Per non dimenticare

Scritto da:  | 27 Gennaio 2013 | 78 Commenti | Categoria: Personaggi, Stranieri
Karlis Ozol

Karlis Ozol

Questo è un blog DI SCACCHI. Cosa c’entra l’olocausto? In qualche modo c’entra. A parte gli articoli “nazisti” di Alekhine, a parte Frank (processato a Norimberga e poi giustiziato), grande appassionato di scacchi, mi torna alla memoria un personaggio abbastanza oscuro che, a quanto pare e stando a parecchie testimonianze, avrebbe avuto parte attiva nella cosiddetta “eliminazione” di ebrei che ebbero il solo torto di nascere.
Il nome di questo personaggio è Karlis Ozols, un lèttone nato il 9 agosto 1912 a Riga. Partecipò ad alcuni tornei anteguerra (il più importante fu quello di Kemeri del ’37) e, secondo un’indagine svolta nel 1997 da due ricercatori (Alter e Kapel) i quali pubblicarono i risultati della loro ricerca, fu direttamente responsabile di crimini di guerra; le parole usate dai due ricercatori furono: “giustiziò migliaia di ebrei e distrusse interi villaggi lèttoni nel corso della Seconda Guerra Mondiale”.
L’indagine svolta accusò Ozols di quanto segue:
Karlis Ozols 1Nel 1941 si arruolò nella Polizia di Riga, ai primi del ’42 venne “istruito” in Germania in una caserma della SD, per poi essere messo a capo di un reparto di un centinaio di lèttoni collaborazionisti i quali, tra il 24 luglio 1942 ed il 27 settembre 1943, provvidero al trasporto, alla sorveglianza ed all’esecuzione di ebrei, che nel medesimo periodo più di diecimila ebrei del ghetto di Minsk vennero uccisi, con Ozols esecutore materiale di alcuni assassinii, che nei giorni 8 e 9 febbraio 1943 Ozols e gli uomini ai suoi ordini “assistettero” le SS durante l’uccisione di oltre duemila ebrei provenienti dal ghetto di Slutz. Il 20 aprile del ’44 Ozols venne promosso a Obersturmfuhrer e decorato con la Croce di Guerra. Il dicembre dello stesso anno scomparve.
Riapparve nel ’47 in un piccolo torneo tenutosi in Germania, per poi trasferirsi in Australia qualche anno dopo ed iscriversi al Circolo Scacchistico di Melbourne, dove morì nel marzo del 2001.
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avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


78 Commenti a Per non dimenticare

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    Marramaquis 27 Gennaio 2013 at 11:30

    Grazie, Paolo. Ogni tanto non fa male (specialmente oggi) parlare di qualche “eroe alla rovescia” come questo Ozols, che rappresenta tutto quello che noi umani non vorremmo mai essere e conoscere.

    Mi piace trascrivere qui la poesia di un ragazzo, scritta in un ghetto nel 1941:

    Da domani sarà triste, da domani.
    Ma oggi sarò contento,
    a che serve essere tristi, a che serve.
    Perché soffia un vento cattivo.
    Perché dovrei dolermi, oggi, del domani.
    Forse il domani è buono, forse il domani è chiaro.
    Forse domani splenderà ancora il sole.
    E non vi sarà ragione di tristezza.
    Da domani sarà triste, da domani.
    Ma oggi, oggi sarò contento,
    e ad ogni amaro giorno dirò,
    da domani, sarà triste,
    Oggi no.

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    Martin Eden 27 Gennaio 2013 at 11:44

    Un ringraziamento a entrambi…
    Per Riccardo e Francesca un grande abbraccio (loro sanno perché)

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    alfredo 27 Gennaio 2013 at 17:55

    scusate
    lo so è quasi scontato ma non posso farne a meno

    shalom a tutti gli amici di Soloscacchi
    e MAI PIU ‘

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    Giangiuseppe Pili 27 Gennaio 2013 at 22:54

    Purtroppo casi del genere non si contano. Perché per la ricostruzione degli Stati nel dopoguerra si è dovuti venire a patti con gli ex nazisti, come testimonia bene questo passo di un grande e monumentale libro:

    L’8 maggio 1945, quando si concluse la guerra, in Germania c’erano 8 milioni di nazisti. A Bonn, su 112 medici, 102 erano o erano stati membri del partito. Nella città di Colonia, ridotta in macerie, dei 21 specialisti del Dipartimento acquedotti (le cui competenze avevano un’importanza fondamentale per la ricostruzione dei sistemi di distribuzione idrica e degli impianti fognari), 18 ne avevano fatto parte. Nella Germania del dopoguerra la gestione dell’amministrazione civile, della sanità pubblica, della ricostruzione urbana e dell’impresa privata fu inevitabilmente assunta da persone di questo genere, per quanto sotto supervisione degli Alleati. Non era assolutamente immaginabile escludere dagli affari della Germania. Judt T., (2007), Dopoguerra, Mondadori, Milano, p. 74.

    Il più grande problema europeo del disastro ebraico è che tutta l’Europa ha contribuito, direttamente o indirettamente, al grande scempio. Sarebbe stato importante capire perché si sono date le condizioni per creare un tale abominio storico e umano e perché, in fondo, c’è voluto così tanto: i sistemi nazisti furono adottati un po’ ovunque nelle colonie oltre mare delle “grandi” civiltà europee e non sembra che nessuno se ne ricordi. Per questo i libri di Torkild Hansen sono così preziosi. Capire quale sottile linea colleghi la schiavitù antica, quella moderna e il caso degli ebrei potrebbe aprire un nuovo spiraglio di comprensione per quello che, senza dubbio, è uno dei più grandi disastri non dei Nazisti, ma dell’Occidente.

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      alfredo 28 Gennaio 2013 at 23:18

      e caro Giangiuseppe quanti furono i professori universitari italiani che non giurarono fedeltà al fascismo . holetto un interessentantissimo libro di Alighiero Boetti ” preferirei di no” . Einaudi
      Mi sembra 12 i tutta italia
      il primo che mi viene in mente è il grande matematico Vito Volterra .
      ma 1000 e piu’ giurarono fedeltà

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    alfredo 28 Gennaio 2013 at 19:34

    io non dimenticheri un altro olocausto
    olocausto americano
    di david stannard
    bollati boringhieri
    questa è la prefazione .
    è una lettura che consiglio a tutti

    http://www.polesine.com/pagine/cultura/libri/olocausto_americano.htm

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    Pedone avvelenato 28 Gennaio 2013 at 21:30

    I maggiori responsabili dell’ascesa del nazismo e quindi dell’olocausto ci furono i comunisti. L’ignobile accordo per la spartizione della Polonia fu firmato da quel delinquente di Stalin con l’assenso dei criminali di cui era composta la nomenklatura dell’epoca.
    Fu chiamato il “patto di non aggressione”.
    Poi gli eccidi di ebrei nelle repubbliche baltiche…poi le deportazioni dei prigionieri, i gulag con i loro milioni di morti e altre schifezze simili.
    Per questo io dico che chiunque si dichiara comunista deve vergognarsi non meno di chi si dichiara fascista o neonazista!

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    paolo bagnoli 28 Gennaio 2013 at 21:53

    Non so chi sia questo “Pedone avvelenato”, ma gli suggerirei di scandagliare un po’ più a fondo. Il famoso patto Ribbentrop-Molotov serviva ad entrambi, comunisti sovietici e nazisti tedeschi, i primi in difficoltà “operative” per gli errori di Stalin negli anni precedenti il suddetto patto, i secondi per preparare l’aggressione all’ URSS. Resta il fatto che il risultato fu la “finis Poloniae”, voluta da entrambi i contraenti.
    Resta il fatto, inoltre, che le due ideologie (maledette loro!) nettamente antitetiche, si fondavano su due dittature, entrambe responsabili di crimini orrendi ma profondamente diverse in quanto a ispirazione ideologica (forse mi esprimo male, ma credo che chi vuol capire capisca).
    Poi, fortunatamente, ognuno è libero di inventare ciò che vuole, a dispetto delle prove storiche e documentali.

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      alfredo 28 Gennaio 2013 at 23:14

      caro Paolo
      purtroppo io lo so e non vale la pena perderci tempo
      e come me la pensano fortunatamente in molti
      io sono comunista . mi presento con nome cognome e faccia
      e non mi vergogno affatto

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        alfredo 28 Gennaio 2013 at 23:19

        inutile aggiungere che condivdo appieno l’analisi d Paolo. ersona d grandissima cultura . non solo scacchistica

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          Mongo 28 Gennaio 2013 at 23:35

          Consiglio a tal proposito i seguenti libri: ‘IL PATTO HITLER-STALIN
          e la spartizione della Polonia’ di Arturo Peregalli edito da Massari Editore e ‘Ritratto di Stalin’ di Victor Serge edito sempre da Massari Editore.

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      Franco Trabattoni 28 Gennaio 2013 at 23:30

      Il commento di Pedone avvelenato mi sembra un po’ un’entrata a gamba tesa. Non mi pare, infatti, che l’intervento di Bagnoli avesse carattere politico. Anch’io vorrei aggiungere qualche precisazione, evitando se possibile questo piano. La tesi di P.A. è ben nota, anche perché in Italia c’è qualcuno che ce la ripete da quasi vent’anni. Ma è sbagliata, sul piano etico prima ancora che su quello storico. I fondatori dell’ideologia comunista erano convinti che la messa in comune dei mezzi di produzione avrebbe dato origine a una società in cui tutti gli uomini sarebbero stati liberi e uguali. Naturalmente, anche ammesso che questa sia davvero la cosa migliore, si sbagliavano. E’ anche inoppugnabile il fatto che, per inseguire questa chimera, molti di loro si siano resi responsabili di crimini orrendi. Ma la differenza con il nazismo rimane, e ben netta; perché il nazismo, a differenza del comunismo, è malvagio e odioso proprio nei suoi principi “etici”, che predicano il razzismo, il mito della forza, l’emarginazione e lo sterminio delle minoranze (non solo ebrei, ma anche zingari, omosessuali, ecc.), dei malati, dei più deboli, ecc. Per cui, caro P.A., mentre il comunismo fu una grande illusione che almeno all’apparenza (ossia prima della prova dei fatti) poteva in astratto avere qualche attrattiva sul piano umano, etico e politico, davvero non si può dire la stessa cosa del nazismo. Se non si capisce questa differenza, si capisce ben poco della storia del Novecento (a proposito: bravo Pili, Tony Judt fu un grandissimo!). Senza per questo voler giustificare (al contrario!) quegli “intellettuali” europei (alla Sartre, per intenderci) che continuarono a rimanere con Stalin anche dopo aver visto e saputo quello che succedeva in URSS. E senza polemica, per carità.

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        Giangiuseppe Pili 28 Gennaio 2013 at 23:41

        Sono perfettamente d’accordo con questo bel commento del Trabattoni. Il fatto è che la tesi di P.A. è stata difesa (pare, ma non ne sono certo) anche da Popper ne “La società aperta e i suoi nemici”, dove si tratteggiava l’idea che l’ideologia nazista è il ribaltamento di quella comunista, sicché senza il pensiero di Marx (e prima ancora di Platone) non ci sarebbe stato il “pensiero” nazista. Ma, a parte questo, rimane che il comunismo ha una Filosofia della Storia precisa, magari capace di giustificare i crimini (perché ogni atto della storia ha una ragione sociale che non dipende dai singoli individui, sicché ogni singolo individuo è impotente e… sacrificabile agli occhi del divenire storico). In ogni caso, rimane che ha ispirato dei seri movimenti di critica sociale e di riconsiderazione dei valori umanistici. E questo, piaccia o non piaccia, è un fatto. Come è un fatto che la prassi dei VARI partiti e Politici comunisti sia stata per lo più deprecabile e, spesso, deprimente. Prima di tutto per chi ci era dentro. Il Judt tutto questo lo dice a chiare lettere, per quanto si possa tacciare di essere un po’ troppo schierato. Ma le sue argomentazioni sono sempre lucide e aderenti ai fatti, sicché, sulla verità, è meglio speculare che non sulle opinioni.

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          alfredo 29 Gennaio 2013 at 08:44

          ma lo sai caro Giangiuseppe che mi sembri ragionare quasi da logico 😉 ? .condivido nche il giudizio su judt come condivido non dico il disprezzo ma un enorme fastidio pe intelletuali tanto osannati come sartre che pe dirla manzonianamente ” azarono al ciel – che non era loro – le ciglia” . o anche peggio

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        alfredo 29 Gennaio 2013 at 08:50

        caro Franco
        definisci il comunismo una illusione . puo’ essere . io uerei un temine diverso che so ? una aspirazione , una speranza . comunque una ” cosa ” in cui molti hanno creduto e seppur in maniera dversa e molto disincantata continuano a crederci . ma non pensi che ” il comunismo” abbia ancora una sua attualità anche in un posto come l’Italia , dove 10 persone guadagnano piu’ di tre milioni di normali lavoratori ( anche coe me e credo te ) messi assieme ?

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        controgambetto 29 Gennaio 2013 at 12:15

        complimenti per il commento.. sintetico, esaustivo e chiaro, molto chiaro.
        grazie

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      alfredo pasin 2 Febbraio 2013 at 14:19

      il ben documentato articolo di winter su questo criminale
      http://www.chesshistory.com/winter/extra/ozols.html

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    Franco Trabattoni 28 Gennaio 2013 at 23:57

    La tesi in questione, se non sbaglio, è legata soprattutto al nome di Ernst Nolte. Ma è una tesi pericolsamente ambigua. Un conto è dire che il nazifascismo fu una reazione al marxismo e alla minaccia comunista. Questo è vero ma è anche piuttosto ovvio. Altro è spostare il discorso dal piano storico della cause e degli effetti a quello etico delle colpe, come se con questo si venisse a dire che i comunisti sono responsabili, in ultima analisi, non solo dei crimini di Stalin ma anche di quelli di Hitler. Ho semplificato molto, ma quando uscì il libro di Nolte questa era la vera ragione del contendere (magari non detta apertamente, ma suggerita in più modi). Ma qui c’è davvero il rischio di scadere nel ridicolo. Vorrei poi aggiungere una piccola cosa a quanto ho scritto poco fa. Perché per capire il Novecento è essenziale tenere ferma la differenza etica tra comunismo e nazismo? Perché altrimenti non si capirebbe come mai le maggiori potenze occidentali siano entrate in guerra a favore di Stalin e contro Hitler, mentre le ragioni della Realpolitik e della difesa del modo di vita occidentale (capitalismo, economia di mercato, ecc.) avrebbe suggerito piuttosto di fare il contrario.

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      Giangiuseppe Pili 29 Gennaio 2013 at 00:08

      Infatti. Tra l’altro, questo aspetto, secondo me, non è stato tenuto conto in debita considerazione dal già citato Judt che, troppo intento di mostrare come il comunismo si sia realizzato nella pratica (ovviamente nel peggiore dei modi), si è dimenticato di mostrare perché tante persone di ogni stato europeo è stata disposta a credere in quella causa e per così tanto tempo.
      Inoltre, per quanto mi riguarda, è assurdo (da un punto di vista puramente logico) dare la “colpa” della presunta (perché, secondo me assente) ideologia nazista all’ideologia comunista. Prima di tutto, perché dall’ideologia di Marx non può dedursi logicamente l’ideologia comunista. In secondo luogo, a meno che io non deduca quel che avrebbe potuto dire un terzo, la responsabilità di ciò che deduco e delle sue conseguenze è comunque mia. Per tanto, è infondato attribuire la colpa nazista al precedente comunista. Poi, in fine, dal punto di vista storico: il nazismo è stato per lo più un espediente di una parte minoritaria di una popolazione che stentava a rialzarsi da quelle che erano le problematiche della depressione dopo la prima guerra mondiale; tale parte minoritaria ha sfruttato una serie di circostanze favorevoli per raggiungere il potere. Il comunismo non era un obbiettivo polemico del nazismo più di tanto, a quanto pare. Per tanto, le colpe dei Nazisti rifulgono sia per quantità e grandezza, sia per l’assurdità delle giustificazioni. Almeno questo al comunismo non lo si può attribuire, comunque la si voglia vedere.

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        alfredo 29 Gennaio 2013 at 08:38

        ecco, quello di Franco di Paolo e di Giangiuseppe si chiam rgionare e argomentare . non per niente sono persone di pensieo . L’offesa e il dileggio sono l’esatto contrario . non per allungare la lista dei libri da leggere ma uno mi ha colpito particolarmente . si intitola ” l’immaginazione economica” di Sylvia Nasar , la biografa , anche se poi ripudiata di john Nash . nel capitolo su Marx parla di come nacque l’elaborazione del pensiero filsofico economico di marx ed engels . dal’osservazione diretta della condizione dei lavoratori in alcue fabbriche inglesi . in alcune città l’età media era 16 anni . iniziavano a lavorare a 8 anni e morivono di consunzione e malattia a 16 . “lavoro” in cambio dlla vita . Ricorda nulla in questo periodo . le tesi negazioniste sono frutto di una mente verosimilmente instabile come quella di Nolte . il ngazionismoè reato in alcuni paesi e nolte ha trascorso un po’ di galera in austria , guarda un po’ . anni fa ci fu un altro storico negazionista , faurisson . quando chieser un paere a primo levi il grande scrittore e testimone rispose ” poveretto . uno che si è rovinato vita , carrier , famiglia er le sue idee balzane ” . concordo ma è una ovvietà che non si puo’ fare nessun accostamento storico economico filosofico tra comunismo e nazifascismo . non si puo’ negare che l’apllicazione pratica del comunismo abbia provocato tragedie immani . ma se uno legge il manifesto del 1848 e guarda in tv la trasmissione sull’ilva di taranto , ebbene sembra che il manifesto sia sato scritto ieri

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          alfredo 29 Gennaio 2013 at 10:37

          per usare un argomentoa ben caro e ovviamente ben noto a filosofi userei il rasoio di occam . non vi puo’ essere nessuna possibilità di confrono tra un sistema di pensiero che mette alla base a ricerca di un ” metodo” per ottenere una maggiore eguaglanza tra gli uomini e una aberrazione che mette come pietra fondante l’odio per ogni ” diverso” .che poi nazismo e comunismo abbiano avuto esiti nefasti ( anche nella scienza di stato ” russa” , in biologia ad esempio con teore assolutamente prive di base scientific ma molto simili alle deliranti teorie nazifaciste … ma qui il discorso sarebbe troppo tecnico) è un fatto . comunque sia da comunista io sono contro tutti i i totalitismi . e ho citato un libro per me fondamentale che mostra in maniera molto ben argomentata come la piu’ grande democrazia del mondo, a parole , si possa poi comportare nel corso ei secoli , e continui a farlo in parte , come i pgggiori totalirismi . il libo era ovviamente” olocausto americano” . e nel girno della memoria vorrei ricordare un altro genocidio di cui si parla poco e chi ne parla , come il Nobel Pamuk , corre gravi rischi. Quello del popolo armeno opera dei turchi .

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          Nino Grasso 19 Febbraio 2013 at 18:38

          Mi scusi dottor Pasin, da appassionato di scacchi e di storia mi sono trovato “risucchiato” nella lettura di questa discussione e mi ha molto sorpreso leggere nel suo post che Nolte “ha trascorso un po’ di galera in Austria” nonché vederlo tacciare di essere “una mente verosimilmente instabile”. La prima notizia non mi risultava, ma potrei sbagliarmi; la seconda può essere una legittima opinione, ma contrasta con lo status di storico serio e autorevole, benché discusso, di cui gode Nolte. Mi sono allora chiesto se per caso lei non stesse confondendosi con David Irving, lui sì negazionista. Diversamente mi scuso per averle attribuito l’equivoco, e sarei davvero curioso di sapere qualcosa di più sulla carcerazione di Nolte.

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            Alfredo 19 Febbraio 2013 at 20:57

            Gentile Signor Grasso mi scuso. Ha perfettamente ragione.
            Lo storico negazionista è David Irving; mi scuso con tutti i lettori del thread. La prossima volta controllerò meglio ogni mia affermazione.
            Grazie, un grato saluto.

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        Giancarlo Castiglioni 2 Giugno 2016 at 12:29

        Mi sembra assurda la tua affermazione che non esiste una ideologia nazista.
        La spiegazione è nel nome stesso “nazionalsocialismo”.
        L’ideologia nazista è la fusione tra l’ideologia dominante in Europa e Stati Uniti, (nazionalismo, razzismo, militarismo) con il socialismo.
        L’ideologia dominante era insegnata in tutte le scuole indipendemente che a capo ci fosse un Re un Imperatore o un Presidente della Repubblica.
        La superiorità dell’uomo bianco era un dato di fatto accettato da tutti su cui non valeva la pena di parlare.
        Per la parte socialista l’ideologia è esattamente la stessa del comunismo.
        La mancanza della nazionalizzazione dei mezzi di produzione è una differenza a mio avviso più apparente che reale.
        Sia nazismo che fascismo andarono in questa direzione, ma senza sistematicità e senza fretta.
        Direi che lo consideravano un obbiettivo che per ragioni tattiche andava rinviato ad un lontano futuro.
        Anche la tua osservazione sulla “parte minoritaria” che ha preso il potere mi sembra banale.
        Sono sempre le minoranze che fanno le rivoluzioni, la tua osservazione vale a maggior ragione per la rivoluzione d’Ottobre.
        Quanto ai risultati tra le due guerre, mi sembra indubbio che quelli di nazismo e fascismo siano stati migliori del comunismo in URSS.
        Sotto lo Zar gli operai russi erano pochi, ma non stavano male.
        Sotto il comunismo il loro tenore di vita è molto peggiorato.
        Nello stesso periodo il tenore di vita degli operai italiani e tedeschi è sicuramente migliorato, ma sopratutto si sono sentiti apprezzati e assistiti dal loro governo, molto di più che sotto i governi “democratici” precedenti.
        Il risultato è stato un altissimo consenso popolare per il Governo in Germania e in Italia, per la Germania fatto mai messo in discussione, per l’Italia ormai ammesso da tutti.
        Non ho notizie precise sul consenso in Russia, non so quanto fosse reale o solo di facciata, ma le condizioni di vita era talmente cattive che non poteva essere ai livelli di Germania e Italia.
        Naturamente poi con la guerra è stata una catastrofe per tutti.

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      Giancarlo Castiglioni 2 Giugno 2016 at 11:26

      Ho scoperto adesso questa discussione che ha spunti molto interessanti purtroppo mischiati a banali litigi.
      Tralasciando la parte filosofica, ti rispondo sulla storia, argomento che mi interessa di più.
      Tu sopravvaluti i governanti delle potenze occidentali, inglesi sopratutto, se pensi che facessero ragionamenti su “differenza etica tra comunismo e nazismo”.
      Ragionavano in termini lotta tra grandi potenze come prima del 1914.
      Per loro che in Germania ci fosse Hitler al posto del Kaiser o in URSS Stalin al posto dell’imperatore era un particolare secondario.
      Nella IIGM vedevano la ripetizione della guerra contro Napoleone.
      Anche allora l’alleanza con l’autocrate Alessandro faceva storcere il naso alla parlamentare Inghilterra, ma l’avversario più forte era Napoleone e contro di lui qualciasi alleato andava bene.

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        chess 16 Giugno 2016 at 19:08

        Anch’io non avevo mai letto questa discussione che trovo particolarmente interessante; peccato che come sempre poi si cada in banali zuffe filosofiche e storiche.

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    La Redazione di SoloScacchi 29 Gennaio 2013 at 08:03

    La Redazione di SoloScacchi comunica di essere dovuta ieri intervenire a censurare uno spiacevole commento col quale un lettore rivolgeva gratuite e pesanti offese personali nei confronti di altro commentatore.
    Questo spazio è libero e disponibile per chiunque, chiunque può intervenire argomentando su qualsivoglia problematica, non solo scacchistica, ma non possiamo accettare che questa disponibilità venga utilizzata solo al fine di esprimere intollerabili insulti personali.
    Il commento censurato, delle 23,27 di ieri, resterà comunque a disposizione nei nostri archivi per ogni eventualità.

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      Pedone avvelenato 29 Gennaio 2013 at 12:28

      Le offese non erano gratuite. E se Voi della Redazione ritenete di essere persone oneste intellettualmente, allora dovete riconoscerlo!
      Questo “giochetto” che la Redazione da tempo ha architettato ai miei danni mi ha veramente irritato.
      Non è la prima volta che la Redazione censura i miei interventi ritenendoli offensivi e/o irrispettosi – perchè forse non sono allineato con le loro idee scacchistiche e politiche? – mentre permette impunemente ad altri, come questo tale Alfredo, di offendermi pubblicamente intervenendo continuamente in risposta ai miei commenti, sentendosi sempre in qualche modo chiamato in causa?

      E dunque non avrei il diritto di difendermi rispondendo per le rime a chi mi attacca gratuitamente (è il caso di dirlo!) per motivi a me oscuri e forse nascosti solo nei meandri di un sistema neuronale disturbato?

      Ponetevi questa domanda e datevi pure la risposta.

      Saluti

      P.S. per il resto ci chiariremo in privato (vi invio la mia mail e numero telefonico) o in tribunale – come preferite.

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        La Redazione di SoloScacchi 29 Gennaio 2013 at 15:47

        Ci dispiace contraddirLa, ma appartiene all’insindacabile giudizio della
        Redazione decidere fra ciò che è pubblicabile (anche quando non condivisibile nei toni o nella sostanza) da ciò che, come nel suo secondo
        intervento delle 23,27 di ieri, non ci è parso pubblicabile a causa
        dell’utilizzo di espressioni chiaramente volgari e direttamente offensive.
        Come ha visto, il suo primo intervento delle 21,30 di ieri non è stato
        affatto censurato, non ce n’era motivo, il secondo lo è stato in quanto
        sarebbe apparso “offensivo e/o irrispettoso” anche agli occhi di un bambino, non certo in quanto “non allineato” a, vere o presunte, posizioni politiche di qualcuno.
        Nessun “giochetto”, pertanto.
        Del resto, ci teniamo a ricordare che, da quando esiste SoloScacchi, siamo
        stati costretti ad eliminare non più di due o tre interventi in tutto,
        guarda caso sempre relativi a pseudonimi dalla sua persona utilizzati.
        Certamente Ella ha tutto il diritto di replicare e/o difendersi da critiche
        di terzi, ma diritto di difendersi non vuol dire diritto di diffamare.
        Come noto, la diffamazione è reato previsto e punito dall’art. 595 C.P.

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          Pedone avvelenato 29 Gennaio 2013 at 19:03

          L’allineamento alle posizioni della redazione del sito è riferito ai miei interventi in materia di scacchi (e talvolta di politica e di storia). Non alle espressioni “chiaramente volgari e direttamente offensive” che dal vostro punto di vista mi attribuite. Come al solito mi avete frainteso perchè leggete in maniera superficiale i miei interventi e soprattutto quelli degli altri.
          E’ evidente che il lettore di nome alfredo, che stranamente non dichiara il cognome e poi mi accusa di firmarmi con un nickname, e che ribadisco di non conoscere e ne di voler conoscere, con i suoi due interventi, quello delle 23.14 e quello delle 23.19 ha voluto dirmi in maniera subdola due cose: a) che sono uno squilibrato con cui non vale la pena perdere tempo; b) che sono un ignorante.
          E non fate i finti tonti, perchè io sono uno scacchista (con una cultura immensa in materia) ed un manager di un importante azienda, e sono molto, ma molto navigato per capire istantaneamente quando un interlocutore vuole essere offensivo in maniera “velata”.
          Dunque quello che ho scritto in risposta è assolutamente giustificato e lo ribadisco! E voi non avete nemmeno lontanamente il diritto di parlare di diffamazione. Se c’è qualcuno che è stato diffamato, quello sono io.
          E con questo passo e chiudo.

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            alfredo 29 Gennaio 2013 at 21:04

            il mio nome è alfredo pasin e piu’ volte mi sono firmato cosi
            d’altra parte il mio cognome è facilmente reperibile con google
            con questo intendo chiudere ogni polemica
            sono stato il primo a scusarmi quando per un fraintendimento ho attribuito una cosa detta a una persona . non voglio essere nè palesemente nè volutamente offensivo . mi piace discutere . e non ho preclusioni per nessuno . anzi .
            sono un sempluce appasioato che non gioca attivamente a scacchi . cio’ non mi ha impedito di conoscere molti giocatori e di avere ruoli anche in federazione . tutto qui . ma lungi da me voler offendere qualcuno . polemica è una cosa . offesa e diffamazione ben altra .
            ripeto se il signor pedone avelenato vuole rimettere la palla al centro e dialogare con me ne sarei ben felice . concetto che ho ribadito altre volte . se vuole accettare ne sarei contento . altrimenti me ne faro’ una ragione

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            Brambati Felice 29 Gennaio 2013 at 21:24

            Perfetto, Alfredo è stato trasparente: nome, cognome (e fotografia!).
            Può fare altrettanto anche Lei? Grazie

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              Pedone avvelenato 29 Gennaio 2013 at 21:47

              Può chiederlo alla Redazione a cui ho dato i miei riferimenti. E lo stesso può fare il dott. Pasin del quale ho apprezzato l’intervento e al quale comunico di aver messo da parte ogni risentimento nei suoi confronti. Tutto sommato il dott. Pasin mi sembra una persona per bene, anche se le sue idee politiche sono diametralmente opposte alle mie.

              Mi firmerei con nome e cognome (e un tempo lo facevo) in questo blog se tutti, la Redazione in primis, facessero altrettanto. Ma sa com’è…siamo professionisti e queste spiacevoli polemiche sui blog possono avere delle negative conseguenze sul piano lavorativo.
              Mi piacerebbe tornare a scrivere per Soloscacchi (ho una decina di articoli nel cassetto) ma al momento, dati i rapporti che si sono instaurati con la Redazione alla quale non risulto evidentemente simpatico, non lo ritengo conveniente.

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                alfredo pasin 29 Gennaio 2013 at 22:08

                grazie

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                  Pedone avvelenato 29 Gennaio 2013 at 22:14

                  Prego

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                  alfredo pasin 29 Gennaio 2013 at 22:29

                  caro Pedone avvelenato . una sola cosa . senza polemica alcuna. sono un professionista anch’io e lavoro in un grande ospedale milanese . come ben saprai gli ospedali di tutta Italia sono lottizzati . nel mio caso prima dal Psi , poi da Forza Italia , poi dalla Lega . Ma io non ho mai avuto paura o timore alcune di esprimere cio’ che penso ( sul mio bracio sinistro ho un tatuaggio del che come Maradona , artista che ringrazio il cielo di aver potuto ammirarare) . In un quartodi secolo nessuno mi ha mai discrimnato per questo. Non faro’ carriera mirabolante questo si. Mi basta essere considerato come medico per le mie capaità. se dovessi diventare ” qualcuno” per la mia apparteenza politica non me lo perdonerei mai .

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    paolo bagnoli 29 Gennaio 2013 at 15:02

    Sono dispiaciuto e veramente mortificato dal fatto di aver scatenato una polemica che, a questo punto, richia di diventare infinita. Mi scuso con la Redazione e con tutti coloro che sono intervenuti; le poche righe che ho scritto su Ozols non volevano essere polemiche o cos’altro, ma semplicemente un modestissimo documento su quelle che sono state le conseguenze, positive o negative, della follia hitleriana.
    Scusatemi ancora.

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      fds 29 Gennaio 2013 at 21:37

      Scuse inopportune 🙂

      Quando qualcuno scrive sul blog, dignitosamente e firmandosi, non deve temere di incrociare qualche disturbato, ma semplicemente metterlo in conto.
      E’ Internet, baby :mrgreen:

      Lo stesso mi sento di scriverlo per brunov.

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        Pedone avvelenato 29 Gennaio 2013 at 21:58

        Chi sarebbe il disturbato? Cortesemente potrebbe rispondermi sig. Franco De Sio?

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          P.A. 30 Gennaio 2013 at 00:45

          Non c’è risposta, e il commento rimane li incensurato. Ma conoscendo il personaggio e coloro che lo spalleggiano, me lo aspettavo.

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            Io non lascio traccia 31 Gennaio 2013 at 16:46

            Illuminaci adunque, o benedetto,
            co’ Tuoi mirabil scritti nel cassetto
            per elevar dal solito ciarpame
            noialtri, popolaccio infame;
            poiché cotanti son li Tuoi magistri
            che ne conseguirà Verbo cotale
            che alfin codesto covo di sinistri
            vedrasi ripulir (per via legale).
            Niuno può ristare al Tuo cospetto,
            però mi sorge lepido un sospetto:
            che fuggirà la communista lue
            con una scarpa sola anziché due. :mrgreen:

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              brunov 31 Gennaio 2013 at 18:34

              Molto arguta! Lo stile è di un amico mio, che invito a non infierire su uno che al momento è alle prese con i crolli di borsa. Però non ho capito il significato degli ultimi due versi.

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                pa 31 Gennaio 2013 at 19:06

                Che massa di volgari pusillanimi…
                brunov, io almeno un lavoro ce l’ho, ed anche ben remunerato, e la crisi della borsa mi fa un baffo, anche perchè essendo molto furbo non ho investito mai un euro in azioni della mia società.
                Tu invece, crisi o non crisi, devi continuare a sguazzare fra la disoccupazione e il precariato a mille euro al mese.

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                  brunov 31 Gennaio 2013 at 19:33

                  Caro pa, sono un medico professionista molto stimato a Roma, ho 64 anni, laureato da 40, ospedaliero da 38, specializzato due volte, e guadagno circa 8000 euro (lordi) al mese, tutti dichiarati al fisco. Hai “toppato” clamorosamente! Pensavi forse che fossi un “anarco-insurrezionalista” che va a tagliare i fili spinati in Val di Susa? Sei accecato dall’odio e basta. E questo tuo “veleno” trapela da tutti i pori. Vedi comunisti dappertutto, anche dove non ci sono; sembra che tu sia perseguitato da te stesso, solo da te stesso. A proposito di Borsa: non ho mai investito un solo centesimo perché ritengo che i soldi si facciano con il lavoro, l’onesto lavoro, non con altri soldi. Lo diceva anche Collodi quando insegnava che seminando monete non nascono alberi che producono oro. E piantala una buona volta di offendere, fai solo brutte figure! Fino a quando abuserai della nostra pazienza? Piuttosto, se hai degli articoli buoni da pubblicare, pubblicali, farai un’opera meritoria.

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        brunov 30 Gennaio 2013 at 08:06

        Non so se disturbato, non mi permetterei mai di giudicare chi non conosco, ma disturbatore sì!

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          alfredopasin 31 Gennaio 2013 at 19:46

          come avrai visto ho polemizzato ma mostrando la mia faccia con ” pedone avvelenato” . Ritengo e voglio ritenere la questione risolta . la mia storia profesionale è simile alla tua . sono anch’io un medico con molti anni di lavoro alle spalle anche se un po’ piu’ giovane di te . non trovo affatto elegate pero’ parlare in questo modo ai tanti che vivono con mille euro al mese . che poi sono gli tessi che hanno difficoltà nel pagare un ticket sanitario e per questo magari rinunciano a indagini sanitarie necessarie mentre come ben sai in italia si fanno milioni di esami assolutamente inutili ( molto spesso per la sempre piu’ deprecabile medicina difensiva che no medici ospedalieri, anche navigati ed esperti siamo sempre piu’ costretti ad adottare ) . detto questo mi piacerebbe se vuoi entrare in contatto privatamente con te . gli amici di soloscacchi hanno tutti i miei recapiti . ciao collega 🙂

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            brunov 31 Gennaio 2013 at 19:58

            Certo, caro Collega, che ho rispetto per tutti coloro che guadagnano poco e fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Un medico che sia degno di questo nome deve avere nel DNA il rispetto per chi soffre. Sono però stato costretto a qualificarmi e dire quanto guadagno perché Pedone Avvelenato (avvelenato dal suo stesso veleno) sembra abbia stima soltanto dei ricchi, dei nobili (Borboni compresi), delle classi elitarie. Così almeno (forse)capirà che la solidarietà per i più deboli deve venire anche e soprattutto da chi nella vita è stato più fortunato (e sottolineo, onesto).

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              alfredopasin 31 Gennaio 2013 at 20:31

              caro brunov , medoco ” professionista” … devo dirti che in questo momento mi piacerebbe molto poter fare il medico ” dilettante” . Lasciare l’ospedale , il pronto soccorso, l’ambulatorio e andare in qualche posto dove potrei sentirmi piu’ utile . butta cosa lo sai il born out . ad esempio un mio caro amico usa le ferie per andare in africa e operare ( è un ottimo ortopedico) le persone che hanno postumi di poliomielite tali da impedire loro la deambulazione . un altro , odontoiatra ogni anno va in un villaggio sperdto dell’argentina a mettere a posto le dentature disastrate di gente che non riesce piu’ a mangiare ( ha organizzzato un sistema molto ingenoso per queto) . la solidarietà ritengo debba eessere un valore fondante di ogni ocietà civile . non è un coyright della destra o della sinistra . e vorrei ricordare che il bellissimo motto delle fide è gens una sumus . io frequentando il mondo degli scacchi ho avuto modo di conoscere il premio nobel, il professore universitario , l’architetto di grandissimo livello , ma anche l’operaio e il disoccupato . e non ho mai chiesto loro il conto in banca 😉 . ciao .

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                brunov 31 Gennaio 2013 at 21:02

                Caro AlfredoPasin, ho usato il termine “professionista” non certo per vanto, non l’ho mai fatto in vita mia, ma per rivolgermi ad uno che pensava che avessi, come si dice a Roma, “le pezze al c.”. Uno che si permette di offendere tutti quelli che lontanamente puzzano di “comunismo”. Togliatti una volta disse : “Lasciate la paura del rosso alle bestie cornute” (ora vedrai come si scatena il pedone, al solo leggere il nome di Palmiro). Quanto al tuo desiderio di andare in Africa a renderti utile, ti dico solo due cose. Tieni conto che i popoli più depressi del mondo lo sono diventati anche per le politiche imperialiste e colonialiste, un tempo degli Stati cosiddetti civili (quelli che volevano un “posto al sole”;) ed ora delle multinazionali, magari petrolifere. Vedi che adesso si scatena il finimondo, è anche divertente! Ed inoltre penso che “l’Africa” sia molto più vicina a noi, basta voltare l’angolo. E’ il nostro prossimo, come diceva Gesù. Mi viene un sospetto: che anche Gesù sia un comunista?

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                  alfredo pasin 31 Gennaio 2013 at 21:21

                  caro Brunov .. non era assolutamente una presa in giro , anzi . se tu vedi tra le cose che ho itato in questa pagina c’è anche il libro olocausto americano di stannard . per quanto riguardo’ a gesu’ certo che era comunista . se vedi la foto del che dopo la sua ccisione e la deposizione del mategna non potranno sfuggire a te come a tuti le impressionanti analogie . ma per rilassare l’atmosfera vorrei ricordare che un artista del nostr goco , boris spassky compie ogggi 76 anni e in non buone condizioni . devo dire che come pedone avvelenato preferisco l’undicesima partita del match fischer spassky in cui boris tiro’ fuori la sua classe e gioco’ una delle piu’ stupefacnti mosse che io abbia visto : Cb1 !! non so se hai letto un mio post . dicevo che non avevo nessuna difficoltà a esprimere le mie idee politiche lavorndo in una azienda ospedaliera (grossa) della Lombardia che è stata ” gestita” prima dal PSI poi da Fi , da Cl dalla Lega … questo forse mi ha penalizzato un poco in alcune cose . ma come dice vecchioni nella bellissima canzone figlia ” se dovessi fare qualcosa perchè a qualcno puo’ srvire , figlia non me lo perdonare” . No saro’ un grande medico forse ma almeno il coraggio di esprimere le mie idee e di guardare negli occhi gli altri lo ho . e saprai enissimo quanti primari lo sono diventai non per capacità ma perchè fedeli alla linea . che in Lombardia non è mai stata certo uella comunista . Berlusconi non è stato altro che la continuazone di Craxi personaggio che ho sempre disprezzato . e non ho mai nascosto il mio disprezzo. eppure il concorso per entrare in ospedle , in una epoca in cui il psi faceva l bello e il brutto e cattivo tempo lo ho vino. allora forse il mio Elo almeno come medico non è cosi’ basso . Il pensiero di lasciare pe un po’ è da un po’ che lo coltivo ma saprai benissimo cos’è il born out . e la difficoltà di dover sopportare tutti i giorni fastidiose inisidie medico legali e la sempre maggiore burocratizzazione di un lavoro che ritengo meraviglioso. come aprai la squadra campiobe d’Italia e in cui giocano miei cari amici si chiama ” obiettivo risarcimento” ….

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                pa 31 Gennaio 2013 at 21:33

                Gentile dott. Pasin, lei è veramente un galantuomo e una persona perbene.
                Mi dispiace molto aver minimamente dubitato della sua serietà e della sua intelligenza. Per questo le faccio le mie più sentite scuse.
                Non me ne frega niente delle sue idee politiche. Dalla politica non ho mai avuto niente e niente ho mai chiesto, altrimenti a quest’ora poserei il sedere su qualche scranno regionale o parlamentare. Tutto quello che ho fatto finora, e sono appena all’inizio, lo ottenuto esclusivamente con le mie forze.
                Tra parentesi, sono un ingegnere, laurea con lode e dottorato di ricerca in fluidodinamica numerica.

                Le dico solo che sono a sua disposizione per qualunque cosa posso esserle utile.

                Cordiali saluti

                P.S. non so chi sia questo tizio che si fa chiamare brunov, ne mi farei curare nemmeno un capello da lui, ma sappia che quello che lui guadagna a 64 anni, io lo guadagnavo già a 30. E ho sempre pagato fino all’ultimo centesimo di tasse!

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                  alfredo pasin 31 Gennaio 2013 at 21:43

                  incidente chiuso. i miei auguri per la sua carriera . ma mi permetto di rammentarle ( o rammentarti) una banalità. ovvero che soldi non sono tutto . e chi fa un mestiere come il mio o sa bene .quando mio fratello ,top manager di una delle piu’ imortanti imprese del mondo ( per quanto scienziato ) si ammalo’ di tumore avrebbe ridato indietro tutti i soldi guadagnati con le royalties legate ai suoi brevetti, oltre allo stipendio. per fortuna era un tumore curabile ed è ancora tra di noi … a volare pu’ veloce dei suoi neutrini

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                  brunov 31 Gennaio 2013 at 21:53

                  Gentile sig. Pedone Avvelenato, vedo che non ha capito nulla, neanche la centesima parte di quello che ho voluto rappresentarle. Pazienza! E certamente sono io che non prenderei in cura lei, per il semplice motivo che ogni mio sforzo sarebbe destinato al fallimento. Eppure in vita mia ho curato casi ben difficili e complessi.

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                  alfredo pasin 31 Gennaio 2013 at 22:00

                  personalmente ritengo che si possa , anche tra di voi , rimettere la palla al centro e iniziare una conservazione come dire ? meno accalorata . c’è sempre tempo …..

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                  PA 31 Gennaio 2013 at 22:07

                  Alfredo, ti posso assicurare che con quattro figli e moglie da mantenere, più cinque adozioni a distanza (e varia beneficenza ad orfanotrofi napoletani) non è che navighi nell’oro. Anzi, personalmente conduco una vita più o meno modesta.
                  Ma non mi lamento.
                  Amo il mio lavoro (come amo gli scacchi) e ti assicuro che lo svolgo con elevato senso etico, il che spesso mi ha portato ad avere dei nemici nel mio “ambiente”.
                  Ho rischiato più di una volta di essere ammazzato dagli estremisti islamici durante gli anni di permanenza in medio oriente, ma ho perseverato e non per i soldi, ma perchè nel mio piccolissimo ho sempre pensato di stare facendo onore a questo disgraziato paese.
                  Ciao
                  MB

                  P.S. se diventeremo amici un giorno ti svelerò perchè “odio” tanto i comunisti.

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      alfredo pasin 31 Gennaio 2013 at 22:11

      scusa Paolo ma tu vedi una sola anche nanmetrica conseguenza “positiva” della follia hitleriana? che o ? il film sulle olimpiadi di Berlino del 36 ????

  11. avatar
    brunov 29 Gennaio 2013 at 15:46

    E’ proprio per non scatenare polemiche inutili e dannose che ho smesso, dopo un incidente simile, di scrivere commenti. Ho seguito infatti il consiglio: “Chi ha giudizio, lo usi!”.

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      alfredo pasin 31 Gennaio 2013 at 22:07

      inviterei a riflettere su questo fatto . semplicemente ” riflettere” e per dirla come Gaber perchè SIAMO comunisti … magari questo infermierre nel segreto del’urna vota non so chi ( e per la prima volta non trovero’ nella scheda falce e martello) ma il suo modo di comportarsi , la sua umaa solidarietà e atenzione , ecco questo io considero , hic et nunc ” comunismo”

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        Io non lascio traccia 31 Gennaio 2013 at 23:35

        Nella scheda falce e martello ci saranno, basta cercare bene… 😉

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          alfredo 1 Febbraio 2013 at 08:46

          cerchero’ bene 😉

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            Io non lascio traccia 1 Febbraio 2013 at 18:46

            Effettivamente però è probabile che in varie circoscrizioni non siano presenti liste di nessuno dei quattro partiti comunisti ammessi alle elezioni, dato che a quanto ne so si presentano tutti a macchia di leopardo. In ogni caso, mettendo crocette su un foglio non è mai cambiato granché: è solo l’impegno quotidiano e costante che può spostare i rapporti di forza (e penso che, a giudicare da quello che ha scritto in questi post, sia d’accordo con me).

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    mauro berni 29 Gennaio 2013 at 20:36

    Non voglio intervenire sulla piega che ha preso la discussione, ma solo segnalare che Ozols ha incrociato almeno una volta lo scacchismo italiano, alle Olimpiadi di Stoccolma 1937. La partita fu pubblicata per la prima volta in Italia sul fascicolo del gennaio 1986 di “Scacco!”, in un articolo retrospettivo di Porreca. Io la recupero, invece, dall’archivio federale. E’ un’occasione per ricordare un maestro importante e dimenticato, Cherubino Staldi.
    [Event “VII Olimpiadi”]
    [Site “Stoccolma SWE”]
    [Date “1937.08.03”]
    [Round “5.3”]
    [White “Ozols, Karlis”]
    [Black “Staldi, Cherubino”]
    [Result “0-1”]
    [ECO “E77”]
    [Annotator “ITA-LAT”]
    [PlyCount “78”]
    [EventDate “1937.07.31”]

    1. c4 Nf6 2. Nc3 g6 3. e4 d6 4. d4 Bg7 5. f4 O-O 6. Be2 Nc6 7. d5 Nb8 8. Be3 e6
    9. Nf3 exd5 10. exd5 Re8 11. Bd4 c5 12. Bf2 Ng4 13. O-O Nxf2 14. Rxf2 Bf5 15.
    Qd2 Na6 16. a3 Qa5 17. Rd1 Re7 18. Nb5 Qb6 19. Nh4 Nc7 20. Nxf5 gxf5 21. Kf1
    Nxb5 22. cxb5 Bd4 23. Rf3 Rae8 24. Rg3+ Kh8 25. Bd3 Qd8 26. Bxf5 Re2 27. Qxe2
    Rxe2 28. Kxe2 Qe8+ 29. Kd2 Qxb5 30. Bc2 c4 31. Rh3 Bxb2 32. Rxh7+ Kg8 33. Ke2
    Bxa3 34. Rh3 Qb2 35. Rd2 Qb4 36. Kd1 Qc5 37. Be4 b5 38. Bh7+ Kg7 39. f5 Qg1+
    0-1

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      alfredo pasin 29 Gennaio 2013 at 22:12

      bel ricordo di un maestro ingiustamente quasi dimenticato di cui mi palo’ il maestro Romi negli anni 70
      ecco questo è il soloscachi che mi piace 🙂

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      mauro berni 1 Febbraio 2013 at 14:19

      In realtà c’è un rendez vous precedente, alle Olimpiadi non ufficiali di Monaco 1936, in cui Ozols batte Giuseppe Stalda. Non credo che la partita sia disponibile.

  13. avatar
    paolo bagnoli 30 Gennaio 2013 at 00:02

    Anche a me …..

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      alfredo pasin 31 Gennaio 2013 at 21:22

      😉

  14. avatar
    paolo bagnoli 31 Gennaio 2013 at 23:08

    Per Alfredo: di positiva conseguenza della follia nazista ne vedo una, molto grossa, e cioè l’acquisita consapevolezza, da parte di ogni essere umano raziocinante, della totale ed imperdonabile assurdità di fondare una pretesa superiorità di qualcuno o di qualche massa sociale sopra le altre. Se, poi, tale superiorità viene affermata sulla base di colore della pelle, religione, forma del naso o altre c…ate del genere, be’, proprio qui sta la follia.
    Un abbraccio
    Paolo

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      alfredo 1 Febbraio 2013 at 09:01

      ” la storia non insegna nulla . Ha tutto da immparare quella” ALTAN
      e infatti quanti storie simili ( anche se non paraginabili per enormità) si stanno oggi ripetendo ?

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        Mongo 1 Febbraio 2013 at 14:24

        Troppe!! 👿

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    paolo bagnoli 1 Febbraio 2013 at 15:57

    A me ha insegnato parecchio…..

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      alfredo pasin 2 Febbraio 2013 at 12:23

      a Milosevic e Karadzic , a Saddam Hussein , agli ajatollah , ma anche Bush no .
      qui sono intervenuti illustri filosofi che come diceva il Pazzaglia nella trasmissione di Arbore hanno contribuito ad alzare il livello . Ricordi . e proprio perchpè sono intenuti venuti dei filosofi ( e di alto livello . in realtà ho un interesse per la filosofia che si limita in qualche modo alla logica , da zenone ( il nostro collaboratore) a Kripke il piu grande logico vivente ( definito il bobby fischer della logica anche se lui si incazza a sentirsi definire cosi) e inevitabilmente mi interesso ai temii bioetici dal momento che fanno parte del mio mestiere . e purtroppo non vengono insegnai . Mi vergogno a fare una citazione tanto banale ma recentemente ho rivisto il docu film sul processo ad eichmann che come sai fu seguito da hannan harendt che poi scrisse la banalità dl male . frase tanto usata da aver perso il suo significato originale e libro assai poco letto . forse la storia insegna solo questo . che il male nace dalla banalità … ed è molto spesso banale . non scomodo srebenica o il genocidio dei curdi ( anche questo una volta oggetto di strepitosa vignetta di Altan) ma mi basta aver visto in ps un accoltellato per uno strisco alla macchina . ieri ho sentito ad esempio il nostro ancora premier una frase banale ed estremamente cattiva . se nel 2013 uno penso che il pd sia il pci di togliatti e bordiga nato a livorno nel 1921 vuol dire che non ha capto nulla . e lodico ripeto da ” comunista” . se questo termine vuol dire ancora qualcosa . secondo me si’

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        Ramon 2 Febbraio 2013 at 12:34

        Vuol dire, vuol dire…
        Finché nel mondo ci saranno ingiustizie e oppressi l’idea, il sogno, l’aspirazione sarà sempre viva…

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          alfredo 2 Febbraio 2013 at 12:47

          queste tue parole ricordano i versi finali di the ghos of tom joad dell’immenso Bruce Sprimgsteen 😉

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            alfredo 2 Febbraio 2013 at 12:50

            in religioso silenzio ascoltiamo il poeta

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              Mongo 2 Febbraio 2013 at 18:02

              Uno dei brani più belli in assoluto di questi ultimi 25 anni. Se ben ricordo è del 1996.

              • avatar
                alfredo 2 Febbraio 2013 at 19:27

                il disco è del 95 …
                la partecipazione a sanremo fu del 96
                ed è stat o il punto piu’ alto dal punto di vista artistico e culrurale mai raggiunto da sanremo
                un vero uomo, un poeta , uno show man unico . e chi lo ha visto come me molte volte dal vivo sa che voglio dire

                • avatar
                  Mongo 3 Febbraio 2013 at 12:28

                  La feci cantare e suonare al mio matrimonio, 1996, insieme a ‘Knocking on heavens door’, ‘ Blowin’ in the wind’, ‘Geordie’ e ‘Yuppy Du’.
                  Fu una bella cerimonia, ricordata ancora oggi per la meravigliosa colonna sonora; qualcuno si scandalizzò, ma poi spiegato il messaggio che Anna ed io volevamo lasciare, anche le polemiche cessarono. L’amico prete che celebrò quel matrimonio, all’inizio fece il difficile, infatti mi scartò i pezzi di Victor Jara, ma alla fine disse si.

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