Psicoanalisi scacchistica

“Il profuso simbolismo fallico degli scacchi offre una certa gratificazione a livello fantastico del desiderio omosessuale, in particolare di masturbazione reciproca, un desiderio totalmente represso, com’è ovvio.” (La Psicologia del giocatore di scacchi, Reuben Fine, Adelphi, pag. 46)

Sulla solita falsariga psicanalitica,  Ernest  Jones, uno dei più noti allievi di Freud, che nel 1930 scrisse il saggio “The problem of Paul Morphy”, dove esaminava in modo dettagliato il gioco degli scacchi. Egli evidenziava come gli scacchi siano un gioco che attira in gran parte solo gli uomini perché rappresentano una messa in scena dell’uccisione del padre, con una forte sfumatura sadico-anale e aspetti omosessuali.  

Jones raffigura, sulla scacchiera, la donna, la figura materna, con La Regina; il membro fallico con La Torre; il padre con Il Re, e il figlio con Il Pedone. Tutto il gioco degli scacchi sarebbe, a suo dire, una messa in scena del complesso edipico dove si dà la caccia al padre-re per ucciderlo, liberando la madre, ovvero la regina.

E così ci viene portato alla ribalta della cronaca tale Buinov Borjchnik, Maestro russo, che uccise il proprio padre sodomizzandolo.

Ma mentre Reuben Fine era GM di scacchi, uno dei migliori giocatori al mondo tra la metà degli anni ’30  e i primi ‘40, oltre che uno psicologo e uno scrittore di libri d’argomento sia scacchistico che psicologico; che vinse cinque medaglie, di cui quattro d’oro, in tre edizioni delle Olimpiadi di scacchi e si piazzò primo in tutti e sette gli U.S. Open a cui partecipò (1932, 1933, 1934, 1935, 1939, 1940, 1941); Ernest  Jones di scacchi giocati ne sapeva poco o nulla.

Fine R. – Fischer R.

Manhattan blitz New York, 1963

[D83] 1.d4 Cf6 2.c4 g6 3.Cc3 d5 4.Af4 Ag7 5.e3 0–0 6.Db3 c6 7.Tc1 dxc4 8.Axc4 b5 9.Ae2 Ae6 10.Dc2 b4 11.Ca4 Dd5 12.b3 Ch5 13.Af3 Da5 14.Ce2 Ad5 15.e4 Cxf4 16.Cxf4 Ah6 17.exd5 Axf4 18.dxc6 Axc1 19.Dxc1 Ca6 20.0–0 Cc7 21.Te1 e6 22.Te5 Cd5 23.Axd5 exd5 24.h4 Tac8 25.h5 Db5 26.c7 Dd7 27.De3 Txc7 28.Cc5 Dg4 29.h6 Tc6 30.Txd5 Tf6 31.Cd7 Te6 32.Te5 Dd1+ 33.Rh2 Txe5 34.Dxe5 1–0

Quasi un orgoglio gay!!

Tuttavia ora mi chiedo se nessuno di questi dottoroni abbia mai preso in considerazione l’ipotesi che il cavallo sulla scacchiera rappresenti, che so… un cavallo!!

E allora viene fuori la storia di Richard Barry, Maestro Internazionale degli anni ’30, il cui padre si rovinò giocando tutti i risparmi alle corse di cavalli, per poi suicidarsi in una camera d’albergo di Los Angeles. Richard non superò mai il trauma e perse gran parte delle sue partite poiché sacrificava entrambi i cavalli prima della fine dell’apertura. Il suo ultimo incontro, prima del forzato ritiro, passò alla storia come uno dei più bizzarri mai visti: Barry fece 54 mosse consecutive di cavallo tra la decima e la sessantacinquesima, poi, arrivato nel finale di partita con soltanto un suo pedone e i due re sulla scacchiera, dovendo promuovere, alla domanda dell’arbitro “quale pezzo desidera, Mr. Barry?” rispose “penso che prenderò un cavallo, se non le dispiace”, terminando così l’incontro con una patta per materiale insufficiente.

Barry R. – Marshall F.

Cambridge Springs

[C63] 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 f5 4.d4 fxe4 5.Cxe5 Cxe5 6.dxe5 c6 7.Cc3 cxb5 8.Cxe4 d5 9.exd6 Cf6 10.Ag5 Da5+ 11.Ad2 b4 12.De2 De5 13.Cxf6+ gxf6 14.Dxe5+ fxe5 15.Axb4 Tg8 16.Td1 Tg4 17.Aa3 Te4+ 18.Rf1 Ad7 19.f3 Ab5+ 20.Rf2 Te2+ 21.Rg3 Ah6 22.c3 0–0–0 23.Rh3 Ad7+ 24.g4 Tf8 25.Tdf1 Af4 26.Te1 Tf2 0–1

Misteri della psicanalisi scacchistica!!

Non so voi ma io preferisco giocare a scacchi e vedere di queste immagini…!!

Misteri della psicanalisi scacchistica!!

Scritto da: Mandriano (Qui gli altri suoi articoli)