Piccolo e prodigioso protagonista a Maribor: Anh Khoi Nguyen

Scritto da:  | 19 Novembre 2012 | 3 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati, Internazionale

Novità molto giovani e interessanti ci vengono in questi giorni da Maribor, capoluogo della Bassa Stiria, quasi al confine con l’Austria, “capitale europea della cultura 2012”, il centro più importante della Slovenia dopo la capitale Lubiana, cittadina elegantemente adagiata sul largo letto del fiume Drava e celebre stazione sportiva, sciistica in particolare.

Chi conosce da tempo SoloScacchi sa bene che non è nostro costume utilizzare la cronaca agonistica, Olimpiadi e mondiali a parte, come abito principale per il sito. Quindi poche classifiche e pochi commenti tecnici (li troverete facilmente su altri siti, se vorrete) anche sui mondiali giovanili organizzati a Maribor e conclusi domenica 18 novembre. Ma qualche statistica e qualche segnalazione sì, è opportuno darla, unitamente a qualche personale riflessione.

Le statistiche servono pure a far riflettere chi è distratto (e in Italia ce ne sono, di distratti, e sono occupati per noi altrove, o fingono di occuparsi di noi): costoro non sanno o non si accorgono che gli scacchi continuano ad essere fra gli sport più praticati e amati, e possono rappresentare  un punto d’incontro irripetibile e prezioso per i ragazzi di ogni parte del mondo.

A questi mondiali (under 18, 16, 14, 10, 12 e 8, open e femminili) hanno preso parte, infatti, quasi 1.600 giocatori, in rappresentanza di ben 91 nazioni.

I  padroni di casa sloveni hanno schierato 150 ragazzi, a distanza seguiti dalla Russia (106), dagli Stati Uniti (89) e dall’India (55). I (fortunati) ragazzi italiani erano 24, dei quali la migliore classificata è stata Marina Brunello, buona sesta nell’U18 con punti 7,5 su 11.

I crudi risultati direbbero che il futuro del gioco, ad alto livello e come nazioni-guida, può esser considerato ancora in mano a russi e indiani, che, insieme, hanno raccolto quasi la metà delle medaglie a disposizione, con l’identico bottino di 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi. Agli statunitensi sono andate quattro medaglie (2 d’oro), due a Cina ed Armenia, una ciascuno a Vietnam, Uzbekistan, Iran, Polonia, Turkmenistan, Ungheria, Georgia, Kazakhstan, Bielorussia, Canada, Perù e Olanda.

Parecchie, tuttavia, sono state le defezioni fra i nomi più conosciuti dello scacchismo giovanile, e cito fra tutti l’ucraino Nyzhnyk, il fortissimo russo Dubov, l’ungherese Rapport, il bulgaro Berbatov, tutti ragazzi nati nel 1996.

Ma gli assenti, come si dice, han sempre torto, e allora bravi i due campioni Under 18, rispettivamente il polacco Darius Swiercz (9 su 11), già inserito nella squadra maggiore olimpica, e la russa Aleksandra Goryachkina (9,5 su 11). Imperioso il successo, fra gli U16 uomini, del russo Urii Eliseev (punti 9, ma partito con un significativo 6 su 6 e poi in assoluto controllo), già distintosi in patria nel recente Memorial Chigorin di San Pietroburgo.

Rimpianti, e forse qualche lacrimuccia, ne avrà avuti certamente la cinesina YiYi Xiao nell’U16, avendo perso il titolo sul filo di lana, quando conduceva con 8,5 su 9, per due inattese sconfitte con le russe Anna Styazhkina e Polina Rodionova.  E’ probabile che risentiremo un giorno parlare anche di qualcuna delle bambine indiane, fra le tre campionesse U14, 12 e 10, rispettivamente Mahalakshmi, Vaishali e Priyanka.

Ma chi ha impressionato più di tutti è stato il decenne paffutello vietnamita Anh Khoi Nguyen, Maestro Fide, medaglia d’oro ai Campionati U10 asiatici di quest’anno, ormai già famoso nella sua patria; eccolo qui durante un’intervista:

Anh Khoi

A Maribor Anh Khoi era partito appena col tredicesimo rating dell’ ”under 10” (ma si sa che l’Elo fra i bambini ha un valore assai relativo), ma non ha avuto nemmeno un momento di indecisione o pausa, né tanto meno paura, per l’intero il torneo, macinando tutti i suoi avversari per concludere con un fantastico 11 su 11!

La curiosità mi ha indotto ad andare a vedere alcune delle sue partite. Mi aspettavo incontri scarsamente equilibrati, crolli verticali da parte degli altri bambini, mi aspettavo comunque degli errori anche da parte sua, anche se, naturalmente, in percentuali inferiori a quelle dei suoi avversari.

Invece, con massima meraviglia, ho visto partite tese e di buon livello, nelle quali Anh Khoi, che forse mai si è trovato in svantaggio posizionale (né di tempo), è stato implacabile professionista nel punire con chirurgica precisione ogni mezzo passo falso dei suoi contendenti. Con i colori bianchi ha aperto sempre 1.Cf3, mostrando di sentirsi perfettamente a suo agio in posizioni lente e manovrate.

Fondamentale la battaglia del sesto turno contro l’indiano Anand Saurabh, da lui conclusa dopo 74 mosse (ed una sola inesattezza),  impeccabile nel settimo turno la sua amata Siciliana opposta all’armeno Sargsyan, senza sbavature tecniche il matto in 101 mosse dell’ottava partita, con alfiere e cavallo, contro l’azèro Gadimbayli,  più facile (e decisivo) il successo del decimo turno contro l’indiano Aravind Ram, infine altra difesa Siciliana all’ultimo e quasi inutile turno, contro il russo Andrey Esipenko (favorito della vigilia e che lo precedeva di circa 200 punti Elo), quando è parso quasi imitare e ricordare quel cattivissimo schiacciasassi che fu Bobby Fischer contro Larsen o Taimanov.

Il Grande Maestro e allenatore Adrian Mikhalchishin, commentando la partita di Anh Khoi contro l’ucraino Viktor Matviishen (turno n.9), scrive: “sono rimasto impressionato dal suo gioco: praticamente ogni tratto era sempre il migliore. Ricordatevi di questo nome!” 

Khoi -così ha dichiarato la mamma- ha imparato il gioco all’età di 6 anni, nel 2008, e subito si è appassionato.  L’anno seguente già era in grado di vincere il campionato nazionale “under 8”, e l’anno dopo ancora vinceva il titolo “under 8” al campionato asiatico.

E’un allievo del Maestro Internazionale Thanh Son Nguyen, che fu campione asiatico “under 20”.

Già altre volte dei giocatori provenienti dal Vietnam hanno trionfato ai mondiali giovanili. Oggi il più noto  di questi è senza dubbio  Le Quang Liem (attuale n. 38 al mondo con Elo 2707), che è stato campione del mondo “under 14” nel 2005. Tuttavia, come ha ricordato lo stesso Le, “mai nessuno è stato capace di compiere l’impresa di vincere il titolo mondiale con 10 o 11 vittorie di fila, come ha fatto in questi giorni Khoi”.

Beh, signori miei, è forse presto per dirlo, ma la forza e le qualità, tecniche e mentali, sembra ci siano tutte, dovremo soltanto aspettare un po’ di anni per avere dal bambino vietnamita delle conferme definitive e vederlo raggiungere altri e ancor più alti traguardi. Lo meriterebbe lui e lo meriterebbe il suo popolo, con la sua non lontana e non dimenticata storia di sofferenze e tragedie.

Nguyen Anh Khoi, dal Vietnam,bambino prodigio, è quasi un mito nel suo paese

Ho accennato ai nostri “fortunati” ragazzi italiani. Fortunati, ovviamente, perché partecipare ad una manifestazione importante e ricca come questa, che forse (anzi, sicuramente) non tutti possono permettersi, e in una località piacevole e famosa come Maribor,  rappresenta un’occasione di esperienze umane e di crescita veramente unica, specialmente se vissuta con l’approccio più corretto ed umile, ovvero quello di divertirsi, imparare, conoscere.

Probabilmente, tanti dei loro nomi non li leggeremo mai fra i vincitori di grandi tornei del futuro, ma questo non è troppo importante,  anzi non conta nulla, l’importante è che un giorno loro comprendano che si può vincere tanto e sentirsi più ricchi senza essere per forza, come insegna De Coubertin, fra i primi di qualche classifica.

E allora facciamoli tutti, i nomi di questi fortunati e bravi ragazzi:

Francesca Garau, Maria Palma, Claudia Scarpa, Gloria Saba, Silvia Scarpa, Tea Gueci, Gaia Paolillo, Daniela Movileanu, Laura Gueci, Marina Brunello, Alessia Santeramo, Samuele Lunghi, Andrea Becchi, Cesare Wang, Francesco Sonis, Luca Moroni jr., Valerio Carnicelli, Daniele Arbore, Fulvio Zamengo, Giacomo Gregori, Emanuele Vesce, Federico Boscolo, Antonio Maurizio e Giorgio Villa.

Auguri da Marramaquís e dalla redazione di SoloScacchi!

Una dolce immagine di Maribor, la storica e pittoresca località slovena che ha ospitato l’ edizione 2012 dei campionati mondiali giovanili di scacchi

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


3 Commenti a Piccolo e prodigioso protagonista a Maribor: Anh Khoi Nguyen

  1. avatar
    Mongo 20 Novembre 2012 at 00:09

    La Marina Brunello ha chiuso con uno splendido sesto posto nel torneo U18. 😎

  2. avatar
    Ivano E. Pollini 20 Novembre 2012 at 06:55

    Sono stato a Maribor tanti anni fa: bellissima cittadina! Allora era sotto Tito!

    La foto mi piace tanto che lo inviata nel mio archivio.

    Grazie Martin!

    IEP

    • avatar
      Joe Dawson 20 Novembre 2012 at 06:58

      Grazie Martin?!?

      Ecco finalmente ho capito come funziona qui, cioè i ruoli, : Marramaquis nei panni di Saverio, Martin in quelli di Mario e Ivano in quelli di Parisina?? 😉

      Guardare qui per credere…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Ultimi commenti

Problema di oggi