Tolleranza zero, polli, piccioni, tigri e Vogue

Scritto da:  | 29 Agosto 2012 | 13 Commenti | Categoria: Internazionale, Olimpiadi

Parte prima

Ecco intanto da Istanbul qualche notizia preliminare grazie al nostro puntuale Bagadais XXIV. Non è arrivato in Turchia Baadur Jobava, ammalato e sostituito all’ultimo istante da Shanava: un brutto colpo per le chances della Georgia e anche per lo spettacolo, visto il gioco sempre garibaldino del campione georgiano. Sembra sia arrivato invece, regolarmente, il francese Christian Bauer, nonostante il terribile dramma che lo ha colpito pochi giorni or sono (Bauer ha perso il figlio, di soli quattro mesi, mentre stava giocando nella finale del campionato di Francia).

Qualche nota sul regolamento, che prevede il divieto di concordare patte entro le 30 mosse, l’obbligo, per i capitani, di posizionarsi alle spalle dei propri giocatori e non davanti, il divieto, per gli stessi, di rivolgersi a loro, nemmeno con lo sguardo, e infine la “tolleranza zero” per i ritardatari al via di ogni turno.

Qui qualcuno mi spieghi (se può) a che serve quest’ultima estrema severità. In caso di un improvviso guaio intestinale dell’ultimo minuto, cosa debbo fare? Come faccio a presentarmi di fronte all’avversario? E se l’autobus ha un incidente stradale e non ne trovo subito un altro? Ma pure la regola del divieto di “contatto visivo” vi pare facile da monitorare e far rispettare? C’è l’occhio di falco di Wimbledon, che tutto registra?

Potrebbero venir fuori dei seri problemi per il capo degli arbitri, che è il greco Nikolopoulos Panagiotis. Ma no, perché penso male? Il nostro Bagadais XXIV ci dice nel messaggio che allenatori e giocatori hanno giurato ieri sportività. Ah, beh! Ehi, dico, Bagadais, sveglia! Sei un piccione o un pollo?

Ragazzi, controllate anche voi che tutto vada liscio, potete farlo, se ne avete il tempo, osservando in diretta lo spettacolo su Chess.TV!

Seguire quanto sta accadendo in queste prime giornate di gara può essere certamente interessante, ma dobbiamo essere consapevoli che le stesse saranno poco determinanti ai fini del risultato finale.

Infatti non si giocano più, come in anni lontanissimi, gironi di qualificazione e poi una fase finale all’italiana (erano più facilitati gli accordi sottobanco), ma un unico torneo a sistema svizzero, nel quale è fondamentale, un po’ come accade nel ciclismo, mantenersi nelle posizioni di testa, stare sulle ruote giuste e poi dare il colpo di reni buono nel momento che conta. Negli anni duemila abbiamo assistito a duelli decisivi nel penultimo e soprattutto ultimo turno, e spesso il podio s’è deciso solo alla conclusione dell’ultimissima partita.

Diversamente, in passato si è assistito a numerose vittorie, possiamo dire, per K.O.T. (KO tecnico), tanta si è mostrata la supremazia di una formazione su tutte le altre. E quasi sempre questa formazione è stata quella dell’Unione Sovietica, per quanto anche la Russia di Karpov e Kasparov non poteva aver rivali negli anni 90.

Ma quale sarà stata la squadra nazionale più forte di tutti i tempi? Secondo voi? Coraggio, dite!

Sapete che c’è stata, nella storia delle Olimpiadi, una sola formazione capace di vincere la medaglia d’oro vincendo anche tutti i propri incontri? Ebbene, questa è stata l’URSS di Lipsia 1960 (20 successi, di cui 9 nella fase eliminatoria e 11 nella fase finale).

Leggiamo, per ordine di scacchiera, i componenti di quello squadrone formidabile : Tal, Botvinnik, Keres, Korchnoi, Smyslov e Petrosjan.

Lipsia 1960: Fischer vs Tal, ½ – ½

Trovatemi un’altra equipe in grado di competere con questo mostruoso sestetto: molto difficile! Pensate che Tal ottenne appena (?!) il 73% perché subì l’ultimo giorno una sconfitta per mano di Jonathan Penrose, mentre tutti gli altri finirono con oltre l’80% dei punti! I sovietici staccarono la seconda arrivata, gli USA, di 5 punti, e la terza, la Yugoslavia, di ben 7.

Altre tre volte l’URSS sfiorò in seguito questa impresa.

La prima a L’Avana 1966, con Petrosjan, Spassky, Tal, Stein, Korchnoi e Polugaevsky: furono 19 gli incontri vinti, ma il tabellino fu “sporcato” dal pari con l’Ungheria, con Lengyel che piegò Stein.

La seconda a Lucerna 1982, con Kasparov, Karpov, Polugaevsky, Beliavsky e Tal: 13 incontri vinti ed un pari con l’Olanda (Ree batté Beliavsky); qui a Lucerna i sovietici staccarono di ben 6,5 punti i secondi, una delle più forti formazioni cecoslovacche della storia (Hort, Smejkal, Ftacnik e Jansa).

La terza a Novi Sad 1990, con Ivanchuk, Gelfand, Beliavsky, Yusupov, Yudashin e Bareev: 13 incontri vinti ed un pari (solo patte) proprio con la Cecoslovacchia.

Esco dall’imperdibile nostalgia e dai numeri, e torno ad oggi, grazie a Chess.TV.

Vedo Grischuk con le mani sulla faccia e nei capelli, concentratissimo, ma lo riconosco lo stesso dall’immancabile maglietta a righe e dallo “zeitnot”. Ecco, per esempio, il suo avversario di oggi, primo turno, il dominicano Santana José Lisand Munoz, sfoggia degli occhialoni scuri: come fai a capire che cosa incrocia il suo sguardo? Mah!

Vedo la telecamera indugiare abbastanza sulla gara femminile. Molto bene. C’è adesso in primo piano una campionessa (?) dai lunghi capelli neri, molto, molto elegante, abito nero, collana di perle, gran bell’orologio al polso. E’ da copertina, ma veramente da copertina, un tipo da Vogue. Sorride e sembra apparentemente disinteressarsi della posizione dei suoi pezzi sulla scacchiera. Anch’io. Prima che io scopra chi sia, sparisce il collegamento …. Jas, tu hai capito chi è lei?

(no… assomiglia, ma non è lei)

Quando torna il collegamento, vedo la regia indugiare su un altro incontro femminile molto decorativo, Cina-Bangladesh: 4 signore immobili vestite di un serioso completo grigio, contro altre 4 altrettanto statuarie ma piccoline e con una tuta tricolore da palestra.

Cerco con lo sguardo, davanti al video, traccia dei nostri rappresentanti: non li vedo, ma temo di essere squalificato da Panagiotis se resto troppo a scrutare. Nel dubbio, infilo anch’io i miei finti Ray-Ban da sole. C’è un sacco di pubblico nei corridoi laterali, nonostante la giornata feriale. Bene.

Su parecchie scacchiere, distratte signorine lasciano la propria torre in presa, e non si tratta di sacrifici, forse è stanchezza per il viaggio. Il candidato maestro Boris Ferrufino, Bolivia, lascia la partita con due pedoni in meno e si congratula con Tigran Petrosjan. Forse pensa di essere a Lipsia contro l’altro Tigran, ma no, i pedoni erano due e belli sani!

Mamma mia! Come piovono i quattro a zero! Però Nelson Pinal sta dando del filo da torcere a Karjakin, peccato che lui non se ne renda conto nemmeno, e Grischuk è ora sul serio con le mani nei capelli, ma ci pensa Munoz ad aiutarlo … Daniele Vocaturo! eccolo che sta per mattare spavaldo il guatemalteco Douglas Garcia! …. altro scollegamento … ma ora basta, ho già visto e detto tante cose, altrimenti scopriamo troppo presto chi è l’assassino … e poi c’è d’aspettare il nuovo resoconto che ci porterà domani il fido Bagadais…. A presto, e buon divertimento!

Ebbene, riapro e completo il testo, relativamente alla cronaca, perché Bagadais XXIV è già qui con le sue informazioni e perché sta per concludersi il secondo turno.

Le notizie (serie) da Istanbul sono queste:

L’Italia si avvia con le vele al vento, tanto nel settore open quanto in quello femminile. E che Guatemala e Botswana fossero avversari semplici è vero fino ad un certo punto. Intanto perché c’è sempre l’emozione dell’esordio, del turno iniziale, e poi perché, di questi tempi, nel mondo hanno imparato a giocare bene quasi tutti, con le sole eccezioni, probabilmente, di Martin Eden e del sottoscritto.

Ne sa qualcosa l’Olanda, che ha superato per un pelo la Malesia (sconfitto Van Wely), o l’Argentina, il cui 3 a 1 contro l’altro Botswana è stato sudato e fortunato. E comunque siamo davanti anche all’Armenia, perché Movsesian è stato battuto dal boliviano Osvaldo Zambrana, all’Ungheria, con Almasi e Berkes fermati sul pari da due quasi sconosciuti kirghisi, alla Cina, con Wang Yue che ha diviso la posta col senza titolo (2347) zambiano Stanley Chumfwa, ad Israele, che non è andato oltre un 2,5 a 1,5 contro i “senza paese” dell’IPCA (ha perso Sutovsky da Obodchuk, doveva succedere) e alla grande Russia, che ha avuto, tanto per continuare a non smentire le mie valutazioni di ieri l’altro, un Tomashevsky incapace di andare oltre il perpetuo con il rappresentante della Repubblica Dominicana, MF (2312) William Puntier.

Bene, oggi 29 agosto gli incontri di cartello nel secondo turno dell’open sono Grecia-Russia, Cina-Italia (!!), Germania-Georgia, Turchia-Repubblica Ceca e Inghilterra-Brasile (che forse verrà spostata a Wembley o al Maracanà).

Donne. Pochissime e non determinanti sorprese nel turno d’inizio, tanti “cappotti”, bene le nostre e oggi Italia-Olanda, difficile ma non impossibile ostacolo (l’Olanda è la numero 17, noi siamo 31). Forza azzurre!

Per il titolo di “Megacappella del turno 1”, Bagadais ed io vorremmo far concorrere questa di Quinonez, nella Godena-Quinonez:

Posizione dopo 16.Cg5

Qui un po’ tutto è giocabile per il Nero, anche se il pedone in meno sembra senza compenso, tutto tranne 16…Td8??, e il nostro Michele non si lascia sfuggire la ghiotta e semplice occasione: 17.Dh5. Il Re Nero è in mezzo a insuperabili guai, l’alfiere nero pure, e il loro conduttore opta per l’abbandono.

Parte seconda: Reina toma el peón “a2”

Ed eccoci giunti al turno n.2. Il buon Bagadais XXIV si è ristorato con una zuppa fredda di fagioli con mais ed è ripartito, e io tento di ricollegarmi con la Chess.TV.

Che vedo? Errore! Cioè, orrore! C’è già una patta in 15 mosse, per ritorno di posizione, fra il greco Banikas e Karjakin. Pertanto, qual è la differenza fra una patta concordata e questa qua? Boh! “Vergognati, Karjakin” è il commento più benevolo sui blog (gli altri non sono trascrivibili).

Ma qualcuno offre una spiegazione plausibile. Questa. Dove non arriva la signora Merkel, ostaggio del Grande Maestro Weidmann (uno che ha in tasca, beato lui, più di 5.000 punti Elo), arrivano i russi a offrire un mezzo punto che per la Grecia è ossigeno puro e ne allontana il default (per qualche giorno). Meno male che Draghi e la BCE sanno che l’Italia non ha bisogno di ossigeno altrui (per ora). Invece non penso che gli ucraini oggi faranno come i russi, visto che hanno il Qatar come avversario, o forse sì, ci proveranno, ma per opposte motivazioni ..….

Sto scherzando, naturalmente, sto scherzando: Grecia e Italia ce la faranno, come ce la farà la Spagna, ne son certo, e un giorno, me lo auguro, saranno di nuovo tutti e tre con rating “AAA” (=Anderssen e Alekhine Annichiliti).

Usciamo da un argomento spinoso e gustiamoci il nippo-americano Nakamura: sarà antipatico a tanti, però bisogna ammettere che lui fa divertire (anche quando non vince, anzi soprattutto), con quei suoi arrocchi eterogenei a volte un po’ forzati e i conseguenti assalti alla baionetta, come oggi contro il lituano Malisauskas, il quale però non si lascia intimidire e ribatte, al momento, colpo su colpo.

Vidmantas Malisauskas

Intanto mi distrae il “bip” di un sms. Eccolo qui, leggo sul display “Cheval en f3 y Reina toma el peon a2”. Le mie partite per corrispondenza! Porco diavolo, “toma el peon a2”? Me l’ero dimenticato, a2. Ecco, lo sapevo, lo sapevo! Tutta colpa di Martin Eden! Per non abbandonare Istanbul, devo quasi abbandonarne altre due …. ma quel che conta è che non siano le ultime, caro Martin, perché “lo importante è partecipar, no ganar” , come dice il mio amico Soares.

A fatica torno a concentrami sulla gara olimpica e sui nostri. Bene Brunello che patta di nero con Ding Liren, ma ahi, Vocaturo perde con Li Chao e le partite di Godena e Caruana lasciano solo sperare, se va bene, in due pareggi. Quindi, purtroppo è il caso di dire: disco ….. rosso con i cinesi, come due anni fa, ma la competizione è lunga e non è detto che un turno subito così impegnativo non sia stato comunque utile ai nostri per affinare il gioco e la concentrazione. Il tempo per recuperare c’è tutto.

Ancora uno sguardo a Nakamura, oggi in camicia bianca e sobria cravatta, alle prese con un pazzesco finale di Donne, con pedoni in odore di promozione per ambedue i contendenti. Lui è uno che non chiede mai la patta, neppure in un finale di soli Re. Scusatemi, sarà perché mi schiero di solito dalla parte dei più deboli, ma stavolta non posso non stare dalla parte di un vecchio e simpatico grande maestro come Vidmantas Malisauskas, spero proprio che gliela faccia a strappare il mezzo punto.

Ma c’è ora una bandierina che sta tremando di brutto sulla prima scacchiera, è quella di Ivanchuk, ci sono solo due secondi per un semplice salvifico scacco, ma accade l’incredibile e …Mohamad Al-Modiahki – Vassily Ivanchuk è 1 a 0.

Mohamad Al-Modiahki

Non reggo il colpo e vi lascio. Molte partite sono ancora in corso. Ci aggiorniamo a domani, spero, con le altre notizie che ci porterà il nostro amico Bagadais XXIV.

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


13 Commenti a Tolleranza zero, polli, piccioni, tigri e Vogue

  1. avatar
    Mongo 29 Agosto 2012 at 22:26

    Stupendo! E’ come essere lì in tribuna… Disdico subito tutti i biglietti che avevo prenotato per ‘l’olimpic stadium’ e decido che seguirò le olimpiadi qui comodo da casa ovviamente su SoloScacchi!! Grazie a Marramaquis ed al suo strepitoso piccione viaggiatore. :mrgreen:

  2. avatar
    Leporello 29 Agosto 2012 at 22:34

    Sopraffino!!! …posso dirlo?!? 😛

  3. avatar
    Mongo 29 Agosto 2012 at 22:57

    Scusa Marramaquis, ma nel suo trasferimento odierno Bagadais XXIV ha smarrito un comunicato stampa che la Polfer turca mi ha appena recapitato: “Doping (informatico) olimpico: a quasi due anni dalle Olimpiadi siberiane di Khanty Mansiysk arrivano le sanzioni della FIDE per i tre giocatori francesi coinvolti nello scandalo. Capitano, un giocatore e un “basista” squalificati fino a 3 anni. Non sara’ nemmeno l’ ultimo atto legale della vicenda, ma nell’ ambiente pochi sembrano schierarsi in difesa dei giocatori coinvolti.”.

  4. avatar
    Jas Fasola 30 Agosto 2012 at 00:07

    mmmhhhh, Marramaquis, non ho capito chi sia la modella ma noi in squadra abbiamo la Karina che non ha niente da invidiare a nessuna :mrgreen:

    • avatar
      fds 30 Agosto 2012 at 09:50

      Si, Karina è carina ;-), ma quello che in lei colpisce di più è la grinta che mostra con lo sguardo, almeno quando gioca. Ieri sono stato per gran parte del tempo a 50 cm dalla sua scacchiera e non ho potuto fare a meno di notare le decise occhiate che di tanto in tanto lanciava alla sua avversaria, la venezuelana Varela Tilsia.
      Piuttosto, posso dire di essere stato ammaliato dallo charme di Joanna, che non giocava ed è stata per quasi tutto il tempo seduta vicino a me a osservare le compagne. Si, lo so che non potevo farla stare lì, ma ha una voce e un modo di parlare decisamente sensuale, che mi son detto che il rischio di beccarmi un cazziatone da parte di uno dei capi era ben compensato… :oops:

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        Jas Fasola 30 Agosto 2012 at 10:44

        Certo, sei stato casualmente per gran parte del tempo a 50 cm dalla sua scacchiera…
        Inoltre hai una preferenza per le bionde…
        OK, oggi sono in Federazione per il semilampo del giovedi’, vedo se hanno bisogno di un arbitro internazionale per qualche torneo 😉

        • avatar
          fds 30 Agosto 2012 at 20:01

          Ehm, errata corrige.
          Chi ha osservato l’intero incontro vicino a me non è Joanna. Sono stato tratto in inganno dal pass che aveva ieri, con scritto player. Invece oggi, sempre presente vicino alla squadra, ne aveva uno da dirigente e, per capirci, le ho chiesto il nome. Comunque sempre bionda è, e lì non potrebbe stare, ma nessuno, nemmeno i severissimi capi, la mandano via :mrgreen:

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            Jas Fasola 30 Agosto 2012 at 21:36

            Ok, ok comunque eccola qua :mrgreen:
            http://www.pzszach.org.pl/index.php?idm2=39&idn=1791

            Oggi le ragazze hanno vinto con l’Ungheria (che non ha la Polgar) per 3-1, lo stesso risultato con cui i polacchi hanno regolato il Cile.

            Per l’Italia cappotto dei maschietti sul Nicaragua e vittoria 2,5 a 1,5 delle femminucce sul Venezuela.

  5. avatar
    Jas Fasola 31 Agosto 2012 at 21:10

    Quarto turno: l’Italia vince di misura con il Cile (Vocaturo ❗ )
    mentre le ragazze perdono 2,5-1,5 con il Costarica, che ha ragazze piuttosto solide di gioco e di nervi (le italiane purtroppo un po’ meno, soprattutto vicino alla quarantesima sfuggono alcune cose, come i doppi).

    I polacchi perdono 3-1 con l’Ucraina (bella combinazione di Ivanchuk con Wojtaszek) e le ragazze pareggiano con la Slovacchia (sempre grande Monika Socko ma deludono Joanna Worek, che perde, e Jola Zawadzka, che non vince un finale di donne e cavalli superiore).

    • avatar
      fds 31 Agosto 2012 at 22:10

      E’ stato un match tiratissimo quello pareggiato con la Slovacchia, se si pensa che tra la seconda e terza ora di gioco su tutte le scacchiere si viaggiava alla velocità media di 6 mosse a ora!
      Le due squadre avevano in sala gioco diversi supporter in ansia.
      Tra essi, il Capitano della Slovachia maschile si può dire era più presente al tavolo femminile che al suo. A un certo punto era così emozionato (e stanco perché anziano), che si è seduto al posto del legittimo Capitano. Ho dovuto mandar via quest’ultimo perché due era Capitani è illegale 😉 .
      La Polonia rispondeva con le frequenti visite di un più arzillo anziano, dirigente federale e responsabile di area continentale, alla sua 27a Olimpiade!!
      Poi, era un via vai dei giocatori del maschile delle due Nazioni e di illustri sconosciuti (per me).

      Secondo me c’era troppa tensione, e le giocatrici ne hanno sofferto.
      Alla 34a Joanna (ebbene l’ho finalmente vista 🙂 ) lascia il punto all’avversaria.
      In prima scacchiera appena si arrivava al controllo del tempo, come già segnali Monika pareggia.
      Dopo il pareggio di Iweta, rimane a Jolanta l’onere di vincere il match, anche perché ha un pedone in più.
      Ma l’avversaria non è d’accordo e controgioca con decisione sul pedone ‘reale’ in f7, limitando fortemente l’azione di Jola che, dopo un pò, si impappina e cede il plus pedone e con esso ogni speranza di vittoria.
      Bel match!

      PS – Siccome si giocava sul terzo tavolo, quindi vicino a capi e televisioni, ho dovuto – con grosso rammarico 🙂 – chiedere alla dirigente di seguire dagli spalti l’incontro.

      • avatar
        fds 31 Agosto 2012 at 22:14

        Ma l’orologio di Soloscacchi con quale fuso orario è allineato?
        In Italia dovrebbero essere le 00.10, e non le 22.10 che segna il mio post.

        • avatar
          Jas Fasola 1 Settembre 2012 at 10:37

          Grazie, fantastico, abbiamo un inviato per seguire la Polonia femminile!
          Oggi big match tra la Dembo (Grecia), anche collaboratrice di SoloScacchi, e la Socko!

  6. avatar
    Jas Fasola 1 Settembre 2012 at 19:40

    Italia maschile e femminile vincono nettamente 3,5 a 0,5 con Kirghizistan e Galles.

    La Polonia maschile vince 2,5 a 1,5 con l’Argentina mentre quella femminile vince di misura sulla Grecia (vince Zawadzka).
    Pari il big match tra Dembo e Socko, con la seconda che in buona posizione sacrifica la Qualita’ con lo scopo… di vedere lei i sorci verdi per tutto il resto della partita, fino ad una patta per ripetizione di mossa con la Dembo in posizione quasi sicuramente vinta.

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