Al tempo! Siamo sempre con il nostro Monticelli e sempre agli inizi degli anni settanta. Di tempo ne è trascorso, ma sentir parlare di “guadagno di tempo” non è mai male, specialmente per uno scacchista in erba che pensi di aspirare (nel tempo….) a scalare le classifiche nazionali.
Ma il tempo …. stringe, quindi un cappello brevissimo e subito la linea e il microfono a Mario Monticelli dalla sua antica scrivania del Corriere della Sera!
“Come guadagnare un tempo (un vantaggio quasi sempre risolutivo)” di M.Monticelli, 1973
Guadagnare un tempo è di effetto decisivo tanto in attacco quanto in difesa. La forma più semplice di guadagno di tempo è lo scacco: esso costringe a provvedere alla difesa del Re, cioè ad una mossa obbligata, e colui che ha dato scacco approfitterà del “tempo” così guadagnato per cercare di realizzare i propri obiettivi.
Ce ne sono esempi nell’apertura, nel centro e nel finale. Un caso semplicissimo è quello del primo diagramma.
Chi muove, vince. Se tocca al Bianco, egli giocherà 1.Rd5!
Perché questa mossa guadagna un tempo? Perché attacca il pedone nero e riserva la possibilità di difendere il pedone bianco c3. Infatti il Nero non può rispondere che con 1….Rb3; segue 2.Rd4, continuando ad attaccare il pedone c4 e difendendo il proprio. Il Re nero deve allontanarsi, perde così il pedone e non può evitare la sconfitta.
Se il tratto spettasse al Nero, vincerebbe con una manovra analoga, e cioè con 1…Rb2!
Perderebbero, invece, per il Bianco 1.Rd4? (cui il nero risponderebbe con Rb3) e per il Nero 1…Rb3?, per 2.Rd4!
Un caso di partita risolta in poche mosse grazie al guadagno di tempo è quello del secondo diagramma.
La posizione sembra assolutamente disperata per il Nero, il quale ha bensì una torre di più, ma è minacciato contemporaneamente da due matti dalla Donna bianca, in f6 e in f8. Non ha a sua disposizione alcuna mossa che possa difenderli entrambi. Uno scacco di Torre in b6 non serve: il Re bianco si rifugerà nell’angolo a1; e non c’è tempo di prendere l’Alfiere in c2.
Eppure il Nero vince!
1…..Dxc2+!
2.Txc2 Tb6+
Ora il Re bianco non può andare in c1, a causa di Txc2 matto, e non può nemmeno rifugiarsi nell’angolo, perché allora il Cavallo e3 prende la Torre bianca con scacco (nuovo guadagno di tempo!) e successivamente la Tb6 dà matto in b2.
3.Ra2 Tb2+
Terzo e risolutivo guadagno di tempo. Se il Bianco torna nell’angolo, il Cavallo prende la Tc2 con scacco matto. Se Rxa3, Cc4+ e poi b5 matto.
4.Txb2 Txb2+
5.Rxa3 Cc4+
6.Ra4 b5 matto.
Ma vi possono essere altre forme più raffinate di guadagno del tempo. E’ il caso della partita Ljubojevic-Panno del torneo di Palma de Maiorca, che dopo la mossa 22 del Nero aveva condotto alla posizione indicata nel terzo diagramma.
Ljubojevic, che aveva brillantemente sacrificato una qualità per scardinare l’arrocco avversario, invece di prendere il Cavallo nero in f1 giocò:
23.Ce4! E’ della massima importanza conservare il pedone f6 il più a lungo possibile. Le Torri nere difendono abbastanza efficacemente il loro Re dalle minacce di matto, ma non possono sostenere tutto il complesso della posizione. Del resto il Cf1 non può fuggire in e3, perché sarebbe catturato da uno scacco della Donna bianca in h6.
23….. Tg8
24.Dh5+ Th7
25.De5 Cd7 Un’altra linea di resistenza era 25….Cxh2, ma dopo Cxh2 il Cavallo bianco sarebbe presto tornato in azione.
26.Df4 Ce3
27.Dxe3 Cxf6
28.Cg5 Te7 Il Nero ha conservato la qualità in più, ma i suoi pedoni sono insostenibili, e l’attacco del Bianco continua.
(l’azione di Ljubojevic non ebbe tentennamenti ed il Nero fu costretto all’abbandono dopo altre 14 mosse; la partita Ljubojevic Panno -attacco austriaco b06- fu giocata al torneo di Palma di Maiorca nel 1972, ndr).
L’argentino Oscar Panno era in uno dei migliori momenti della sua carriera e, nonostante questa sconfitta, vinse il torneo di Palma di Maiorca, bissando il successo dell’anno precedente (ndr).
Concludo questa settima puntata di “Illo tempore” con un aforisma, tristemente veritiero (e pensiamo ad Antonio e al piccolo ricordo che gli abbiamo dedicato appena qualche giorno fa), un aforisma che non appartiene ad un giocatore di scacchi ma ad un compositore, Hector Berlioz: “Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti”.
Me la ricordo bene quella rubrica. Ritagliavo tutti i pezzi di Monticelli che poi avevo incollato in un album. Usciva il martedì.
Anni fa in un momento di stupidità gettai via quel quaderno insieme ad altre cose ed ora me ne pento. 🙁
Grande Rik. 😉
Una domanda. Ma la marcia ungherese non è di Liszt, trascritta per orchestra da Berlioz? O è viceversa? Credo sia la prima possibilità, no?
No, è una marcia della tradizione popolare ungherese, detta Rakoczi March, ripresa indipendentemente da Berlioz (La damnation de Faust) e da Liszt (Rapsodie Ungheresi, 15, ma anche altrove) in due versioni diverse.
Dunque sarebbero due opere distinte ispirate allo stesso tema popolare? Non lo sapevo! Grazie, filologo! Io conoscevo solo la versione di Liszt, e siccome ai tempi si usava trasporre musica per piano in versione per orchestra, e viceversa, pensavo fosse anche questo il caso! Comunque, ringraziamo anche la cultura musicale della redazione per questo pezzo!
Un altro piccolo capolavoro…
Grazie!
una altra partita che Monticelli riporto’ con il titolo ” un contrattacco decisivo fu questa”
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1092825
in molti data base vi è un errore che non è stato corretto
il Bianco è il MI svizzero Lombard e non il GM americano Lombardy
d’altra parte era un match Svizzera – Spagna.
Ritengo pero’ ( e lo scrisse Monticelli) che il bianco avesse una continuazione vincente
davvero quanto mi dispiace aver buttato via quel quaderno …
sul pezzo musicale nula da dire : meraviglioso.
anche se come persona il grande Karajan mi ha lasciato sempre freddo
ovviamente mi è venuta in mente questa partita in quanto anche qui la mossa … Cx e6 è come scrisse ” sgombero con guadagno di tempo della diagnonale d8 – a5 ” ( con successiva decidiva etrata in gioco della Donna nera .
questo del ” guadagno di tempo” era un tema molto caro al GM Monticelli .
Alf, sicuro che hai gettato via tutti i ritagli di giornali riguardanti la bellissima rubrica di Monticelli? Hai guardato bene? Su, dai un’altra occhiata. Sarebbe un vero peccato. Purtroppo anch’io ne ho conservati pochissimi, cercherò di utilizzarli per questa (più modesta) rubrica.
si’… ma la colpa non è stata mia . è stata colpa di un fortissimo giocatore …
una lunga storia
comunque me li ricordo quasi tutti a memoria . anche la brownw quinteros f commentata da monticelli , come un’altra del match del 75 tra andersson e larsen
poi miricordo una g . primavera cosulich del ci del 73 , una larsen – keres san antonio 72 , molto divertente . larsen si sconfisse praticamente da solo .
allora c’era molto poco . l’italia scachistica e qualche rubrica su qualche quotidiano e settimale . poi dal 74 la rubrica di Ado su “il giornale” , che io prendevo alla domenica insieme al manifesto … rischiando di prendere le botte ( una volta le presi veramente) secondo a come mettevo i giornali in tasca .
erano anni cosi 😐
per chiarire . le mie idee sono abbastanza chiare , al punto che a volto mi ” firmo ” fuser per fa compagnia a ” mongo ”
a Milano una volta , la domenica mattina , presi il manifesto e il giornale
( ricordo ancora la partita una toth Paoli pesaro 75 , una slava variante del cambio. limpida vittoria di Toth ) vidi la partita ( purtroppo per una questione grafica il diagramma occupava i 3/4 dello spazio) e misi il giornale esternamente . fui aggredito da un gruppo di imbecilli ( il giornale MOntanelli era ai tempi considerato “fascista” … nel parapiglia mi usci dalla tasca il manifesto e questi mi chiesero ” ma cazzo ma se un fascista o un compagno ” . io dissi ” la econda che hai detto” . e loro beh allora scusa … e io volevo chiosare ” e voi solo una manica di c……i “
“A memoria”?? Complimenti a te. Insomma, quando avrò esaurito il mio scarso materiale per “Illo tempore”, potrai tranquillamente continuare tu “a braccio”.
E anche quella tua “lunga storia” cui accennavi potrebbe diventare un pezzo interessante per i nostri lettori. Che ne dici? Pensaci.
caro amico. lunga storia . beh no . ero un periodo di crisi ( corazon) ne parlai con un giocatore fortisimo e anche umano che allora stava in italia ( lo ho risentito recentemente su fb , attraverso la moglie attuale .lui non c’è . e ora non ci sono piu’ neppure io) . Mi disse che anche lui aveva passato la stessa cosa e per ” riuovere ” quel periodo un giorno prese tutto ( formulari, diplomi , coppe etc) e ne fece un falo’ .
lo feci anch’io . in effetti un po’ funziono’. ma ora mi dispiace tanto per una foto che fini’ dentro al tutto . novi ligure 1976 …. ma non riguardava gli scacchi
No, beh lunga; un po’ difficile da spiegare forse.
Comunque quegli articoletti di Monticelli per me erano un appuntamento imperdibile.
Ogni tanto mi capita di vedere una partita e di dirmi: “Toh, la pubblicò Monticelli” e ricordarmi più o meno i suoi commenti.
Recentemente mi è successo con una partita Matera – Nunn.
Conservavo anche gli articoli domenicali de ‘Il giornale’, purtroppo stessa fine 🙁
Ma anche uno dei tuoi genitori aveva una memoria cosi’?
non penso sia una questione genetica .
cosa sia la memoria è ancora un grande mistero da un punto di vista siologico e psicologico .
mi ricordo una volta che Ado disse . Se ho un dubbio non accendo neppure il pc . Chiamo Alfredo e mi dice tutto .
ricordo che voleva notizie su un giocatore ungherese , varnusz .
adesso pero’ mi rendo conto che non è piu’ cosi .
adoperavo dei giochetti , senza usare nessuna mnemotecnica particoare . guardava un pagina e la fotografavo e poi cercare di fare il maggior numero di associazioni mentali possibili
questo puo’ essere un auto certo ma a volte anche un problema . uno si fida troppo della memoria e magari non approfondisce abbastanza .
so che tu se amico di zaninotto . vorrei chiedere al tuo amico una cosa su un mio lontano amico che vidi per l’ultima volta in un campionato lombardo a squadre . ricordo di quel giorno la partita che giocai , che quel giorno’ mori a zolder villeneuve e al giro d ‘italia vinse la tappa argentin .
il mio amico di cui non so nulla da 30 anni collaborava all’arcimatto e si chiamava come un ex ministro italiano
mi piacerebbe sapere che fine ha fatto …
La rubrica di Monticelli chiuse nel 1975 mi sembra
ricordo ancora le partite che scelse nel 1974 come le sue preferite per le olimpiadi di Nizza 74
Tal – Miagmarsuren 1 – 0 ( spettacolare sacrifiocio di torre in e6)
Kavalak Quinteros 1-0
Stean Browne 1-0
Jones – Dueball 0- 1
quattro partite molto spettacolari
Monticelli ricordo commento molto favorevolmente questa partita
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1340081
In effetti .. Te1 !! fu una delle piu’ belle mosse di quella olimpiade
Dueball lo ricordo vincitore insieme a Sax e Popov a reggio 73 – 74
Era un forte giocatore di poker , bridge e go ( ecco il go è l’unico gioco che mi affascina oltre agli scacchi )
Morto a soli 59 anni d’infarto
anche lui morto a 59 anni per infarto. tipo da 60 sigarette al giorno
ma tu Marramaquis conservi ancora qualche ritaglio?
anche se quei quadernetti con le ruriche di Monticelli e Capece sono un grosso dispiacere
ma il dispiacere piu’ grosso fu quello di aver gettato via anche una foto 😐
Confidiamo Alfredo che in futuro il CorSera,estenda il suo archivio storico
online anche agli anni settanta e prima.Dopodiché la riscoperta dei pregevoli
lavori di Mario Monticelli,sarà fruibile a qualunque innamorato come il Marramaquis e tu.
si 🙂
mi ricordo che una volta riporto’ anche una partita di Canal di cui era ovviamente amico .
anni fa un mio paziente archivista del corriere per ringraziarmi mi fece avere la copia di tutti gli articoli pubblicati da Giovanni Mosca e Monticelli sul match Fischer Spassky del 72
poi attraverso un amico scoprii come Mosca avesse , genialmente , scoperto ” mentalmente” il fax … prima del fax !
Ne dovrò avere ancora tre o quattro, non di più, e purtroppo privi di data.
E poi sono disordinatissimo (mi perdo anche quello che scrivo) e non ho memoria.
Spero di ricavarne ancora almeno un paio di “Illo tempore”, vediamo.
questa ce l’hai ?
mi colpi’ molto
nunn era il campione del mondo juniores , ma questo Matera ( di chiara origine italiana) era veramente forte . o no ?
il titolo era ” giocando con un pregiudizio” ma non ricordo a cosa si riferisse chiaramente Monticelli
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1613884
@ tutti
A proposito di collezioni, ma per caso conoscete qualcuno che fa collezione di bollettini dei tornei? I più vecchi che ho sono quelli del torneo dei candidati a Varese (triangolare tra Tal – Petrosian – Portisch) del 1976, ai giardini Estensi (Villa Mirabello).
Secondo me i bollettini dei tornei – se scritti bene – sono fantastici come documento e memoria scacchistica.
In quelli che ho ci sono anche le mosse originali dai formulari, con le firme dei giocatori.
Ciao Punta! sei interessato ad acquistarli o a venderli?? 🙄
sono d’accordo .
i bollettini dei tornei vanno poi a costiture la memoria storica nel nostro scacchismo
trovo inconcepibile che del CI del 75 siano a noi note 4 partite ( piu’ una quinta che fu pubblicata da Capece )
il resto perduto ….
@Yanez
Ciao Yanez!
Mah! Venderli non credo, perchè ne ho pochi del periodo anni ’70.
Diciamo che forse potrei acquistarne un po’ degli anni ’70 dei tornei e match più famosi, tipo grande torneo di Milano 1975, oppure Mariotti – Durao (sempre 1975 e sempre al Leonardo da Vinci), oppure barattarli.
Ad esempio, io ne ho un bel po’ del torneo di Bratto, anni ’90, con gli indimenticabili commenti dell’Adolivio 🙂
Ce ne sono alcuni divertentissimi…tipo quello dedicato alle mamme dei ragazzini dei tornei, e che li accompagnavano sempre alle partite, in cui poi lui raccomanda di “darsi da fare” 🙂 con loro!
Sì vabbè, ma quando? Negli orari di gioco giocavamo anche noi, dopo c’erano i mariti…sai che consiglio! ah ah ah!
Ciao!
ah ah … ho anch’io i bollettini di bratto , anche anni 2000 ma oramai recuperabili on line . su uno c’era un diciamo cosi’ refuso irresistibile
ricordo bene il match mariotti – durao, spareggio dopo lo zonale di caorle .
ricordo che durao nella prima partita gioco’ f4 a cui segui d5 cf3 h5 ! con l’idea di piazzare un fortissimo cavallo in f5 , cosa che permise al nostro di vincere la prima e 4 a 0 poi il match . un po’ di tempo fa ho avut modo di parlare ( eravamo diventati amci su fb ) con il secondo di durao, un tipo simpaico, il mi fernando Silva . mi scrisse che durao era talmente teso che sbaglio … voleva giocare e4 . anch’io ero presente e li’ per li’ pensammo che fose una sfda a Mariotti per portarlo fuori da vie piu’ batute . obiettivamente il nostro era molto piu’ forte come dimostro’ all’interzonale di manila l’anno dopo . ma caro punta arenas , perchè non fai una opera meroria per tutti noi ? scansire ( si dice cosi ? ) i bollettini e metterli poi a disposizioni di tutti noi malati ?
io purtroppo a un certo punto della mia vita feci un autoda fè di moltissime cose della mia vita e ora non so cosa darei per averli indietro
ciao e buona giornata !
Nel secondo diagramma devono esserci un paio di errori: la Th1 non dovrebbe proprio esistere e la Donna nera dovrebbe trovarsi in e2 o f2, perché altrimenti il commento di Monticelli non avrebbe senso (ci sarebbe infatti Dd8 che para entrambe le minacce di matto citate). Mi sbaglio?
Bravo, Marco, e grazie per il tuo intervento. Ti parrà strano, ma il diagramma pubblicato su Corsera è esattamente quello lì, e con la Th1. Ma qualcosa che non quadra, hai ragione, c’è. Infatti Monticelli scriveva “matti di Donna Bianca in f8 e g7” e non, come io ho erroneamente rettificato, “in f8 e f6”.
Matto in g7? Ma allora la posizione è certamente inesatta, se è giusto quel testo, e forse il pedone in f6 è bianco anziché nero. E, se è così, quale sarà stata l’ultima mossa del Bianco? Forse Dh4-h6? Sennò, come tu dici, spostiamo la Donna Nera in e2 o f2 e così la mia versione ha un senso. Purtroppo Monticelli non ci aiuta oltre, in quanto non cita i protagonisti della partita.
Monticelli pubblicò anche la partita Larsen – Keres, San Antonio ‘972, dalla mossa in busta in poi.
Larsen aveva un vantaggio, al minimo facile patta, ma si suicidò in maniera incomprensibile.
Di questa partita fa un divertente resoconto anche Karpov nel suo libro scritto con Roshal ‘Scacchi primo amore’, Teti editore 1975.