Ascoltate attentamente questo brano…
Cosa vi dice? Poco probabilmente, forse non son tantissimi quelli che lo conoscono…
Hmmm, d’accordo, come non detto… parliamo di scacchi allora. Prendiamo questa posizione:
Posizione dopo 1.e4 e6
La conosciamo tutti, giusto? Difesa Francese, la denominazione universale, dovuta al parigino Jacques Chamouillet che, nella sfida tra i concittadini e gli avversari londinesi del circolo di Westminster la propose con successo ai compagni di squadra (Boncourt, Saint Amant e Alexandre) del celeberrimo Café de La Régence in un epico e vittorioso match per corrispondenza nell’ormai lontano 1834.
Facciamo ancora un paio di mosse, per esempio 2.d4 d5 3.Cc3 Ab4. Questa la posizione:
Posizione dopo 2.d4 d5 3.Cc3 Ab4
e dalla Francia ci spostiamo alla Polonia di Szymon Winawer pioniere di questa celeberrima e tagliente variante.
Già finito il nostro viaggio?!? Nient’affatto, continuiamo con 4.e5 c5 5.a3 Aa5
Posizione dopo 4.e5 c5 5.a3 Aa5
…e dalla Polonia dove siamo finiti?!? In Armenia, ovviamente! Perché Rafael Vaganian, uno dei più conosciuti propugnatori di questa sottovariante è stato posato dalla cicogna tra i tetti di Erevan, in Armenia appunto…
Curiosi destini geografici della nomenclatura scacchistica…
Ma torniamo al 1943 e a quella canzone che andava tanto in voga oltreoceano… tempi di guerra e con la guerra viaggiarono armi e canzoni, spostandosi da questa parte del globo, sulle sponde dei nostri mari, fino alle rive del golfo… nella città che diede i natali ad uno dei più grandi poeti della canzone napoletana: Edoardo Nicolardi, autore di liriche meravigliose e struggenti, Voce ‘e notte una tra tutte.
Per sbarcare il lunario il poeta svolgeva un ordinario compito da impiegato nell’amministrazione del centralissimo ospedale partenopeo Loreto Mare, ove le circostanze vollero che, nei mesi successivi all’arrivo delle truppe americane nella città del golfo, la nascita di bambini di colore ebbe un curioso incremento mai visto in precedenza. Altra curiosità della nostra storia è l’esser il Nicolardi consuocero di Giovanni Gaeta, in arte E. A. Mario, autore dell’indimenticabile Canzone del Piave (già inno nazionale) e di altre centinaia di canzoni di successo… da Santa Lucia Luntana a Vipera passando da Canzone Appassiunata a Core furastiero.
“È ‘na mamma curaggiosa! È ‘na mamma chiena ‘e core! Edua’, facimmo ‘sta canzone!” queste le parole che la leggenda vuole abbia pronunziato il grande musicista informato che fu del lieto evento del primo bimbo italo-americano nato sotto il Vesuvio… e così nacque quel capolavoro originalissimo dal titolo “Tammurriata nera”.
Il ritornello di “Pistol Packin’ Mama” di Al Dexter suonava grosso modo così: “Lay that pistol down, babe, Lay that pistol down. Pistol packin’ mama, Lay that pistol down.” Ma si sa, la fantasia dei napoletani non conosce eguali sul pianeta e nel 1974 la Nuova Compagnia di Canto Popolare di Roberto De Simone rielabora i versi di Edoardo Nicolardi in quest’affascinante versione che conferma come la musica, al pari degli scacchi, sia un’arte espressa in un linguaggio universale che non conosce barriere e confini…
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)
Approposito di guerra e di soldati ‘americani’ di colore, consiglio a tutti la visione del bellissimo film di Spike Lee ‘Il miracolo di Sant’Anna’. E’ la storia di un gruppo di militari yankee di colore (“Uomini dal sapor di cioccolato”, come li chiama nel film Angelo) che…
Bellissimo articolo per una bellissima canzone contro la guerra, bravi!