Bandiera a scacchi per Ostia Scacchi

Scritto da:  | 25 Settembre 2013 | 9 Commenti | Categoria: Zibaldone

Bandiera a scacchi per Ostia Scacchi asd 09Un inizio folgorante! Un’inaugurazione (sabato 21 settembre) che ha avuto uno strepitoso successo ed un bagno di folla che è andato oltre ogni previsione. Almeno 100 ragazzini sono accorsi vivacissimi e curiosi, da Ostia e dal litorale romano, con le loro mamme e papà (soprattutto mamme), a divertirsi con le scacchiere e con i loro insegnanti. Sul finire della giornata, al momento della riffa, il loro entusiasmo è divenuto incontenibile e travolgente.

La capacità e la disponibilità di chi ha saputo coinvolgere tanti bambini e (tantissime) bambine di Ostia e dintorni lascia sperare in un roseo futuro per questa nuova realtà, una realtà che già si può indicare a modello per chi abbia veramente a cuore il movimento scacchistico giovanile nel nostro Paese e non pretenda di misurare lo sviluppo del gioco unicamente col numero dei tornei o, peggio, con quello dei Grandi Maestri italiani in circolazione.

Ostia Scacchi ASD è una iniziativa rivolta ai bambini e ai ragazzi. Si definisce infatti “Scuola Giovanile di Scacchi” ed è nata grazie alla smisurata passione del suo Presidente, Fabio Palozza, che ha messo a disposizione un nuovo e attrezzatissimo appartamento al piano terra di una palazzina in un quartiere verde e tranquillo di Ostia. E promette di crescere grazie anche all’impegno instancabile di altri amici che hanno operato da anni nell’ambito dell’associazione “Quattro Torri”, un nome che tanto e tanto bene ha seminato fino ad oggi nel litorale laziale: primo fra tutti il ben noto maestro Alessandro Pompa, e poi Francesco, Salvatore, Girolamo.

Incontro Girolamo quasi sommerso dai bambini … “Giro, Giro! Finalmente qualcosa di più di una tenda o di una parrocchia per voi di Quattrotorri, eh?”

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Sì, Riccardo, sono felicissimo. La nascita di questa nuova Associazione è una notizia di quelle che lasciano il segno, che stimolano un bel sorriso. Sì, la sento un po’ come, di fatto, una “figlia” di Quattro Torri, dalla quale eredita un DNA ricco di passione e di quel pizzico di pazzia e originalità che ci ha sempre contraddistinto. Per di più, in questo caso, l’Associazione è rivolta esclusivamente a bambini e ragazzi, alle nuove generazioni, ha una sede dedicata, un’entrata indipendente e un giardino con mega scacchiera, una ventina di tavoli e scacchiere nuovissime, tutte in legno, libreria a tema, insomma una sede pensata e nata espressamente per l’ “esercizio” degli Scacchi. E poi siamo facilmente raggiungibili (via Galli della Mantica 44), è vicina la fermata “Lido Centro” del treno, non esistono problemi di parcheggio, il mare è a due minuti da qui, insomma una sede ideale e un grande Presidente. Quasi non ci speravo più”.

L’iniziativa s’innesta in una lunga tradizione di attenzione dei ragazzi e degli amici di Ostia e dintorni verso il nostro Sport, tradizione che ha consentito, non dimentichiamolo, l’affermarsi di validissimi giocatori, primo fra tutti il GM Daniele Vocaturo, che è nato proprio da queste parti (Vitinia). Ma c’è da aspettarsi che fra pochi anni avremo ancora altre splendide sorprese.

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Ecco le parole del neo-Presidente Fabio Palozza sulle pagine del periodico locale “Tablet Roma”:

La strategia coniugata alla fantasia, la capacità di valutare più opzioni fino alla gestione della propria impazienza, la capacità di concentrazione e determinazione, l’abilità nella progettazione ed esecuzione di una tattica, ma anche la capacità di reazione di fronte agli imprevisti. Tutto questo aggiunto al massimo rispetto per l’avversario. Crescere sano, più pronto alle sfide che lo attendono, con una passione che lo potrà accompagnare fino alla senilità, con il freddo o con il caldo, che gli insegnerà che mai nulla è perduto, che esiste una soluzione anche nelle situazioni peggiori, che non ci si abbatte mai e che, con l’impegno, la forza e la determinazione, non ci sono davvero limiti….”

Ostia Scacchi ASD (ASD sta per Associazione Sportiva Dilettantistica) ha già dei piccoli campioncini, che hanno ottenuto bei risultati nei tornei nazionali e nei campionati regionali. Andateli a conoscere visitando il sito www.ostiascacchi.it

Tra l’altro il sito, del quale ho ripreso, sotto il titolo, una delle immagini iniziali, è assai gradevole. In particolare sono stato colpito dalla definizione dei giocatori. Non giocatori, ma “atleti”. Un bel segnale!

Mi sono dilungato. Via pertanto alle fotografie dell’inaugurazione (partendo dal Presidente)!

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 Bandiera a scacchi per Ostia Scacchi asd 16(Girolamo e Alessandro)

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 Bandiera a scacchi per Ostia Scacchi asd 03Concludo ricordando che per il momento la sede è attiva il sabato mattina (9,00-12,30), la domenica pomeriggio (15,30-19,30), il lunedì e venerdì per le lezioni. Per altre informazioni vi rimando al sito.

A OstiaScacchi tantissimi auguri da SoloScacchi!

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a Bandiera a scacchi per Ostia Scacchi

  1. avatar
    Girolamo 25 Settembre 2013 at 10:26

    Grazie Marramaquis, sei riuscito a tradurre in parole ed immagini la Nostra entusiasmante realta! Girolamo

  2. avatar
    fds 25 Settembre 2013 at 12:38

    Ciao Marramaquís.

    Nell’articolo di presentazione tra l’altro scrivi:
    “una realtà che già si può indicare a modello per chi abbia veramente a cuore il movimento scacchistico giovanile nel nostro Paese e non pretenda di misurare lo sviluppo del gioco unicamente col numero dei tornei o, peggio, con quello dei Grandi Maestri italiani in circolazione.”

    Capisco quello che intendi e, per parecchi versi, condivido.
    Però è inevitabile una stringata riflessione sul come oggi si riesce a fare scacchi nel nostro Paese.

    Agli scacchi si possono attribuire diverse valenze: attività ludica, educativa/formativa, di socializzazione e poi agonistica.
    Verso le prime finalità chi vi ha sempre messo l’accento è l’ARCI-UISP, struttura parecchio diffusa sul territorio fino a qualche anno fa, oggi meno.
    Verso le finalità agonistiche chi deve mettere l’accento è la federazione sportiva associata al CONI.
    Il CONI ha come obiettivo principale quello di formare sportivi di vertice, e le federazioni associate vanno al seguito: devono. I contributi economici che ricevono tengono fortemente in conto dei risultati internazionali dei propri atleti.
    Con i contributi CONI si fa parecchia attività, anche di base.

    Per fortuna nella nostra federazione vi è ancora un buon equilibrio tra risorse utilizzate per il vertice (spese di trasferte, ingaggi, seminari di allenamento, ecc.) e quelle usate per la base, sotto forma di contributo ai Comitati regionali, che provvedono a distribuirli alle Società, anche sulla base dell’attività giovanile.

    E’ inevitabile che uno dei criteri di assegnazione dei contributi alle Società che fanno attività giovanile sia quello dei risultati sportivi. Però chi fa tanta attività sul territorio, come per esempio Ostia tanto per rimanere sul pezzo, offre facilmente ai giovani sia il lavoro di ‘qualità’ (ottenimento del risultato sportivo) che quello di ‘quantità’ (fattori educativi e di socializzazione).

    Chi ha lavorato con i giovani sa bene che la loro più forte motivazione è il risultato sportivo, e per riuscire a fidelizzare nel tempo un giovane tale molla va assecondata. E infatti anche alcune foto qui riportate mostrano che quella è una strada.
    Va da se che sta alla saggezza dell’Istruttore fare in modo che tale molla non rimanga la sola, anzi è proprio un dovere far pian piano confluire la carica agonistica verso gli aspetti educativi della nostra disciplina.

    • avatar
      Marramaquis 25 Settembre 2013 at 13:47

      Ti ringrazio per queste ponderate ed equilibrate riflessioni, che sostanzialmente non posso che condividere. Mi soffermo un momento laddove tu scrivi di “…attività ludica, educativa e di socializzazione”, citando in proposito l’inevitabile decrescere, negli anni, delle iniziative, al riguardo, dell’ARCI-UISP.
      Ecco, io sono una di quelle persone che senza ARCI-UISP non avrebbero mai giocato a scacchi, e quindi neppure sarei qui oggi a parlarne (magari poco male, questo!).
      Ma l’argomento è importante.
      Tu giustamente scrivi ” … E POI agonistica”.
      Ma se vengono a mancare, come sta accadendo, coloro che prevalentemente hanno fino a ieri realizzato quelle attività preliminari di “educazione/formazione e socializzazione”, come si fa? Dove si va? Si punta tutto sulle lodevoli ma rarissime iniziative dei privati, come nel caso di Ostia?
      I Comitati Regionali non saprebbero nemmeno a chi distribuire le risorse che hanno a disposizione, in assenza di un’attività di base, no?
      Ecco spiegato il perché, personalmente, mi entusiasmo molto di più per la passione e la gioia di 100 bambini che per un titolo di Grande Maestro: per la loro gioia in sé e anche perché so che per raccogliere qualcosa bisogna aver prima, di solito, tanto seminato e faticato (e investito).

      • avatar
        fds 25 Settembre 2013 at 15:38

        Concordo che è una gioia – in qualsiasi ambito – vedere un centinaio di bambini e ragazzi stare insieme per fare qualcosa di “importante”.

        A mio parere, più che venire a mancare, le attività di base si sono trasformate nel tempo.
        Le iniziative come quelle di Ostia – frutto del lavoro disinteressato di un gruppo di persone motivate – erano abbastanza diffuse in passato e ancora lo sono, seppur di meno rispetto a ieri, con ben individuate eccezioni.
        Una decina di anni fa vi fu l’esplosione numerica di giovani giocatori in Sicilia, ricordi? Oggi si assiste a tale fenomeno nelle Marche, ma non solo.

        Credo che queste aree di privilegio (si fa per dire 🙂 siano la conseguenza di un’iniziativa federale di qualche tempo fa: l’istituzione dell’Albo degli Istruttori, con tutto quello che ne è conseguito.
        Grazie ad esso si è innescato un circolo virtuoso con il mondo scolastico, e il centro dell’attività giovanile di massa non è stato più il Circolo, ma l’Istituto Scolastico.
        Non a caso la finale nazionale dei giochi studenteschi, torneo a squadre, vede ai nastri di partenza numeri importanti. Due anni fa a Spoleto si superò i 1400 partecipanti.
        Tale manifestazione, con valori tecnici in campo non eccelsi, è più di “massa” rispetto alla finale giovanile individuale, che vede tali numeri dimezzati (più o meno), ma è decisamente più tecnica.

        A voler trovare un neo in quanto descritto, è che l’attività scacchistica nelle scuole viene spesso vissuta dai bambini e dai ragazzi come un’attività scolastica in senso stretto, e per tale motivo rimane perlopiù confinata tra le mura scolastiche e nel corso dell’anno di studi.
        In sostanza, non si riesce ancora ad avere un adeguato “travaso” dalla scuola verso il Circolo.

        Ciao
        Franco

        • avatar
          Mongo 25 Settembre 2013 at 16:04

          Che altro aggiungere se non un particolare ringraziamento a tutti coloro che si prodigano, senza interessi, per la diffusione di questo magnifico gioco. 😛

        • avatar
          Marramaquis 25 Settembre 2013 at 22:08

          Beh, allora, individuata la malattia, si può cercare la cura. Grazie per gli interventi, Franco. Ciao.

  3. avatar
    Fabio 25 Settembre 2013 at 15:40

    Ciao Marramaquis, permettimi un ringraziamento particolare, dedicato a te.

    Fa immensamente piacere quando l’entusiasmo diventa contagioso .. ! … e che, soprattutto, dalla prima “annusata” hai subito percepito un ambiente sano e tranquillo, l’ambizione di fare qualcosa che vada oltre le medaglie e i titoli, ma al contempo la determinazione di raggiungere un obiettivo piuttosto semplice: da-Ostia-con-furore, Carlsen comincia a tremare 🙂 …

    (Poco piu’) seriamente, speriamo che il circolo sia percepito come un posto dove “respirare la passione”, il piu’ possibile, dove lo scacco-matto sia di casa, ma anche dove la “cura” degli atleti sia la vera Stella Polare da seguire, facciamoli diventare scacchisti migliori, ma anche uomini (e donne) migliori … !!

  4. avatar
    alfredo 25 Settembre 2013 at 21:44

    come diceva Bruno Pizzul
    ” TUTTO MOLTO BELLO”

  5. avatar
    Luca Monti 10 Novembre 2013 at 14:12

    Che bella iniziativa questa della associazione. Saper di tanti bimbi curiosi od entusiasti incontrarsi, per divertimento o passione,sotto l’ombrello degli scacchi è un fatto che promuove la gioia. Avanti così.

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