Quelli che… La contestazione

Scritto da:  | 14 Ottobre 2012 | 5 Commenti | Categoria: Internazionale, Tornei, Zibaldone

La redazione riunitasi in assemblea, dopo fitto scambio di SMS ed e-mail con tutti i propri collaboratori, ha deciso all’unanimità di scendere in sciopero per contestare contro la decisione strategica, presa da Caruana, di accettare la ripetizione delle mosse non appena uscito dalla fase di apertura propostagli da Vallejo. Decisione accettabile solo se Fabiano non si fosse sentito troppo bene, cosa che però non è emersa dalla sua conferenza stampa post-mortem.

Per la carità, non fraintendeteci: il torneo di Caruana resta qualcosa di favolosamente grandioso; ha sconfitto sia il numero 1 che il numero 2 della lista Elo FIDE, ha pareggiato con il campione del mondo…  Scusate se è poco.

Semplicemente non abbiamo capito il perché non ha voluto tenere sulle spine Carlsen, magari costringendolo all’errore visto anche che stava affrontando Aronian, anziché rischiare di perdere il primo posto allo spareggio blitz contro uno, che anche i non addetti ai lavori sanno, che a questa cadenza di gioco è pressoché imbattibile (cosa puntualmente verificatasi; NdA). Bastava portare la partita sino al controllo del tempo, senza correre particolari rischi, pronti ad approfittare delle imprecisioni dell’avversario, con occhio attento a ciò che succedeva sulla scacchiera di fianco, quella dove proprio stavano giocando Aronian – Carlsen.

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5 Commenti a Quelli che… La contestazione

  1. avatar
    Zenone 14 Ottobre 2012 at 00:23

    Credo che questo errore strategico sia da addebitarsi alla “paura di vincere”, forse alla stanchezza e ad un calo di tensione e, forse, anche all’inesperienza.
    Comunque complimenti a Caruana, un quinto posto nelle classifica mondiale, un secondo posto in questo torneo con grandi vittorie che lo pongono alla pari con i più grandi del Mondo con continuità.

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    Filologo 14 Ottobre 2012 at 07:58

    Anche Petrosjan faceva così: detestava giocarsi un torneo in una sola partita, e quindi all’ultimo turno pattava rapidamente, lasciando la pressione sugli altri. In genere gli andava bene, il suo capolavoro è Curaçao 1962. Al di là degli spareggi, ricordate che comunque Caruana il torneo lo ha vinto. Ex aequo, ma lo ha vinto

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    paolo bagnoli 14 Ottobre 2012 at 10:42

    Caruana HA VINTO il torneo, eccome! La sua rapida patta con Vallejo si può attribuire a diversi fattori, come quelli già citati. C’è da dire, piuttosto, che il regolamento è odioso; soldi da spartire? si spartiscono! punti Elo? blitz non contano! Quante volte, temporibus illis, si sono avuti degli ex-aequo in grandi tornei, in campionati nazionali (URSS, ad esempio), con spartizione dei premi in palio e generale soddisfazione! Caruana è arrivato a Bilbao da San Paolo con un carniere ben pieno, ed è stato sempre l’uomo da battere.

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    Giuseppe B. 14 Ottobre 2012 at 16:15

    Un campione non deve aver paura di giocare nessuna partita, comprese le partite blitz. Caruana non ha avuto paura dello spareggio. Se Carlsen è più forte, è giusto che abbia vinto lui. Caruana ha rischiato di non disputare neanche lo spareggio, perchè la sua partita è terminata prima di quella di Carlsen, ma all’atto pratico ha avuto ragione, perchè la sua patta non ha compromesso nulla. Nè si può dire che la patta rapida all’ultimo turno vada a discapito dello spettacolo, perchè lo spettacolo è stato assicurato dallo spareggio successivo. Molto semplicemente Caruana ha corso i suoi rischi per 9 turni ed ha giocato le mosse più solide al decimo. E’ arrivato allo spareggio dove ha incontrato un avversario superiore e non ha accampato scuse. Può anche darsi che non si sentisse troppo bene, ma mica poteva confessarlo prima dello spareggio, mentre dopo sarebbe suonata come una scusa. Si sapeva che nei tornei ci vuole fortuna e questo lo ha confermato. Carlsen è stato fortunato perchè poteva e doveva perdere un pezzo netto contro Aronian a San Paolo. Carlsen è poi stato superlativo nella rimonta di Bilbao. Caruana gioca una decina di tornei l’anno. Quindi di occassioni come questa ne avrà un’altra decina l’anno per quanti anni lui vorrà. Continui così ed i successi arriveranno da soli.

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    Gianmarco 14 Ottobre 2012 at 19:57

    Anch’io non l’ho capita, la patta. Potrebbe essere semplice stanchezza? In fondo aveva raggiunto, nel torneo, un risultato fantastico. Di vincere, probabilmente, non ci credeva (secondo me soffre ancora della sindrome carlsen)e così si e’ voluto riposare.

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