Elogio del masochismo

Scritto da:  | 25 Giugno 2012 | 15 Commenti | Categoria: Zibaldone

Più si va avanti e più diventa difficile tirare fuori qualcosa di decente senza che mi arrivi qualche scarpa in fronte…

Intanto il masochista, quello che gode del suo male fa un po’ quello che gli pare. Se da un male per lui nasce un bene non si può biasimarlo. Non tutti siamo uguali e c’è pure chi salta di gioia a ricevere frustate dappertutto e martellarsi le palle sull’incudine (delicata iperbole).

Esiste il masochismo negli scacchi? Certo che esiste. Prendiamo tutti quelli che vogliono per forza cimentarsi in questo gioco e non ci sono pipati, come si dice dalle mie parti. Botte su botte, sconfitte su sconfitte. O uno si butta dalla finestra o incomincia a sfruttare questa disperata situazione. Come? Mettendola sulla goduria. Tu mi becchi l’Alfiere lasciato in presa? E io sento uno sfrigolio addosso. Tu mi pappi la Regina con uno scacco doppio? E il brivido si tramuta in eccitazione. Tu mi dai due o tre infilate alla volta? E io mi ingrifo (conio personale) come un toro alla monta. Tu mi rifili un matto affogato? E io arrivo al culmine del piacere.

A questo punto il masochista scacchistico incomincia a scegliere gli avversari che, con il gioco espresso, riescono a placare la loro perversa sete di goduria. Li vedete in giro nei circoli con gli occhietti sgrillanti (altro conio) a cercare la persona giusta per fare una “partitina”. E infatti “Facciamo una partitina?” ti chiedono con un mezzo sorrisetto furbetto, pregustando il futuro piacere. E voi, inconsapevoli fustigatori di chiappe, annuite e incominciate quella che per loro è una strada lastricata di delizie fino all’epilogo finale che li lascia felicemente storditi ed estasiati.

Dunque una fava con due piccioni. Lui si diverte e voi pure. E allora un elogio al masochismo va fatto…

W il masochismo!

avatar Scritto da: Fabio Lotti (Qui gli altri suoi articoli)


15 Commenti a Elogio del masochismo

  1. avatar
    sotto la torre 25 Giugno 2012 at 14:17

    giusta osservazione che rispecchia una bella quota di scacchisti.
    Non si periti di scrivere signor Lotti, abbiamo capito (…cavolo,,,plurale maiestatis ) che per Lei scrivere è come respirare ( ma si procuri una sciarpa perchè fra tosse, asma, cimurri,raucedini,catarri,enfisemi,scaracchi,sputazzi,starnuti,paonazzamenti,torpori e quant’altro un minimo ci preoccupa ) e quindi continui liberamente e felicemente a produrre quel connubio di ispirate scritture alternate a didascalie lupanariche ( neologismo). con affetto
    un ammiratore part-time

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    Giancarlo Cheli 25 Giugno 2012 at 15:20

    😐 Ho deciso di non intervenire più su Soloscacchi e Scacchierando, perchè, qualche tempo fa, avevo “osato” non ritenere un “talento” un giovanissimo scacchista toscano, e mi avevano trattato ” come un pellaio “- come si dice dalle mie parti..
    Faccio questa eccezione per salutarti, Fabio,e condivido la parte finale dell’intervento del ” vecchio gerarca ” pisano – in senso.. scacchistico, s’intende !..
    Il masochismo scacchistico non va elogiato troppo : secondo me, quando uno ” non c’è pipato “, dovrebbe ” giocare poco.. “e non sono ancora riuscito a capire come facciano – anche.. economicamente.. – tanti scacchisti a giocare un torneo dopo l’altro.. ( ai tempi.. nostri, tre tornei all’anno erano già tanti… Cosa ne pensi ?. Stammi bene

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    Fabio Lotti 25 Giugno 2012 at 15:40

    Sono contento dell’ammirazione, pure se part-time, del Maestro (oggi a trovarlo un part-time!) a cui va il mio ringraziamento, ma ancora più contento dell’intervento di Giancarlone Chelone che ritorna dopo una lunga assenza.
    Che dirti. Ti consiglio di continuare ad intervenire dove vuoi fregandotene delle critiche che fanno un po’ parte dei blog. A dargli retta io avrei dovuto smettere di scrivere da diverso tempo. Invece sono qui con qualche pezzo srerio contornato da cazzate varie che spero riescano ad alleggerire un clima che a volte si fa pure pesantino.

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    paolo bagnoli 25 Giugno 2012 at 17:43

    Carissimo Fabio, sono al 100 per 100 dalla tua! E, destinato agli ipercritici, sparo un commento relativo a quelli che giocano in rete (io, dovendo disertare i tornei per questioni di salute, ormai mi diletto solo su internet…;).
    Esistono giocatori che, in posizione disperata, si lanciano in “spite checks” fantasiosi, come quel tizio – polacco, mi pare – che ultimamente, di fronte ad un imparabile matto in una, mi ha sparato addosso prima la Donna (catturata dal mio monarca), poi una Torre (stessa fine), poi ha spinto in presa un Pedone. Mi sono sentito in dovere di non dargli matto, alimentando in tal modo il suo masochicmo, iniziando a catturargli i restanti Pedoni e lasciando al suo posto il residuo impotente Alfiere. Avrà goduto quando non ho potuto fare altro che affibbiargli il matto?

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      Jas Fasola 25 Giugno 2012 at 17:53

      Beh, quel polacco non ero io (almeno questa volta) 🙂
      Pero’ con le lampo su internet la mia pressione e’ volata e adesso non ci gioco piu’ 😥

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    Luca Monti 25 Giugno 2012 at 18:06

    Caro Fabio.Se sei uscito indenne anche dopo quella “genialata” che è stato Elogio del silenzio,stai sicuro che le scarpe in fronte non te le tira più nessuno.Magari solo qualche improperio!Do anche io il
    bentornato a Giancarlo Cheli.

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    Fabio Lotti 25 Giugno 2012 at 18:31

    Il mio lato bambinesco si fa sempre più prepotente, soprattutto ora che me la devo vedere con Jonathan. Ecco un esempio della sua dialettica. Nonno incazzicchiato “Perché hai dato un pugno a quella bambina?”- Nipote “Nonno, non era un pugno, era un cazzotto”. Li mortacci!
    Per gli amanti del giallo http://blog.librimondadori.it/blogs/ilgiallomondadori/2012/06/07/isole-e-treni-maledetti/.

  7. avatar
    Zenone 26 Giugno 2012 at 11:22

    Ciao Nonno:

    Masochismo negli scacchi?….Noooooo.

    Si gioca, a volte, a scacchi per snobismo,
    o per gli amati pezzi bicolore
    che rendon lieto trascorrer le ore.
    Ma dietro a tutto ciò c’è masochismo?

    Respingo tosto questa tua visione,
    questo bisogno di farsi mal a forza.
    Lotti, pensavo, la tua disputa smorza,
    vittima sei dall’esser buontempone.

    Ma oggi, nel parlar con mia signora,
    la donna che mi segue ormai da anni,
    sapiente e cosciente di quei danni
    che ho fatto alla scacchiera fino ad ora,

    Disse: ier sera less’io di spiritismo,
    e sognai il tuo ultimo torneo :
    un “doppio”, un “affogato”, un piagnisteo
    Or vuoi giocare ancor, ma è masochismo!

    Insomma, come sempre con Lui ho toppato,
    il ghibellin senese ha colto il segno,
    E’ certo un saggio e quindi pago pegno:
    per gli scacchi devo esser malato!

    Ciao

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    Fabio Lotti 26 Giugno 2012 at 11:26

    Straordinario! Questa è una delle più belle. Continuerò gli elogi anche, e soprattutto, per le poesie esilaranti di Zenone… 🙂

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    paolo bagnoli 26 Giugno 2012 at 22:44

    S’ i fussi Gran Maestro, e non lo sono,
    apprezzerei degli altri il masochismo
    e con inenarrabile sadismo
    li matterei così, sanza perdono.

    S’i fussi giuocator di gran livello
    avendo forte titolo conquiso
    sul tavolier farei regnare il riso
    massacrando alla vece questo e quello.

    S’ i fossi schiappa, come sono e fui,
    invano lotterei con li maestri
    prendendo matti, ma di masochismo

    non parlerei, lasciandolo ad altrui
    e m’accontenterei dei pochi estri
    che la passion m’ispira (e ‘l fanatismo…;).

  10. avatar
    Fabio Lotti 27 Giugno 2012 at 16:04

    La mi nonna! Qui arriva pure i’ nostro Cecco! Una bella lotta tra Zenone e Bagnoli… 🙂

  11. avatar
    paolo bagnoli 27 Giugno 2012 at 22:42

    La citazione dell’Angiolieri era dedicata a te, ovviamente…

  12. avatar
    Zenone 29 Giugno 2012 at 12:28

    Beh, rispondo alla provocazione dei classici e mi butto su criptico ermetismo con un paio di “scherzi” che fanno il verso (scacchistico) a due grandi che non si amavano: Quasimodo (premio Nobel) e Ungaretti (premio Nobel mancato, e non si capisce perché):

    “Ed è subito matto”

    Ognuno sta su 64 case bicolore
    Trafitto da un terribile scacco:
    ed è subito matto.

    “Scacchisti”

    Si sta come
    in finale
    pedoni
    isolati.

    Si scherza naturalmente!

    • avatar
      Ramon 29 Giugno 2012 at 19:10

      Zenone eccellente come sempre…
      Ah, ovviamente “off-topic” ma… ecco, all’ennesima domanda sul motivo per cui avessero assegnato a lui il Nobel e non ad Ungaretti, Quasimodo (che IMHO poeta lo era veramente) finalmente rispose: “Perché Ungaretti poeta non è…”

  13. avatar
    Fabio Lotti 29 Giugno 2012 at 15:23

    Secondo me un giorno vanno raccolte in una speciale sezione di poesie.

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