Lungo la retta via del regolamento

Scritto da:  | 3 Settembre 2013 | 26 Commenti | Categoria: Regolamento

La richiesta di patta per ripetizione di posizione o per le 50 mosse

La ripetizione di mosse 1

Il fatto

è in corso una partita di torneo magistrale, dove il conduttore del Bianco è un aspirante alla norma di maestro Fsi, a cui si oppone un Maestro Fide. Si è verso la fine dell’incontro e il Bianco è in netto vantaggio di materiale, più che sufficiente a vincere comodamente. Purtroppo per lui gli rimane meno di un minuto sull’orologio, contro i 30 a disposizione del nero.

Sono fermo vicino alla scacchiera ad osservare l’andamento del gioco quando, dopo la mossa del Bianco, si materializza una ripetizione di posizione. A questo punto il giocatore che ha prodotto la posizione inizia a fissarmi con insistenza, come a volermi mandare un messaggio. Dopo un paio di mosse veloci si ripete per la terza volta quella posizione. Allora il conduttore del Bianco fissa i suoi occhi nei miei, tacendo e agitandosi sulla sedia. Capisco che aspetta un mio intervento, che naturalmente non arriva, e lui finisce per perdere per il tempo.

Commento

Le regole degli scacchi Fide recitano:

La partita è patta, su corretta richiesta del giocatore che ha il tratto, quando la stessa posizione, per almeno tre volte (non necessariamente con ripetizione di mosse):

a. è sul punto di apparire, se egli innanzitutto scrive la mossa sul suo formulario e dichiara all’arbitro la sua volontà di effettuare questa mossa, o

b. è appena apparsa e il giocatore richiedente ha il tratto.

Le posizioni di (a) e (b) sono considerate le stesse, se lo stesso giocatore ha il tratto, i pezzi dello stesso genere e colore occupano le stesse case, e le possibili mosse di tutti i pezzi di entrambi i giocatori sono le stesse.

Le posizioni non sono le stesse se un pedone che poteva essere catturato en passant non può più essere catturato in questo modo. Quando il Re o una Torre sono obbligati a muovere, si perderà il diritto di arroccare, se lo si ha, solamente dopo che si è mosso.

Se un giocatore chiede la patta, può fermare l’orologio.

Tralasciamo di commentare “quando” una posizione è la stessa di quella apparsa qualche mossa prima. Nel nostro caso ho potuto verificare di persona che si è avuta una triplice ripetizione di posizione. Quello che bisogna rilevare è che il conduttore del Bianco del nostro esempio, per ottenere dall’arbitro la patta per ripetizione di posizione, doveva agire nel seguente modo:

  1. non doveva effettuare la mossa che provoca la ripetizione di posizione, bensì limitarsi a scriverla sul formulario (e, per amore di precisione, poteva aggiungere il simbolo =);
  2. poteva fermare l’orologio;
  3. doveva comunicare all’arbitro la volontà di effettuarlae chiedere a quest’ultimo la patta.

Faccio notare che se la terza ripetizione fosse stata creata da una mossa dall’avversario, il nostro giocatore poteva fermare l’orologio e chiedere patta subito dopo la materializzazione della terza ripetizione di posizione.

La richiesta di patta all’arbitro è comunque un’offerta di patta all’avversario. Se egli è d’accordo sulla ripetizione si sigla il risultato di pareggio. Caso contrario l’arbitro provvede con i due giocatori alla verifica su altra scacchiera, previa annotazione della posizione corrente e dei tempi sugli orologi (non si sa mai…).

Un discorso analogo può essere fatto per la richiesta di patta per le 50 mosse.

Il regolamento recita:

La partita è patta, su corretta richiesta del giocatore che ha il tratto, se:

a. egli scrive sul suo formulario, e dichiara all’arbitro la sua volontà di effettuare questa mossa, che risulti l’ultima di 50 mosse fatte da ciascun giocatore senza il movimento di alcun pedone e senzaalcuna cattura, o

b. le ultime 50 mosse consecutive sono state fatte da ciascun giocatore senza il movimento di alcun pedone e senza alcuna cattura.

Se un giocatore chiede la patta, può fermare l’orologio.

Anche in questo caso vale quanto detto in precedenza per la triplice ripetizione:

  1. si deve scrivere la mossa ma non effettuarla;
  2. si può fermare l’orologio;
  3. si deve chiedere la patta all’arbitro.

Se la cinquantesima è stata raggiunta con una mossa dall’avversario, il giocatore può fermare l’orologio e chiedere patta subito dopo la materializzazione della mossa. In entrambi i casi, se l’avversario è d’accordo si sigla il risultato di pareggio, diversamente si effettua la verifica.

Sia per la triplice ripetizione, sia per le 50 mosse, concludo ricordando che se un giocatore tocca un pezzo per muovere senza aver formulato la richiesta di patta come descritto, perde il diritto a chiederla per quella mossa. Inoltre, se la richiesta di patta per le due situazioni descritte non risulta fondata, per il richiedente sono previste penalità sul tempo, e la partita continuerà effettuando la mossa scritta sul formulario o nell’altro caso una mossa qualsiasi.

La ripetizione di mosse 2

avatar Scritto da: AI Francesco De Sio (Qui gli altri suoi articoli)


26 Commenti a Lungo la retta via del regolamento

  1. avatar
    Mongo 3 Settembre 2013 at 08:45

    Interessante.
    Ho una questione, a tal proposito, da porti: il regolamento dice: “Prima si esegue la mossa, poi la si scrive”. Questo vuol dire che ogni volta che un giocatore scrive la mossa prima di effettuarla è un’implicita richiesta di patta?
    Ciao. 😎

    • avatar
      fds 3 Settembre 2013 at 11:01

      Ciao!

      E’ sempre necessario prima effettuare la mossa, poi scriverla, con le due uniche eccezioni che ho segnalato. Diversamente è ritenuta condotta irregolare.

      I casi impliciti di richiesta patta all’avversario sono quelli di quando la si chiede all’arbitro: i due che ho segnalato e quello, se si gioca senza incremento, per l’articolo 10.2 (il quickplay finish o finale rapido).

      • avatar
        alfredo 4 Settembre 2013 at 22:46

        un certo Fischer non si fece scappare una ripetizione di mossse in posizione inferiore contro un certo Petrossian alla finale dei candidati del 71 …
        anche da quest particolari forse si vede il campione.

  2. avatar
    Renato Andreoli 3 Settembre 2013 at 11:42

    Due casi curiosi.
    1) Di questo sono stato testimone diretto al festival di Caorle negli anni ottanta.
    Il giocatore A chiede la patta per ripetizione, ma il giocatore B non è d’accordo.
    Si presentano tre (3) arbitri che ricostruiscono la partita dai formulari e assegnano la patta.
    Il giocatore B presenta ricorso alla commissione d’appello e gli viene data ragione: la posizione si era ripetuta tre volte, ma il tratto non era allo stesso colore!
    La partita fu fatta continuare il giorno seguente.
    2) Raccontata una volta da Enrico Paoli.
    Il giocatore A, che ha il tratto, propone la patta.
    Il giocatore B lo invita prima a muovere, riservandosi di accettare o meno la proposta dopo l’effettuazione della mossa.
    Il giocatore A si riflette a lungo, trova una mossa vincente e la gioca.
    Il giocatore B, dimentico della proposta di patta; abbandona!
    Mi domando: se con la sua mossa A avesse dato scacco matto, cosa sarebbe successo, B avrebbe potuto ancora esigere la patta?

    • avatar
      Mongo 3 Settembre 2013 at 12:18

      Da regolamento, e da quanto ricordo come arbitro regionale prescritto, salvo quanto detto dall’amico fds in questo articolo, un giocatore prima effettua la mossa e poi domanda la patta all’avversario, prima di schiacciare l’orologio. Per cui A non può chiedere la patta a B se prima non ha effettuato la propria mossa; si deduce quindi un comportamento scorretto di A, ma B non può reclamare alcunché, visto che ha fatto proseguire la partita perdendola per scacco matto. Poi lo scacco matto porta automaticamente al termine della partita dando la vittoria a chi lo ha dato.

      • avatar
        alfredo 4 Settembre 2013 at 22:49

        anche su questo ( non ricordo la partita esatta) Fischer porta un esempio nel suo libro
        riferisce di aver offerto patta ( in posizione patta) al suo avversario prima di effetuare la mossa contravvenendo al regolamento
        il suo avversario accetto’ traquillamente
        anche da questo piccolo particolare si puo’ evincere quanto piu’ volte è stato detto
        che Fischer aveva l’ istinct killer ma era un giocatore sulla scacchiera corretto come pochi

  3. avatar
    fds 3 Settembre 2013 at 12:18

    Veramente due casi curiosi 🙂

    Per il racconto di Paoli, rispondo alla luce del regolamento odierno.

    Si può proporre patta in qualsiasi momento ma, per evitare di infastidire l’avversario casomai mentre sta riflettendo, il modo più educato è quello di eseguire la mossa, proporre patta e premere sull’orologio.
    Inoltre la proposta non può essere condizionata (*).
    Con la sua risposta B in sostanza, per quel tratto, ha rifiutato la proposta di patta. Se A non avesse trovato la mossa vincente o quella del matto, formalmente avrebbe dovuto ripetere la richiesta dopo averla eseguita.

    (*) Il regolamento specifica che la richiesta di patta non può essere condizionata. Ricordo la divertente genesi di questo passo (non i nomi dei coinvolti), risalente a tanto tempo fa.
    Un giocatore – sotto forte tensione – in posizione complicata propone patta alla sua avversaria. Lei si immerge in una ponzata lunghissima, quasi un’ora, e poi accetta. Nel frattempo il proponente, come dire, era arrivato sull’orlo di un collasso 🙂
    Dopo qualche tempo, altra partita e stessa coppia, il giocatore a un certo punto si rivolge alla signora e dice: “propongo patta, ma l’offerta e valida solo se risponde subito!”
    E aggiunsero la frase al regolamento…

  4. avatar
    lordste 3 Settembre 2013 at 16:18

    Sulla regola delle 50 mosse, vorrei riportare un problema (uno dei miei “soliti” problemi allucinanti) :mrgreen:
    L’aveva proposto il mio “alter ego” Jack 😎 su giocare a scacchi un annetto fa, riprendendolo da chess base. l’originale è del 92, di Noam Elkies.

    Divertitevi a trovare la soluzione :mrgreen:

    http://www.giocareascacchi.it/utility/forum/Esercizi/2428–difficilissimo-il-B-muove-e-patta.html/1/

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    Genesio 3 Settembre 2013 at 17:41

    Ma al giocatore hai poi spiegato come si fa una corretta richiesta?

    • avatar
      fds 3 Settembre 2013 at 22:11

      Certamente 😉

  6. avatar
    Jas Fasola 3 Settembre 2013 at 18:12

    Gli scacchi non sono solo a 64 caselle…

    Finale della partita Fasola-Adamski, rapid della scorsa settimana:

    Bianco: Re2, a2, b3, c3, f3 Nero: Rd5, a3, b5, e5, f4, h5

    1. … e4
    con un paio di minuti (per mia fortuna) sull’orologio ne posso investire uno per una discreta pensata cercando la difesa giusta e poi gioco velocissimo, come il mio avversario

    2. fxe4 Rxe4 3. c4 bxc4 4. bxc4 Rd4 5. Rf3 Rxc4 6. Rxf4 Rc3

    adesso non vado a prendere il pedone h (non farei in tempo) ma ritorno

    7. Re3! Rb2 8. Rd2 Rb1 9. Rd1

    il Nero si avvede che ci avviamo verso lo stallo e mi gioca

    9. … Rb0 (RbZERO)! cioe’ mette il Re fuori dalla scacchiera…(senza schiacciare l’orologio)

    mi metto a ridere e gli dico “che cos’e’, una offerta di patta?” ma lui continua rimettendo il re sulla scacchiera…

    9. … Ra1 10. Rc1 Ra2 11. Rc2 1/2

    • avatar
      Jas Fasola 3 Settembre 2013 at 19:27

      DOMANDA. Il regolamento dice che si puo’ muovere il pezzo toccato dove si vuole finche’ non lo si lascia. In questo caso potevo pretendere che il mio avversario lasciasse il suo Re nella casa Rb0 ? 😆

      • avatar
        fds 3 Settembre 2013 at 22:16

        Si, ma solo perché non ha schiacciato l’orologio!!!
        :mrgreen:

        • avatar
          Jas Fasola 3 Settembre 2013 at 22:30

          Grazie. Adamski spesso nelle ultime mosse gioca “fuori scacchiera”, certo che se puo’ lasciare fuori il Re il matto non lo prende piu’ 😯

  7. avatar
    alfredo 3 Settembre 2013 at 19:59

    http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1101830
    Ho anch io un quesito da sottoporre alll’amico Francesco
    quello che successe in partita ( Najdorf Ree WAZ 1971) è spiegato nelle note
    Ree porto il suo pedone c2 in c1 senza cambiarlo in donna e premette l’orologio.
    Poteva la parita proseguire con il PB in c1 o come voleva Najdorf essere lui stesso a scegliere il pezzo in promozione abedo già Ree premuto l’orologio ?

    • avatar
      fds 3 Settembre 2013 at 22:29

      Non conosco i regolamenti in vigore nel 1971, perché ho giocato un torneo per la prima volta nel 1972 :mrgreen:

      In ogni caso espongo cosa afferma il regolamento odierno, che nella fattispecie mi pare ragionevole per ogni periodo.
      Una promozione non completata è una mossa illegale. Quindi bisogna ristabilire la legalità della posizione interrompendo il gioco, tornare a quella mossa e imponendo al giocatore, Ree, di dichiarare cosa è diventato il pedone e mettere il relativo pezzo sulla scacchiera.
      A Ree è comminata un’ammonizione per mossa illegale.

      Ciao!

      • avatar
        Mongo 4 Settembre 2013 at 09:16

        Giusto, proprio come a è successo a Ronaldo per fallo di sfondamento su Juliano; il brasiliano venne giustamente solo ammonito, in barba a Boskov; vero Fuser!! 😉

        • avatar
          alfredo 4 Settembre 2013 at 18:34

          “rigore c’è quando arbitro fischia”
          mitico Boskov , uno degli allenatori piu’ bravi e simpatici
          le cose cambiano un po’ se l’arbitro è leggerissimamente corrotto , pero’ :mrgreen:

      • avatar
        alfredo 4 Settembre 2013 at 18:33

        grazie!
        ma in cosa potrebbe consistere la sanzione
        strano perchè nei tornei di questo livello c’è sempre una seconda regina a disposizione
        un caro saluto
        Alfredo

        • avatar
          fds 5 Settembre 2013 at 11:39

          Vero che a certi livelli si ha a disposizione la seconda D.
          Diversamente, se non è presente un arbitro per chiedere assistenza, si ha sempre diritto a fermare l’orologio e chiederla.

          Per la prima e la seconda mossa illegale si viene ammoniti. Alla terza si riceve partita persa.

          Ciao!
          Franco

  8. avatar
    alfredo 4 Settembre 2013 at 20:33

    Caro Francesco
    c’è un passo del regolamento in cui c’è scritto espressamente che “promuovere” a pedone è mossa illegale ?
    e ( questa è una domanda che avrebbe potuta essere rivolta a matematici interessati agli scacchi come il grande Martin Gradner o a Smullyan) c’è qualche ” condizione” in cui un pedone in ottava puo’ influire in qualche modo sull’andamento della partita ?
    io , ma devo verificare , ho in mente una ovviamente del tutto ipotetica possibilità

  9. avatar
    alfredo 4 Settembre 2013 at 20:50

    ovvero mi spiego ( guarda che è solo un mio divertimento intellettuale)
    ” IL pedone arrivato in ottava traversa deve essere OBBLIGATORIAMENTE sostituito da un pezzo diverso dal pedone stesso”
    tutto quello che non è espressamente vietato dovrebbe essere permesso !

    • avatar
      fds 5 Settembre 2013 at 11:48

      Dal regolamento (gli asterischi sono miei):

      “3.7e) Quando un pedone raggiunge la traversa più lontana dalla sua posizione di partenza **deve** essere cambiato come parte della stessa mossa, sulla stessa casa, con una nuova Donna, Torre, Alfiere, o Cavallo dello stesso colore del pedone.”

      Se non si rispettano le regole del movimento dei pezzi la mossa ha generato una posizione illegale, quindi l’ammonizione ci sta.

      Consentimi di affermare – in generale e nella quotidianetà – che tutto quello non espressamente vietato non è automaticamente opportuno! 😉

      Ciao
      Franco

  10. avatar
    alfredo 5 Settembre 2013 at 15:54

    grazie Franco ma io pensavo a qualche diavoleria puramente speculativa in cui la presenza del pedone in ottaba poteva dare qualche problema alla parte avversa ! ti ripeto che mi sembra che Gardner abbia trattato questo tena come divertimento ma tra centinaia di suoi articoli mi è difficile trovare il riferimento

  11. avatar
    alfredo 5 Settembre 2013 at 15:57

    scusa e poi dici ” ammonizione”
    in cosa consisterebbe ?
    in una handicap di tempo ?
    non DICI MOSSA ILLREGALE UGUALE A PARTITA PERSA .
    commini l’ammonizione ma la partita puo’ contionuare o costringi il giocatore a mettere la Donna ( o pezzo minore in alcuni casi) nella casa di arriva del pedone diventato grande ? 😀

    • avatar
      fds 5 Settembre 2013 at 20:19

      In attesa che trovi qualcosa di Martin Gardner, puntualizzo.
      Il p in ottava può dare problema all’avversario nel caso che l’eventuale e mancata promozione a D provocherebbe lo stallo 🙂

      Si chiede al giocatore di sostituire il p in ottava con un pezzo del suo colore – a scelta – e la partita continua.

      Per ogni mossa illegale, si danno 2 minuti in più all’avversario.
      Alla terza (solo alla terza) partita persa.

      Ciao

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