sta in posa. Ed io, per intanto,
che triste proseguo il cammino,
lo tengo in questa poesia
per quando goderne potrò.
e non conosciamo le fresche rugiade
mendichiamo avare parvenze di umida vita
da un’aria che il sole rovente dissecca.
Ad ogni raro vivente che passi per caso
non presentiamo che spine pungenti;
a noi sono compagni soltanto
il deserto e il cielo infinito.L’escursione
(variazione su un tema di Emily Dickinson)
si erano appisolate le guardie
e Dio era uscito quel giorno in trasferta.
Contravvenendo al divieto assoluto
e con l’idea di dare almeno un’occhiata,
m’accostai con cautela all’entrata.
Forse fu colpa di quel penetrante
profumo di resina che mi stordì,
o fu un cigolio che mi raggelò,
o semplicemente la vertigine
di quella smisurata altitudine,
ma il fatto fu che mi vidi morire.
Risposta del libraio ad un lettore deluso
Amico mio, le sue rimostranze
son prive, creda, di ogni fondamento;
se è stato scarso il suo divertimento,
non deve fare a me le sue lagnanze.
C’era ben scritto sulla copertina
che si trattava di una tragedia;
se lei mi avesse chiesto una commedia,
gliene avrei data una assai carina.
Ma lei mi ha domandato un libro bello,
non divertente o che finisce bene;
se era per passare ore serene,
non le avrei consigliato proprio quello.
Si sa che la bellezza di una storia
non sta nel genere dell’emozione;
è la profondità dell’espressione
che merita all’autore eterna gloria.
E’ con vero piacere che rivolgo un caloroso saluto di benvenuto tra noi a Renato che ci regala questi ispirati versi. Appassionato e raffinato musicofilo, Renato coltiva svariati interessi spaziando dalla matematica alla letteratura, oltre ovviamente ad essere un apprezzato scacchista …ne sanno qualcosa, tra gli altri, Fabrizio Bellia, Igor Efimov e Yuri Razuvaev!
Complimenti.
Un caro saluto all’amico Martin e a Renato Andreoli.
Benvenuto e complimenti per le rime (soprattutto “L’escursione”.
Se posso permettermi, direi che si tratta di versi davvero raffinati. Ma il commento di Martin mi ha incuriosito, per cui ho voluto sapere qualcosa di più sull’Andreoli scacchista. Ho trovato la partita con Bellia (complimenti!), la patta in simultanea con Razuvaev, ed anche la vittoria col nero contro Efimov. Ma qui – sarà la mia modesta levatura scacchistica – c’è qualcosa che non capisco. In entrambi i siti che ho consultato la partita, identica, finisce dopo 26…Ae2+. Ma che cosa succede se il B., invece di abbandonare, gioca 27.T:e2? C’è qualcuno – magari l’Andreoli medesimo – che è in grado di illuminarmi?
Grazie (e complimenti all’autore)
C’è un errore nei database. Invece di 22 … Txc3, il Nero giocò 22… Dxc3 e poi tutto funziona. Ma su questa partita, che è la partita della mia vita, avrei pronto un articolo, se Martin lo vorrà pubblicare.
Adesso ho capito. In realtà l’errore di cui parla Andreoli è ininfluente, perché la posizione che risulta è poi la stessa. L’errore è 25…Db2+. Il N. deve aver giocato 25…Dd2+. Così, dopo 26.Rf3, Ae2+ vince davvero, perché se il B. cattura l’Alfiere segue 7…Dxf4 matto. Ma anch’io sollecito Andreoli a pubblicare il suo pezzo (così anche gli altri capiscono di che cosa stiamo parlando).
Scrivi e pubblica, perbacco!
Ecco, bene… oggi il nostro grafico se ne voleva andare un po’ a spasso, magari poi al Concertone a sentirsi due canzoni, ma son certo che il Padrone delle Ferriere, detto anche Martin il cinico, lo mette sotto pure oggi… il 1º Maggio! 😎
Tranquillo Joe, il grafico in via del tutto eccezionale, è libero per il Concertone… per oggi ho fatto io, i risutati saranno modesti ma se quello preferisce scatenarsi a Piazza San Giovanni significa che vi dovrete accontentare… Lo pubblichiamo stasera, a Concertone finito, ok?
Ma da domani nessuna eccezione, solita vita, è avvertito: torna a sgobbare duramente! 😉
Oltre al ritorno del grafico ecco, francamente proporrei anche l’acquisto di un direttore vero… eggià, perché dopo Bagadais XXIV, il gabbiano di Brunov, i polli di Stettino di Jas, gli aironi bianchi e ora il merlo mi pare stia diventando un sito di ornitologia, no? 😉
Mi correggo, chiedendo scusa dell’errore. Anche Andreoli ha ragione. Se il B. perende in c3 di torre e non di donna la donna non può poi andare in d2
A proposito di errori dei data-base, mi auguro che l’ultima mossa del bianco, nella Nakamura – Caruana di oggi, sia stata riportata in modo errato perché se così non fosse faccio fatica a credere che Fabiano non abbia visto che il suo pedone promuove indisturbato e va poi a dare matto in 12.
Per la cronaca la partita è finita patta; il torneo Gran-prix di Zug lo ha vinto Topalov davanti a Nakamura e Ponomariov terzo a pari punti con Caruana.
A fine partita i Re si mettono al centro e i sensori non vengono avvertiti di questo 😉
Lo supponevo, ma pensavo che la scacchiera elettronica non ‘sentisse’ questi posizionamenti di patta, anche se nel caso citato poteva essere anche una mossa legale, infatti il re bianco era in f3 e andare in e4 per lui era possibile.
Con le scacchiere elettroniche quando ci si trova nel caso che citi, mossa legale del Re, prima di metterli al centro per segnare il risultato si deve fare una mossa illegale, tipo far sparire un pedone.
In tal modo la trasmissione delle mosse si blocca e poi il sistema, vedendo i due Re al centro, segna in automatico il risultato.
Ciao
Stesso tema. Che mi dite della Cheparinov-Jones e della Garcia-Godena giocate al 4° turno della finale C.I.S. attualmente in corso (ho cliccato il link da SoloScacchi)? Nella prima il Bianco abbandona dopo che il Nero ha appena messo la donna in presa; nella seconda il Bianco abbandona alla diciannovesima dopo l’innocua (mi pare) e abbastanza misteriosa Cc7 di Godena. Magari sono ormai irrimediabilmente accecato (la vecchiaia). Qualcuno viene in mio soccorso, per favore?
Penso che le partite vengano aggiornate “a mano”. Hanno messo i risultati senza finire di aggiornarle o correggerle. Purtroppo anche dopo non sono state corrette.
Belle poesie. Qui ci si trova davvero di tutto. “Non solo scacchi“…
Vero, ma comunque anche oggi si e’ giocato a scacchi e la notizia del giorno e’ la patta all’ultimo turno, nel match decisivo per il bronzo, al campionato a squadre femminile tra Tea Gueci (Fischer Chieti under 16) e la nota Karina, che ha abbellito non solo la squadra dell’Arrocco ma anche tutti i Campionati 😆
Purtroppo la squadra delle ragazze ha perso 2-1 e per lo spareggio tecnico il bronzo e’ finito (anche) in Polonia
Questo merlo dev’essere un amico del nostro volatile viaggiatore olimpico Bagadais XXIV (chi se lo ricorda?), che da Leningrado ci fa arrivare la notizia della conclusione di un equilibratissimo Memorial Alekhine con la vittoria di Aronian e Gelfand con p.5,5 su 9, davanti al campione mondiale Anand (5). Poco fa Kramnik ha piegato col nero Adams, dopo oltre sei ore di gioco e qualche contestazione (sembra che Adams abbia reclamato la patta per ritorno di posizione), togliendogli le residue speranze di podio. In precedenza Aronian aveva battuto Vachier-Lagrave. Incredibile il francese, in testa a due turni dalla fine, ma alla fine addirittura terz’ultimo! Perdonatemi qui l’intromissione della poco poetica cronaca.
dopo aver esultato ( per amore della Polonia) alla notizia data da Jas vorrei augurare la buona sera agli amici con questa poesia ( visto che non di solo scacchi viviamo e parliamo . Diciamo che gli scacchi sono un comun denominatore )
E’ stata scritta oramai 25 anni fa da una delle mie piu’ care amiche.
Alla Luna
Ma tu chi sei, cos’hai, perché non parli,
non argenti di stelle anche lo scialbo
mattino? Sei tu stessa a incasellarli,
gli astri lucenti, dentro il grande albo
del cielo, o sei anche tu una figurina,
senza potere, se non nelle notti
di ferire gli amanti come spina?
E quanto più sei gelida più scotti.
Ahi, bella, se potesse tutto il male
che mi consuma mutare la spada
di luce tua in un giro di scale
armoniche, ascendenti, in una strada
che a te mi conducesse! Ma non vale
niente che io faccia, che resista o cada.
Tu non mi ami. E’ questo il grande lutto
che oscura le mie vesti. Ma ora voglio
dirti la verità del lato brutto,
paradossale, a cui non si rimedia:
tu non mi ami: questo è il grande male;
io non ti amo: questa è la tragedia.
ANNA LAMBERTI BOCCONI