Hai ragione Yanez: ha lasciato tutti indietro ancora una volta… come al Golden Gala del 5/8/1980 quando ero in Tribuna Monte Mario, proprio in prossimità degli arrivi, in qualità di spettatore e fotografo provetto; ricordo benissimo Pietro Mennea vincere splendidamente la gara dei 200 metri! (video al link http://www.youtube.com/watch?v=x1WlSo0GRc8).
Ho letto che per ricordare Pietro Mennea la Federazione italiana di atletica leggera intende dedicargli il prossimo Golden Gala che si svolgerà a Roma il 6/6/2013.
mi sembra il minimo
grandissimo
ma ho un dubbio che vorrei sottoporre agli amici .
secondo voi piu’ forte beruti o mennea
berruti vinse una olimpiade vera , mennea quella purtroppo dimezzata di mosca
vero che poi mennea fece il favoloso 19 e 72 a mexico city
ma che bel duello sarebbe stato . o no ?
Solo una precisazione: il record del mondo Mennea lo fece prima dell’olimpiade moscovita, lo fece durante la finale delle Universiadi tenutesi a Città del Messico nel 1979.
Record in altura e olimpiade dimezzata nulla tolgono al valore del più grande velocista che l’Italia abbia mai avuto. Un paragone con Berutti: parlano i tempi, ma sarebbe ingeneroso farlo per via che i due gareggiarono in epoche completamente diverse, anche se sono solo 10/15 anni.
Ricadiamo nel solito discorso: Coppi/Merckx, Pelé/Maradona/Messi, Fischer/Kasparov/Carlsen; Owen/Lewis/Bolt.
Molto belle le foto, soprattutto quelle con la Simeoni; tra i due si instaurò un ‘legame’ molto profondo sin dai tempi in cui si allenavano insieme, da soli, a Formia.
Fu una grandissima carriera quella di Mennea, già si mise in luce giovanissimo nelle terribili Olimpiadi di Monaco arrivando terzo dietro al fuoriclasse ukraino Valery Borzov, poi arrivò quarto a Montreal, primo a Mosca e settimo a Los Angeles. Ha disputato 4 Olimpiadi di altissimo livello, un corridore così era sicuramente un grande campione.
Come ho ho pianto quel giorno che Pietro ha corso tutto l’anello della pista, in una fantastica frazione finale di staffetta dei 400, quando ha preso il testimone da Roberto Tozzi e ha condotto quel quartetto stupendo alla conquista di un insperato bronzo olimpico…
Come ho pianto quando a Seul, alla sua quinta olimpiade, un record imbattuto per un velocista, Pietro dopo la qualificazione in batteria, non si è presentato al turno di qualificazione successivo… è stata la sua ultima gara…
Ed in quella staffetta c’era un quattrocentista che per talento era solo secondo proprio a Mennea, Zuliani. Peccato che la tv allora si concentrò sulla lotta per il primo e il secondo posto e non riprese la fenomenale rincorso del nostro campione.
Sempre con l’idea che dobbiamo vivere nel ricordo “buono” di chi se ne va, una poesia dedicata al campione che ci ha lasciati, che profuma della sua terra:
’A FESTE ’O SCIARDINE DI BIAMONTE
U sole ha pueste rete a li muntagne
cu tante strisce d’ore e di zaffire;
u mare no si muove e no si lagne:
l’arie è sirene, fresche, e si rispire.
Sarà ca pi rispett’a li signure
li viente one pigghiate ’nota vie:
stè cante u gridde mmiezz’a li fiure,
ma no cu tuene di malincunie…
Emilio Consiglio (1841-1905)
(Traduzione, per assaporare meglio la delicatezza: “Il sole s’è messo dietro alle montagne con tante strisce d’oro e di zaffiri; il mare non si muove e non si lagna: l’aria è serena, fresca e si respira. Sarà che per rispetto ai signori i venti hanno preso un altra strada; sta cantando il grillo in mezzo ai fiori ma non con tono di malinconia” – Trad. P Mandrilo)
che dire caro Martin Eden…
che ” muore giovane chi è caro agli dei “ ?
se è vero è però profondissimamente ingiusto !!!!
Pietro il (più) Grande… ci hai lasciato tutti indietro ancora una volta…
Hai ragione Yanez: ha lasciato tutti indietro ancora una volta… come al Golden Gala del 5/8/1980 quando ero in Tribuna Monte Mario, proprio in prossimità degli arrivi, in qualità di spettatore e fotografo provetto; ricordo benissimo Pietro Mennea vincere splendidamente la gara dei 200 metri! (video al link http://www.youtube.com/watch?v=x1WlSo0GRc8).
Ho letto che per ricordare Pietro Mennea la Federazione italiana di atletica leggera intende dedicargli il prossimo Golden Gala che si svolgerà a Roma il 6/6/2013.
mi sembra il minimo
grandissimo
ma ho un dubbio che vorrei sottoporre agli amici .
secondo voi piu’ forte beruti o mennea
berruti vinse una olimpiade vera , mennea quella purtroppo dimezzata di mosca
vero che poi mennea fece il favoloso 19 e 72 a mexico city
ma che bel duello sarebbe stato . o no ?
Solo una precisazione: il record del mondo Mennea lo fece prima dell’olimpiade moscovita, lo fece durante la finale delle Universiadi tenutesi a Città del Messico nel 1979.
Record in altura e olimpiade dimezzata nulla tolgono al valore del più grande velocista che l’Italia abbia mai avuto. Un paragone con Berutti: parlano i tempi, ma sarebbe ingeneroso farlo per via che i due gareggiarono in epoche completamente diverse, anche se sono solo 10/15 anni.
Ricadiamo nel solito discorso: Coppi/Merckx, Pelé/Maradona/Messi, Fischer/Kasparov/Carlsen; Owen/Lewis/Bolt.
Molto belle le foto, soprattutto quelle con la Simeoni; tra i due si instaurò un ‘legame’ molto profondo sin dai tempi in cui si allenavano insieme, da soli, a Formia.
Ricordo che era in corso il Festival ad Imperia: lessi la notizia del 19’72” su un giornale che era stato lasciato aperto sul tavolo degli arbitri.
Fu una grandissima carriera quella di Mennea, già si mise in luce giovanissimo nelle terribili Olimpiadi di Monaco arrivando terzo dietro al fuoriclasse ukraino Valery Borzov, poi arrivò quarto a Montreal, primo a Mosca e settimo a Los Angeles. Ha disputato 4 Olimpiadi di altissimo livello, un corridore così era sicuramente un grande campione.
Ieri ho pianto…
Come ho ho pianto quel giorno che Pietro ha corso tutto l’anello della pista, in una fantastica frazione finale di staffetta dei 400, quando ha preso il testimone da Roberto Tozzi e ha condotto quel quartetto stupendo alla conquista di un insperato bronzo olimpico…
Come ho pianto quando a Seul, alla sua quinta olimpiade, un record imbattuto per un velocista, Pietro dopo la qualificazione in batteria, non si è presentato al turno di qualificazione successivo… è stata la sua ultima gara…
Ed in quella staffetta c’era un quattrocentista che per talento era solo secondo proprio a Mennea, Zuliani. Peccato che la tv allora si concentrò sulla lotta per il primo e il secondo posto e non riprese la fenomenale rincorso del nostro campione.
Sempre con l’idea che dobbiamo vivere nel ricordo “buono” di chi se ne va, una poesia dedicata al campione che ci ha lasciati, che profuma della sua terra:
’A FESTE ’O SCIARDINE DI BIAMONTE
U sole ha pueste rete a li muntagne
cu tante strisce d’ore e di zaffire;
u mare no si muove e no si lagne:
l’arie è sirene, fresche, e si rispire.
Sarà ca pi rispett’a li signure
li viente one pigghiate ’nota vie:
stè cante u gridde mmiezz’a li fiure,
ma no cu tuene di malincunie…
Emilio Consiglio (1841-1905)
(Traduzione, per assaporare meglio la delicatezza: “Il sole s’è messo dietro alle montagne con tante strisce d’oro e di zaffiri; il mare non si muove e non si lagna: l’aria è serena, fresca e si respira. Sarà che per rispetto ai signori i venti hanno preso un altra strada; sta cantando il grillo in mezzo ai fiori ma non con tono di malinconia” – Trad. P Mandrilo)