Ruta di Camogli: la prima volta di Andjelko

Scritto da:  | 24 Settembre 2012 | 4 Commenti | Categoria: Nazionale, Tornei

Lo splendido panorama che si gode da Portofino vetta…

Se c’è uno scacchista che non smette mai di dimostrare la sua passione per gli scacchi costui è il Maestro Internazionale serbo Andjelko Dragojlovic: un autentico globetrotter della scacchiera!
Partito da Novi Sad sabato pomeriggio atterra a Roma in serata, sale su un treno per Genova e arriva a Recco domenica mattina alle 8 e 30. Qualche creüza a passo spedito ed eccolo, fresco fresco come una rosa, davanti alla scacchiere apparecchiate in bella mostra per la 32ª edizione del prestigioso Memorial Ottolenghi, organizzato dall’affiatatissima compagine locale capitanata dall’inossidabile Marcello Schiappacasse, manifestazione che nel corso dei decenni ha visto avvincendarsi nell’albo d’oro dei vincitori nomi del calibro di Sabino Brunello, Milorad Vujovic, Sabbaz Nurkic, Flavio Guido, Stefan Djuric e altri rinomati illustri giocatori. Bene, dicevamo di Dragojlovic: minimamente intaccato nel corpo e nello spirito dalle peripezie del lungo viaggio parte alla grande con un perentorio tre su tre giusto per antipasto… per passare quindi al pasto vero e proprio:abbondanza di specialità liguri a buffet nell’incantevole cornice del golfo ligure tra i saloni con vista sul mare dell’Hotel Portofino Kulm. Si ricomincia alle due del pomeriggio con uno stuolo agguerritissimo di contendenti, per Andjelko la ripresa delle ostilità non si prospetta assolutamente una passeggiata, soprattutto considerando le insidie del Moscato del Tigullio offerto dall’organizzazione a tutti i non astemi aspiranti sommeliers. La svolta del torneo sembra delinearsi al quinto turno allorquando il Maestro Internazionale genovese Flavio Guido, rimasto attardato da una patta con Dario Brun al turno precedente, perde un attimo contatto dal vertice della classifica. In prima scacchiera scontro tra i due capolista a punteggio pieno: appunto Andjelko ed il Maestro Fide imperiese Omar Stoppa, mai perso di vista un attimo dall’avvenente fidanzata… Omar ha il Nero, si batte come un leone, sempre alla ricerca dell’iniziativa e del controgioco secondo lo stile frizzante e spumeggiante che lo contraddistigue, ma l’esperto giocatore serbo non commette passi falsi, cambia le Donne (scacchisticamente parlando) e incassa con merito il punto in un interessante finale di Torri, ormai da solo in testa sembra avere il torneo in pugno…
Impressione fallace quanto la neve nel deserto perché gli altri non mollano, son tutti lì… dal sempreverde Marco Albano che, dall’alto del suo pareggio di gioventù con Anatoly Karpov, incute rispetto e timore a tutti, alla Signora Gramignani, affabile e affascinate pluricampionessa italiana, ai Maestri Bonomi, Picasso, Godani e Collareta… ma Andjelko non molla di un centimetro, sembra avviato con piglio sicuro in un cammino perfetto e senza macchia fino a quando… fino a quando incontra Flavio Guido!
Flavio gioca a scacchi giusto a tempo perso, ingegnere elettronico, ragazzo schivo , educato e riservato, poco incline alle luci dei riflettori che invece ben meriterebbe, non appare proprio quel killer della scacchiera che invece è mettendo in fila, puntualmente con immancabile frequenza, svariati Grandi Maestri di più illustre blasone… Andjelko china il capo, si deve piegare di fronte alla sua legge ed il torneo sembra riaperto, stavolta in favore del nostrano rappresentante ma sarà proprio quell’Omar Stoppa a reclamare ancora una volta le attenzioni del palcoscenico sconfiggendo al termine di un emozionantissimo incontro il Flavio Guido e relegandolo infine sul terzo gradino del podio, per appena mezzo punto di Buholz, entrambi a mezza lunghezza da Dragojlovic primo in solitaria con 8 su 9.
Ottanta i partecipanti (di questi tempi cifra ragguardevole), arbitraggio impeccabile da parte di Alessandro Biancotti e Massimo Lagomarsino. Tra i giovanissimi in bell’evidenza Francesco Simoncini e Danilo Mirata.
Appuntamento per tutti il 26 Ottobre per la sesta edizione dell’Open Internazionale “Città di Recco” (qui bando e preiscrizioni).
Qui invece classifica generale, risultati e tabellone del torneo e, per concludere, alcune istantanee del torneo.

Le zone nobili del torneo: in evidenza Rita Gramignani, Omar Stoppa, Flavio Guido e Andjelko Dragojlovic

Rita Gramignani pluricampionessa italiana

il giovanissimo Reda Sahaimi

il MI Flavio Guido contro il Maestro genovese Flavio Brun, al IV turno, l’incontro terminerà in pareggio

Danilo Mirata, giovane promessa locale

la concentrazione è altissima…

IV turno: Luca Mascherpa contro la Signora Gramignani

V turno: Dragojlovic contro Stoppa

da sinistra: Cantoro, Brun e Mirata. Di spalle il CM savonese Paolo Tedeschi

il simpaticissimo Alberto Bozzo

l’inossidabile capitano di lungo corso scacchistico Marcello Schiappacasse

…cosa giocare?!?

il mitico Dottor Giovanni Diena, classe 1928, pioniere dell’informatica scacchistica applicata alla gestione dei tornei

una panoramica della sala di gioco

Francesco Simoncini giovanissima promessa dello scacchismo ligure, 10o assoluto!

fase conclusiva dell’incontro tra Daniele Cantoro e Flavio Guido

Alberto Bozzo contro il Maestro spezzino Tiziano Godani

il terribile Croci: l’uomo che ha piegato il terribile Viktor!

Omar Stoppa contro Flavio Guido: 1-0

Organizzatore e anche giocatore: Marcello Schiappacasse, 70 primavere e ancora l’entusiasmo di un adolescente!

il Maestro Marco Albano: classe sempreverde

Marcello Schiappacasse, Presidente dell’Associazione Scacchistica Dilettantesca Rutese Giancarlo Musso, premia la Signora Gramignani

Omar Stoppa scruta perplesso la scacchiera…

avatar Scritto da: Yanez (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a Ruta di Camogli: la prima volta di Andjelko

  1. avatar
    Mongo 25 Settembre 2012 at 15:52

    Belle foto!!

  2. avatar
    Mongo 25 Settembre 2012 at 15:58

    San Paolo: Caruana – Carlsen 1 – 0! 😎
    Scusa l’intrusione nel tuo articolo, ma questa notizia merita l’attenzione ed un ola da parte di tutti noi. 😉

  3. avatar
    Marco Picasso 25 Settembre 2012 at 22:40

    Bell’articolo, ma… il Maestro, tra i citati, non è Picasso ma Piccardo (Marco pure lui!). Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
    Marco Picasso

  4. avatar
    Giuliano Caputi 26 Settembre 2012 at 15:28

    Complimenti, bell’articolo! (il Maestro genovese nella foto, si chiama Dario Brun, non Flavio)

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