendo il re sotto scacco, non può fare alcuna mossa legale;
  2. la patta per accordo tra i giocatori DURANTE la partita;
  3. la patta per “posizione morta” ovvero quando, a partire dalla posizione data, nessuno dei due giocatori è in grado di dare scaccomatto all’altro con qualsiasi serie di mosse legali;

In questo articolo tratteremo di altri due tipi di patta ma, prima di tutto, occorre dire che prima di partecipare ad un qualsiasi torneo è importante informarsi su tutte le regole del torneo stesso. È possibile ad esempio che in un dato torneo sia vietato accordarsi per la patta, oppure che sia vietato accordarsi prima di avere eseguito un certo numero di mosse senza avere ottenuto il consenso dell’arbitro.
Se questi limiti non ci sono, occorre ricordarsi una semplice modalità per proporre “patta” all’avversario:

  • fate la vostra mossa;
  • PRIMA di fermare il vostro tempo ed avviare il tempo dell’altro giocatore PROPONETE PATTA;
  • senza attendere ulteriormente, completate la vostra mossa fermando il tempo.

Queste semplici operazioni fanno si che la vostra richiesta sia regolare. Valide sono le offerte fatte anche in altra situazione durante la partita (ad esempio se sta per muovere l’altro giocatore), ma rischiate in tal caso di essere sanzionati per disturbo.
Le proposte non sono soggette a condizioni, valgono – e non possono essere ritirate – fino a quando l’altro le accetta o le rifiuta espressamente, le rifiuta toccando un pezzo con l’intenzione di muoverlo o catturarlo, o la partita si conclude in qualche modo.
L’offerta di patta (e le richieste di cui ai punti successivi 4 e 5) va segnata sul formulario con il segno “=”, spesso questa piccola cosa sfugge ai più ma, questo piccolo segno, potrebbe rivelarsi utile in caso di contestazione.

4. la patta per ripetizione di posizione.

Condizioni necessarie sono:

  • a) la richiesta la fa il giocatore che ha il tratto*
  • b) presupposto della richiesta è che durante la partita, anche non consecutivamente, si siano realizzate sulla scacchiera tre posizioni identiche dei pezzi di entrambi i colori (per definirle identiche occorre che tutti i pezzi possano potenzialmente muovere nello stesso modo nei tre momenti presi in esame. Ad esempio: il diritto ad arroccare o a prendere en passant che vengano meno da una posizione all’altra invalidano la richiesta.
    • c1) la terza posizione deve essersi appena verificata (l’ha creata con la sua mossa il nostro avversario)
    • c2) oppure sta per verificarsi (la creiamo noi con la nostra mossa)
  • d) attenzione: quando il giocatore ha verificato che sussistono le condizioni di cui ai punti a, b, DEVE: in caso di c1) semplicemente fare richiesta all’arbitro che verificherà; in caso di c2) prima di tutto DEVE scrivere la sua mossa sul formulario SENZA ESEGUIRLA e quindi dichiarare all’arbitro la sua intenzione di fare appunto quella mossa che determinerà la terza posizione.

5. la patta per “cinquanta mosse
Si procede in maniera analoga rispetto al punto 4), con la differenza che qui occorre verificare di avere eseguito entrambi 50 mosse consecutive senza qualsiasi cattura e senza spinte di pedoni.
Anche qui:

  • la richiesta la fa il giocatore che ha il tratto;
  • se l’ultima delle 50 mosse di entrambi l’ha fatta il mio avversario, faccio semplice richiesta all’arbitro;
  • se l’ultima starebbe a me farla, allora stesso comportamento punto c2: la scrivo, la dichiaro e chiamo l’arbitro per la verifica, a meno che l’avversario non concordi.

Infatti, vale la pena ricordare che la richiesta di patta è anche offerta di patta perciò è opportuno interpellare prima il vostro avversario. Se egli è già d’accordo non occorre intervento arbitrale.

NOTA BENE:
Se solo toccate un pezzo, perdete diritto alle richieste di cui sopra per quella mossa (alla mossa successiva ovviamente non è detto che saranno mantenute le condizioni per un’altra richiesta) quindi attenzione!

La richiesta non è ritirabile, l’arbitro ne verificherà i presupposti, quindi:
a) se la richiesta è corretta è patta immediata;
b) se la richiesta è errata sono 3′ in più all’avversario.

(*) Si dice che un giocatore ha il “tratto” quando l’avversario ha appena FATTO la sua mossa, in parole povere “tocca” a noi quando l’altro giocatore ha materialmente “fatto oppure ESEGUITO” la sua mossa anche se non ha fermato il suo tempo. Quando invece si ferma anche il proprio tempo si parla di mossa COMPLETATA.

Conoscere la differenza tra mossa “eseguita” e “completata” è necessario per comprendere alcune norme che vedremo prossimamente.

Il nostro prossimo appuntamento sarà con il COMPORTAMENTO DEI GIOCATORI.

avatar Scritto da: AF Sergio Nanni (Qui gli altri suoi articoli)


Un Commento a La patta

  1. avatar
    Mongo 15 Dicembre 2011 at 11:16

    Ma come si fa a dire all’avversario: “Hai la patta aperta!”? Devo fare intervenire l’arbitro? Glielo posso dire quando tocca a lui muovere? Devo attendere le fatidiche 50 mosse oppure che la situazione si ripeta in tre partite anche non consecutive? E, se per caso, la sua patta non fosse veramenta aperta, incorrerei in penalizzazioni di tempo?

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