Non sono pochi i risultati di riconosciuto prestigio che Esteban Canal colse a Venezia a partire dal secondo dopoguerra e finché le forze lo sostennero appieno. Una storia densa di significati questa. Là venne ratificato, anno 1947, il personale ritorno a una platea cosmopolita dopo una decade di forzata astinenza, nella città egli suggellò nel 1953 la sua ultima affermazione internazionale e, nel mezzo e dopo queste date, un continuo divenire di esperienze, segnale di profonde e radicate affinità con il luogo e le sue genti.
Foto di gruppo: manifestazioni di Venezia 1947
“Gli sforzi congiunti di Szabados , del Circolo “Salvioli”, del Comune e del Casinò municipale portarono ad organizzare a Venezia, dal 29 settembre al 12 ottobre 1947, il primo torneo internazionale del dopoguerra in Italia…” .
Adriano Chicco ed Antonio Rosino, coautori del prezioso lavoro Storia degli Scacchi in Italia, Marsilio Editore, così commentano a pagina 354 del volume, la nascita di una iniziativa madre di incontestabili virtù. Della esordiente impresa a carattere soprannazionale, annunciamo alcuni cimeli superstiti alla diaspora che sparpagliò il memoriale del maestro Canal .
Le mosse delle quattro partite che giocò verso Xavier Tartakower, Eugenio Szabados, Henri Grob ed Antonio Medina Garcia in laguna anno 1947, di loro non costituiscono una significativa novità perché divulgate ai tempi nei dotti testi . Meno inflazionati risulterebbero invece alcuni dei reperti in visione che null’altro sarebbero che semplici trascrizioni su carta od appunti di viaggio, della cui singolare provenienza raccontammo in altre paginette del benevolo SoloScacchi.
Iniziamo dalla sfida con il sommo Xavier Tartakower, attingendo ancora dalle imprescindibili due illustri firme : “..…La lotta per il primo posto fu appassionante : alla fine vinse, unico imbattuto, il grande maestro polacco, naturalizzato francese, Xavier Tartakower, che riuscì a salvare, con grande abilità una posizione compromessa nel decisivo incontro con Canal ”.
Essenziale alla sopraffina riuscita degli eventi veneziani , risultò il contributo dell’armatore ed ispirato mecenate Eugenio Szabados .Quanto rilevante l’apporto , venne esplicitato dal letterato, eminente figura della Resistenza veneziana e quant’altro di appassionato incarnò la persona di Giuseppe Turcato ,nella prefazione al libro che segue, dalla quale selezioniamo un estratto illuminante.
Dalla serenissima culla dei Dogi, l’incruento carosello.
La testimonianza a seguire dalla inconfondibile attribuzione, sopraggiunge provvidenziale alla risoluzione di alcuni simboli ,Y,Z,H,X, presenti nei cartacei e dall’enigmatico significato; almeno per lo scrivente.
Il rossocrociato e due volte campione nazionale Henri Grob, nell’arco di un trentennio fu tra i competitori abituali per il peruviano. Che il bilancio degli incontri sia largamente favorevole a Canal, +7 = 1 – 0, non sminuisce il valore del bravo MI elvetico. Il maturo Xavier Tartakower intravide nella bagarre tra i due un luccichio, meritandola di menzione all’interno del suo saggio Synthèse de nos connaissances thèoriques à base des tournois internationaux de Venise 1947 et 1948, parte del libro Venezia 1948.
Lasciandoci guidare da Lieutenant Cartier…
…e dall’orfano solitario e vagabondo.
Nuova vittoria col Nero contro il catalano e campione nazionale spagnolo 1947, Antonio Medina Garcia. Vamos!
Le vicende che legarono la città di Venezia a Canal, disegnano uno dei capitoli più ricchi d’interesse e vivacità per quanti desiderosi all’approfondimento di tali fatti. Egli fu per certo beniamino e persona amata tra gli appassionati lagunari. Trent’anni in là gli accadimenti in lettura, alcune grate e riconoscenti persone si prodigarono affinché un sodalizio venisse a lui intitolato: il Circolo Esteban Canal di Venezia, realtà presente e fertile. Un attestato di stima che, ne siamo fiduciosi, accolse con gratitudine ed intima gioia.
Nel 1971 si strinse l’ultimo abbraccio tra la città e l’anziano maestro. Il tempo trascorreva, non le buone consuetudini, indice di temperamento cavalleresco e gentilezza d’animo. Conforta ed arreca sollievo, apprendere e constatare dell’esistenza di queste persone.
Rinnovo la mia stima agli amici Sàndor Kadary e Pierre Renaud, per tutto l’aiuto dispensato a piene mani ed a titolo di puro favore verso il maestro peruviano e per avermi gentilmente concesso, vincendo una volta il loro personale e legittimo riserbo, poterli ringraziare pubblicamente.
La fotografia di gruppo è ripresa da: Storia degli Scacchi in Italia. Marsilio Editore.
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)
Immenso Luca!
Luca è veramente uno dei piu’ grandi storici italiani degli scacchi
il paragone con Chicco e Sanvito non mi sembra azzardato .
Leggerlo ( dopo 12 ore in piedi di Ps poi) è un balsamo ricostituente 😐
Mi associo senz’altro alle lodi di cui sopra!! Complimenti! Siamo “affamati” di notizie e di storia… tanto più quando il soggetto è così immenso e affascinante. Bravissimo Luca!
La partita Canal Tatakower del 47 è citata a pagina 48 della monografia di Zichichi sarebbe interessante trovare ( se non è già stata trovata una variante vincente per Canal i due a colori invertiti si incontrarono anche l’anno dopo partita interessante ( una pseudo tarrash con la famosa Db6 di Canal) Anche questa patta .
In un vecchio libretto russo che tratta brevemente dei vari gambetti la variante con Db6 di cui parli viene segnalata come “Gambetto peruviano”.
Gentile Signor Renato Andreoli.
La partita da Lei ed Alfredo citata ebbe più di un battesimo. A quello che Lei ricorda, aggiungerei la qualifica che scelse il Tartakower per il libro Venezia 1948.In qualche occasione Esteban Canal espresse una sorta di contenuto disappunto, dovuto al mancato riconoscimento dei suoi meriti e paternità attorno a sue idee che poi presero piede nella pratica scacchistica. Tutto ciò con il garbo e la impareggiabile cifra stilistica che gli appartennero.
Grazie ancora.
Luca Monti.
a pagina 54 del libro di zichichi c’è la partita di venezia 48 con note di tartakover
tartakover omaggia Db6 di un ❗ per l’idea e la creatività del suo autore
qui è citata come “difesa veneziana” dell’ortodossa .
mi piacerebbe sapere se in tempi recenti è stata adattata da qualcuno .
Pezzo stupendo! Costretto come sono a giocare solo su internet, di tanto in tanto gioco il “Gambetto Peruviano” (così come li Gambetto Schara-Hennig), e posso testimoniare che la fantasia creativa di Canal può dare ancora buoni frutti.
Martin e lettori, direi che siano invertiti il secondo foglio della Canal-Tartakower e della Grob-Canal. Inoltre il quarto foglio della Canal-Tartakower è in realtà quello della Grob-Canal, che ritorna in seguito.
Ora dovrebbe essere a posto…
Con mille scuse nei confronti di Luca, di Mauro e dei nostri Lettori per l’imperdonabile errore…
ops: