(Non) Solo Scacchi… anche un po’ di calcio?!?

Scritto da:  | 2 Aprile 2013 | 23 Commenti | Categoria: Partite commentate

William  Mercer

Quello che proponiamo per la prima volta ai lettori è un esperimento bizzarro: è possibile utilizzare il “gergo” degli speaker e giornalisti del calcio per commentare le partite a scacchi?

Noi siamo convinti di sì, ed anzi riteniamo che le analogie tra le due discipline – per lo meno dal punto di vista sostanziale, come scontro tra due squadre che perseguono un obiettivo preciso: il goal nel calcio e il matto negli scacchi – siano molte più di quanto sembri. Pertanto questa inedita ed originale “telecronaca” potrebbe forse servire a risvegliare anche nei “calciofili” la passione per gli scacchi, dando per scontato che più o meno tutti gli scacchisti si intendono di calcio, in un Paese come l’Italia.

Gipo Viani e Trapattoni

Il lettore quindi non si stupisca (e non si scandalizzi!) se in questa immaginaria telecronaca di una celebre partita del passato vedrà gli Alfieri assimilati ai terzini, e i Cavalli ai mediani, mentre i pezzi pesanti (Torre + Donna) diventano attaccanti e centravanti, e il Re diventa il “portiere”. Col tempo si abituerà anche alle altre ”analogie” e metafore tratte dal calcio: tatticismi, combinazioni e sacrifici che si trasformano in dribbling, finte, contropiedi. Cambi e avamposti centrali che diventano scambi e rimpalli a centrocampo, spinte di pedoni che diventano percussioni in profondità, azioni di pezzi in batteria che si traducono in “assist” o duetti, ecc.

E nel contempo, i campioni di scacchi più noti qui diventano gli “allenatori” delle due squadre.

Ma è meglio lasciare la parola ai nostri due telecronisti: Bruno Zippul, e Sandro Tortellini, per questa “indimenticabile” telecronaca.

Buon divertimento.

Tortellini: Telespettatori all’ascolto buon pomeriggio. Siamo qui collegati in mondovisione per assistere alla 10a partita del match mondiale di scacchi tra i due grandi trainer Petrosian, alla guida dei Bianchi del Lokomotiv di Yerevan, e Spassky, lo sfidante, che conduce i Neri della Dinamo Mosca. Arbitro dell’incontro è il sig. O’Kelly di Bruxelles.

C’è grande attesa, per vedere come Spassky, giocatore estroso e romantico, portato ad attaccare, saprà reagire alle difese rocciose e impenetrabili di Petrosian, ma per i dettagli tecnici do subito la parola al collega Zippul.

Zippul: Grazie Sandro, e come hai detto bene, qui la tensione è alle stelle. Per chi si ponesse solo ora all’ascolto, diciamo che lo sfidante russo Spassky, per l’appunto è noto per il suo gioco universale e votato all’attacco, ma capace di utilizzare indifferentemente schemi e moduli di gioco vecchi e nuovi.

Per contro Petrosian, il campione armeno, è noto per le sue difese solidissime, e per il suo catenaccio, che però gli hanno permesso di vincere lo scorso mondiale contro Botvinnik. Petrosian ha affinato i suoi schemi difensivi nella nativa Armenia, ma poi a fine anni ’40 ha deciso di fare il salto di qualità venendo in Italia, a prendere lezioni dal numero 1 del catenaccio all’italiana, Nereo Rocco allenatore della Triestina.

Herrera e Rocco

Sotto la guida di Rocco, Petrosian è migliorato notevolmente, e da allora è stato soprannominato “Tigran l’invincibile”, anche se i maligni hanno sempre ironizzato sulla sua scarsa propensione ad assumersi rischi, pur di portare a casa il mezzo punto, qualcuno lo ha anche chiamato “coniglio”.

Sappiamo poi per certo che Petrosian aveva particolarmente apprezzato, qui in Italia, i vini friulani, e sia lui che Rocco erano ben conosciuti in tutte le enoteche ed osterie, dove degustavano i Cabernet, i Pinot Chardonnay, e altri vini tipici.

Ma perdonate questa digressione, direi che la partita sta ormai per iniziare, l’arbitro O’ Kelly chiama i capitani delle squadre a centrocampo.

Fischio d’inizio.

Azzurri in libera uscita

Partiti!

Petrosian (Lokomotiv Yerevan) vs. Spassky (Dinamo Mosca) 10ª del match 1966

1. Cf3 Cf6

2. g3 g6

3. c4 Ag7

4. Ag2 0-0

5. 0-0 Cc6

6. Cc3 d6

7. d4 a6

8. d5 Ca5

Zippul: da queste prime schermaglie possiamo già capire quale sarà l’impostazione della gara. I Neri della Dinamo di Spassky hanno impostato un modulo Est-Indiano, in cui la squadra tende a giocare a zona, piuttosto raccolta, preferendo controllare dalle retrovie i vari settori del campo, per poi affidarsi a lanci lunghi degli Alfieri-terzini, o ad improvvisi e fulminei contropiedi.

Quella giocata da Spassky è una variante Panno del modulo Est-Indiano, in cui i Neri si affidano ad un gioco sulla fascia laterale sinistra, sostenuto dal Ca5-mediano, e dall’Alfiere/terzino nero g7 dalla profondità, mentre spesso al centrocampo vi è una marcatura ad uomo, con gioco abbastanza bloccato.

9. Cd2 c5

10. Dc2 e5

11. b3 Cg4

12. e4 f5

13. exf5 gxf5

14. Cd1

Posizione dopo 14.Cd1

Posizione dopo 14.Cd1

Tortellini: Come potete notare i Bianchi di Petrosian non si smentiscono, ed ora la squadra sembra raccogliersi in difesa, invitando i Neri di Spassky ad attaccare, nella speranza di trafiggerli in contropiede.

14…b5

15. f3, e4

16. Ab2 exf3

17. Axf3 Axb2

18. Dxb2 Ce5

19. Ae2 f4!

Z: Spettacolare percussione in profondità dei Neri di Spassky, per scardinare la rocciosa difesa di Petrosian e aprire linee e varchi davanti al portiere/Re, la partita si fa entusiasmante, vediamo come Petrosian riesce a fronteggiare l’attacco…

20. gxf4 Ah3?

T: Ahi! Questa incursione dell’Alfiere-terzino e la sua bordata diagonale sembrano irresistibili, ma finiscono fuori misura, e lasciano scoperta la difesa delle zone bianche del campo. Andava giocato 20…Txf4! 21. Txf4 Dg5+ 22. Rh1, Dxf4 con buon contro gioco dei Neri.

21. Ce3!!

Posizione dopo 21.Ce3!!

Posizione dopo 21.Ce3!!

Z.: Ecco che scatta la trappola, e i Bianchi impostano un fortissimo contropiede: l’idea è appunto quella di sfruttare i buchi lasciati aperti nelle maglie della difesa, sulle zone bianche, dall’attacco troppo impetuoso dell’Alfiere-terzino, con un formidabile attacco sulle diagonali, contro il povero Re-portiere dei Neri della Dinamo Mosca.

21…Axf1

22. Txf1 Cg6

23. Ag4!

T: Ecco trionfare l’idea dei Bianchi di Petrosian. L’Alfiere-terzino domina sulle zone bianche del campo, e in questa posizione è molto più forte delle Torri-attaccanti.

23…Cxf4

24 Txf4!*

Posizione dopo 24.Txf4!

Posizione dopo 24.Txf4!

Z: Fantastico secondo sacrificio-contropiede dei Bianchi! Alla faccia di chi diceva che Petrosian era solo un “catenacciaro”! Ora i giocatori dello Yerevan si scagliano in massa contro il Re-portiere.

Sormani

[* N.B.: tutti i commentatori hanno entusiasticamente elogiato il secondo sacrificio di qualità di Petrosian, senza analizzare l’alternativa 24. Ce4!, che sembra vincere ancora più velocemente. Es. 24…De7 25. Cf5! , oppure 24…Dh4 25. Rh1! a) 25…De7 26. Txf4! Txf4 27. Ae6+ Tf7 (forzata) 28. Cf5 Df8 (forzata, altrimenti segue 29.Dg7#) 29. Cf6+ Rh8 30. Cd7+ Tf6 (forzata, se30…Rg8 31. Cxf8 Txf8 32.Dg7#) 31. Cxf6 con rapido matto a seguire; b) 25…Te8 26. Cf5! E vince rapidamente , 26…Dxg4? 27 Ch6#]

24…Txf4

25. Ae6+ Tf7

T.: se 25…Rf8 allora 26. Dh8+ Re7 27. Dxh7 con attacco vincente

26. Ce4! Dh4

27. Cxd6!

Z.: Ah, i difensori Neri sono pressati nell’area di rigore, nel tentativo di impedire il goal decisivo contro il povero Re-portiere

27…Dg5+

28. Rh1 Ta7

29. Axf7+ Txf7

30. Dh8+!

E i Neri abbandonano!

30.Dh8+! e il Nero abbandona

30.Dh8+! e il Nero abbandona

T: Fantastico! Notare l’azione decisiva, con la finta del centravanti con 30. Dh8+ , che fa tuffare il portiere alla sua destra, per poi passare la palla al Cavallo-mediano, che segna il goal proprio allo scadere con lo spettacolare dribbling alla Tf7 e alla Dg5. Una vittoria incredibile dei Bianchi del Lokomotiv Yerevan, e una straordinaria partita di contropiede gestita magistralmente da Petrosian.

Che ne dici Bruno, secondo te stasera Petrosian festeggerà offrendoci da bere?

Z.: Mah, speriamo, e speriamo che abbia ancora qualche bottiglia di vini friulani del Carso perché i brandy alle prugne mi provocano un effetto un po’ lassativo!

T.: Sono d’accordo Bruno! D’altra parte è noto che le prugne fanno quell’effetto lì!

Grazie a tutti gli spettatori che ci hanno seguito. Qui dallo stadio di Mosca è tutto, ricordiamo il risultato: Lokomotiv Yerevan di Petrosian batte Dinamo Mosca di Spassky 1:0, Roma a voi la linea…

Mariolina Cannuli: “Dallo stadio di Mosca vi abbiamo trasmesso la telecronaca della decima partita del match mondiale di Scacchi. Telecronisti Sandro Tortellini e Bruno Zippul. Ed ora dagli studi di via Teulada in Roma, va in onda Studio 1, presentano Mina, Lelio Luttazzi e le gemelle Kessler. Buon divertimento!”

Hitchens e Greaves

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23 Commenti a (Non) Solo Scacchi… anche un po’ di calcio?!?

  1. avatar
    Mongo 2 Aprile 2013 at 11:15

    Interessante esperimento. Complimenti; qualche termine, forse, da rivedere come ad esempio il ‘re-portiere’ che può anche diventare la ‘porta’, ma nel complesso ci siamo: 8+. 😎

  2. avatar
    Renato 2 Aprile 2013 at 11:43

    Purtroppo sono abbastanza vecchio per ricordarmi che nel 1972 la Rai presentò una delle partite del match del secolo Spassky – Fisher in una versione molto accelerata (un paio di minuti di durata) con il commento – guarda un po’ – di Bruno Pizzul!

  3. avatar
    Filologo 2 Aprile 2013 at 15:47

    Temo che aver messo alla guida della Dinamo Mosca il leningradese Spasskij sia un errore di prospettiva di non poco conto, vista la rivalità scacchistica fra le due città…

    • avatar
      Mongo 2 Aprile 2013 at 17:01

      Mai dire mai, come ha detto Conte circa un suo futuro passaggio sulla panchina della squadra dei prescritti.
      In fin dei conti sono professionisti e vanno dove vengono pagati meglio, il cuore viene messo in secondo piano davanti al dio denaro.

    • avatar
      alfredo 3 Aprile 2013 at 19:56

      anche se spassky si è sempre considerato di san pietroburgo e non di Leningrado …. 😉

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        Joe Dawson 3 Aprile 2013 at 21:46

        Io invece, anche se a Leningrado purtroppo non son mai potuto andare, mi sento, per via del nome, di Lenigrado fino al midollo!
        Le città magari posson cambiare anche nome ma, per fortuna, a scacchi le varianti no… 😉

        • avatar
          Mongo 3 Aprile 2013 at 22:17

          Comunque molto meglio Leningrado di Stalingrado!! 😛

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            alfredo 4 Aprile 2013 at 19:24

            La cosa che più rimpiango è che il grande Sergio Leone non abbia potuto fare il film che stava scrivendo sull’assedio di Leningrado.

            • avatar
              Ramon 4 Aprile 2013 at 21:00

              Alfredo, domani occorre prender ferie che esce la nuova puntata del nostro concorso a cura del leggendario Jas Fasola! 🙄

              Ecco la classifica attuale:

              Alfredo: p.ti 107
              Blade: p.ti 103
              Prugno: p.ti 95
              Claudio: p.ti 77
              Casparoff e Luca Monti: p.ti 76
              Zenone: 70
              Massimilano Orsi: p.ti 66
              Luca67: p.ti 65
              Cambio Gioco : p.ti 56
              Mongo: p.ti 50
              Jas Fasola: p.ti 48
              Franco Trabattoni: 40
              Lancillotto: p.ti 37
              Ale Emme: p.ti 34
              Giancarlo Cheli: p.ti 32
              YG “Rockerduck”: p.ti 30
              Filologo: p.ti 29
              Roberto Messa: p.ti 26
              Controgambetto e Marco Pic: p.ti 24
              Diego Marchiori: p.ti 20
              Francy: p.ti 18
              fds: p.ti 17,5
              Sam, davidone e LordSte: p.ti 16
              Contini: p.ti 15
              Mario Car: p.ti 14
              Tamerlano: 13
              Percy Jones p.ti 8
              Marramaquís: p.ti 7
              Paolo Bagnoli: p.ti 6
              Fabio Lotti: p.ti 3

  4. avatar
    Punta Arenas 2 Aprile 2013 at 18:12

    @Filologo: Ho messo Dinamo Mosca, perchè Spassky risiedeva a Mosca da anni, quindi il legame con la città d’origine non era così forte. E poi il tifo calcistico è strano… Anche in Italia trovi interisti o milanisti o juventini anche a 1000 km. da Milano o Torino. Comunque, perché non glielo chiedi (se riesci a farti rispondere)?

    @Mongo: grazie per l’apprezzamento!
    Sul fatto di avere chiamato il re “portiere”, mi sembra coerente col fatto di avere “antropomorfizzato” anche gli altri pezzi. E poi il portiere del calcio in effetti ha molte analogie col Re: ha mobilità ridotta (di solito sta sempre nell’area di rigore), può usare le mani per difendere la porta (e il Re può arroccare), e ha sempre bisogno di essere difeso dagli altri giocatori, se no lo infilano. E poi la porta è immobile, il portiere – come il Re – può muoversi.

    • avatar
      Mongo 2 Aprile 2013 at 18:53

      @Punta Arenas – Tutto chiaro, era solo che leggere, ad esempio: “Ora i giocatori dello Yerevan si scagliano in massa contro il Re-portiere” e: “Ora i giocatori dello Yerevan si scagliano in massa contro la porta avversaria”, mi da una sensazione diversa.
      Senza voler polemizzare, sia chiaro, la tua frase mi da l’idea di una partita di Football americano, qualcosa di violento, tutti contro uno; la mia è più calcistica.
      Intendendo ‘porta’ come la zona limitrofa a dove sta il re e/o dove potrebbe prendersi il goal/matto.

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      alfredo 3 Aprile 2013 at 20:04

      a Punta Arenas : comunque mi sembra che boris sopravvisse all’assedio di san pietroburgo e li’ si iscrisse anche all’università . inizio matematica . disse che a lui piaceva la matematica ma alla matematica non piaceva lui ! passo quindi a giornalismo . e a san pietroburgo conobbe il suo migliore amico . non uno scacchista ma uno che ha fatto molta strada in altro e i cui cognomi , quello vero e quello assunto ( in russia fanno spesso cosi) sembrano una presa in giro per boris !!!

  5. avatar
    alfredo 2 Aprile 2013 at 19:45

    Grazie amico !
    la foto che hai messo si riferisce allla finale della coppia dei campioni 69
    milan – ajax 4 – 1 con 3 gol di pierino ” la peste” prati !!!!
    quello ERA ed E’ il mio Milan
    Quello che si vede contrastare il portiere in uscito a pugni chiusi è Angel Benedicto Sormani , autore di uno dei quattro gol di quella autentica lezione di calcio
    e negli olandesi, anche se ancora acerbo, giocaa un zazzeruto longilineo di cui si senti un po’ parlare ( tra gli altri ) : joahn Cruiff .

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    Jas Fasola 2 Aprile 2013 at 20:47

    mi sembra un sacrilegio fare una cosa del genere… e comunque furono Cappello e Contedini ad insegnare come giocare a Herrera e ai suoi e non viceversa :mrgreen:
    http://www.conilombardia.it/scacchi/1248/societa-storiche-un-importante-riconoscimento-per-la-scacchistica-milanese/

  7. avatar
    Long Drink 3 Aprile 2013 at 07:42

    Idea originalissima, bravi, mi piace molto. 💡

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    Punta Arenas 3 Aprile 2013 at 09:34

    @Mongo

    Ma la frase che ho inserito, a onor del vero, non è mia, ma dei bravissimi Allievi e Temi, che nel loro ottimo libro di 115 partite di Petrosian, così commentano la 24a mossa del Bianco: “Adesso tutti i pezzi del Bianco si scagliano con violenza contro il Re avversario”.

    Quindi loro hanno anche aggiunto “con violenza” (sempre questa “violenza”!), mentre io ho cercato di attenuare un po’ l’immagine brutale con il termine “in massa”.
    Ma direi che nel mio raccontino più che altro ho voluto rendere un’immagine ironica e divertente della partita, a partire dalle (fantasiose) bevute di Petrosian con Nereo Rocco 😆

    @ Long Drink

    Grazie a te per l’apprezzamento.
    Leggendo il tuo nick, direi che non ci sono dubbi che avresti gradito un racconto in cui si parla anche di Cabernet, Chardonnay, etc. 😆

    • avatar
      Long Drink 4 Aprile 2013 at 19:06

      Diciamo che sono un “esteta” del buon vino, rigorosamente rosso però.
      Scherzi a parte ho apprezzato moltissimo il tuo primo articolo, quello sull’elitarismo, ma anche questo è davvero originale.
      Chissà il prossimo, allora… 😉

      • avatar
        Punta Arenas 5 Aprile 2013 at 11:40

        @Long Drink

        Il prossimo sarà sull’elitarismo di quegli scacchisti che bevono esclusivamente certi vini “nobili”, e snobbano gli altri. 😆

        Hai presente Carsini, il sommelier di quella puntata di “Colombo”?
        Veniva ammazzato dal fratello che voleva cambiare la politica “snob” della loro cantina, e proporre la vendita di vini più popolari, perché l’elitarismo stava mandando in bancarotta l’azienda.

        Ecco, è un po’ una metafora del mondo scacchistico…
        Io propongo gli scacchi “popolari”, ma molti vogliono gli scacchi “nobili ed elitari, da 2700 in su”.

        Non so se anch’io verrò fatto fuori come il fratello di Carsini! :mrgreen:

  9. avatar
    alfredo 3 Aprile 2013 at 20:06

    Non si potrebbe fare un esempio con il tennis? A mio avviso due sport che si assomigliano molto.

    • avatar
      Punta Arenas 4 Aprile 2013 at 19:49

      La tua idea del tennis sarebbe piaciuta a Fischer. Lui diceva che gli scacchi sono come il tennis (che lui praticava), ci si passa la palla finchè non si trova un punto debole nel campo dell’avversario e si intensifica la pressione finchè crolla.

      E’ una rispettabile opinione, così come uno può trovare analogie con altri sport.

      Però per quanto mi riguarda, il calcio mi sembra offra più analogie: ci sono due squadre di pezzi (mentre il tennis è individuale), il numero di “giocatori” per squadra è più o meno simile (16 negli scacchi, 11 nel calcio), ci sono molte combinazioni e azioni da rete possibili per segnare, ed anche i ruoli, dal portiere che è importantissimo, ma “limitato” nelle azioni, un po’ come il Re che muove di un solo passo, agli attaccanti simili ai pezzi pesanti, o ai difensori simili ai pezzi più leggeri, insomma…io vedo + analogie col calcio.

      Poi ciascuno è libero di pensarla come crede, è anche questione di gusti e preferenze personali.

      • avatar
        Filologo 4 Aprile 2013 at 21:38

        Non era il tennis, era la pallacanestro. Secondo me, lo sport più vicino agli scacchi è la boxe…

        • avatar
          Punta Arenas 5 Aprile 2013 at 11:34

          Nel basket si gioca 5 contro 5, molti di meno che nel calcio e nei 16 pezzi degli scacchi.
          E comunque, Fischer in quanto americano poco sapeva del calcio.
          Poi ciascuno può dire quel che vuole, perché negli scacchi c’è sia l’aspetto individuale (2 giocatori che si sfidano) che quello di squadra (2 squadre di 16 pezzi), quindi ciascuno è libero di vederla come vuole.

          Se li ritieni simili alla boxe, perché non scrivi un pezzo con una partita celebre commentata in stile pugilistico?

          Ohimè, spero di non avviare un “flame”: dozzine di scacchisti che paragoneranno gli scacchi al loro sport preferito, dal rugby, allo squash, al ciclismo, ecc. 😆

          • avatar
            alfredo 12 Aprile 2013 at 19:25

            Io ho in mente una partita Geller-Kortschnoj, che il terribile considerava almeno fino al ’75 la sua migliore che potrebbe essere commentata più o meno con le parole del match Foreman Alì.
            Geller spara botte tremende, Viktor si difende e poi viene fuori con una sequenza da KO.

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