Le tante scacchiere dei tanti Papi di Anagni

Scritto da:  | 19 Dicembre 2012 | 4 Commenti | Categoria: Cultura e dintorni, Scacchi e arte

La piccola cittadina di Anagni, in provincia di Frosinone, ha dato alla storia ben quattro Papi: Innocenzo III (1198-1216), Gregorio IX (1227-1241), Alessandro IV (1254-1261) e Bonifacio VIII (1294-1303)

Il più famoso è sicuramente Bonifacio VIII perché nella notte tra il 7 e l’8 settembre 1303 subì il cosiddetto schiaffo di Anagni; probabilmente uno schiaffo morale piuttosto che vere percosse fisiche, il gravissimo affronto che dovette subire il Papa all’interno del suo palazzo dagli inviati del Re di Francia Filippo il Bello, reso celebre anche dal Sommo Poeta1.

Papa Bonifacio VIII arrestato ad Anagni (miniatura dalla “Cronica” di Giovanni Villani)

Il palazzo, costruito nei primi decenni del XIII secolo dalla famiglia Conti e venduto nel 1295 a Pietro Caetani, nipote di Bonifacio VIII, seppur ricco di decorazioni pittoriche non contiene alcun riferimento alla dignità papale, come ad esempio quello di Viterbo sede del papato per ventiquattro anni dal 1257 al 1281 e che, nonostante questo, viene spesso ricordato per via di questo famoso episodio come il palazzo di Palazzo di Bonifacio VIII, al secolo Benedetto Caetani.

Si tratta di una tipica residenza baronale con la scala esterna che porta alla loggia del piano superiore, dal quale si accede ai due grandi ambienti rettangolari affrescati da grandi dipinti murali: la sala delle oche e la sala degli scacchi, i cui nomi evocano immediatamente i rispettivi temi pittorici presenti oggi, purtroppo, parzialmente perduti.

La Sala degli Scacchi conserva ancora gli affreschi su tre pareti: quella ovest è decorata con fiori, quella sud con fiori e volatili, mentre in quella est, che dà il nome alla sala, vi sono raffigurati dei fiori e delle scacchiere, tutte di sessantaquattro caselle e con il riquadro bianco in basso a destra.

Parte della parete est

 

Le scacchiere sono inscritte in forme quadrilobe dai contorni in ocra gialla e dai colori di fondo alternati verde e bruno; l’interessante schema geometrico, ottenuto con cerchi intrecciati, che decora la parete è completato da fiori con otto petali elicoidali raffigurati negli spazi intermedi, i cui colori alternati sono il rosso e verde.

Anche la decorazione di questa parete ha grosse lacune, le scacchiere più in basso sono abbastanza integre ma, nella parte centrale della parete, ve ne sono alcune con frammenti mancanti o con solo qualche decina di caselle residue; nella parte superiore dell’affresco, invece, possiamo solo immaginarle perché sono andate irrimediabilmente perdute.

In ogni modo, c’è ancora molto da ammirare perché contando anche quelle incomplete, ce ne sono ancora ben visibili diciannove scacchiere, della grandezza di circa 50 cm. di lato e le 64 caselle dai colori bianco e rosso pompeiano.

Guardando dal basso verso l’alto, nella prima fila ci sono otto scacchiere: cinque complete, una con qualche casella mancante e due scacchiere a metà: una per la fine della parete verso destra e l’altra, forse, è stata “dimezzata” per la successiva realizzazione della porta ad arco, situata nella parte in posizione eccentrica verso destra.

Nella seconda fila ci sono altre otto scacchiere: tre complete, quattro con alcune caselle mancanti ed una con meno di 15-20 caselle (sempre per via della fine della parete verso destra).

Nella parte più alta dell’affresco dove, per via dell’intersezione con la volta ad arco, lo spazio della parete si riduce e, quindi, probabilmente, anche il numero delle scacchiere. Qui è rimasto davvero poco: nella terza fila delle possibili sette scacchiere sono presenti solo quattro frammenti con meno di cento caselle, mentre nell’ultima quarta fila delle probabili cinque scacchiere, nemmeno una casella.

Le scacchiere, per i riferimenti agli stemmi dei Conti di Anagni e dei Caetani, e anche le oche, stemma della famiglia De Papa, furono inizialmente messe in relazione all’araldica2 ma oggi sembrano avere un altro significato: i volatili sono sicuramente riferiti alla caccia anche per via della diversità dei tanti uccelli raffigurati mentre, le scacchiere con il bianco in basso a destra, rappresentano inequivocabilmente il gioco degli scacchi, esclusivo svago ludico della classe nobiliare del Medioevo.

 

Estratto dall’articolo “La sala delle scacchiere nel Palazzo dei Papi di Anagni” di R. Cassano, L’Italia Scacchistica marzo 2007, n.1191 pag. 100-103

 

1 Dante, Purgatorio, canto XX: “Veggio in Alagna intrar lo fiordaliso / E nel vicario suo Cristo esser catto / Veggiolo un’altra volta esser deriso; / veggio rinnovellar l’aceto e’l fele / e tra vici ladroni esser anciso”.

2 Marchetti-Longhi, Giuseppe, Il Castello di Sermoneta, Roma 1960 e Bascapè,GC-Perogalli,C, Castelli nel Lazio, Milano, 1968

avatar Scritto da: Tamerlano (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a Le tante scacchiere dei tanti Papi di Anagni

  1. avatar
    paolo bagnoli 19 Dicembre 2012 at 08:34

    Se la memoria non mi inganna, fu Sciarra Colonna – su mandato di Filippo il Bello – a rifilare il famoso “schiaffo”. Forse fu soltanto morale, ma se fosse stato reale, concreto? Ve l’immaginate uno schiaffo assestato con una mano ricoperta di pesante maglia di ferro?

  2. avatar
    Claudio 19 Dicembre 2012 at 11:12

    mi è piciuta la precisazione “…e con il riquadro bianco in basso a destra” 😉

  3. avatar
    Ippi 30 Dicembre 2012 at 15:54

    Caro Tamerlano,

    la foto di Anagni alla sera, che appare all’inizio del pezzo, mi è talmente piaciuta che mi è venuta voglia di visitare questa cittadina vicino a Frosinone. Come pure la Sala degli Scacchi con i suoi ammirevoli affreschi all’interno del palazzo. 💡

    Molto bella anche la miniatura dalla “Cronica” di Giovanni Villani, rappresentante Papa Bonifacio VIII arrestato ad Anagni.

    Trovo questo contributo di Tamerlano a SoloScacchi eccellente e artistico. ❗

    Prego Tamerlano di continuare a presentare contributi storici e culturali così interessanti e piacevoli. Penso anche al pezzo relativo agli Scacchi Islamici. ❗

    Complimenti 🙂

    IEP

  4. avatar
    Tamerlano 2 Gennaio 2013 at 11:05

    Ringrazio Ippi per il suo post e gli ‘anticipo’ che altri miei contributi potranno essere anche molto meno interessanti sperando ovviamente che siano di interesse suo e dei lettori di soloscacchi.net ai quali auguro un buon 2013.

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