e, per concludere, ecco la camera più pittoresca che mi sia mai capitata nelle mie peregrinazioni per tornei (Hotel Svizzero, Courmayeur):
Ah, scusate… mi ero dimenticato dal fotografo quest’altro rullino della mia Leica M3, diamo un’occhiata insieme se c’è qualcosa di interessante…
La M3!! Che macchina… e infatti che foto!! 😎
La macchina è una Nikon D5000, ed è quasi tutto merito suo. Io ci metto soprattutto le gambe, infatti la cosa più faticosa per fotografare bene gli scacchisti è il doversi accucciare e rialzare cento volte per inquadrarli come si deve.
Per alcune foto poteva esserci una didascalia, eccone alcune alla rinfusa…
– dalla Sardegna con furore
– purtroppo mangiare il Re è vietato!
– giocare seduti? mai!
– mamma di un neo-GM italiano
– posizione intricata… (delle braccia)
Io preferisco le Canon EOS alle Nikon….
Dopo aver visto queste foto la “Camilla” (la mia incerottata Fuji S304 del 2004) si è chiusa in “camera”:-) e la sento singhiozzare… Speriamo si riprenda per festeggiare il suo decennale (Olimpiadi Tromso?). Comunque Direttore, viste queste foto e quelle dell’altro articolo, tutte splendide, mi chiedo se si possa fare ancora meglio (e non essere troppo modesto, non è solo merito della macchina).
Complimenti a tutti i vincitori ed in particolare (sarò un pò di parte) a Silvia Scarpa per il titolo under 14f ed a Sofia Marinelli per il secondo posto nell’under 8 (buon sangue non mente, come disse dracula quando gli offrirono una polo)
Giusto Giorgio! La buona macchina aiuta tutti i fotografi, come la buona bici aiuta tutti i ciclisti… ma la differenza sta in chi la manovra, no? 😎
Sono e rimango convinto della bontà delle ragioni che mossero la Redazione nella riproposizione dei pezzi compresi nell’insieme Voglia ‘e turnà.Mi auguro altresì essere quella una piacevole ma limitata parentesi,dettata anche dalla necessità
di concedere respiro ai redattori.Ma navigando a vista non si va’ molto lontano.
A ciò esorterei,terminato il periodo estivo, ad un rinnovato impegno dei padri fondatori di SoloScacchi.E mi rivolgo a te Mongo,a te Martin Eden,a te Marraquis,
a te Lotti Fabio e per estensione, ad ognuno che si senta coinvolto. Che non sia
l’apatia ad indebolirvi che non sia il disimpegno a guidarvi.Lo chiedo per il
sito,lo chiedo per i Lettori,lo chiedo per quanti intravedono in questa rivista
un nitido riflesso di irripetibile bellezza,frutto di lavoro onesto.
Luca stai pure tranquillo: “Voglia ‘e turnà” è solo una parentesi; siamo in piena estate, molti dei nostri lettori sono in ferie o in giro a fare tornei ed anche noi abbiamo deciso di prenderci, solo, un attimo di pausa. Da fine agosto riprenderemo più galvanizzati che mai a lavorare per SoloScacchi.
Poi, scusa, i pezzi ripubblicati sono autentici capolavori e indipendentemente dalle nostre scelte editoriali, meritano senz’altro un bis e qualcuno anche un tris!! 😉
….. E domani credo ce ne sia uno speciale! Prova a indovinare quale, Luca.
Martin Eden sarà contento delle tue parole: magari “irripetibile bellezza” è eccessivo, ma “lavoro onesto” sì, ci puoi giurare. Onesto e disinteressato, questa è una certezza.
E tanto (troppo) lavoro, soprattutto per il bravissimo, instancabile (?) Martin. E appena dietro di lui per Mongo. Fortunatamente è giunto da qualche mese Roberto Messa in nostro soccorso, altrimenti prima o poi avremmo tutti parcheggiato per sempre le bici in uno dei mille tornanti di questo interminabile Mont Ventoux.
A presto, Luca. Grazie.